Il club di Premiership punterà sui giovani nel momento del proprio ricambio generazionale
Ross Vintcent per altre 3 stagioni con gli Exeter Chiefs
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Ha Anche vinto il campionato nazionale universitario con la università di Exeter giocando quasi sempre titolare. Tra l’altro mi auguro che se non l’ho ancora fatto la federazione lo faccia lui di parlare con la seconda linea Connor Manzi
https://www.eurfc.co.uk/teams/227945/player/conor-manzi-2944841
1.85m per 98kg: il profilo fisico compatto mi pare fatto apposta per andare a sostituire Sam Simmonds.
Chissà se diventa anche altrettanto agile…
Ad Exeter e’ in corso un importante cambio generazionale, con diversi veterani che si ritireranno o cambieranno casacca. Ottimo che la societa’, tra gli altri, punti anche su Ross, e altrettanto ottimo che lui abbia fatto questa scelta per poter allo stesso tempo frequentare l’universita’.
Odiase, vintcent, izekor, lamaro, pettinelli, negri, cannone, polledri. Volendo halafihi, giammarioli, bianchi, favretto e chi ne ha più ne metta.
Il futuro in terza linea è roseo!
Andreani e Ferrari soprattutto
Dimentichi uno dei più forti Zuliani 😉
Comunque la nazionale A “cappa”?
questo come dicevo da tempo è uno forte forte
Ma il ricambio generazionale lo devono fare con i NOSTRI giovani? Non ho capito, eh…che lo facciano con i virgulti inglesi!
Le Benetton ha ingaggiato Jacob Umaga (ma anche Thomas Gallo, per esempio); perche mai Exeter non potrebbe ingaggiare Ross Vintcent?
Forse perché i giovani inglesi attivi nel rugby sono il quadruplo degli italiani? (e forse mi sono tenuto pure basso) Mentre il rugby di club argentino di alto livello non esiste praticamente più? Ma che discorsi sono…
Ciao Mike, aiuta a capire anche me per piacere, che vorrei seguire il tuo ragionamento…
Credo che se una squadra al vertice punti su un giovane nostrano, sarà solo peggio per i virgulti giovini inglesi…
Nel senso, Flavio, che questo discorso del “ricambio” secondo me dovrebbe essere operato dall’interno e soprattutto porta via a noi una possibilità in più di operarlo in casa nostra. Poi, mi fa piacere che un giocatore come Vintcent sia apprezzato all’estero, ma non so se abbia origini britanniche (suppongo di sì)…nel qual caso ce lo potrebbero “fregare”. Il fatto è che comunque il cosiddetto “ricambio” è un discorso che punta più che altro a nascondere una crisi nera del rugby inglese: tanti giocatori se ne andranno, sì…ma per giocare in Francia.
@Mike
Exeter e’ la societa’ di Premiership con meno debiti di tutte e in questa stagione sono arrivati al capolinea di una bellissima generazione di veterani, che in parte si ritirera’ a fine stagione, tipo Stuart Hogg, e in parte comunque non puo’ piu’ garantire lo stesso rendimento, tipo Jonny Gray, Jack Nowell e forse anche Henry Slade.
Non facciamo di tutta l’erba un fascio.
Tra l’altro il fatto che Vintcent abbia scelto un percorso che unisce il rugby all’universita’ in modo organico dovrebbe farci pensare, visto che in Italia si tratta di un percorso assai piu’ complicato da fare.
Jack Nowell non garantisce lo stesso rendimento talmente tanto…che l’anno prossimo giocherà a La Rochelle. Come Sam Simmonds è destinato a Montpellier. Ma, dico io, se non ci si informa…di che parliamo? E, ad ogni modo, Exeter sarà anche la società con meno debiti in Inghilterra, ma non vuol dire che non ne abbia. Secondo te se ne vanno tutti per il “ricambio generazionale”? Ma per favore…
@ Shakespeare: come no… da noi i più meritevoli (chissà…) hanno l’università on line pagata… 😀
La questione, ironie a parte, meriterebbe un approfondimento: chi vuole studiare dopo il diploma si trova spesso a dover affrontare trasferimenti di città, cambi di squadra…è un passaggio delicato e molti si perdono o ridimensionano i loro obiettivi sportivi, spesso e volentieri pure ragazzi valutati dalla Fir fino all’ anno prima “di interesse nazionale”. Non dico le tasse universitarie, ma quanti alloggi a qualche giovane rugbista promettente che studia potrebbero offrire certe squadre, invece di ingaggi all’argentino o sudafricano di seconda /terza fascia di turno?
il problema non si pone per chi ha le capacità e la prospettiva di vivere di rugby agonistico come Vintcent, ma i giovani un gradino sotto, che potrebbero essere l’ossatura dei campionati minori cosa fanno?
@Mike
Se le squadre italiane possono ingaggiare dei giovani da altri paesi (offrendo ingaggi competitivi), non capisco perche’ in altri paesi non possano ingaggiare dei giovani italiani (offrendo ingaggi competitivi).
Nel mondo del professionismo le strade si possono percorrere nelle due direzioni, non c’e’ il senso unico.
