La FIR, Gavazzi e il Pro12: il presidente non si muove di un passo

In una intervista il presidente federale ribadisce tutte le sue posizioni. E avanza una proposta tecnica a Zebre e Benetton

COMMENTI DEI LETTORI
  1. mezeena10 31 Gennaio 2014, 09:30

    bluff totale, letto!
    cambia musica!

    • Hullalla 31 Gennaio 2014, 14:45

      Sul fatto che la Pro12 costa troppo al movimento io sono d’accordissimo: dobbiamo investire MOLTO di piu’ nel rugby di base.

      • mezeena10 1 Febbraio 2014, 09:08

        senza ombra di dubbio..pero ricordiamo anche che base non è eccellenza!!!

  2. Katmandu 31 Gennaio 2014, 09:32

    Come idea ci potrebbe pure stare, ma ricordo che noi non portiamo un bel nulla quanto a sponsorizzazioni o contratti TV, comunque la frase
    “voglio che le Zebre trovino finanziamenti privati..”, é giusta, ma a quanto ricordavo le zebre erano della federazione e mantenute in toto dalla federazione, quindi la frase ideale sarebbe
    “devo trovare alle zebre finanziamenti privati…”
    Ps Gavazzi ma la terza franchigia?

    • Katmandu 31 Gennaio 2014, 09:35

      Pps Gavazzi lo sai vero che non son più gli anni 80? In cui le società sponsorizzavano squadre sportive a caso solo per fare nero? Se vuoi che oggi ti danno soldi per fare il professionista devi rendere appetibile il prodotto non il contrario e cioé prendere soldi per rendere appetibile la cosa

    • Hullalla 31 Gennaio 2014, 09:54

      Non portiamo un bel nulla (tranne 3M euro l’anno) e non prendiamo un bel nulla (e noi non vengono distribuiti proventi)! E’ questo il modo per farci venire voglia di portare qualcosa?

      La Scozia porta 140K sterline di contratti televisivi e prende la sua parte dei nostri 3 Milioni di euro (ammesso che siano divisi equamente tra le 10 franchigie, si tratta di 300K euro a testa e siccome la Scozia ha due franchigie, sono 600K euro)!

      • Katmandu 31 Gennaio 2014, 10:18

        @hullalla quindi se ho ben capito dunque tu vorresti giocare un torneo competitivo fondato da altri senza portare alfun beneficio?
        Ok dimmi dove abiti che vengo a vivere con la mia famiglia a casa tua e non mi fai pagare l’affitto grazie!
        Giusto per…. Hai una vaga idea di quanti spettatori portano Glasgow-Edimburgo-Connath alle partite? Solo di HC le due scozzesi han fatto il una media di più di 6000! Mentre connath in 3 turni ha fatto oltre 20.000 paganti, Le zebre han fatto meno di 2000 spettatori e tv di media 4.000
        Perché non porti mai dati di pubblico? E poi dove hai trovato quei 140k? A me risultavano di più
        Portiamo un bello sponsor grande e grosso (fiat-jeep-ferrero- balocco etc etc) e poi ne riparliamo

        • mezeena10 31 Gennaio 2014, 10:40

          dovrebbero essere 190 kat, ma solo di diritti tv..poi basta guardare solo qualche sponsor, ad esempio la banca RBS (presente? rbs 6 nations? royal bank of scotland?), ma cosi, giusto per citarne uno..
          basta guardare le medie spettatori come giustamente fatto notare a piu riprese da te..
          per non parlare delle semifinali di heineken o di celtic delle due scozzesi, e con tutte le grandi squadre battute, come la nazionale del resto (guardatevi chi han battuto negli ultimi 5 anni, non solo in casa..presente vittorie in australia? 2009 e 2012??? o le due in casa dell’ argentina 2010 mi pare? l’ irlanda 4 volte dal 2007 ad oggi; 1 volta l’ inghilterra 08 e un pareggio; 1 volta il galles; 1 volta il sud africa 2010; samoa 2 volte una fuoricasa; insomma hanno record negativo solo contro i piu forti, the mighty ABs!)..
          ecco cosa porta la scozia caro pseudoseguace di monsignor della casa, tale team joest!

          • mezeena10 31 Gennaio 2014, 10:53

            e 190 son molto piu di 0..credo..

          • gian 31 Gennaio 2014, 12:27

            comunque, per quanto trovi cose dette molto giuste, non è criticabile il fatto che si chieda di metterci (lascia stare tramite cosa) quanto ci mettono in media gli altri o chiedere di far parte della società ed accedere agli utili (come in tutte le società di questo mondo), dopodiché ben vengano tradizione e titoli sportivi, ma nel mondo pro valgono poco, business is business, se io faccio mettere 190.000 sterline (232.000 euro circa) e partecipo agli utili di un giro di affari di circa 15.000.000 di euro, permetti che chi ne fa arrivare 3.000.000 e non riceve una lira indietro, magari si incaxxa un po’ (e anche sugli spettatori si potrebbe discutere di un paio di cose, tra cui i nostri errori che ci impediscono di confrontarci con i loro numeri)

          • ginomonza 31 Gennaio 2014, 13:04

            Mez spessissimo sono d’accordo con te ma per favore non citare RBS la cui sponsorizzazione l’abbiamo pagata anche noi.
            Sui risultati possiamo essere d’accordo però noi non è che abbiamo giocato gratis : non abbiamo portato sponsors adeguati però abbiamo portato 12 milioni che gli altri si spartiscono.
            Quanto prendono TV e Zebre dalla sponsorizzazione di RBS?

          • Hullalla 31 Gennaio 2014, 13:05

            Ciao Mezeena, anche tu fai un po’ di confusione…
            RBS NON e’ uno sponsor del Pro12, ma del 6N che in questo discorso non c’entra nulla.
            E’ come dire che se Iveco e’ sponsor degli All Blacks allora noi siamo a posto col Pro12, o giu’ di li’.

            Aggiungo anche un dettaglio che forse ti sarebbe dovuto venire in mente: RBS NON e’ piu’ una banca Scozzese da secoli, ma con fusioni e incorporazioni e’ una banca presente tutta la Gran Bretagna (e oltre). Inclusi Galles e Irlanda.
            Tanto e’ vero che il salvataggio (sciagurato) di RBS l’ha fatto il parlamento di Londra e non quello di Edimburgo.

            Anche le performances della Scozia (nazionale) non c’entrano nulla col Pro12, che e’ un campionato di squadre. Si puo’ anche aggiungere che la nazionale Scozzese non e’ cosi’ tanto piu’ avanti di noi in classifica IRB e talvolta abbiamo vinto anche noi con la Francia e l’Irlanda (nonche’ la Scozia).
            Sembra che i nostri risultati siano tutti colpi di culo e i loro tutti dovuti…

          • Hullalla 31 Gennaio 2014, 13:22

            Qui (e il professionismo e’ questo, che piaccia o no) stiamo parlando di milioni di euro e il blasone non conta nulla.
            Se porti dei denari in un’associazione (a fini di lucro) e’ giusto che te ne derivino anche dei benefici.

          • mezeena10 31 Gennaio 2014, 15:01

            ho citato rbs solo per dire che hanno grossi sponsor che investono nel rugby..
            ed è presente sulle divise di gara o meno delle franchigie scozzesi..
            i risultati della nazionale c’ entrano eccome, visto che i paragoni che si fanno qui in italia sono soprattutto col “sistema scozzese” e i nazionali provengono quasi tutti dalle due squadre che giocano appunto nel pro-12..
            ma c’ è bisogno di specificare scusate???

          • mezeena10 31 Gennaio 2014, 15:03

            ah e ho visto che l’ avevo scritto rbs 6 nations..
            chiaro ora? era solo un esempio..portatemi un esempio di investitori italiani nel rugby europeo o mondiale..

          • Hullalla 31 Gennaio 2014, 16:05

            Ti ripeto che RBS ha solo la sede legale ad Edimburgo, mentre in pratica e’ una delle tante banche della City di Londra.
            Per il fatto che RBS sia sulle magliette della nazionale scozzese, anche noi abbiamo Cariparma, ma non vuol dire nulla in questo contesto.

            Le sponsorizzazioni al di fuori del Pro12 non hanno nessun significato in questo contesto: non sono esempi validi. Qui si sta parlando di portare (o meno) quattrini alla Pro12.

          • Hullalla 31 Gennaio 2014, 16:08

            E’ come dire che Rabobank e’ una banca olandese… Allora dobbiamo far largo alle franchigie olandesi???

          • Hullalla 31 Gennaio 2014, 16:15

            Glen Grant e’ un marchio di una multinazionale degli alcolici che sponsorizza il rugby in Italia perche’ a loro interessa il mercato italiano…

          • mezeena10 31 Gennaio 2014, 17:41

            beh se non vuoi capire..

          • Hullalla 31 Gennaio 2014, 17:47

            …allora ti rispiego: RBS e’ un’azienda prevalentemente Inglese che sponsorizza il 6 Nazioni perche’ le interessa prevalentemente l’Inghilterra (e’ li’ che fanno i soldi).

            La Scozia ha due franchigie federali (un po’ come le Zebre, per capirci…) perche’ quando hanno provato a portare gli imprenditori (in anni non di crisi) li hanno fatti scappare con delle pantomime peggiori di quelle di Viadana.

            La Scozia all’inizio aveva quattro franchigie e ne ha chiuse due per motivi di bilancio (= non trovavano i soldi).

            Infine, se la Scozia e’ cosi’ brava a trovare sponsor per il rugby, perche’ non hanno trovato loro qualcuno che sostituisca Rabobank?

