Mercato di qualità, stadio pieno e risultati: la crescita del Benetton vista dagli occhi degli inglesi

La stampa anglossasone ha dato la parola a Marco Bortolami e Antonio Pavanello che hanno raccontato le strategie di sviluppo del club

COMMENTI DEI LETTORI
  1. LiukMarc 27 Febbraio 2024, 12:27

    Parto da quello che dice Pavanello, e da vecchio frequentatore di Monigo che manca da anni ormai, una domanda a chi va allo stadio: la qualita’ della birra è migliorata di pari passo con tutto il resto o rimane quella cosa semi-indecente di 10 anni fa? 🙂
    (PS Bella intervista e forza Treviso, dai che siamo sulla strada giusta per toglierci grandi soddisfazioni)

    • Sparklelight 27 Febbraio 2024, 12:56

      Posso dirti che ora puoi tornare allo stadio sereno se il problema era la birra 🙂 Guinness, Ale ambrata, non filtrata, bionda, ci sono delle buone birre e qualche volta creano degli eventi in collaborazione portando birre artigianali, hanno aumentato i punti di ristoro (sarebbero ancora pochi) e ci sono iniziative per i bimbi, forse l’unico vero problema è l’educazione delle persone in fila, il solito caos all’italiana dei furbetti (un esempio per tutti dei ragazzi che visto che la fila alla cassa era lunga hanno ben pensato di infilarsi quasi in pole-position ma purtroppo io ero proprio li e con garbo gli ho consigliato di rimettersi in fila), la musica live è decisamente ripetitiva perché un gruppo cover Oasis deve essere decisamente amico di qualcuno:-)
      Manca anche un certo spirito di aggregazione con i tifosi avversari (tranne alcuni).

      • LiukMarc 27 Febbraio 2024, 13:19

        Ahaha, grazie @Sparklelight. Be mi fa piacere vedere che han messo mano come si deve al food&beverage.
        Purtroppo il problema attuale del venire a Monigo è il viverci a 1300km di distanza, ma spero prima o poi di farcela.

        • Pivez 27 Febbraio 2024, 17:06

          Ti aspettiamo, Treviso è un’ottima località per un weekend all’insegna di rugby, buon cibo, e buon vino oltre che birra!
          Scozzesi, Gallesi e Irlandesi vengono in trasferta volentieri… anzi un pò meno volentieri perchè adesso rischiano, rugbisticamente parlando! 🙂

          • LiukMarc 28 Febbraio 2024, 17:18

            Grazie Pivez. Prossima volta che passo dai miei a Padova cerco di organizzarmi in contemporanea con una partita della Benetton 🙂

  2. Parvus 27 Febbraio 2024, 12:49

    Condivido tutta l’intervista, forse siamo sulla strada giusta.

  3. fracassosandona 27 Febbraio 2024, 12:54

    Il ragionamento del coach, ex capitano dell’Italia e del Gloucester, si conclude sulle finalità condivise con la F.I.R. “Siamo una squadra italiana; dobbiamo continuare a costruire la nostra identità. Quindi, avere giocatori italiani qualificati può aiutare molto in termini di quadro generale. Non solo per il Benetton, ma anche per la nazionale. Vogliamo avere successo, ma anche la squadra italiana deve avere successo.”

    Qua c’è un lost in translation “Italian qualified player” è più “giocatori convocabili in nazionale”…

    Non so invece se essere lieto o preoccupato di questo paragrafo che ho trovato sull’articolo originale, a proposito dei rapporti con FIR: “We have a gentlemen’s agreement which limits the amount of foreign players that we can have in our matchday squad every week – because we need to develop Italian players. It’s not a rule, just a gentlemen’s agreement, but we understand its importance; we’re all on the same page.

    • LiukMarc 27 Febbraio 2024, 13:23

      Io ne sarei lieto nella misura in cui sono tutti “on the same page”, che nel rugby nostrano non è scontato.
      Mi pare che comunque la formazione la possa fare lui, senza che sia la Fir a dirgli quanti e chi gioca. Almeno voglio sperare sia cosi 🙂

      • fracassosandona 27 Febbraio 2024, 19:30

        si tratta di un contributo pubblico, dirottato su un unico club senza che si svolga alcun concorso che valuti l’esistenza di altri possibili candidati a ricevere 4-5 cubi l’anno in cambio di un accordo tra gentiluomini…

        nell’erogazione di fondi pubblici ci sono procedure e funzionari pagati per garantire trasparenza sulla scelta del destinatario e sulla modalità di impiego dei fondi, che dovrebbero essere vincolati al raggiungimento dello scopo per cui sono stati erogati… sono paletti sicuramente poco funzionali ma non necessariamente rigidi… (faccio un esempio: 60% dello stipendio dei giocatori convocati in nazionale o di interesse nazionale a seconda di liste preparate dai CT della nazionale e della emergenti… 100% dei tecnici specialisti a patto che li impieghi anche nell’accademia… obbligo di schierare al massimo tre non azzurrabili sui 23 e di far fare almeno 400 minuti a stagione a 10 under 23)…

        parlare con serenità di “gentlemen agreement” (segna sul giasso) a fronte di una quota così importante del budget federale potrebbe apparire un eccesso di disinvoltura da parte di chi li riceve ma soprattutto di chi li eroga…

        • LiukMarc 28 Febbraio 2024, 17:23

          Come spesso accade, mi trovi d’accordo nel mettermi la pulce nell’orecchio, ma lo so che sei un lettore e analizzatore piu attento di me @fracasso.
          Sicuramente la nostra è una situazione abbastanza peculiare e voglio sperare che ci sia piu’ di una stretta di mano dietro all’assegno di 4-5 cucuzze grosse all’anno (o quante sono).

