Il capoallenatore degli emiliani parla a cuore aperto ai suoi giocatori negli spogliatoi
Zebre: l’emozionante discorso di Fabio Roselli dopo la vittoria contro gli Sharks
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alla faccia di chi voleva chiudere le zebre.
Io sono convinto siano sempre da chiudere.
Ci sono state 26 sconfitte consecutive, una stagione 2022-2023 con sole sconfitte.
Venerdì c’erano 1.200 spettatori allo stadio, a Parma delle Zebre sanno ed interessa poco niente.
Tolti 7-8 giocatori di buona qualità, la rosa giocatori non è all’altezza dell’URC. Ci sono giocatori italiani con 30-40 presenze in URC mai nemmeno considerati per un mini-raduno della nazionale.
Ed infatti contribuiscono poco in ottica nazionale, vero motivo per cui le Zebre esistono ancora.
Lo staff non ha esperienza e Roselli è lì anche perché già a libro paga della Fir (mai allenato un club in vita sua).
Non posso che dire bravi per aver vinto venerdì in queste condizioni, se la sono meritata ed è giusto fargli un plauso.
Ma davanti chi avevano? La franchigia più scarsa delle 4 sudafricane che prima delle Zebre avevano perso anche le prime tre partite.
In Italia ci facciamo prendere sempre da facili entusiasmi (vedi le aspettative prima di incontrare gli AB’s alla Coppa del Mondo) per poi fare i conti con la cruda realtà.
l’unica cosa da chiudere sarebbe il tuo account, non perdi mai occasione per sputare inutile veleno!
Non mi spingo a tanto. Siamo in democrazia e ognuno ha diritto a dire la propria. Certo, Maiunagioia, sei un disco rotto, ogni tanto magari prova a scrivere qualcos’altro che non sia la chiusura delle Zebre o l’incenso verso una squadra veneta. Il mondo ha confini un po’ più ampi. Poi sei maggiorenne e fai come ti pare, eh?
Veleno? Rispondimi nel merito di quanto ho scritto, punto per punto. I numeri non mentono.
Il problema della carenza di pubblico a Parma e’ piu’ grande dei problemi di risultati: almeno un risultato ogni tanto puoi sperare di raggiungerlo, sul campo, ma attorno al campo serve ancora piu’ impegno da parte della societa’ per portare il pubblico: senza pubblico non puo’ esistere lo sport professionistico – non possiamo sperare che qualcun altro copra le perdite per sempre, non e’ un modello sostenibile.
Mai una gioia ciao, grazie per la bella risposta.
Bene, se vogliamo entrare nel merito della questione zebre ottimo, però dopo bisognerà entrate anche in merito alla questione treviso.
La costituzione delle.due franchigie è importante anzi issma per la nostra nazionale, ma allora dovremmo avere una natura differente.
La natura differente è sulla valorizzazione degli atleti Nazionali e di giovani prospetti che emrgono e che escono dal nostro circuito franchigie vesi odiase, mey, vincent, e l’accaparamento di figure come lamb, pagerello, odngwu, polledri, ecc…, questo per creare/organizzare due franchigie om grado di vincere, e di formare atleti di alto livello per la nazionale.
Mentre come vedi non è così e quindi ti chiedo, è colpa del zatta di turno o è colpa della federazione che lascia scappar via uno come.mey o come.odiase, e ci riempiamo di giocatori che non potranno mai esser.naturalizzati azzurri????
Qui la situazione deve esser chiarita.
A me pare che le franchigie facciano di tutto per.non perdere e per vincere almeno le partite interne, ma che perdano giocatori come garbisone che va diretto in francia
Il problema è forse delle Zebre, e quindi della Fir che ne è proprietaria, a cui farebbero comodo i nomi da te pronunciati. Personalmente non cambierei nessuno della rosa attuale di Treviso con uno di quei giocatori, nemmeno Paolo Garbisi che non cambierei con nessuno tra Umaga, Albornoz e Marin. Poi in linea generale penso sia solo un bene che ci siano tanti ragazzi che vanno in Francia o in Inghilterra a fare esperienza.
Il problema è forse delle Zebre, e quindi della Fir che ne è proprietaria, a cui farebbero comodo i nomi da te pronunciati. Personalmente non cambierei nessuno della rosa attuale di Treviso con uno di quei giocatori, nemmeno Paolo Garbisi che non cambierei con nessuno tra Umaga, Albornoz e Marin. Poi in linea generale penso sia solo un bene che ci siano tanti ragazzi che vanno in Francia o in Inghilterra a fare esperienza.
Certo, maiunagioia, ognuno ha le proprie idee e sono soggettive…ma quando si tratta di informazioni, quelle non sono soggettive. Dire che gli Sharks siano la squadra più scarsa delle sudafricane, dimostra quanto tu ne sappia poco dell’argomento. Il loro inizio di campionato quest’anno non è stato buono, ma intanto loro lo scorso anno i playoff li hanno raggiunti, mentre le italiane no. Se proprio dobbiamo individuare una più debole tra le sudafricane, si tratterebbe casomai dei Lions…che comunque lo scorso anno sono arrivati noni in classifica, sempre prima di Benetton e Zebre. Ogni anno le sudafricane partono male…e poi lasciano indietro tutti.