        • Hullalla 31 Gennaio 2014, 12:40

          Quanta confusione e autorazzismo!
          Ti rispondo un pezzettino alla volta.
          Divisione dei proventi: l’Italia, al momento, non ha NESSUN PROVENTE e anche se portasse uno sponsor, non avrebbe comunque nessun provente, mentre gli altri hanno tutti la loro parte, inclusa la loro parte dei nostri 3 milioni di euro.
          Sponsor: NON ci sono sponsor (al momento), ovvero NESSUNO ha portato uno sponsor del torneo. Se comunque noi ne trovassimo uno, noi NON vedremmo la nostra parte di proventi.
          Quando c’era Rabobank, a noi NON ne veniva un centesimo.

          • mezeena10 1 Febbraio 2014, 09:27

            perdonami ma autorazzismo non c’ entra proprio nulla!
            mi piace analizzare la cosa in tutti gli aspetti, in primis sportivi!
            non ho mai detto, tantomeno pensato, che le vittorie azzurre su francia ed irlanda siano arrivate per “botte di culo”, assolutamente! sono pero in linea con brunel quando dice che se le batteremo con costanza e non sporadicamente, si potrà parlare di salto di qualita!
            insomma piedi ben piantati per terra, concretezza, progetto serio da perseguire senza se e senza ma!
            questi bluff di C2 del massimo esponente del rugby italiano si commentano da soli..
            poi ognuno pensi un po come gli pare, alla fine, quel che conta è solo il risultato sul campo!

        • Hullalla 31 Gennaio 2014, 12:46

          Io fino all’anno scorso abitavo in Scozia: ho la vaga idea di quanti spettatori portano allo stadio Glasgow e Edimburgo: pochissimi (purtroppo – e io spesso ero uno dei pochissimi nel deserto). Considera che molti biglietti sono distribuiti gratuitamente ai club che sono inquadrati nelle franchigie (questa si che e’ una cosa dove noi dovremmo assolutamente migliorare!!!).

          Hanno fatto un pubblico decente solo per le fasi finali di HC quando Edimburgo stava andando bene, MA la HC non e’ la Pro12 e quindi non c’entra con questo discorso.
          Per il resto il loro pubblico e’ inferiore a quello di Treviso – quello che ci penalizza e’ il pubblico delle Zebre.

          Detto questo, i proventi del pubblico non mi sembrano la voce piu’ importante del bilancio dell’organismo centrale della Pro12 e non mi risulta vengano redistribuiti.

        • Hullalla 31 Gennaio 2014, 12:52

          140K sterline e’ la cifra citata dai Gallesi in una intervista. Se fosse stata una cifra inventata, gli Scozzesi avrebbero risposto tramite i giornali.

          Se rileggi il mio post, ho scritto 140K STERLINE (preobabilmente mezeena cita i 190K col cambio in euro) e 3 milioni di EURO.
          Se la divisione dei proventi tra le altre 10 franchigie e’ partitetica (non lo so se lo e’ o meno, ma da comunque un’idea), per le due franchigie scozzesi sarebbero 600K EURO in tutto, che sono piu’ di 140K STERLINE anche se vai a cambiarle da uno strozzino.

        • Hullalla 31 Gennaio 2014, 12:57

          Quello che secondo me ci penalizza veramente e’ la competitivita’ delle nostre squadre, che non e’ sufficiente, specialmente per quanto riguarda Aironi / Zebre.
          Speriamo per lo meno che arrivino penultime, quest’anno… sarebbe un passino avanti.

          L’altra cosa che ci penalizza e’ lo scarso pubblico di Parma (a Viadana le cose andavano decisamente meglio, sotto questo punto di vista, pero’, mettendoci allo stesso livello della Scozia).

          Per quanto riguarda lo sponsor, anche se portassimo uno sponsor non ne ricaveremmo un centesimo (finanzieremmo i nostri avversari) e questo non e’ il miglior modo di farci venir voglia di sbatterci per trovarlo.

        • Hullalla 31 Gennaio 2014, 12:59

          Per tornare al tuo esempio (dove vorresti venire a vivere a casa mia senza pagare l’affitto), mi sembra che sia piu’ calzante il paragone con l’andare a cena in un bel ristorante che trovo io e prenoto io, ma poi non si divide il conto alla pari e tu paghi piu’ di me.
          A me non dispiacerebbe…

    • Joest 31 Gennaio 2014, 10:05

      Intanto i soldi li portano le TV e non “gli altri” che invece li incassano….

      Secondo 3.000.000 di euro della FIR sono superiori a quanto portano gli altri di sponsor E che in ogni caso incassano non scuciono,.

      Noi siamo gli unici a pagare e non ad incassare.

      • mezeena10 31 Gennaio 2014, 10:10

        “a botte piena e a moje ‘mbriaca”!
        bella cosi la vita!
        magari siete gli stessi che si lamentano del sud parassita, solo il nord produce e le altre belle “cose da biondi” che vi mettono in testa!
        evviva la coerenza! evviva l’ italia!

        • Hullalla 31 Gennaio 2014, 14:55

          Non sono d’accordo: al momento la nazione “parassita” mi risulta essere la Scozia, in quanto riceve piu’ di quello che mette (e io spero di cuore che questo cambi, visto che io in Scozia ci ho vissuto fino all’anno scorso e gli voglio un gran bene).
          Eppure non mi sembra che debbano pagare di tasca propria per mettersi in pari.
          Gales e Irlanda portano di piu’ di diritti televisivi (e anche Rabobank era interessata soprattutto all’Irlanda) ma anche ricevono piu’ proventi (e mi sembra anche giusto!).

          Quello che io dico e’ che ci vuole un meccanismo trasparente per cui chi porta di piu’ (siano sponsor, diritti TV o soldi messi di tasca propria per andare in pari con gli altri) deve ricevere in proporzione.
          Niente di piu’ e niente di meno.

          Al momento questo meccanismo non c’e’: noi paghiamo (3 milioni su un budgetdi 15, se ho ben capito) e non riceviamo nemmeno una monetina. Sono gli altri a dividersi la torta di 15 milioni e nessuno di loro ha una differenza di 3 milioni tra quello che porta e quello che incassa.

          • GiorgioXT 31 Gennaio 2014, 15:16

            La situazione dei diritti TV è complessa : il Pro12 è di SKY Sport che paga 5 milioni di euro, poi Irlanda Scozia e Galles pagano Sky per ri-trasmetterlo in chiaro nei loro paesi; RTE Irlanda e Scozia pagano 300.000 euro ciascuna, BBC Wales paga invece 3 milioni di sterline …
            Noi non riceviamo soldi, ci paghiamo la produzione in Italia di tutte le partite (in Scozia una su due non viene prodotta, in Galles e Irl una su tre) e paghiamo “qualcosa” per quelle in trasferta.

            E’ anche per questo che i gallesi stanno abbandonando il Pro12, e se vanno via loro salta tutto il contratto Sky…attualmente unica sorgente di denaro insieme ai ns. 3 milioni.

          • Stefo 31 Gennaio 2014, 16:36

            E di nuovo…oggi come oggi il Pro12 non e’ di Sky, Sky Uk ha preso dalla prossima stagione 30 partite piu semi e finali, semi e finali senza esclusiva.
            Tutte gli altri contratti coi local sono in forse per il futuro perche’ non si sa se ci sara’ futuro.

          • mezeena10 31 Gennaio 2014, 17:42

            stefo io mi arrendo, non ne parlerò manco piu..
            memoria corta e supponenza a go go..basta!
            ma facciano un po come credono!
            mi atterro a commentare solo le partite!

          • Hullalla 31 Gennaio 2014, 17:58

            Memoria corta? Io in Scozia c’ero in quegli anni e adesso abito giusto dall’altra parte del confine.

            Ho visto gli stadi deserti, ho visto chiudere i Borders Reivers (invece di Edimburgo dove vanno allo stadio solo se c’e’ una semifinale) e ho letto in quale maniera vergognosa la SRU ha levato la societa’ agli imprenditori per assumerne il controllo diretto (stile Zebre…).

            Ho visto anche (e molto da vicino) qual e’ il livello del rugby scozzese al di fuori delle due franchigie.

            Se poi mi dici che RBS e’ uno sponsor Scozzese “portato dagli Scozzesi”… orsu’!

          • mezeena10 31 Gennaio 2014, 20:41

            scusa eh ma chi se ne frega di rbs! rimaniamo al discorso campo, risultati sportivi, che alla fin fine, sono quelli che contano!
            a me di torte, pizzi e merletti, ti giuro non me ne puo fregare di meno!
            volevo solo rispondere a quello che scrive come un ossesso “la scozia cosa porta”..
            ecco tutto qui!

      • Stefo 31 Gennaio 2014, 10:38

        Appunto joest gli altri finanziano la CL con i contratti TV che vendono.
        Quindi secondo te l’ITalia dovrebbe ricevere dei proventi che sono generati dai contratti TV che gli altri vendono?Siamo veramente alle barzellette ormai.

        • mezeena10 31 Gennaio 2014, 10:42

          facessero ridere almeno..

          • ginomonza 31 Gennaio 2014, 13:10

            Stefo Mez sempre discorsi generali:
            fuori le cifre :
            Italia porta 3 milioni all’anno e riceve niente
            Quanto portano le altre union?
            facciamo i conti e poi vediamo.
            Troppo comodo parlare genericamente.
            Io porto RBS quell’altro tizio, l’altro ancora caio.
            Però le uniche cifre che si conoscono sono quelle della FIR.

