Il XV del 2022 secondo OnRugby

I migliori giocatori ruolo per ruolo dell’anno che sta per finire

Ange Capuozzo (Ph. Sebastiano Pessina)

Ange Capuozzo, l’estremo del XV dell’anno di OnRugby – ph. Sebastiano Pessina

Il 2022 volge verso il termine e la redazione di OnRugby si è riunita per decretare le proprie preferenze in merito al miglior XV dell’anno, ricapitolando un po’ tutto quello che è accaduto da gennaio fino ad oggi.

Tra divani, poltrone, seggiolini degli spalti e qualsiasi altro tipo di seduta abbiamo potuto assistere a tantissimo rugby in un anno forse fra i più sorprendenti, pazzi e avvincenti che potessimo desiderare. Mai come quest’anno il rugby è stato incerto, capace di offrire risultati impronosticabili e di dare un quadro generale di incredibile fluidità: il tutto mentre si profila all’orizzonte la prossima Rugby World Cup.

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2022 – Il XV dell’anno di OnRugby

15 Ange Capuozzo – Italia & Tolosa
Nessun altro giocatore ha accumulato momenti memorabili come Ange Capuozzo nel 2022. Solo un anno fa il rugby italiano continuava a interrogarsi sulle reali prospettive di questo giocatore dal fisico esile, ma dotato di una rapidità eccezionale, che gli aveva permesso di essere tra i trequarti più in vista della ProD2. Un anno dopo la fila dei risultati raggiunti recita così: esordio al Sei Nazioni contro la Scozia con doppietta, azione iconica e decisiva della prima vittoria italiana al Sei Nazioni dopo 7 anni, trasferimento al Tolosa, doppietta contro l’Australia nella prima vittoria della storia contro i Wallabies, quinta meta in sette presenze contro il Sudafrica, premiato come Breakthorugh Player of the Year ai World Rugby Awards.

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14 Damian Penaud – Francia & Clermont
La notizia del suo trasferimento al Bordeaux, a partire dalla prossima stagione, ha fatto rumore. Il motivo è presto detto: di ali come Damian Penaud non ce ne sono molte in giro. Nel 2022 ha segnato 11 mete in 12 presenze con la maglia della Francia, rendendosi il finalizzatore ideale delle invenzioni della squadra francese, l’uomo a cui affidare il pallone sia quando c’è da andare in bandierina che quando la difesa ti asfissia e allora c’è da affidarsi ad un uno-contro-uno. Il successo della sua nazionale al Sei Nazioni gli permette di spuntarla su altri brillanti contendenti di quest’anno, come Kurt-Lee Arendse (7 mete in 7 partite per gli Springboks) e Darcy Graham (6 mete in 9 partite e miglior giocatore per difensori battuti nel 2022, 43).

13 Garry Ringrose – Irlanda & Leinster
La squadra numero 1 al mondo deve parte dei suoi successi anche alla seconda fioritura di Garry Ringrose, un giocatore che sembra lì da un’eternità ed ha ancora solo 27 anni. Nel 2022 il secondo centro del Leinster e dell’Irlanda ha portato il suo gioco a livelli ancora più siderali, reso ancora più tagliente dal gioco della franchigia e della nazionale, dove il suo mix di abilità di lettura delle situazioni e capacità di correre angoli perfetti ha fatto la differenza in innumerevoli circostanze. Da non dimenticare l’ottimo 2022 di Rieko Ioane.

12 Lukhanyo Am – Sudafrica & Sharks
In redazione abbiamo scelto di votare alcuni ruoli insieme ad altri. I tre del triangolo allargato sono stati votati insieme, come le terze e le seconde linee e i due centri, senza badare ai numeri di maglia. Ecco perché un giocatore che ha sempre indossato la 13 nel 2022 finisce nel XV dell’anno. A dispetto del lungo infortunio che lo ha condizionato, Lukhanyo Am è stato nominato fra i candidati al premio di giocatore dell’anno da World Rugby. Il motivo è chiaro: il giocatore degli Sharks è in grado di fare il bello e il cattivo tempo tanto a livello URC (avete presente quella volta in cui ha segnato direttamente da calcio di rinvio?) che a livello internazionale (come quell’altra volta in cui ha mandato in meta Arendse contro gli All Blacks). Menzioni d’onore per Yoram Moefana, divenuto tassello importante della Francia, e Jordie Barrett, che a numero 12 ha fatto vedere prestazioni interessanti.

