Concussions, la causa legale contro World Rugby e le federazioni britanniche si allarga

Si bravi, “l’evoluzione della tecnica e della scienza” vale a dire l’intelligenza artificiale del bunker che tramite una serie di algoritmi assurdi valuta che l’uomo-giocatore è tutelato se ha ricevuto un buffetto di striscio nella mascella con tanto di cacciata del colpevole dell’esecrabile gesto infame, e poi non valuta che ad ogni raggruppamento missili terra-aria di 105-140 kg si lanciano contro altri uomini-giocatori per fare la cosiddetta “pulizia” che solo a sentirla dire dai telecronisti e commentatori di mette i brividi. Poichè tali missili si limitano a colpire la schiena, la spalla, le gambe, ginocchi o braccia, allora non destano preoccupazione alcuna.
La “faccia” di tutti è salvata finchè qualcuno non resta in sedie a rotelle oppure termina la carriera magari a 20 anni, ma anche a 37. Bravi continuate così. Urge un controllo da parte di tutti per migliorare veramente questo gioco. Limiti di peso, giocatori atleti non tir, allenamenti umani, tecnici che formino i ragazzi a costruire con il gioco non distruggere, allenatori che cambino modo di giocare (il 50-22 è pregevole e non lo usa quasi nessuno, tutti a caricare sia nella fase di attacco con gli avanti sia appunto nei missili terra-aria) e cambiare alcune regole es la prima sulle cd orribili “pulizie”. Anche i media aprano inchieste e confronti pubblici tra addetti ai lavori e stimolino le federazioni a farli. Non semplicemente riportare le notizie. Sono scelte editoruali forti che portano impegno e sacrificio e, in alcuni casi per chi prende finanziamenti, forse anche rotture verso il potere, ma se si ama questo sport e l’informazione non è solo un lavoro e un business, sarebbe lodevole, coraggioso prenderle e contribuire a migliorare le cose almeno per il proprio ruolo. E buona domenica !