Speciale Rugby World Cup 2015: le città – Gloucester

Una delle città più ovali della prossima Coppa del Mondo, la sua cattedrale e le strepitose Cotswold Hills

ph VisitBritain  Britain on View

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Gloucester, situata sulla sponda sinistra del fiume Severn, è una cittadina che conta poco più di 120.000 abitanti (124.800 censimento 2005). Siamo nell’Inghilterra sud occidentale, a pochi chilometri dal Galles (a ovest), nell’omonima contea del Gloucestershire che ingloba buona parte del meraviglioso Cotswolds, una zona collinare dichiarata “Area of Outstanding Natural Beauty” nel 1966.

Sulle Cotswold Hills vale la pena di spendere qualcosa più di due parole trattandosi di una delle più incantevoli campagne del Regno Unito, un autentico compendio di tutte le bellezze agresti dell’Inghilterra meridionale. Non a caso, sono una ricercata meta turistica. La zona è caratterizzata da un paesaggio verdissimo e romantico in cui si susseguono piccoli villaggi di case in pietra e cottage dai tetti di paglia.

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Meravigliose residenze aristocratiche punteggiano il panorama. Le cittadine della regione, dalla raffinata architettura georgiana, meritano una menzione speciale. Non possiamo, dunque, astenerci dal consigliarvi vivamente di visitarle e dal darvi qualche consiglio. Il primo suggerimento è quello di scegliere le piccole strade che corrono su e giù dalle colline; sicuramente alla fine del viaggio avrete percorso diversi chilometri in più, ma ne sarà valsa la pena. Siamo certi che resterete ammaliati, per non dire travolti, dalle magiche atmosfere del Cotswolds. Iniziamo il nostro viaggio dalla vicina Cheltenham (circa 15 km la separano da Gloucester), la stazione termale è caratterizzata da un raffinato stile Regency. Proseguiamo verso l’incantevole Snowshill, dove consigliamo una sosta nell’antico pub. Rifocillati possiamo dirigerci a Broadway, Chipping Campden (non lasciatevi sfuggire gli Hidcote Gardens!), Moreton-in-Marsh, Stow-on-the-Wold, Chipping Norton, sino alla deliziosa Woodstock. Il piccolo villaggio accoglie uno dei manor più belli di tutto il Regno, Blenheim Palace. La residenza dei duchi di Marlborough, dove nacque Winston Churchill, dal 1987 è patrimonio dell’UNESCO. Siamo giunti nella colta e vivace Oxford, sede della prestigiosissima università (la più antica del mondo anglosassone). I magnifici college, la Bodleian Library, vicoli, piazze, giardini. Una meta assolutamente irrinunciabile (dista da Gloucester poco mendo di 80 km in direzione sud est). Rimettiamoci in auto e scopriamo qualche altra perla: Bourton-on-the-Water, Burford e infine Bibury. Non abbiamo la pretesa di essere stati esaustivi, da queste parti c’è solo l’imbarazzo della scelta, ma siamo certi di avervi offerto qualche validissimo spunto. Per ultima abbiamo lasciato una delle città più eleganti e sofisticate di tutto il Regno Unito (e con ogni probabilità dell’intera Europa): Bath. Siamo arrivati nel Somerset, all’estremo sud del Cotswolds, a circa un’ora di macchina da Gloucester (poco più di 80 km).

ph VisitBritain-Simon Winnall

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La città, un’importante centro termale, è l’apoteosi dello stile georgiano. Camminando per le eleganti strade del centro vi parrà di essere immersi in un romanzo di Jane Austen. Lo scenografico Royal Crescent, il Circus, le terme romane… Imperdibile!!

 

