Due impegni a testa per veneti ed emiliani che andranno a caccia del maggior numero di punti
Riparte lo URC: il calendario di Benetton e Zebre per fine aprile
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Non so che aspettarmi dalle zebre, servono più punti possibili e dipende quanta gente rientrerà. Se non si aumenta la profondità cambiando chi è palesemente inadatto al livello diventerà difficile anche l’anno prossimo non dico vincere ma anche solo fare prestazioni buone con Costanza.
Concordo e mi dispiace ma la vedo grigia, se non nera! Alla fine, tutti gli anni, si ‘tira una riga’ e il bilancio è che le Zebre sono sempre ultime e purtroppo anche il loro contributo alle nazionali (maggiore e under 20) è minimo per non dire scarso. La franchigia a Parma và ripensata e ristrutturata, così IMHO non è né competitiva per URC né di sviluppo per le nazionali.
Purtroppo almeno in parte è cosi, per quanto comunque contribuiscano a dare minutaggio a nazionali (da Fischetti a Gesi, da Zambonin a Manfredi, da Fusco a Pani) per quanto non sempre cosi sostanzioso.
Sono d’accordo che vada “capito meglio” cosa fare con e di loro: magari una franchigia composta totalmente da giocatori italiani/azzurrabili, dedicata a dare spazio e esperienza a tutta gente che o in nazionale gia’ ci va (vedi appunto Fischetti o Pani), ci puo’ andare in pianta stabile (come Gesi e Manfredi), ci puo tornare (Morisi e Lucchin) o ci puo’ entrare facendo bene a livello URC (inclusi coloro che a Treviso hanno meno spazio, come Da Re).
Io non mi aspettavo certo grandi cambiamenti. All’inizio del campionato avevo scritto che un buon risultato sarebbe stato essere quasi sempre competitivi con tutte le altre squadre e vincere almeno 3-4 partite. Tutto naturalmente in una prospettiva di crescita negli anni. Le stesse Zebre avevano parlato dell’inizio di un percorso. Credo che occorra, per prima cosa, aspettare la fine del torneo prima di tirare le somme in maniera definitiva. Non so se arriveranno altre vittorie da qui alla fine del campionato. Possibile che non avvenga. E la competitività con quasi tutte le squadre si è vista a tratti soprattutto nei tanti punti di bonus conquistati. C’è da dire che un paio di vittorie in più erano decisamente alla portata, a partire dalla prima giornata dove, dominanti in mischia e con un calcio ai 5 metri, hanno deciso sciaguratamente di giocare alla mano l’ultima azione. Va detto anche che si sono infortunati giocatori fondamentali di cui le Zebre in questo momento non possono fare a meno, Prisciantelli e Montemauri all’apertura, Lucchin centro e via via gli altri. Cambriani aveva destato un’ottima impressione nella prima partita prima di rompersi. Credo che la vera prova di maturità e crescita si potrà vedere solo il prossimo anno, dopo ci saranno le elezioni e si vedrà
Treviso che ha una partita da non potersi permettere di sbagliare (Dragons) e una da giocarsi con la maturita’ che voremmo avesse per giocarsi questi livelli della competizione (Ulster). Diciamo che quella sconfitta con gli Scarlets (un po’ a fare il paio con quella con gli Ospreys a dicembre) ha complicato non poco le cose, ma la qualita’ per giocarsi un posto nelle prime 6-8 ce l’hanno.
Gia la partita contro gli Scarlets per nulla stratosferici pesa molto.
5 partite di cui 2 in casa. Per accedere ai playoff bisogna vincerne almeno 3.
Difficile anche se non impossibile.
Forza Leoni
Fermandosi alle prossime due per le zebre e dura ( Connacht non penso abbia rinunciato ad entrare nelle otto e Glasgow avrà il problema di accedere più su possibile ) anzi durissima praticamente impossibile.
Treviso smaltito l’ euforia delle ultime tre partite ha una in casa una alla portata, una a Belfast che può anche essere negativa, ( loro medesime ns ambizioni campo sintetico , concentrati solo in URC, posto storicamente negativo per noi ).
Come appariva da subito , potremmo piangere Scarlett che non è stato un incidente ( vedi Bortolami ) , è stato molto di più..