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11 Emiliano Boffelli – Argentina & Edinburgh
Emiliano Boffelli è sempre stato un signor giocatore, fin da quando ha debuttato in nazionale nel 2016. Mai come quest’anno, però, è stato un giocatore in grado di cambiare i destini delle partite a cui ha preso parte, per la nazionale e per la franchigia di Edinburgh. Per la nazionale ha segnato 4 mete, 28 punizioni e 20 traformazioni, per il club  9 mete, 24 calci di punizione, 54 trasformazioni nel solo 2022. Il giocatore che vuoi sempre dalla tua parte al fantarugby.

10 Jonathan Sexton – Irlanda & Leinster
37 anni, i capelli che tendono sempre più al grigio, con un chiazza bianca sulla parte destra del cranio. Sono questi i pochi, rari segni del tempo che passa per uno dei più grandi di sempre, che ancora nel 2022 si è rivelato il miglior mediano di apertura a livello internazionale. La grandezza delle sue capacità è dimostrata dalla sua assenza: per quanto bene possano fare gli altri numeri 10 dell’Irlanda, non è mai abbastanza per far girare le cose come riesce il regista del Leinster. E chissà come sarebbe andata Francia-Irlanda del Sei Nazioni con lui in campo. Intanto, a luglio ha superato i 1000 punti nel rugby internazionale.

9 Antoine Dupont – Francia & Tolosa
Non ci sono altri mediani di mischia capaci di arrivare a quel livello lì. Una dimostrazione che Antoine Dupont aveva già dato nell’anno precedente, vincendo il premio di miglior giocatore. Nel 2022 il classe 1996 ha dimostrato che oltre che essere un fenomeno, può essere anche un leader eccellente. Da capitano ha guidato la Francia alla vittoria del Sei Nazioni 2022 prima e alla conclusione di un’intera stagione senza sconfitte poi.

8 Gregory Alldritt – Francia & La Rochelle
La pietra angolare su cui si regge la forza del pacchetto di mischia della squadra campione del Sei Nazioni è Greg Alldritt, 25enne dalle spalle di granito, capace di essere il miglior portatore di palla, il placcatore più duro, il lavoratore più indefesso nelle pieghe della partita come drive e punti d’incontro, tutto nell’arco degli stessi 80 minuti, su ogni campo di gioco, con una costanza ineguagliabile. In più, nel 2022 ha anche vinto la Champions Cup con La Rochelle.

7 Josh van der Flier – Irlanda & Leinster
Il Player of the Year 2022 è un premio che Josh van der Flier ha nettamente meritato. Il suo caschetto rosso rende evidente la quantità di cose che il motore che ruggisce nel corpo del flanker di Leinster gli consente di ottenere. Imprescindibile per la propria nazionale in un gruppo straordinariamente eccellente di terze linee per qualità e varietà, insieme a Doris, Conan e O’Mahony, è stato esaltato dal gioco di Andy Farrell, che mette al centro dell’azione la sua intensità, la capacità di essere sempre presente e di riuscire sempre a vincere il confronto con l’avversario, mantenendo una straordinaria lucidità.

6 Ardie Savea – Nuova Zelanda & Hurricanes
In un anno di montagne russe per il rugby neozelandese, Savea ha rappresentato l’ancora di salvezza e l’esempio da seguire per gli All Blacks. Un giocatore che è riuscito a finire nei XV dell’anno di praticamente ogni testata che si occupa di rugby, pur facendo parte di una squadra che ha finito l’anno in positivo, ma ha vissuto momenti di forte difficoltà. E in quei momenti, Ardie Savea si è comunque stagliato per la sua immensa qualità. In terza linea è giusto citare anche le performances di Juan Martin Gonzalez Samso dell’Argentina, 22enne da 4 mete in 8 partite, e di un Siya Kolisi affinato con l’invecchiamento come le migliori bottiglie.