          • Stefo 31 Gennaio 2014, 13:52

            Caro Gino guarda che io ho detto piu’ di una volta che uno sconto e’ assolutamente necessario ma sulla base di quanto si porta in altra maniera ed ho anche detto piu’ di una volta che se si contribuisce sia tramite contratti TV o contributo diretto bisogna essere soci.
            Ben diverso caro Gino e’ andare li’ dire io non pago, non ho contratti TV e voglio essere socio paritario.
            Ha Gavazzi in mano un contratto TV pluriennale da mettere sul tavolo per richiedere questo?

        • ginomonza 31 Gennaio 2014, 14:40

          Guarda Stefo che non vorrei essere frainteso :
          più volte ho detto che è giusto e necessario pagare.
          Però non si può dire che non abbiamo portato niente.
          Vero che ci sono pochi spettatori complessivamente, vero che non ci vanno molti di TV o Zebrati a seguire le partite in trasferta, vero che siamo sempre nei bassifondi della classifica è pertanto vero che non portando molte sponsorizzazioni dobbiamo in cambio pagare un pò del conto.
          Però dopo quattro anni mi smbra giusto che ci sia una più equa spartizione e ritengo giusto che Gavazzi la pretenda.
          Quanto e come dipenderà da quanto ciascuna union porta : e non importa se si tratta di sponsorizxzazione o di pegno come nel caso della FIR.
          Sempre soldi sono e come tali dovrebbero essere spartiti come gli altri tra tutti.

          • Stefo 31 Gennaio 2014, 14:53

            Gino ma su questo concordo e l’ho scritto piu’ volte: socnto sulla base di quanto e’ il target concordato e su quanto si porta in altra maniera, se porto devo essere socio qualsiasi maniera in cui quei soldi li faccio arrivare.
            Mi sa che si fraintende ed in alcuni casi volutamente (non tu altri utenti): quando si dice cosa si e’ portato si parla di “al di fuori dei 3 mln”…gino il primo anno Dahlia e’ fallita a meta’ stagione e sai cosa vuol dire per gli eventuali creditori il fallimento, il secondo anno non c’e’ stato accordo fino a novembre e chissa’ quanto ha pagato la Rai. Gli ultimi 2 anni parrebbe meglio ma le cifre non le sappiamo e se fossero cifre cosi’ importanti direi che Gavazzi le sventolerebbe ai 4 venti.

          • Hullalla 31 Gennaio 2014, 15:03

            Stefo, dei (pochi o nulli) soldi di Dahlia portati al torneo, all’Italia non e’ arrivato nulla (anche se Dahlia avesse portato 10 milioni), visto che per contratto avevano rinunciato ad ogni provente. Lo stesso dicasi anche SE avessero trovato uno sponsor eccetera.
            Secondo te e’ questo il modo per far venir voglia alla FIR di muovere il culo?
            Ci vuole un sistema per tutti di premi e punizioni: se trovi sponsor (diritti, ecc.) prendi la tua parte di proventi, altrimenti ci rimetti di tasca propria.

          • Stefo 31 Gennaio 2014, 16:37

            Scusa hulla cos’ho scritto?
            “socnto sulla base di quanto e’ il target concordato e su quanto si porta in altra maniera, se porto devo essere socio qualsiasi maniera in cui quei soldi li faccio arrivare.”

          • Hullalla 31 Gennaio 2014, 17:51

            e difatti io sono d’accordo con te

          • Hullalla 31 Gennaio 2014, 18:00

            ma gli attuali accordi NON sono cosi’.

          • Stefo 31 Gennaio 2014, 19:07

            Hullala quando sei entrato 4 anni fa non ti sei presentato con nulla in mano, nulla di nulla…tu pensi che inglesi o francesi ti avrebbero accolto gratuitamente e come socio paritario?
            Insomma dai siamo seri a parti invertite si direbbe che si era fatto bene a chiedere dei soldi come sicurezza che non sarebbe stata un’operazione a perdere.
            Oggi puoi lavorare su uno sconto ma non hai un buon record di apporto commerciale…e come detto in passato il flop commerciale che ad oggi e’ stato il Pro12 deve essere valutato per prima cosa dalla Fir.

        • Hullalla 31 Gennaio 2014, 14:58

          Secondo me e’ giusto pagare per mettersi in linea con gli altri (se non riusciamo a contribuire in altro modo) e ricevere la propria fetta come gli altri.
          Questo pero’ deve valere per tutti, per cui se per caso la Scozia (o chiunque altro) si trovasse a contribuire al di sotto della media, devono pagare di tasca anche loro.

        • Joest 31 Gennaio 2014, 19:49

          la FIR potrebbe anche non aver diritto a dividersi i soldi della BBC, visto che non ne porta, ma perchè deve pagare per giocare

          Si finanzia se si scuciono i soldi: gli altri incassano i soldi delle TV…. e anche i soldi della FIR.

          Che poi se li procurino loro va bene..

          Alle barzellte mi sembri tu…

    • gsp 31 Gennaio 2014, 10:09

      Ma lui paga bernabò per quello.

  3. steve 31 Gennaio 2014, 09:56

    Idea! Brunel potrebbe allenare Nazionale, Zebre e Benetton-Tv, così avremmo risolto i problemi di coordinamento e di coerenza fra schemi della Nazionale e delle “Celtiche”. E, magari lo mettiamo anche a capo di tutte le Accademie, così i giovani vengono su con gli stessi schemi. Poi, già che ci siamo lo facciamo Ministro dell’Economia e Presidente del Consiglio, anzi no, della Repubblica!! @gsp cosa ne pensi? Non è una splendida idea?

    • gsp 31 Gennaio 2014, 10:02

      Steve continui a negare che c’era un problema di formazione come qualitá e quantitá?

      • steve 31 Gennaio 2014, 10:10

        Te si comico!

        • gsp 31 Gennaio 2014, 10:14

          Steve domanda semplice, risposta si o no?

          La formazione funzionava o no? Se non puoi rispondere non sei credibile.

          • steve 31 Gennaio 2014, 10:21

            Scusa, che me lo chiedi a fare, se conosci già la mia risposta? La formazione era ottima in mano ai club, sei mai stato a Calvisano? A Viadana? A Parma? Nell’era pre-Accademie? Lasciamo perdere, valà. Guarda che non devi mica convincermi. Tu tieniti la tua idea, che per me è errata (come dimostrato da personaggi del calibro di Munari), e io mi tengo la mia. Il mondo è bello perchè è vario, peccato che le Accademie rimangano un magna-magna inutile di soldi, scusa ma dovevo dirlo a postilla. Ciao 🙂

          • malpensante 31 Gennaio 2014, 10:42

            gsp, cosa ne pensi di cambiar musica, che ne so, un foxtrot, una mazurka, un tip tap. Inutile che continui a fare le domande alla marzullo, se no comincio io col vuoi più bene al babbo o alla mamma. Nel merito, a parte l’idea malsana che le squadre debbano fare da lavagna per il selezionatore (non è un’idea, è proprio una cagata), che voglia spendere meno mi sembra un buon proposito.Solo che se faccio i conti non mi tornano: il 25% di 42 fa 10.50, il 60% fa 6.3. Che vuol dire che alle Celtiche ne darebbe 3.15 per ciascuna. A parte che a questo punto mi spiegasse perché han fatto saltare gli AIroni per 1-1,5 (una tantum) che sarebbero proprio quel che diventa una semper, se davvero le Zebre hanno un costo certificato di 5,5 vuol dire che la FIR mette sul piatto più del 50% dei costi teorici di ciascuna squadra senza nemmeno l’alibi di dover pagare la tassa. Quindi posso prendermi le Zebre con 2-2.5 mil di budget e avere uno sponsor (la FIR) da 3.15. A questo punto non si capisce (non si è mai capito) l’importo folle della peraltro inutile fidejussione, annessi e connessi. Allora, siamo seri: ci dica se ha pronto il finanziatore con cui ha fatto l’affare o, viceversa, se tutta ‘sta manfrina è il corso di recupero del debito formativo di prima ragioneria.

          • Katmandu 31 Gennaio 2014, 10:48

            @malpensante per citarti….
            “Nel merito, a parte l’idea malsana che le squadre debbano fare da lavagna per il selezionatore (non è un’idea, è proprio una cagata)”
            Quindi adesso mi vie i a dire che le varie selezioni sono una cagata? Giusto per capire posso farti un minimo di esmepi di selezioni? O almeno quello per cui son state create:
            Munster, Ulster, Leinster, Dogi, la nazionale francese, quella inglese, quella italiana, quella gallese, gli AB, et. Etc etc
            Complimentoni questa volta non ti quoto minimamente

          • mezeena10 31 Gennaio 2014, 10:57

            o forse vuole semplicemente far intendere che se non arrivano questi benedetti privati, prende armi e bagagli e porta tutto a calvisano, un po ce li mette lui con la sua combriccola e gli altri sempre lui con l’ altra combriccola, quella di cui è presidente eletto!
            “a voler malpensare” (citazione 🙂 )

          • gian 31 Gennaio 2014, 11:02

            @kat, credo che tu abbia inteso male il discorso sulle selezioni, facciamo che abbia ragione il presidente, bene tutte le squadre d’italia, comprese le famigerate accademie (altro discorso su cui ci sarebbe da discutere a lungo) ed i settori giovanili dei club, cominciano a giocare allo stesso modo per far contento il baffone, dopo il mondiale baffone se ne va e diventa allenatore della nazionale, che sò, uno a caso che non è in mezzo a beghe di potere, presutti delle FFOO, che decide che gioca in maniera diversa dal baffone e, CAMBIO, tutta l’italia rugbistica DEVE mettersi a giocare alla pasqualone, il quale nel 2017 viene chiamato come head coach dagli ABs ( 🙂 ) e molla la nazionale, allora la fed affida la nazionale a frati e, CONTRORDINE COMPAGNI, tutti a giocare in altro modo.
            capisci qual’è il problema? non puoi basare un movimento su una selezione, crei la selezione dal movimento (poi che in tutte le selezioni ci sia uno zoccolo duro di una o dell’altra squadra entra nella logica di avere già molti che sanno come muoversi, ma questo è un altro discorso!)