Scusa Mike no gavevo leto el to post …
Certo che se consideri gli Sharks la franchigia sudafricana più scarsa solo per questo inizio di stagione…ciapai ben
Sono quattro le squadre sudafricane, l’unica che ha perso 4 partite su 4 ed è ultima in classifica sono gli Sharks. La stagione scorsa hanno fatto meglio di 3 punti rispetto ai Lions e si sono qualificati ai play off come ottavi, bene. Ma quest’anno le hanno perse tutte. Quindi non proprio una franchigia schiacciasassi, poi leggi i numeri come vuoi…
Bravi, bravi, bravi. E sono d’accordo con Roselli, occorre continuare a crederci, in ogni partita. È stato fatto solo un piccolo passo, ora c’è da camminare
Giusto orgoglio del capo allenatore , penso sia una vittoria dal sapore molto forte ,complimenti ….cosa dirà dopo la replica con un Cardiff ( alla portata ) ?
Calma con i veneti, io sono VENETO, e non tutti i VENETI hanno deĺle deficienze.
Se vogliamo aprire un equilibrato dibattito sulla gestione franchigie ben venga, ma deve essere un equilibrato scambio di opinioni, e non un “sputarci” adosso….
Ora vorrei riprendere il dialogo con mai una gioia, bene per me tutte e due le franchigie sono di molto migliorabili, cosa anelo, a copiare il sistema irlandese per la formazione ed avevamo aboud, con qualche spunto scozzese perché loro sanno bene naturalizzare, e quindi copiare i migliori.
Almeno questo lo sappiamo fare???
Parvus, mi hai frainteso, non ho assolutamente niente contro il Veneto o i veneti. Ce l’ho ( in modo del tutto virtuale) con chi non ha una visione un po’ più ampia e che soprattutto non ha a cuore la crescita del rugby in Italia (tutta). Si può discutere per mesi sulla opportunità di avere una franchigia a Parma, del fatto che Treviso porta 5000 spettatori allo stadio e le Zebre 1700 ( in ogni caso ho visto tanti stadi vuoti in tante partite di URC, a iniziare dal Sudafrica), ma: primo, in un’ottica propositiva e non di denigrazione continua; secondo: le Zebre, almeno per quest’anno, ci sono e continuare ad affermare che devono chiudere e sparire non aiuta nessuno. Al contrario occorre essere contenti se le Zebre non solo vincono, ma migliorano nelle prestazioni e, secondo me, tutti dobbiamo fare il tipo perché questo avvenga. Quindi nessun livore nei confronti dei veneti, anzi. Dispiace solo non riuscire ad uscire da certi steccati
Tifo, non tipo
Ciao fab, grazie per post.
Concordo su tutto.
Io non ho steccati.
A presto…., ora passo allo sport non scritto ma fatto…
Va pian che a na certa età no val pì a pena far strapazzi
😁😁😁😁 si ti rajion flavio…. stago tento.
Bea flavio!!!
In 13 anni ne abbiamo viste di tutti i colori ma credo che Treviso abbia intrapreso ora la strada corretta dopo svariati tentativi calati dall’alto. La strategia dei permit players ad esempio si è dimostrata fallimentare, l’unico modo per essere consistenti tutta la stagione è avere in rosa tre XV altamente competitivi e intercambiabili. Fino a solo 2 stagioni fa, Treviso senza i nazionali doveva far giocare dei ragazzi di buone speranze, perdeva e male. Contro Cardiff e Munster, senza il 90% dei nazionali, Treviso ha retto benissimo, vincendo e pareggiando.
Come ha potuto riuscirci? Con un budget adeguato prima di tutto.
Prima di parlare di Irlanda, Scozia o Aboud bisogna fare i conti con il bilancio della franchigia. Se i soldi ci sono, si può spenderli bene o male, ma quando i soldi non ci sono, come alle Zebre, si cercano scorciatoie ma difficilmente ti va bene. Alle Zebre ad esempio è andata bene solo 1 volta nelle ultime 27 partite. Come si risolve il problema del budget delle Zebre? Non si risolverà mai perchè una squadra calata dall’alto, senza un settore giovanile, una squadra femminile, tecnici che vadano per le scuole a fra conoscere il club e con appena 1200 spettatori a partita, non crea né appeal sugli spalti né appeal per comparire sulla maglia come sponsor.
Hai visto quanto pubblico (televisivo e allo stadio) hanno in Irlanda? Per copiarli bisogna tenere conto anche di questo. Almeno in Scozia il pubblico delle franchigie e’ sparuto quasi quanto in Italia… ma come nazionale ci sono superiori perche’ riescono a (quasi) riempire Murrayfield anche per i test matches e e amichevoli pre-mondiali, e noi siamo ancora molto lontani: non riempiamo nemmeno l’Olimpico per il Sei Nazioni, purtroppo.
Se vogliamo copiare chi va a nozze, non possiamo partire dal presupposto dei fichi secchi, purtroppo… senza il pubblico non puo’ esistere lo sport professionistico nel lungo termine.
Il Leinster per le partite piu’ importanti la scorsa stagione ha portato allo stadio 50000 spettatori, il Treviso finalmente 5000, la nazionale Italiana e’ su quei numeri. Ovviamente quello che fanno loro (giustamente usando al meglio i mezzi che hanno a disposizione, e lo stesso hanno avuto i loro problemi) noi non lo possiamo (ancora) fare. Anziche’ sperare che la Federazione estragga il coniglio dal cappello (che e’ vuoto e lo sappiamo bene), iniziamo ad andare allo stadio regolarmente: e’ una cosa che e’ alla portata di tutti ed e’ assolutamente necessaria per il rugby Italiano.
In attesa di tua risposta un buon pranzo.
😁😁😁😁 si ti rajion flavio…. stago tento.
Bea flavio!!!