Accadeva ad Ovalia: l’anno nero… degli All Blacks, ma anche trionfi e vittorie record

Per i neozelandesi il 1949 è da dimenticare. Il Sudafrica deve fare i conti con le proteste contro l’Apartheid

ph. Simon Baker/Action Images

ph. Simon Baker/Action Images

Nuova settimana e nuovo appuntamento alla scoperta del calendario ovale.

 

16 luglio

1921: nel loro secondo match di sempre in Nuova Zelanda, gli Springboks pareggiano 0-0 contro Taranaki a New Plymouth.

1949: uno degli anni più neri nella storia degli All Blacks inizia a Città del Capo con la sconfitta per 15-11 contro il Sudafrica. Quell’anno la Nuova Zelanda uscì sconfitta in tutti e sei i match disputati (quattro contro gli Springboks e due contro l’Australia).

1971: ancora prima che la serie inizi, il board australiano comunica che dal tour del Sudafrica nel paese Wallabies non deriveranno ricavi a causa degli alti costi richiesti dalle misure di sicurezza messe in piede per contenere le proteste anti-apartheid. Un match in programma a Brisbane venne spostato dal Ballymore Stadium all’Exhibition Ground in quanto più facilmente circondabile da barricate. 

1983: la Nuova Zelanda infligge una sconfitta record di 38-6 ai Lions all’Eden Park di Auckland, sancendo la sconfitta della selezione per 4-0 in una delle meno combattute serie degli ultimi anni. Di seguito gli highlights.

Date di nascita: Joël Stransky (il cui drop fu decisivo nella finale della RWC 1995).

 

17 luglio

1971: ad Auckland il macth tra Peacemakers (non molto nomen omen) e UEB Industries finisce con tre giocatori feriti da arma da taglio. Durante una rissa e dopo la fuga dell’arbitro, gli spettatori irrompono in campo e ci vollero dieci minuti prima che la polizia riportasse la calma. La squadra dei Peacemakers era stata creata proprio per allontanare i più giovani dalla strada.

1993: l’Australia riceve la sua seconda sconfitta dopo la vittoria alla RWC 1991. A Dunedin gli All Blacks vincono 25-10, grazie anche ai 15 punti messi a segno da Grant Fox. Per quell’occasione tornò ad indossare la maglia Wallabies anche Nick Farr-Jones, che già si era ritirato dal rugby internazionale: il motivo del ritorno gli infortuni di Peter Slattery e Michael Lynagh.

 

18 luglio

1959: diciotto punti al piede di Don Clarke permettono alla Nuova Zelanda di battere 18-17 i Lions nel primo test della serie. “Clarke 18 – British Isles 17” titolerà lo Sports Post, mentre il Daily Express attaccherà la direzione di gara. Dura contro gli All Blacks la stampa kiwi: “Il più triste match mai giocato in Nuova Zelanda”, lo definì lo Star Sports di Dunedin.

1983: nonostante l’opinione contraria dell’opinione pubblica per l’apartheid, la Nuova Zelanda parte per alcuni test in Sudafrica. Per mantenere il più segreto possibile il tour ed evitare i media, la squadra si divide in più gruppi per il viaggio. Alcuni si mescolarono ai Lions, che erano di ritorno proprio dal paese kiwi in direzione Londra.

2009: 17 punti al piede di Stephen Donald e una meta di Richie McCaw permettono alla Nuova Zelanda di battere l’Australia nella prima giornata del Tri Nations. Per i Wallabies vanno a referto Berrick Barnes e Matt Giteau.

 

19 luglio

2003: la Nuova Zelanda infligge al Sudafrica una sconfitta di proporzioni enormi. A Pretoria gli Springboks escono sconfitti 16-52 per merito delle sette marcature dei tutti neri.

2009: il Consiglio Federale stabilisce che saranno Aironi e Praetorians Roma le rappresentanti italiane in Celtic League a partire dalla stagione 2010/11 (12 Aironi del Po Viadana, 10 Praetorians Roma, 9 Treviso, 9 Duchi di Calvisano i risultati dei voti). Ad ottobre di quell’anno la FIR comunicherà che “La candidatura della franchigia Praetorians è stata ritenuta non sottoponibile al Board di Magners Celtic League (MCL) con votazione a maggioranza assoluta dei presenti” e sarà Treviso ad iscriversi.

 

20 luglio

1991: tuoni e fulmini costringono ad interrompere la sfida di Colorado Springs tra Francia e Stati Uniti, sul punteggio di 10-3 per i Bleus. La decisione arriva dopo che ad inizio ripresa un fulmine colpisce il maxi schermo del punteggio.

2009: Justin Harrison, 34 caps con l’Australia tra il 2001 e il 2004, riceve otto mesi di squalifica dalla federazione inglese dopo aver ammesso l’uso di cocaina. Tornerà in campo nel 2010 con i Brumbies.

 

21 luglio

1928: l’Ellis Park di Johannesburg ospita il suo primo match internazionale. Tra Sudafrica e All Blacks finisce 7-6 per gli Springboks.

1991: il Galles subisce l’umiliante sconfitta per 63-6 contro l’Australia, a segno con dodici mete. Ma il peggio deve ancora venire, con una rissa tra giocatori gallesi surante il terzo tempo.

Date di nascita: Heinrich Brüssow e Fulgence Ouedraogo

 

22 luglio

1899: nel primo match internazionale mai giocato a Brisbane, i Lions battono l’Australia 11-0.

1961: la Francia gioca ad Auckland il suo primo test Match sul suolo neozelandese. La partita è equilibrata, con gli All Blacks che si impongono 13-6 davanti a 60.000 spettatori.

1981: il Sudafrica inizia il tormentato tour in Nuova Zelanda, che il governo kiwi avrebbe voluto bandire salvo poi preferire la formula “no politics in sport”. Già dalla prima partita giocata dagli Springboks, appunto il 22 luglio contro Poverty Bay, si capisce che sarà un tour con la tensione altissima. Alcuni contestatori riescono ad entrare nello stadio, ma senza costringere ad interrompere la partita.

Date di nascita: Ezio Galon, Takudzwa Ngwenya e Ben Foden.

 

 

 

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