Cosa aspettarsi dagli italiani in Premiership

Il contingente inglese si è rafforzato. Uno sguardo alle loro ambizioni prima dell’inizio della stagione

Jake Polledri, uno degli italiani in Premiership, tornerà in azione nella stagione 2022/2023 – ph. Adrian DENNIS / AFP

Inizia venerdì 9 settembre la stagione 2022/2023 della Premiership, il massimo campionato inglese.

Al cospetto di Sua Maestà si è registrato durante l’estate un incremento degli italiani della palla ovale: sei erano lo scorso anno, dieci saranno in questa nuova annata.

Sei sono le squadre che andranno a rappresentare, con London Irish, Worcester Warriors e Gloucester che annoverano nelle proprie fila più di un elemento tricolore.

Che cosa aspettarsi, allora, da questo plotoncino azzurro? Quali tra gli italiani d’Inghilterra saprà ritagliarsi un posto importante all’interno della rosa del proprio club e chi invece dovrà dimostrare il proprio valore per poter emergere dalla competizione interna e catturare l’occhio degli addetti ai lavori?

Leggi anche: Jake Polledri: “Punto a giocare ancora meglio rispetto a prima dell’infortunio”

Il ritorno di Matteo Minozzi

Dopo una stagione 2021/2022 da poco più di 250 minuti giocati e contrassegnata dalle sfortune, Matteo Minozzi sembra finalmente pronto a fare il suo ritorno e a contribuire attivamente alla causa dei Wasps.

La pre-season del trequarti italiano è andata bene. Nella prima amichevole contro i Doncaster Knights, squadra della seconda divisione, Minozzi ha segnato due mete ed è in generale stato uno dei migliori in campo, dimostrando grande voglia di fare. Nel secondo test, giocato a Newport contro i Dragons venerdì 2 settembre, ha giocato il secondo tempo, segnando due trasformazioni e dimostrandosi molto attento in fase difensiva.

Sarà una stagione cruciale per l’ex Calvisano e Zebre: il suo contratto con i Wasps dovrebbe essere in scadenza a fine stagione e c’è una maglia azzurra da riconquistare in vista della Rugby World Cup 2023.

In estate la squadra di Coventry ha lasciato andare Rob Miller e Marcus Watson, liberando spazio nello spot di estremo, dove però l’estate scorsa è arrivato l’affidabile Ali Crossdale. Minozzi può comunque ambire ad essere un elemento stabile della rotazione nel triangolo allargato, grazie alla sua capacità di adattarsi all’ala.

La novità di calciare i piazzati potrebbe tornargli utile in questo inizio di stagione dove i Wasps devono affrontare le assenze per infortunio dei calciatori abituali, Jacob Umaga e Charlie Atkinson.

Leggi anche: Wasps: due mete e una trasformazione per Minozzi contro Doncaster

La coppia a Worcester

Renato Giammarioli e Hame Faiva sono sbarcati quest’estate ai Worcester Warriors, prima di sapere che il club sarebbe finito in brutti guai finanziari, rischiando l’amministrazione controllata e l’esclusione dalla Premiership.

Man mano che si avvicina l’inizio della stagione, le probabilità che la squadra finisca fuori dal campionato diventano minori, ma ci sono ancora molti ostacoli da superare. Si dice che il capo allenatore Steve Diamond pagherà di tasca propria i costi della trasferta a Reading per l’avvio della stagione contro i London Irish.

La situazione, dunque, è eccezionale e, malgrado tutti i tentativi, quello che succede fuori dal campo influenzerà senza dubbio quello che accadrà nel rettangolo di gioco.

Voci di mercato vorrebbero il terza linea sudafricano Kyle Hatherell, uno dei maggiori talenti in squadra, in partenza, direzione Top 14. Senza di lui ci sarebbe più spazio per Renato Giammarioli in un reparto dove i Warriors hanno qualità ma non eccessiva profondità. In più, in una terza linea di energumeni oltre il metro e novanta e i 110 chili, l’ex Zebre potrebbe ricoprire il ruolo di numero 7, prima ancora che di terza centro.

Hame Faiva si giocherà con Curtis Langdon la maglia numero 2, con il terzo tallonatore Beck Cutting prevedibilmente dietro di loro in termini gerarchici. L’azzurro di origine neozelandese potrebbe riuscire ad accumulare un bel numero di minuti.