          • Stefo 31 Gennaio 2014, 11:10

            kat scusa ma mi sa che sei compeltamente fuori argomento e non hai capito quello che mal intende. Ti pare che Leinster, Ulster, Munster e Connacht negli anni abbiano adottato gli stessi sistemi di gioco e che quei sistemi di gioco fossero quelli dettati dal CT della Nazionale?Non direi proprio, anzi direi esattamente il contrario, direi che i risultati del gioco di Schmidt per esempio abbiano costretto nella sua ultima stagione Kidney a rivedere il suo di gioco ed eventualmente a non venir confermato ed allo stesso tempo non mi pare che Ulster, Munster e Connacht abbiano continuato per la loro strada dal punto di vista tattico sia prima che oggi.

          • malpensante 31 Gennaio 2014, 11:10

            kat, stavolta non t’ho proprio capito o non m’hai capito tu. Tu hai mai visto un ct della nazionale che usa le squadre di club per farci i suoi esperimenti? Sempre per via che se le parole hanno un senso, un allenatore è una cosa e un selezionatore, o commissario tecnico o quel che lo vuoi chiamare. A casa mia, al netto delle giuste collaborazioni (e sarebbe ora), sarà un po’ il ct della nazionale che tiene conto di come giocano i club e non viceversa. O no?

          • Katmandu 31 Gennaio 2014, 11:28

            @ mal penso che ti ho frainteso ma devi ammettere che delle linee guida comunque ci dovrebbero essere

        • malpensante 31 Gennaio 2014, 12:02

          Kat, non fare il gsp, è ovvio. Cosa sarebbe il rugby governato dai club e dalle leghe, e con le federazioni in soggezione, lo stiamo vedendo in questi giorni.

    • gsp 31 Gennaio 2014, 10:06

      Ps, effettivamente quella delle accademie è una buona idea.

    • Joest 31 Gennaio 2014, 10:07

      la FIR deve solo pagare… E allora a cosa serve la CL ?

      • steve 31 Gennaio 2014, 10:11

        “Eh, io pago!”

        • Katmandu 31 Gennaio 2014, 10:40

          @steve & joest
          Allora facciamo un discorso diviso in due: da una parte il professionosmo e dall’altra il rugby “pane e salame”
          Parma-Calvisano-Petrarca ma direi pure RR o Capitolina li la formazione funzionava? Si avete ragione, i risultati erano soddisfacenti? Si giusto, poi vi chiedo questi risultati soddisfacenti erano quantitativamente e qualitativamente in grado di competere a livello europeo? No!
          Noi eravamo pro prima dell’epoca “pro” perché? Perché le aziende sponsorizzavano le squadre sportive sia per i valori etc etc etc, ma soprattutto per fare nero! Quindi quando i Books i wallabies e gli AB si son accorti che il nostro non era più un posto conveniente economicamente per trasferirsi se ne son andati in altri lidi e noi siam rimasti al “Rugby pane e salame” perché siam convinti che si é sempre fatto così e così bisogna andare avnti
          La lampada del genio Gsp non sta dicendo nulla di diverso, la federazione (criticabile per i metodi d’inserimento e la slegatura tra franchige, accademie e club) doveva mettere mano alla situazione
          In molte altre federazioni e diverse discipline sportiveci son accademie dove i virgulti giovani vanno perché non ci deve essere un sistema anche per il rugby?
          Domanda per 6 N e Steve se la fir faceva la stessa cosa ma legandosi a Rovigo e Petrarca cosa dicevate?

          • aristofane 31 Gennaio 2014, 10:59

            Ma è proprio quello il problema secondo me, le accademie vanno benissimo, ma devono essere amalgamate nel movimento, e con ciò intendo che i maggiori centri delle varie regioni devono essere attrezzati dalla Federazione per poter svolgere questo compito.
            Credo che non si chieda altro che questo, che i centri di formazione, che ci devono essere, come ci sono sempre stati, siano organizzati a partire dai club, fornendogli tecnici preparati e strutture adeguate.
            Se un centro, che può essere il Petrarca o chi altro, afferma di potercela fare da solo, senza i tecnici mandati dalla federazione, allora che la federazione si limiti a controllare il lavoro e dettare gli standard minimi.

          • gsp 31 Gennaio 2014, 11:16

            Kat, per fortuna hai riposto tu per me.

            aggiungo un’altra cosa. si puo’ benissimo dire che la formazione non era sufficiente prima e non lo e’ nemmeno oggi, e che oggi costa molto di piu’.

            si puo’ benissimo, dire. anzi a conti fatti e’ l’unica affermazione che si possa fare basata sui fatti.

            poi mal e steve, limerissimi di rimanere della vostra opinione. ma i fatti non puoi ignorarli. e non puoi basare dei progetti sulle opinioni e non sui fatti.

          • Stefo 31 Gennaio 2014, 12:12

            Scusa kat ma se mettendo mano rischi di fare piu’ danni stai sbagliando, punto e basta.
            Se come tu per primo ammetti che non l’istituzione Accademia ma come e’ stato messo su il sisteme e’ criticabile sotto tanti punti di vista (tra l’altro fondamentali come selezione, programmi, slegatura dal resto del movimento) allora e’ stato creato un mostro che rischia di fare piu’ danni che portare benefici.
            Di nuovo lasciamo stare gli esempi altrove e’ un po’ una paraculata continuare a tirarli dentro perche’ come spiegato diverse volte il sistema Accademie italiano con i sistemi altrui ne spartisce solo il nome ma non i metodi ed i sistemi.

          • gsp 31 Gennaio 2014, 12:34

            Stefo, so come la pensi perche’ ne abbiamo parlato in passato. ma qui c’e’ gente che nega che ci fosse addirittura un problema formativo. allora va bene tutto.

          • tony 31 Gennaio 2014, 12:45

            Kat sei uno che fa le analisi giuste e dice pane al pane e vino al vino….

  4. nelly1450 31 Gennaio 2014, 10:02

    Toglietegli il vino. …..

  5. mezeena10 31 Gennaio 2014, 10:06

    ot scusate @san ho appena sentito alla radio che la salaria e roma nord sono completamente allagate! tu stai bene? puoi dire che sta succedendo???

    • gsp 31 Gennaio 2014, 10:08

      Quando è tornato a casa alle 5 di mattina, dopo il festino a casa delle americane, aveva appena iniziato a piovere.

      • mezeena10 31 Gennaio 2014, 10:19

        festino? americane? che mi son perso??? eh bravo san isidro!

    • San Isidro 31 Gennaio 2014, 15:03

      ciao mez, grazie, tranquillo, qui a Roma Nord sta piovendo ininterrottamente da stanotte, ci sono zone allagate, soprattutto fuori dal GRA, ma la situazione è sotto osservazione…il Tevere è in piena, ma alla fine non è una novità quando piove così tanto…diciamo che a parte qualche disagio (soprattutto per quanto riguarda il traffico e la mobilità) non c’è grande allerta…
      @gsp, ieri notte mi ha detto male con le americane, per intortarle ho cominciato a parlare dei difficili rapporti attuali tra WRU e Regions, di come migliorare i rapporti franchigie/Eccellenza, ma alla fine mi si sono addormentate!!! Stanotte mi butto sulle tedesche…

      • gsp 31 Gennaio 2014, 17:36

        San, lascia perdere WRU e Regions, ormai mi addormento anch’io. Io andrei piu’ di filosofia, che cmq te la giochi in casa. ma una cosa leggera, non un pippone ermetico. vai di Bauman, un po’ boemio, un po’ triste universale, e poi zzannnggg…

        • San Isidro 31 Gennaio 2014, 18:12

          grazie gsp! mi hai dato una dritta…l’unica cosa è che Bauman non lo conosco per niente, poi so che è più un sociologo che filosofo…ma Baum per Baum, magari me la gioco con Baumgarten e le sue teorie estetiche…

          • gsp 31 Gennaio 2014, 18:43

            no san, ti stai complicando la vita. non perdere di vista la meta.

      • Stefo 31 Gennaio 2014, 18:06

        @ San tienti che la suocera del Gianni si sta a “tirar come na scoresa” per te…

      • mezeena10 31 Gennaio 2014, 20:45

        certo che il nome del sindaco non aiuta eheheh..
        dai spero si sistemi tutto, non toccateci l’ Urbe!!!

  6. gian 31 Gennaio 2014, 10:07

    e vai che viene fuori nuovamente il discorso che i club devono giocare in funzione della nazionale e non che la nazionale deve scegliere i migliori dai club, non funziona così, la nazionale è un punto di arrivo, è il risultato, non il punto di partenza su cui costruire il resto, finché non capiamo questa cosa qualsiasi sistema si adotti (centralizzato, domestic, pochi pro, ad estrazione…) non si va da nessuna parte!!!!!

  7. mauro 31 Gennaio 2014, 10:11

    Ho il sospetto che 13 anni in prima linea abbiano lasciato il segno…Sicuramente alcuni neuroni crescendo se ne sono andati da casa e adesso i due vecchi rimasti devono arrangiarsi con quel che rimane in questo periodo di crisi.
    It’s the same old story…il ponentino alle genti del nord fa male come il vino in eccesso.