Ma torniamo a Gloucester che si origina su un borgo, conosciuto con il nome di Colonia Nervia Glevensium, fondato in epoca romana durante il principato di Nerva (96-98 d.C.), che fu residenza dei legionari a riposo. Va detto, non è dotata del fascino incantato del territorio circostante, cionondimeno è una cittadina d’impianto alto medioevale con una meravigliosa cattedrale gotica (che conserva le spoglie di Edoardo II) e con una grande quantità di chiese e cappelle. Famoso il detto “as sure as God’s in Gloucester”. La sua storia è scandita dagli eventi che interessarono la sua principale attrazione turistica, la cattedrale. Quest’ultima, come dicevamo, è un grandioso modello di gotico perpendicolare (piccola precisazione per chi non fosse avvezzo alla materia, questo stile architettonico, tardo gotico, si contraddistingue per guglie e pinnacoli, elementi decorativi che puntano verso l’alto, e per la mancanza della tradizionale suddivisone in campate). Già nel 678 d.C. la comunità sassone edificò nel luogo della attuale cattedrale una chiesa con annesso un monastero. Nel XI secolo, Guglielmo il Conquistatore nominò abate della comunità religiosa il benedettino Serlo (che proveniva da Mont Saint-Michel) e a questi si devono le prime opere di ampliamento. A partire dall’alto medioevo, sempre più stretti e solidi furono i rapporti delle autorità ecclesiastiche locali con la monarchia. Tant’è che nel 1155, Enrico II le conferì lo status di città, concedendo ai suoi abitanti il permesso di navigare liberamente il fiume. Il 28 ottobre 1216 Enrico III fu incoronato re d’Inghilterra proprio nell’abbazia. Nel XII secolo il complesso si arricchì di una grande torre, di una cappella e del refettorio. Il luogo di sepoltura del “povero” Principe di Galles (ricordiamo che Edoardo II re d’Inghilterra fu costretto ad abdicare a favore del figlio e poi assassinato dalla sua stessa moglie, Isabella di Francia e del di lei amante, Roger Mortimer, nel 1327) attirava a sé un gran numero di cortigiani e di pellegrini che elargivano generose offerte. Ed è proprio grazie a queste che fu possibile costruire, fra il XIV e il XV secolo, la Cathedral Church of St Peter and the Holy and Indivisible Trinity. Senza contare che la presenza del fiume e la ricchezza delle messi favorirono lo sviluppo della città che, nel 1483, Riccardo III nominò capoluogo della contea. Invero di questo fulgido passato, cattedrale a parte, l’attuale Gloucester conserva ben poco. Per visitare la Cathedral Church of St Peter, dove si svolgono anche bellissimi concerti e rappresentazioni, suggeriamo la visita guidata. Una piccola nota di colore: se entrando nel Great Cloister (il Chiostro Grande, 1367, strepitoso e primo modello di volta a ventaglio in Inghilterra) aveste la sensazione di un déjà vu, ebbene o siete la reincarnazione di qualche nobile pellegrino, oppure avete visto i primi due film di Herry Potter…
Prima di raccontarvi qualcos’altro della città vale la pena di citare St Mary de Lode (la prima chiesa cristiana del Regno Unito edificata nel luogo di un tempio romano), St Mary de Crypt (una cappella di impianto tardo medievale nei pressi delle mura e delle rovine di un antico monastero di frati francescani e domenicani), St Michael (con ogni probabilità originariamente unita all’antica abbazia intitolata a San Pietro) e, infine, St Nicholas (che, eretta in epoca la normanna, ha subìto diversi interventi in periodi successivi).
Ultima nota di carattere religioso: a Gloucester, nel 1780, fu fondata la prima scuola domenicale d’Inghilterra.
Come dicevamo, la città si erge sulle sponde del Serven. Il porto è allacciato all’estuario del fiume dal Gloucester and Sharpness Canal. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, i docks sono stati riqualificati e con essi la maggior parte dei 15 giganteschi e fascinosi magazzini portuali di epoca vittoriana. L’edificio più grande, il Llanthony, è la sede del National Waterways Museum che racconta la storia dei canali interni della Gran Bretagna (che sono davvero numerosi, come vi riferiamo nel nostro percorso attraverso le mete della prossima RWC). Il museo interattivo presenta imbarcazioni storiche tipiche e trasporta il visitatore indietro nel tempo per coinvolgerlo nelle atmosfere dell’epoca. Oltre a un’area residenziale, i docks accolgono negozi alla moda, bar e ristoranti trandy.
Il centro non offre particolari attrattive caratterizzato da una triste architettura brutalista. Nel 1972, King’s Square (il cuore della città che pulsa nel luogo dove si teneva un mercato del bestiame e dove sorgeva una stazione) fu il fulcro di una ambizioso programma di riqualificazione urbanistica presentato già nel 1961. Il Piano Jellicoe fu poi abbandonato e molte delle opere realizzate smantellate. La città è punteggiata di piccole case in legno, tracce dell’antico passato. L’edificio più storico di Gloucester (luoghi di culto a parte) è il New Inn, in Northgate Street. La locanda, una costruzione prevalentemente in legno con un delizioso cortile interno, venne costruita nel 1450 per accogliere i pellegrini.

Per concludere, torniamo all’inizio, come in un racconto circolare. Ricordate le origini romane della città di cui vi abbiamo parlato? Bene, perché è da sapere che a Gloucester, spesso e volentieri, scavando per realizzare qualche nuovo progetto edilizio ci s’imbatte in reperti romani e ritrovamenti archeologici. Il grande appezzamento sul quale si erge il Kingsholm Stadium (casa del Gloucester Rugby e sede di ben quattro pool match della prossima Coppa del Mondo) non fa eccezione. Una storia nella storia.

Per raggiungere la città ci sono diverse opzioni. Volare su Londra e da lì noleggiare un auto; consigliamo gli aeroporti Heathrow (160 km circa sulla M4, 1 ora e 50 minuti, traffico permettendo) o Luton (M40 e A40, 2 ore e mezza, 180 km circa). In treno, da Paddington, impiegherete circa un paio d’ore.
Seconda possibilità: atterrare a Bristol, a 45 minuti di macchina (65 Km circa sulla M5); dalla stazione di Temple Meads potete scegliere la First Great Western o la CrossCountry (il viaggio dura all’incirca da 40 minuti a un’ora).
Terza soluzione, fare tappa a Birmingham; dall’aeroporto percorrendo la M42 e la M5 ci vorrà suppergiù 1 ora (95 Km circa); dalla stazione di New Street, con la CrossCountry, ci vorranno circa 50 minuti.

 

Per saperne di più visitbritain.com

 

In ogni città toccata dal Torneo (oltre che in quella di Rugby) saranno allestite delle Fanzones, aree superattrezzate per accogliere al meglio appassionati e tifosi. Ogni Fanzone avrà le sue peculiarità, secondo le tipicità del territorio. Vi si svolgeranno eventi e attività di animazione (musica e giochi), si potrà acquistare il merchandising ufficiale, mangiare e, c’è da scommetterci, scorreranno fiumi di birra. Per saperne di più.

 

Francesca Lupoli

 

Scopri le altre mete della RWC 2015: Londra, parte 1 – Londra, parte 2 – Londra, parte 3 – Leeds – Exeter – Cardiff – Birmingham – Manchester – Newcastle  – Leicester – Milton Keynes – Brighton

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