Leggi anche: Worcester, arriva un primo (importante) segnale positivo

Gli ambiziosi London Irish

Luca Morisi, Danilo Fischetti e Giosué Zilocchi sono sbarcati nella squadra che fu degli esuli irlandesi e che oggi è una delle squadre più cosmopolite di Premiership, con ben 12 nazionalità rappresentate. Un club che ha l’ambizione di ritornare in alto, con una rosa dove talento ed esperienza non mancano.

Mentre di Giosué Zilocchi non si hanno ancora tracce, Danilo Fischetti e Luca Morisi possono ambire a ritagliarsi degli spazi, anche se probabilmente nessuno dei due partirà fra le prime scelte di Declan Kidney ad inizio stagione.

Il pilone sinistro sarà in concorrenza con il 7 volte Pumas Facundo Gigena, agli Irish dalla scorsa stagione, e fra i tre è il giocatore che ha più probabilità di avere minuti da subito. Il centro non avrà gioco facile: nelle prime uscite pre-stagionali ha sempre giocato come numero 13, ruolo nel quale la squadra ha un giocatore chiave come l’australiano Curtis Rona. Anche l’argentino Lucio Cinti, attualmente insieme alla nazionale per il Rugby Championship, può ricoprire quel ruolo. Come primo centro, la concorrenza porta il nome e l’imponente stazza del sudafricano Bernhard Janse van Rensburg.

Entrambi, comunque, hanno ben figurato nelle amichevoli, in particolare nella gara del 2 settembre che i London Irish hanno vinto a Cork contro il Munster.

Marco Riccioni è pronto

I Saracens hanno giocato una sola amichevole di avvicinamento alla stagione 2022/2023 e a quella gara Marco Riccioni non ha preso parte.

Il ritorno in campo del prima linea di Teramo dopo l’infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fuori dal novembre del 2021 sarà certamente gestito, anche perché nel frattempo il club si è tutelato mettendo in rosa un totale di 5 piloni destri.

Per vedere Riccioni in campo in maniera continuativa, questione che è più di quando che di se, bisognerà aspettare alcune settimane, ma nel momento in cui sarà pienamente recuperato, il numero 3 dell’Italia potrà ritagliarsi il suo spazio, pur avendo una agguerrita concorrenza, come quella dell’ex Zebre Eduardo Bello. Il titolare, però, dovrebbe per il momento essere il 29enne Christian Judge.

Varney e Polledri in cerca di riscatto

Il ritorno di Jake Polledri al rugby è finalmente avvenuto. A 27 anni ancora da compiere, il terza linea è stato fuori due anni prima di tornare a calcare i campi in una amichevole pre-stagionale contro Hartpury, in cui ha giocato sostanzialmente con la seconda squadra del Gloucester.

Prima dell’infortunio era uno dei giocatori più dominanti della Premiership. Ora, dopo aver rischiato non solo di dover abbandonare il rugby, ma addirittura di non tornare a camminare, Polledri ha la fortuna di avere una seconda possibilità di affermarsi. Sarà una stagione difficile per farlo, vista la qualità e il numero delle terze linee del club biancorosso (Ruan Ackermann, il giovane Jack Clement, l’esperto Ben Morgan, l’enfant du pays Lewis Ludlow, il figiano Albert Tuisue). Per Jake, però, nessuna pressione: intanto godiamoci il viaggio.

Discorso diverso per Stephen Varney, deluso dalla stagione 2021/2022 ma con l’anagrafe dalla sua parte. A 21 anni, il numero 9 parte di nuovo come terza scelta dietro Ben Meehan e Charlie Chapman, e i primi indizi dicono che l’avvio della stagione andrà nella stessa direzione della scorsa. A lui l’arduo compito di far ricredere coach George Skivington e guadagnarsi minuti in più in campo.

Tommy Allan e gli Harlequins

Le 13 presenze della prima stagione inglese di Tommaso Allan avrebbero potuto essere di più, se gli infortuni non si fossero messi in mezzo tra lui e la maglia numero 10 degli Harlequins.

L’apertura, fresco di un ritorno in Azzurro agrodolce, è pronto a ripartire dopo una pre-season che lo ha visto già calcare il campo nelle amichevoli contro i London Scottish e il Leinster, nella quale è partito titolare.

Sulla scia della scorsa stagione, Allan avrà l’opportunità di giocare molto, sia entrando a partita in corso che come prima scelta a numero 10 nei momenti in cui Marcus Smith verrà prevedibilmente gestito dal suo club. Questo porterà probabilmente a una situazione simile a quella dello scorso anno, quando Allan non partecipò al Sei Nazioni 2022, anche se la crescita del mediano di apertura della Academy Jamie Benson potrebbe eventualmente trarlo d’impaccio.

Lorenzo Calamai

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