    • Pivez 27 Febbraio 2024, 17:10

      Beh, FIR ci mette soldi… non so quanti ma un Gentlemen’s agreement sarebbe il minimo.

    • robertopack 27 Febbraio 2024, 17:43

      la formazione della settimana scorsa dovrebbe dare risolvere i dubbi. Mi sembra che sia riportato anche nell’articolo di onrugby. “Non solo i club della Premiership, ma ci sono anche buoni giocatori in altri campionati che vogliamo reclutare.” Avranno letto Parvus e Mike?

      • mikefava 28 Febbraio 2024, 08:34

        Io ho letto adesso, robertopack 🙂 Probabile che si riferiscano al Top14, ad esempio, dove militano Loris Zarantonello e Kilian Geraci, potenzialmente eleggibili, ma, perché no, anche al Super Rugby, dove ci sono Carlo Tizzano, Ricky Riccitelli e Tom Lynagh.

  4. tifoso ignorante 27 Febbraio 2024, 14:13

    Buoni giocatori da reclutare in altri campionati….
    Possibile che mai nessun italiano sia andato a sposarsi una bella georgiana grande e grossa così da darci qualche Victor Rossi o un Dimitri Semenzin da 140 kg di muscoli affamati?

    • balìn 27 Febbraio 2024, 14:58

      Marcos Gallorini 132 kg (la mamma non sarà georgiana, ma magari ha qualche parente in america latina e va bene ugualmente)
      Ion Neculai 133 kg di moldavità originaria (niente da invidiare ai barbuti georgiani)
      Destiny Aminu 120 kg di furlanità
      non ti bastano?

      • ChrisRosso 27 Febbraio 2024, 15:28

        Che poi si ha influenza ma non così tanta, tra i più alti e pesanti in Europa vi sono gli scandinavi e i baltici eppure non ricordo di giocatori Norvegesi o estoni anche se al contrario producono tanti Powerlifter o lanciatori di martello e simili, gente fin troppo grossa per il rugby all’invero.

      • mikefava 28 Febbraio 2024, 08:24

        La madre di Gallorini è ecuadoreña

        • Shakespeare 28 Febbraio 2024, 08:45

          Ne approfitto per ringraziarla per il regalo che ha fatto all’Italia 🙂
          So che avere figli rugbysti e lavatrici piene di maglie infangate non e’ sempre uno spasso per le mamme 😉

    • LiukMarc 27 Febbraio 2024, 15:27

      E comunque notavo che nell’U20 francese (specie gli assenti) ci sono diversi cognomi chiaramente italiani.

      • madmax 27 Febbraio 2024, 16:20

        Evitando di cadere in stereotipi, molta della forza lavoro nei cantieri del Sud della Francia fino agli anni 80 era italiana (spagnoli e portoghesi pure numerosi) che poi si è evoluta in capo cantiere, piccola impresa edile e poi grande. Speriamo i nonni sveglino l’istino italico dei nipoti (e la federazione / franchigie gli facciano proposte interessanti)

    • fracassosandona 27 Febbraio 2024, 17:37

      sii cortese, TI, sposatela tu la georgiana grande e grossa per il bene della nazionale.
      Noi tiferemo il frutto dei tuoi lombi seduti sul divano con la nostra procace compagna seduta sulle ginocchia…

    • mikefava 28 Febbraio 2024, 08:49

      Mi lascia un po’ perplesso questo tuo commento, tifoso ignorante…probabile che ci sia dell’ironia dietro, ma se così non fosse…io sono per il reclutamento all’estero, lo sapete tutti, ma non deve essere un’operazione scientifica, semplicemente bisogna sfruttare l’occasione di avere buoni elementi con un albero genealogico favorevole. Con questo cosa voglio dire? Che non abbiamo bisogno che siano georgiani, sinonimo di armadi, non perché non abbiamo bisogno di profili anche più fisicamente strutturati, ma perché abbiamo soprattutto bisogno di giocatori che abbiano conoscenza del gioco, abilità individuale, che siano davvero un valore aggiunto in più, spinti da un desiderio di dare il massimo in campo e combattere le battaglie più dure…e che magari non abbiano trovato spazio nel loro paese natale, ci sta. Ma, come ha detto Munari nell’ultima puntata di “Placcaggio alto”, i chili sono nulla senza cuore: sono assolutamente d’accordo. E lo dico non avendo mai fatto mistero, come non lo hanno fatto Crowley e Quesada, del fatto che ci serva fisicità e peso ulteriore in nazionale. Però quando vedo Zambonin lottare come domenica scorsa, Vintcent placcare come un ossesso, Niccolò Cannone essere un esempio per tutti e sempre tra i migliori…penso che non ci servano i georgiani, ci serve gente che sia disposta a sacrificarsi in campo e a dare tutto. Poi che siano latini, sassenachs o dell’Andorra, cambia poco. Non prendere troppo gravemente questa mia risposta, spiego solo il mio punto di vista.

  5. Shakespeare 27 Febbraio 2024, 21:27

    “Il nostro budget sta aumentando di stagione in stagione: biglietteria, sponsor, cibo e bevande, merchandising”, afferma il Direttore Generale. “È un progetto lungo e ogni stagione cerchiamo di aumentare le entrate. Tutto questo sta incrementando la quantità di risorse che possiamo spendere per i giocatori. Se c’è stato un tempo in cui non potevamo firmare un giocatore come Fekitoa, adesso possiamo.”
    Le presenze del pubblico sono fondamentali per i risultati nel tempo: una stagione puo’ comunque andare male, ma nel tempo le cose torneranno sempre al loro posto.

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