Sei Nazioni Under 20, Italia: l’analisi di coach Fabio Roselli dopo le prime due partite

Con l’allenatore degli azzurrini abbiamo analizzato le sfide in trasferta contro Galles e Francia

Ph. Federugby

Due partite giocate, quattro punti raccolti e la consapevolezza di poter stare a pieno titolo sulla scena internazionale giovanile ovale. La nazionale italiana Under 20 ha entusiasmato tutti in questo inizio di Sei Nazioni 2020 mostrando grandi qualità nei match in trasferta prima contro il Galles e poi contro la Francia.

Un gruppo tutto da scoprire sul quale, inutile nasconderlo, ci sono grandi aspettative. Per entrare quindi al meglio nelle pieghe dei match disputati sin qui, ci siamo affidati a chi questi ragazzi li guida – insieme al suo staff – dalla panchina: coach Fabio Roselli, che si è prestato a una piacevole analisi sui 160′ di gioco.

Galles-Italia
“La partita contro il Galles – esordisce – è stata di grande intensità fisica e mentale. Ci siamo preparati essendo consapevoli dei loro punti di forza che riguardavano una buona conquista, della grande fisicità e tanta tanta pressione sui punti d’incontro, in particolare su quelli difensivi.
I ragazzi hanno sfoderato una prestazione di grande qualità in particolare nelle fasi statiche: bene in mischia e sulle touche difensive, dove abbiamo rubato tanti palloni ai nostri avversari, senza dimenticare l’importantissima efficacia nei placcaggi che ci ha portato ad avere complessivamente un fronte difensivo molto denso e aggressivo per tutti gli ottanta i minuti, il quale ha tolto al gioco gallese piano piano tutte le sue certezze”.

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“Sapendo inoltre delle condizioni meteo avverse che ci “avrebbero accolto” in questa trasferta, abbiamo preparato anche qualcosa di strategico relativamente al gioco al piede: un’ulteriore area del gioco in cui siamo stati più consistenti rispetto al Galles.
Oltretutto la squadra ha mostrato maturità nel tenere il campo in qualsiasi situazione. I ragazzi hanno vissuto pochissimi momenti di difficoltà sapendone uscire rapidamente. L’aspetto sui cui possiamo migliorare è sicuramente quello della concretezza: a Colwyn Bay abbiamo costruito tanto sfruttando però poco la nostra mole gioco. Il punteggio ci è stato stretto, anche se il nostro obiettivo per la prima partita era quello di alzare gli standard di tutti i nostri giocatori e questo si è visto. La prestazione è stata ottima sia a livello di singoli sia nei vari reparti e di questo siamo soddisfatti”.

Francia-Italia
“In Francia siamo partiti forte riuscendo a mettere pressione ai nostri avversari e destabilizzarli nelle loro piattaforme di gioco andando subito, peraltro, a marcare: un po’ l’opposto di quello che ci era successo una settimana prima. Un avvio che ci ha dato consapevolezza e fiducia nei nostri mezzi. Poi però, nonostante la nostra preparazione, le cose sono cambiate. Abbiamo vissuto più momenti di difficoltà, legati alla mischia e alla touche dato che il loro pacchetto di avanti abbina qualità e fisicità, e in quei momenti non siamo riusciti a invertire rapidamente la pressione: da una parte per la fatica, legata anche alla partita di una settimana prima, e dall’altra perchè il gioco transalpino è sicuramente differente rispetto a quello gallese. Negli spazi allargati sanno fare male come pochi. Lì abbiamo perso il focus e la lucidità apparendo sicuramente più sfilacciati. L’efficacia nei placcaggi e il recupero del pallone sono andati in calando, anche se comunque siamo poi riusciti a costruire altre occasioni per andare in meta: una segnatura annullata per un dubbio passaggio valutato in-avanti o il break di Cannone, che per stanchezza e manca di sostegno nelle sue vicinanze non è riuscito a completare la sua corsa. Siamo arrivati alla fine in affanno e poco lucidi, quindi anche le cose più semplici non ci sono riuscite, ma questo è merito anche della Francia”.

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“Siamo entusiasti – conclude – di allenare questo gruppo e delle potenzialità che sta mostrando. C’è una crescita veloce che sta coinvolgendo tutti i giocatori all’interno del “progetto Under 20″: ci tengono a fare bene e a migliorarsi, queste sono le condizioni ideali per alzare il livello e tirare fuori performance sempre più importanti contro qualsiasi squadra andremo ad affrontare.
Ora ci sarà una settimana di recupero, con i ragazzi che sono tornati ai loro club di Top12 o in Accademia: ci ritroveremo domenica prossima per preparare la sfida casalinga contro la Scozia nella quale vogliamo elevare ancora il nostro standard. Siamo sereni, consapevoli e fiduciosi”.

Di Michele Cassano

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