  8. M. 31 Gennaio 2014, 10:58

    Ma ancora con sta storia del “possiamo vincere le due partite interne”. Cosa ci andiamo a fare a Cardiff, Parigi e Dublino? Che modo è di preparare un evento così importante?

    • mauro 31 Gennaio 2014, 11:30

      preferiresti un “andiamo lì a spezzare le reni alle genti d’albione”?
      Purtroppo è una realtà dura ma necessaria da digerire. Questo non vuol dire che nel più sano spirito sportivo uno non competa per vincere, ma come tutti ben sappiamo il rugby è ancora uno sport onesto dove vince quasi sempre il più forte.
      Mi sembra più opinabile pensare di vincere in casa con gli uomini della rosa rossa

      • M. 31 Gennaio 2014, 14:37

        Sento ripetere questa cosa dal coach, dal presidente da gente che dovrebbe solo dire: entriamo in campo per giocarcela sempre e con chiunque. Possiamo perdere ma non “programmare sconfitte”. Onestamente è una cosa che non mi piace.

  9. gsp 31 Gennaio 2014, 11:24

    Steve, poi Munari dice cose e poi il contrario dopo due giorni. fare il paragone con le coppe del 95/98 e’ assolutamente improponibile, anzi abbastanza risibile come concetto.

    E soprattutto devi essere abbastanza parziale nell’analisi per non chiederti, che cosa sia successo dopo il 98.

    cmq, se davvero pensi che Munari non sappia che la formazione era insufficiente forse non l’hai sentito in passato. ti rispondera’ ‘perche’ oggi’?. che significa ammettere che ieri non adnava e non va nemmeno oggi. che e’ sempre stata la mia tesi da anni.

    • gian 31 Gennaio 2014, 12:43

      giusto per precisare e fare il rompicoxxxxxi, con tutti i limiti di quello che stò per dire perché il discorso è molto più complesso, ma la mancanza di formazione del sig munari e di tanti altri sciocchini ha formato bortolami, ghiraldini, rizzo, bergamasco (entrambi) solo per parlare dei padovani oggi in nazionale, e ha preparato sarto per l’accademia, non mi sembra che alla fin fine fosse tanto schifoso come metodo di crescita, dato che molti si preoccupano che non ci sono ricambi o che i ricambi sono pochi.
      ti ricordo che una parte del sistema accademie funziona dal primo 6N, quindi ormai qualche risultato si dovrebbe vedere, invece la struttura principale della nazionale maggiore è ancora basata sul vecchio metodo (non parliamo, chiaramente, delle giovanili in cui il fatto di essere accademico è, praticamente, conditio sine qua non per vestire la maglia azzurra)

      • gsp 31 Gennaio 2014, 12:47

        gian, non sei assolutamente rompicoglioni, anzi e’ bello dibattere con fatti alla mano.

        lascia da parte le accademie per adesso. e’ vero che padova ha formato quei giocatori, e moltissimi hanno fatto un lavoro enorme e notevole pur avendo poco a disposizione. e che e’ uno dei vivai migliori e per fortuna che c’e’.

        pero’, ti sembra un numero sufficiente per competere con gli altri? il fatto che non si vede una apertura o playmaker nonostante il buon lavoro di noceto, padova, treviso, roma, benevento, l’aquila e cosi’ via… non dimostra che c’e’ un problema?

        • gian 31 Gennaio 2014, 13:25

          citavo padova perché la conosco bene (da ex nero) e perché era il risultato anche, e non solo, della presenza di munari; in italia ci sono tantissime altre scuole valide che hanno sfornato signori giocatori con molto meno di padova, quindi la questione non è la provenienza; a mio parere il problema è che non abbiamo cambiato il livello spendendo maree di soldi e togliendo risorse finanziarie, tecniche ed umane al domestic, che sarà brutto, vecchio, anacronistico etc etc, ma è sempre stato il NOSTRO modo di fare rugby! stiamo leggendo di come fanno dalle altre parti da testimonianze dirette ed abbiamo la conferma che ci sono alieni per tantissime cose, ma soprattutto perché il loro life style è diverso dal nostro, noi dobbiamo accettare le nostre divisioni e farne la nostra forza (intelligentemente e collaborando altrimenti siamo, sì, fuori mercato), non superarle con una carta bollata e pensare che vada tutto bene, la accademie (formazione) non sono il male assoluto, lo può essere come sono usate.
          sia chiaro che non ho una formula magica che assicuri risultati, ma voler snaturare il movimento (che comunque va rivisto, sia chiaro) non lo trovo giusto per migliorare, anche alla luce dei primi risultati dei pochi passi fatti in questa direzione dalla precedente amministrazione sulle impronte di cui si stà muovendo l’attuale

          • gsp 31 Gennaio 2014, 15:37

            sono daccordo su molte delle cose che dici. ma non posso arrivare a dire che non esisteva un problema.

            poi il problema del domsetic rimane. secondo me si puo’ portare a livello ‘amatoriale’, tipo scozia irlanda e galles. perche’ sono soldi spesi inutilmente, perche’ non diventera’ mai un campionato professionale finche non ci sara’ un budget almeno doppio per squadra.

          • gian 31 Gennaio 2014, 18:36

            il problema esisteva, a macchia di leopardo si andava da buone scuole al nulla assoluto, esisteva soprattutto nella parte che doveva creare il pro vero, ma probabilmente perché lo sbocco naturale (eccellenza, super10 o come cavolo la vuoi chiamare) non era a livello degli altri, il salto di qualità lo si faceva andando all’estero ed affinando la materia grezza che ti aveva dato l’italia, in fondo lo stesso problema che abbiamo ora, 60 posti veri ed il resto a vivacchiare ad un livello inferiore.
            onestamente un’idea vincente per il domestic non ce l’ho, temo che la soluzione alla celtica che tu indichi annulli la parte buona, non siamo culturalmente pronti a questo tipo di sport per divertimento parallelo all’agonismo puro, diverso, forse, creare un semipro intermedio legato a delle franchigie pro vere e un domestic, strettamente detto, puramente amatoriale (in un altro post ipotizzavo un campionato 8+8 in due categorie formato da club o selezioni con conti certi retrocessione limitata alle due categorie e quindi con una collaborazione diretta e vera con le due/tre/quattro celtiche che ci saranno, accademie U20 legate a queste realtà ed alle celtiche, con un campionato a parte foraggiate in parte fir e con sponsorizzazioni e contratti televisivi comuni tra nazionale/celtiche/domestiche, mentre il resto del movimento, magari legato comunque a questo intermedio per valorizzare i giovani di livello fatti in casa, faccia un sistema dilettantistico abbastanza limitato negli spostamenti stile ire/sco/wal, puntando piuttosto a valorizzare i campionati giovanili; assolutamente utopico lo so). le soluzioni possono essere molteplici, ma credo sia un errore far seccare il nostro modo di fare, opinioni, sia chiaro!

          • gsp 31 Gennaio 2014, 18:41

            @gian, il mondo ideale sarebbe il campionato a 8-10, domestico, competitivo, almeno a livello di pro d2.

            ce la facciamo con i costi? no. ed allora devi cercare un piano b.

          • gian 31 Gennaio 2014, 18:57

            quoto

  10. gsp 31 Gennaio 2014, 11:36

    tornando alle dchiarazioni di gavazzi.

    l’intento di ridurre i costi e’ positivo, da vedere se sia fattibile.

    sbaglia sulla tassa, che devi pagare se non porti contratti, ma ha ragione sulla spartizione degli introiti se paghi la tassa.

    sulla collaborazione tecnica esagera.

  11. tony 31 Gennaio 2014, 12:14

    Vorrei rifarmi a una intervista a Gavazzi di un po’ di tempo fa in cui dichiarava che voleva essere trattato in modo paritetico quindi non versare nessun contributo, peraltro garantiva contributi televisivi per 750.000 euro annui e qualora non arrivassero dalle tivù li avrebbe versati la federazione , questa cifra era stata calcolata pro’ quota in base alla media degli apporti delle altre nazioni chiaramente anche in relazione alle squadre di ogni nazione, detto ciò e fatto ciò quindi contribuendo in modo paritetico, poi voleva partecipare in modo paritetico alla spartizione degli introiti, ed essere trattato pariteticamente nel resto a partire dalle decisioni e quant’altro….questo per puntualizzare.