Per quello che ne so io è sudafricano, a meno che non abbia nonni inglesi. Quindi, a meno che la presenza con la nazionale A non sia sufficiente a legarlo alla nazionale italiana, l’unica altra nazione che ce lo potrebbe fregare è il Sudafrica, che però non credo che manchi di terze linee
Sinceramente, Shakespeare…noi dobbiamo guardare il nostro paese e i nostri giovani. Non c’è il senso unico, ma si dovrebbe puntare il più possibile a quella direzione…inoltre, nemmeno mi interessa cosa fanno gli altri. E poi, spiegami, perché dobbiamo andare a prenderci giovani di altri paesi? Le scelte personali sono scelte personali, se Vintcent ha ritenuto di dover andare ad Exeter, non ci si può fare molto…ma abbiamo almeno provato a tenerlo qui? Non ha semplicemente senso andare a prendere giovani di altri paesi, quando puoi avere i tuoi, specie in un momento in cui la generazione attuale è piuttosto forte. Allora ok, mandiamoli all’estero a formarsi, nessun problema…più avanti ci ritorneranno per essere utili nelle nostre franchigie? No. Vintcent rimarrà ad Exeter, Odiase ad Oyonnax, Sante a Montpellier…certo, nulla è sicuro, ma vedrai che molto probabilmente sarà così.
@Fabfab
Vintcent ha nonni italiani, ecco perché è eleggibile. Ma è probabile che abbia anche degli avi inglesi, comunque, cosa piuttosto comune per i sudafricani.
Ma che lo facciano pure con i nostri giovani se da noi sono “chiusi”. Alla fine c’è spazio per 14 3 linee fra zebre e Benetton. Le zebre al momento non sono provanti e il Benetton non é ancora una squadra di vertice e la 3 linea é affollata…che si faccia le ossa in uk fa bene a tutti. ( ottimo club, 3 anni di contratto e buonissima università) . Non vedo proprio il problema. Ha già fatto le trafili giovanili da noi , nazionale A , convocato ai raduni..ma che paura hai ? Dimmi di un giovane italiano con il suo percorso che ci é stato “fregato” in questi anni? Suvvia.. c’è ne fossero di più come lui , anche italiani che decidono di fare esperienze del genere mettendosi in gioco.
Se mi hai letto qualche volta su questo forum (e sono sicuro di sì), saprai che io sono stato sempre un sostenitore delle esperienze estere per i giovani italiani. C’è un “però”: punterei a tenere i migliori in Italia, e Vintcent rientra tra questi, perché iniziamo ad avere almeno una squadra che può finalmente, ma anche realmente, puntare in alto. Secondo perché sarebbe meglio, a mio avviso, che ci andassero magari a maturità rugbistica raggiunta all’estero, perché altrimenti in Italia formeremo sempre meno rugbisti…e non credo sia un bene.
Capisco , ma non vedo come possa ritagliarsi minuti importanti al Benetton. Ci sono 4 che gli sono superiori sicuro, al momento, e Izekor, stowers, Steyn, pettinelli, halafihi e volendo Lazzaroni che fanno la coperta lunga. Il problema é che per formare devi anche fare giocare ad un certo livello e per i prossimi 2/3 anni la vedo dura..é un bene eh. Averne di ruoli così coperti, io lo vedo così..loro c’è lo “formano” ad un livello importante poi a maturità ( (24 anni) viene in una squadra italiana . Top . Tornando al giocatore , io lo vedo un po’ piccolino ma magari riesce a trovare la sua nicchia. Ho sempre pensato , durante le under, di poterlo vedere bene come centro ma sono chiacchiere da bar..sapranno loro dove farlo giocare
Ma quante squadre in Italia hanno le capacità economiche e strutturali per formare in maniera adeguata un giovane?
Sei sicuro che in Italia ci sia qualcuno in grado di formare Vintcent, sia sul fronte del rugby che su quello dell’universita’, come possono farlo ad Exeter?
Da quel che ho capito, Vintcent ha scelto Exeter proprio per questo, e se fossi suo papa’ non ci troverei assolutamente niente di male. Ricordo che a suo tempo Martina Barbini, che faceva l’ISEF e non filosofia o astronomia, ha perso un anno di universita’ per poter giocare il Sei Nazioni.
Grande maik!!!!
Sono molto più estremista di fava!!!!
Non aggiungo altro.
Niente de novo eora 😄
Grassie, Parvus! So che tu sei anche più estremista, ahahah…io non è che abbia cambiato idea totalmente, ma penso che se iniziamo ad avere delle franchigie competitive, i nostri giovani ce li dobbiamo tenere sempre più stretti…
Sempre ditto fava!!!! Sempre ditto!!!
Tutti i migliori italiani sia giovani che “veci” poi tutti gli italiani “foresti” che vogliono rientrare in qualche modo nell’orvita della nazionale e poi quaculno come duwenage che può fare la differenza e creare ambiente.
Penso de essermi spiegato bene!!!!
E non mi sembra di essere razionalmente estremista!!!!