  12. Katmandu 31 Gennaio 2014, 12:44

    @stefo
    @ joest
    @ 6 Nazioni
    @ steve
    @ malpensante
    parliamo di formazione? ok va bene, formale l’alto livello costa parecchio, come vedere nelle vostre società di appartenenza ci vogliono soldi per qualunque cosa sia che si chiami Petrarca, Rovigo che si chiami Spilimbergo o Jesolo, ma quanto costa la formazione di alto livello? ve lo siete mai chiesto? Leggevo qualche tempo fa su un sito (non ricordo la fonte ma se vi mettete d’impegno il sig. Google vi risponderà), leggevo che per un giocatore quasi formato in academy dei club di premier pagavano, oltre quello che serve per il vitto e alloggio e vestiario sportivo e istruzione, dai 1.000 ai 10.000 sterle mensili, benissimo prendiamo la calcolatrice? faccaimo una media di 3000sterle a giocatore? benissimo in academy ci son 35 giocatori (almeno in quella Tigers) sforiamo le 100K £ di stipendi mensili per un totale di nove mesi di 900K£. ma smettiamola di ragionare in sterline e faccaimo una rapida conversione in Euro e passiamo allegramente il Milione….. questo moltiplicato avvia mente per le 12 partecipanti….nelle celtiche non so come funziona ma so di per certo che in Francia le squadre Espoirs per “stipendiare” i giocatori pagano meno (circa un 70% in meno) e questo moltiplichiamolo per 14…..
    bene adesso che vi ho fatto un leggero prospetto economico della situazione, aggiungiamo lo stipendio degli allenatori, giovanili e dei corsi di formazione che si fanno, e tutte le altre “spese accessorie” quali assicurazioni varie e correlate, benissimo mi spiegate sul suolo patrio quale società ha 1.5milioni di € da spendere in formazione?
    Cioè gente si può criticare il metodo di scelta o su come strutturare le accademie su quale club legarle o similare ma dire che riusciamo a fare qualità con un budget totale che non è nemmeno minimamente paragonabile a quello che loro spendono per la formazione dei giocatori.
    Ripeto fino allo sfinimento il loro budget che investono per la formazione è praticamente così a occhio il doppio di quello sommato tutti i budget eccellenti (così a occhio) ma loro sono in 12 e noi solo in 11….vero?
    se avete così tanta voglia fate i mecenati e finanziate una ad una le squadre eccellenti per le accademie legate ai club e appoggio la vostra soluzione

    • tony 31 Gennaio 2014, 12:54

      Kat continuo a condividere le Tue analisi anzi tutti ti dovrebbero ringraziare per i dati che riesci ad analizzare e sintetizzare….Ti ringrazio per la fatica che fai risparmiare,,,,,,

    • gsp 31 Gennaio 2014, 12:58

      kat, penso che il problema sia che la federazione fa le sue accademie, invece di dare soldi ai club per farle. tutto li e’ il problema.

      se sei di Dolo e devi trasferirti a padova per fare il professionista va bene.

      se invece sei di montecavolo e devi trasferirti a parma per fare l’accademia e’ un oltraggio e crimine contro l’umanita’.

      Kat sono opposizioni ideologiche, quando uno non riesce ad ammettere che esisteva un problema formativo enorme, e che la distanza tra italia ed estero si allargava sempre di piu’.

      poi hai voglia a discutere di cure, ma qui non si riconosce l’esistenza della malattia. e’ proprio problema di consapevolezza.

    • Stefo 31 Gennaio 2014, 13:13

      kat benissimo il discorso finanziario e’ quello che condivido ed ho scritto ieri come commento al Tinello di Munari, negli anni 90 si faceva quello che si fa oggi con una frazione dei costi…nessuno mette in discussione questo.
      Pero’ kat se scrivi: “si può criticare il metodo di scelta o su come strutturare le accademie su quale club legarle o similare ” vuol dire che anche tu pensi che per come sono state fatte le Accademie non vanno bene, che di fatto e’ anche quello che gsp ha ammesso qualche giorno fa dicendo che il 90% del progetto Accademie e’ da rivedere completamente.
      Quello che voi due non mi pare vogliate ammettere e’ che le Accademie cosi’ come sono state messe su (non l’istituzione Accademia come concetto) sono un mostro.
      Onestamente kat, lo scrivi tu per primo che metodi di selezione e come sonos trutturate sono criticabili…allora cosa fai porti avanti un progetto che ritieni sia bacato in quelle che sono le caratteristiche fondamentali?Come pensi che un progetto di cui non condividi gli aspetti fondamentali possa essere funzionale e la soluzione?PErche’ si chiama Accademia?Perche’ la speranza e’ l’ultima a morire?Se non condividi gli aspetti fondamentali del progetto non pensi che sia il caso di rivederlo completamente?

      • gsp 31 Gennaio 2014, 13:21

        stefo, io l’ho detto dal primo giorno che le accademie sono state messe su senza costrutto e senza progetto. io contesto queste accademie, ma difendo l’utilita’ dell’accademia in se, federale o di club che sia.

        • Stefo 31 Gennaio 2014, 13:23

          gsp ma la gran parte della gente guarda che contesta queste accademie perche’ queste sono quelle che sono state messe in piedi.

          • gsp 31 Gennaio 2014, 13:29

            ed io su quello non ho niente da obbiettare. ho una opinione, ma non ho dati per dire che si sbagliano. il problema e’ che molti non vogliono ammettere i problemi della formazione prima dell’accademia.

            e c’e’ anche chi obbietta perche’ e’ un modello sovietico. e che gli vuoi dire?

          • Stefo 31 Gennaio 2014, 13:38

            secondo me gsp la gente contesta che QUESTE accademie non sono la soluzione al problema della formazione soloc he siccome ormai il discorso e’ andato oltre ed ha preso la piega di una guerra di religione si estremizzano i concetti.

          • gsp 31 Gennaio 2014, 15:02

            va be ci siamo capiti. per la cronaca e da mettere a verbale, io non ho nessun problema con chi critica le accademie come erano fino a 4 anni fa.

            su quelle di oggi, voglio prima vedere i risultati e poi ne parlero’.

  13. malpensante 31 Gennaio 2014, 13:10

    Kat, a questo punto con gsp sembrate il duo di piadena. Chi ha detto di fare le accademie legate ai club dell’eccellenza? E’ la FIR che sta facendo accademie per tutti e dovunque, dall’asilo alla terza età, da Roccadecoccio a Minchialiturchi. E’ una vita che scrivo che l’eccellenza deve costare meno e che le società che producono davvero giocatori devono poter tenerli fino a 18 anni e giocarsi i campionati giovanili (ma seri e con un sacco di soldi a disposizione) senza dover per forza mollarli alle eccellenti. Due sono le celtiche, due possono essere le accademie dopo i 18 anni, chi non ci entra vada a giocare nei campionati domestici. E le accademie delle celtiche non devono essere obbligatoriamente di 30, 50, 100 diciottenni: ci stanno quelli buoni e motivati anche se di anni ne han 17, 21 o 23 e fan la seconda squadra della celtica, il roster allargato. La FIR paga quel che deve pagare per quei giocatori che la interessano e che magari contratta pure. Più paga lo staff, logistica, altre cose. Magari in percentuale, come faceva il primo anno di celtic. Risparmiano tutti, la FIR e le celtiche, e di sicuro con risultati migliori e senza quel bordello che c’è con nazionale, permit e eccellenti. Punto.

    • Katmandu 31 Gennaio 2014, 13:23

      @ mal per formare ci vogliono soldi. questa è l’unica cosa che ho fatto notare. Noi siamo anni luce di distanza dai Francesi e Inglesi e il “metodo formativo italico” era palesemente non competitivo. Fino a qua siam d’accordo? almeno questo me lo concedi? bene hai ragione nel dire che le Celtiche dovrebbero avere le loro accademie ma ti chiedo se gli inglesi iniziano a far entrare i ragazzi in accademia sui 16 anni se uno gioca nel Trepuzzi rugby U14 ad è promettente ti chiedo se è giusto che a 15 anni venga spedito in ghirada lontano dal suo mondo? non sarebbe meglio un “accademia intermedia”? inoltre molti ragazzi delle accademy ingesi vengono girati a qualche club inferiore per fargli fare esperienza

      • malpensante 31 Gennaio 2014, 16:00

        Kat, mettiti d’accordo con gsp, che li vuol mandare tutti lontano da mammà. Quello che dico io è che la formazione (non l’accademia, che è la rifinitura soprattutto fisica, mentale e tattica per chi va al professionismo) non la puoi inventare e tanto meno centralizzare, e nemmeno pensarla in astratto. Se sei in norvegia ti fai la casa con i tronchi, se sei un masai, con la merda delle vacche. Non puoi fare quello che pianifica ad minchiam perché è unto dal signore, la realtà italiana non è affatto sotto zero come risorse tecniche e di gestione, è sottozero per i soldi e per la considerazione che gli si dà. Guarda dove si sono formati i ragazzi che giocheranno sabato, e vedi già dove c’è la competenza e la capacità di fare formazione. La lista è lunga, credi a me e non a quello che ti raccontano. E ci sono fior di tecnici che con poco potrebbero migliorare, ma non hanno un euro neanche per comprarsi un vocabolario di inglese. Fai competere le giovanili, dai soldi ai più bravi e vedrai che se possono pagare (e continuare a guadagnare sui risultati) i tecnici buoni se li vanno a pigliare e quelli che hanno con poco diventan buoni anche loro. Quelle lì sono “accademie” giuste per i ragazzi giovani, dove gli skills li insegni a tutti,dove i migliori emergono anziché essere predestinati, dove si alza il livello di tutti i campionati. Ci si è sempre spostati per giocare, ma se permetti una cosa è andare dai preti al Petrarca a fare il liceale e un’altra a fare il professionista quindicenne a Remedello o comunque dove decide la FIR che devi andare.

        • malpensante 31 Gennaio 2014, 16:20

          Prima che me lo richiedi: ovvio che i protocolli li deve fare la FIR, come le valutazioni, avere un proprio staff tecnico, nazionale e locale, organizzare i concentramenti e le selezioni, e tutto il resto. Come fanno in Irlanda, in Inghilterra In Nuova Zelanda ma anche, probabilmente, in Liechtenstein.

    • gsp 31 Gennaio 2014, 13:27

      mal 18 anni e’ tardi per iniziare a pensare di fare il professionista. il lavoro duro, anche su alimentazione e tecnica va fatto prima, come lo fanno gli altri.

      rimane il problema di molti giovani sparsi per il territorio, magari validi a 16/17 anni, che pero’ giocano in squadre e campionati che non garantiscono livello opportuno. allora li devi concentrare. ed allora tu che vadano a Parma lo vedi come un problema. che vadano a Padova invece va benissimo. perche’? secondo me ANCHE per la solita sotria sovietica…

      • Stefo 31 Gennaio 2014, 13:36

        gsp no fino ai 18 anni i ragazzi restano nei loro club, i programmi pre-academy o edpg sono 2-3 sedute settimanali, il discorso della preparazione atletica, alimentazione ecc e’ fatta seguendo i ragazzi nel loro club sotto i 18 anni ed e’ molto meno intenso negli under 18 di quello che dici e basta che guardi una partita di finali school u18 per vedere che parliamo di fisici allenati ma non ancora intensamente o pesantemente.
        Gsp il lavoro sotto i 18 anni puo’ tranquillamente venir fatto come ovunque lasciando i ragazzi nei club con sedute di allenamento per un gruppo di ragazzi per zona geografica.

        • Katmandu 31 Gennaio 2014, 13:42

          stefo hai ragione su molte cose ma a 15/16 anni devi già “precettare” (se ti piace di più il termine) qualche giocatore, ma vorrei ricordarti che Galles, Irlanda hanno una geografia molto diversa dall’Italia
          in quante regioni devi dividere l’Italia e soprattutto quanta gente serve per per fare questa cosa?
          non sempre Big i better 😉

          • Stefo 31 Gennaio 2014, 13:49

            Kat scusa ma se ci sono allenatori per tutte le accademie create ci sono allora le persone per fare quel lavoro.
            No a 15/16 anni non serve precettare e non lo fa nessuno, si lavora in seno alla base ed ai club.

        • tony 31 Gennaio 2014, 14:36

          Mah Stefo io credo che i 18 anni siano troppi, bisogna anticipare a 15/16, fino a quell’età incluso consiglierei l’interdisciplina….io ricordo che quando facevo sport le selezioni (alle quali anch’io ho partecipato) per entrare nelle strutture professionistiche si facevano prima dei 18 e ti sto parlando di altri sport diversi dal rugby questultimo l’ ho praticato solo a livello amatoriale.

          • Stefo 31 Gennaio 2014, 14:43

            @ tony, non concordo e vedo che i sistemi che funzionano hanno dei sistemi che lavorano in seno alla base ed ai club, affiancano l’attivita’ di club anche perche’ selezionare un gruppo a 15/16 anni e puntare su quello e’ estremamente limitante, perderai giocatori per strada comunque perche’ non tutti mentalmente sono in grado o hanno voglia di fare i sacrifici che una carriera pro richiede, e rischi di lasciar fuori gente che magari e’ solo inizialmente in ritardo.
            A 15/16 anni puoi incominciare ad individuare i piu’ talentuosi e lavorare su di loro senzaa estirparli dal loro club, ma lavorando insieme come avviene altrove.

        • gsp 31 Gennaio 2014, 15:00

          stefo, anche il lavoro dopo 18 puo’ essere fatto nei club. se i club hanno le competenze e le strutture. il problema italiano, con una decina di eccezioni, non ci sono. tutto li sta il problema e la necessita’ del ruolo suppletivo.

          Poi va bene che midi dici che in Irlanda non cambiano club (in inghilterra si, a meno che non siano da piccoli al club con credenziali formative) ma a che anno vanno al college? al Blackrock o PBC?

          stefo, libero di far passare qualsiasi messaggio tu voglia, ma dire che fino a 18 anni stanno nel club dove sono cresciuti, mi sembra un attimo forzatura.

          poi vuoi mandarli all’accdemia federalissima, o al club della citta’ vicina, a me non cambia assolutamente nulla.

          • Stefo 31 Gennaio 2014, 15:35

            gsp io ho parlato di U18 e mi spiace tu fai passare un messaggio falso dicendo che a 16 anni sono costretti ad andarsene in Inghilterra o altrove.
            Blackrock College e’ una secondary school per la precisione con la sua formazione come St. MAry, Conglowes, Terenure, St. Michaels ecc e fino al leaving cert (la maturita’) restano li’ a giocare partecipando a raduni o sessioni di allenamento regolari. Il contratto Academy (full academy) non esiste fino ai 18 anni e non esiste in Inghilterra neanche, la full Academy iniziaanche in Inghilterra a 18 anni, la path inglese te l’ho scritta la scorsa settimana e ti reinvito se non mi credi ad andare a controllare.

          • gsp 31 Gennaio 2014, 16:00

            stefo, sono settimane che cerco di essere chiaro su questo punto.

            Io non parlo di contratto full academy, ma il fatto che e’ normale che vai in ambiti formativi diversi a 16/17 anni. sia college, sia club del paese piu’ vicino che e’ piu’ competitivo o feeder club, anche prima di entrare nelle accademie verie e proprie.

            di nuovo, da mettere a verbale. club privato o college (non necessariamente accademia), e’ abbastanza normale che a quell’eta cambi club, o ambito formativo. ma non vedo come si possa non essere daccordo.

          • gsp 31 Gennaio 2014, 16:03

            io chiarisco che non dico e non e’ vero che a 16 devi andare nell’accademia federale a 100km da casa tua.

            peru’ tu chiarisci che non e’ neanche vero che stai solo nel tuo club dove sei nato e cresciuto, finche’ diventi pro, e fino a 18 anni giochi solo li e quello e’ l’;unico input formativo.

          • Stefo 31 Gennaio 2014, 16:20

            gsp per quel che riguarda l’IRlanda mi spiace ma non mi viene in mente un caso di giocatore costretto a cambiare per via di un programma sub academy.
            Due non ho detto che il club e’ l’unico input formativo, dove l’ho scritto gsp?Scusa ma perche’ devi mettermi in bocca parole che non ho scritto?Ho parlato di progetti come gli EPDG inglesi U16 che avvengono affianco all’attivita’ di club, ho parlato delle junior academy…gsp scusa ma non ho il tempo di riscrivere la pappardella della settimana scorsa con tutta la path spiegata, se vuoi puoi andarla a rileggere ma non mettermi in bocca cose che non ho detto.
            Secondo incominciamo a specificare chiaramente se ci si riferisce ad U18 o U16 perche’ ogni tanto si scrive 17-18 anni, ogni tanto 15-16…non sono la stessa cosa.

          • Stefo 31 Gennaio 2014, 16:33

            Per onesta’ intellettuale preciso una cosa gsp, che e’ vero quello che dice kat per l’Irlanda che essendo grande come una pozzanghera logisticamente le cose sono piu’ semplici.

  14. agopea 31 Gennaio 2014, 13:55

    eppure ha giocato a rugby anche lui lo sa benissimo che la difesa la imposti con gli elementi che hai e l’ avversario che trovi

  15. Katmandu 31 Gennaio 2014, 15:10

    stefo in Irlanda forse 16 anni sono troppo pochi per entrare in un regime semi-pro, ma devi ammettere che la differenza di “intelligenza rugbystica” è spaventosa, e su questo non ho paura di essere smentito, a 8 anni ii bimbo medio Irish sa cos’è il fuori gioco e che cos’ è una ruck (almeno i bimbi con cui ho parlato quando son venuto in Irlanda) qua in Italia sanno a grandi linee cos’è il fuorigioco nel calcio ma il rugby pensano che si gioca con la corazza e il casco con la griglia….insomma da farti cadere le braccia e devi capire che se inizi più tardi o sei un fenomeno (stile castro) e parti già con un gap importante da colmare di almeno 6/7 anni, almeno per quanto riguarda la comprensione del gioco e di conseguenza tutto il resto, almeno questo me lo concedi 😉

    • GiorgioXT 31 Gennaio 2014, 15:25

      Eppure quando vengono a giocare da noi (e ne ho viste tante, da Blackrock , Terenure irlandesi, Bath, Hartpury(Gloster) London Wsp, Cardiff Blues e LLanelli per finire con Parramatta (AUS) e Otago (NZ) a giocare contro le nostre U16 e U18 sono molto più le vittorie che le sconfitte …

      • Katmandu 31 Gennaio 2014, 15:31

        ….quindi alla fine cosa vuol dire? che la vera differenza la fanno nella formazione dei 17 ai 20 anni…. sarà per caso perchè (come ho scritto sopra) investono una barca di soldi nella formazione dopo quest’età?

      • Stefo 31 Gennaio 2014, 16:02

        Giorgio ho una domanda OT: i ragazzi del Petrarca che sono stati scelti come permit giocheranno contro Calvisano questo fine settimana o no?

        • gian 31 Gennaio 2014, 18:48

          a quello che ho visto scritto la convocazione per i permit è lunedì 2, quindi ritengo che saranno tutti in campo sabato (speriamo anche con la testa, non come sabato scorso con voi, altrimenti tanto vale che vadano a raccoglier radicchio già oggi!)

          • gian 31 Gennaio 2014, 18:49

            lunedì 3, scusa

          • Stefo 31 Gennaio 2014, 19:08

            Con voi chi?Guarda che io con Rovigo non ho nulla a che fare

          • gian 31 Gennaio 2014, 20:58

            sei un tifoso? se sì, sei come me, parlo di colori del cuore, non di appartenenza al club, non voleva esserci nulla di polemico o simile, se preferisci dico: “come la sabato scorso nel derby contro rovigo”, ti assicuro che se ho detto un’inesattezza è stato in piena buona fede e nel rispetto di tutti (in fondo la figuraccia di aver giocato la PARTITA in maniera indegna, tocca a quelli con la maglia scura) e me ne scuso

          • Stefo 31 Gennaio 2014, 22:48

            Ciao gian, scusa mi rendo conto che il post sembrava duro ma ero di fretta…di nuovo scusa capisco benissimo che letto il mio messaggio poteva far presumere una risposta polemica ma non era mia intenzione.
            Aggiungo grazie per la info sui permit, mi ero perso quel pezzo di comunicato.
            Sul discorso Rovigo-Padova pensavo con “voi” intendessi Rovigo per quello ho risposto ma ripeto non volevo essere polemico ma ho postato di fretta, di nuovo scusa se ti sono sembrato aggressivo o maleducato non era mia intenzione ma mi prendo la responsabilita’ del fraintendimento.

    • Stefo 31 Gennaio 2014, 15:29

      Kat probabilmente hai ragione ma allora si torna al problema di fondo: da rivedere e’ tutto il percorso formativo a partire dai giovanissimi…per usare le terminologie di gsp, le Accademia non sono la malattia ma allo stesso tempo non sono la cura corretta, sono una scorciatoia per come sono state implementate per non affrontare il problema alla radice.

      • malpensante 31 Gennaio 2014, 16:13

        Puoi fare anche i disegni, Stefo, ma non ci si capirà mai. E’ come mettere d’accordo un argentino ed un indù su cosa fare di una mandria di vacche. L’argentino le farebbe ingrassare tutte per mangiarsele, l’indù un set fotografico per vedere quale riesce meglio per i santini.

        • gsp 31 Gennaio 2014, 16:44

          guarda che forse sei tu che non vuoi capire. ma stefo (lo confermera’ lui se vuole) ti dice che e’ assurda l’accademia come e’ fatta n italia. non ti dice che il sistema formativo funzionava a sufficienza, ne’ che l’accademia e’ una follia o un progetto sovietico.

          o poi, se pensi che dica altro, fatti tuoi…

          • malpensante 31 Gennaio 2014, 23:27

            Mai detto che le accademie, come si fa in tutto il mondo, sia una follia.Trova un solo post dove abbia scritto una scemenza del genere o fai il favore di smettere di far dire alla gente quelle banalità e insensatezze che ti inventi e che ti permettono di sostenere l’insostenibile.

  16. Katmandu 31 Gennaio 2014, 16:18

    ok mal hai ragione sei un figo e io un quagliotto….. un unica domanda dove trovi 15 milioni di euro annui da dividere un una 20 di centri di formazione legati ai club per stipendiare staffi di alto livello e giovani promettenti? sei un mecenate?
    il giochino costa un sacco. spiegami dove trovi i soldi, perchè più o meno in Inghilterra e Francia è questa la cifra che spendono per l’alto livello di formazione per i soli MAGGIORENNI!

    • malpensante 31 Gennaio 2014, 16:36

      A parte che continuiamo a non capirci, pensi che su 42 milioni di euro 15 per la formazione siano troppi? E dovresti spiegarmi che staff e con che stipendi un singolo settore di club dovrebbe costare 750000 euri. I contratti per i ragazzi a fine accademia, tra l’altro, sono già stabiliti oggi dalla FIR. Tu li vuoi stipendiare a 15 -17 anni? Poi chi ha detto che la FIR debba pagare un intero settore giovanile? Io parto dal principio di aumentare le capacità di chi già c’è e di usare i campionati e un approccio flessibile, tu da quello di mettere strutture standard che alla fine, siano presso i club o no, hanno la stessa logica di quelle attuali. Non c’è niente di male ad avere idee diverse, basta non voler far dire agli altri quel che ci fa comodo controbattere. Io credo che il primo problema sia una base di praticanti troppo piccola e troppo pochi skill nei praticanti in generale e che non risolvi nessun problema del nostro rugby selezionando un piccolo numero di giocatori con grandi spese e impoverendo i campionati. Magari mi sbaglio,eh 🙂

      • Katmandu 31 Gennaio 2014, 16:55

        La cifra di cui ti dicevo sopra è praticamente quasi tutta privata dato che facevo riferimneto alle full acaredy inglesi, detto ciò nelle full ci vanno i maggiorenni, ma i soldi privati per alzare il livello della formazione dei club dove li trovi?
        Io concordo che probabilmemte i metodi selettivi son un po strani ed è giusto criticarli se si pensa che son ingiusti, quello che si sostiene qua dentro senza troppa cognizione di causa è che non sanno quanti soldi spendono gli “altri” per la formazione dei futuri nazionali e di che numeri parliamo e di quale livello di quantità e di qualità hanno le accademy straniere e i club nostrani giovanili
        Mi son spiegato bene? Sei convinto che i club singoli fanno un buon lavoro perchè storicamente lo hanno sempre fatto e allora continuiamo a fare così? Ripeto quello che si poteva fare negli anni 80 non lo si può fare oggi, ti è chiara la mia posizione e dell’altra lampada del genio di gsp? O no? Per me le accademie così strutturate non han molto senso ma è meglio della formazione lasciata ai club perchè non è più suficiente per tirare fuori le eccellenza e portarle ad un livello più alto

        • gian 31 Gennaio 2014, 18:55

          @kat, non voglio difendere nessuno, ma secondo te un ragazzo può emergere dopo i 18 anni o deve per forza già essere forte? se sì per colpa dello sport professionistico per cui ti devi dedicare per forza solo allo sport fin da giovane età o sì e basta?
          sembra un discorso campato per aria, ma non lo è

        • malpensante 31 Gennaio 2014, 23:45

          Kat, i club non fanno più formazione da anni, soprattutto quelli che hanno una prima squadra che sia ambiziosa. Non conviene economicamente, non c’è nessun incentivo, i campionati giovanili non contano più niente. E’ evidente che in queste condizioni i club siano alla frutta. Ma non è che accentrando tutto, a partire dai soldi, e facendo tutto in casa la FIR abbia fatto bene, o vedi un ragionevole rapporto tra investimenti e risultati, anche fregandosene delle macerie che ci sono tutto intorno a quello che chiamano “alto livello”? Ti ripeto, per me è insensato che si selezioni a 14 anni su una base così povera nei numeri e nella qualità. Io penso che sia molto più utile lavorare per migliorare quei numeri e quella qualità, in generale, e che le accademie servano come anticamera del professionismo, quelle sì per un numero molto ristretto di giocatori che hanno dimostrato qualità in campionati veri e che abbiano voglia di fare i professionisti. Ti dirò che poi le vedo più come un roster allargato, una seconda squadra dellle cetiche, non c’è bisogno che siano per forza 30 ragazzi due per ruolo, che abbiano tassativamente tra 18 e 20 anni. Possono tranquillamente essere meno, più giovani, più vecchi: quelli su cui la celtica e la fir sono davvero disposte a puntare e che non si ritrovino a 20 anni senza arte né parte.

  17. 6nazioni 31 Gennaio 2014, 19:12

    sono molti anni che (*) sono organizzate con il sistema del prof.
    risultati?
    se ricordo male 2 vittorie 1 pareggio (6nu20)
    quanti ragazzi sono stati testati in questi anni,quanti piccioli sono costati,
    risultati Campagnaro,Benvenuti,Morisi,Venditti,stop.
    scusate x i caratteri e per l’ennesima volta:
    TECNICI STRANIERI X LE NS (*), E TOGLIERE DI MEZZO IL SISTEMA DEL PROF.
    (ps nessun A.B. ha vinto il trofeo topolino)
    buona partita
    forza petrarca sempre.

  18. Joest 31 Gennaio 2014, 23:07

    Massi contnuate a taglairvi i c. oni per far dispetto alla moglie… Cosa vuoi che siano 3 milioni di euro, che potrebbero servire anche alle squadre italiane (Benetton Compresa) . Già perchè gli altri li portano … palle , gli altri li incassano..

    Continiano ad ingrassare io celtici… così perchè siamo autolesionisti…

    L’importante è dare addosso alla FIR , bravi voi della “Liga veneta”… capaci di sputare addosso a tutti e ad accoltellarvi tra voi… (non siete neppure mai riusciti ad aver eun presidente veneto…. )

    Non adremo e sopratutto non andrete da nessuna parte.. grazie a questa mentalità del c… saremo sempre un popolo da barzelletta….

    Proporrei alla FIR di far cantare ai giocatori la seconda strofa dell’inno del “Canto degli Italiani ” (siamo così litigiosi, che neanche sappiamo chiamarlo col nome giusto…)

    Noi siamo da secoli
    Calpesti, derisi
    Perché non siam Popolo
    Perché siam divisi

  19. San Isidro 1 Febbraio 2014, 05:03

    Rientrato poco fa dall’uscita con le tedesche…mi sono voluto leggere con calma i vostri post…mamma mia, una giornata alla camera di solito è più tranquilla…katmandù oggi avvelenato!
    @malpensante, geniale il paragone indù/argentini, tra l’altro azzeccatissimo visto chè uno dei più forti club argentini è l’Hindù!
    Io dico:
    – rimaniamo in celtic
    – meno budget ai club d’Eccellenza
    – domestic più amatoriale
    – legare le accademie alle franchigie
    – buonanotte

    • mezeena10 1 Febbraio 2014, 09:36

      seee buon giorno!!! insomma ste crucche com’ erano??? hai mostrato le bellezze de Roma? mostrato l’ obelisco? 😉

    • Katmandu 1 Febbraio 2014, 10:10

      Daje san 🙂

  20. darthnoldor 4 Febbraio 2014, 15:18

    Ciao ragazzi, scusate se intervengo forse ad mnchian, sono un profano del rugby ma lo seguo da ormai moolto tempo, prima del 6n,
    L’intervista del presidente mi sembra assurda, squadre che devono usare schemi di Brunel, nel contempo quella federale deve trovare sponsor privati ma appunto usare il book di Brunel…. e sono nate da due anni x ”soppiantare” proprio i privati… boh ?????? Gli aironi si rigirano…..
    Pr il resto…
    Speriamo solo che i ‘celtici’ non leggano il bluff e ci accordino il (giusto) sconto ma parlando alla suprcazzola…. 🙁

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