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5 Federico Ruzza – Italia & Benetton
Nel caldo di Lisbona, lo scorso giugno, l’Italia era in difficoltà contro il Portogallo. L’ingresso dalla panchina di Federico Ruzza, però, ha cambiato le cose in favore degli Azzurri, che alla fine sono riusciti a vincere la partita anche grazie al contributo del 28enne seconda linea. E’ stato quello, forse, il momento in cui abbiamo realizzato qualcosa di evidente: che il ragazzo talentuoso ma ondivago che avevamo apprezzato è diventato uno dei giocatori più solidi, esperti e irrinunciabili della nazionale. Kieran Crowley lo aveva già appurato, e infatti quella contro il Portogallo è stata l’unica gara in cui Ruzza non è partito da titolare da quando il neozelandese è Commissario tecnico. Altri giocatori hanno fatto benissimo nel ruolo quest’anno: il francese Cameron Woki ha alzato l’asticella della proprie incommensurabili capacità, Tadhg Beirne ha inscatolato avversari e rubato palloni come e meglio di sempre, ma il 2022 di Federico Ruzza ci ha rubato più applausi di ogni altro. Chicca statistica: con il 97,9% di placcaggi riusciti è il terzo giocatore per interventi riusciti del rugby internazionale nel 2022.

4 Eben Etzebeth – Sudafrica & Sharks
Lo standard della seconda linea perfetta nell’anno 2022 è stato rappresentato da un energumeno sudafricano che risponde al nome di Eben Etzebeth, ha 31 anni e se fino ad oggi non vi eravate accorti di lui siete piuttosto distratti. Il punto è che questo atleta prodigioso ha vissuto probabilmente il miglior anno della sua carriera, nonostante il chilometraggio. La sua avventura in Top 14 a Tolone non è andata nel migliore dei modi, ma con la maglia del Sudafrica Etzebeth ha giocato 13 partite di livello altissimo, con prestazioni costantemente stellari, aggiungendo al suo repertorio di giocatore duro in ogni contatto tutta l’esperienza dei suoi 10 anni di rugby internazionale e una freschezza atletica stupefacente per un giocatore del suo tipo.

3 Tadhg Furlong – Irlanda & Leinster
Unico e inconfondibile. Nel 2022 Furlong è stato il miglior pilone destro in circolazione e ha ottenuto anche l’onore di appuntarsi i gradi di capitano dell’Irlanda per la prima volta in carriera, a testimonianza della sua leadership tecnica e non all’interno dello spogliatoio della nazionale numero uno al mondo. Ha il viso segnato dell’uomo che viene dal mondo contadino, ma ha appena compiuto 30 anni e continua ad essere il benchmark per la posizione di pilone destro.

2 Malcolm Marx – Sudafrica & Kubota Spears
Nella prima parte dell’anno il Sudafrica ha alternato spesso i suoi due tallonatori migliori, Marx e Mbonambi, facendo partire dall’inizio talvolta uno, talvolta l’altro. Quando però c’è stato un momento di difficoltà e gli Springboks si sono resi conto di non poter conservare Marx per farlo imperversare nell’ultimo quarto di partita, è stato chiaro quanto la parità fra i due numeri 2 fosse più teorica che pratica. In un ruolo che ha visto brillare quest’anno Julien Marchand e Dan Sheehan, Marx continua a essere il punto di riferimento del tallonatore del nuovo millennio.

1 Andrew Porter – Irlanda & Leinster
Nessun altro come lui è stato in grado di passare da un lato all’altro della mischia ordinata senza colpo ferire. E anche se in chiusa non sarà il migliore del mondo, Porter compensa con il grandissimo, esuberante lavoro nel gioco aperto. Menzione d’onore per Cyril Baille della Francia, pilone sopraffino ed elemento di punta della formazione campione del Sei Nazioni.

I voti della redazione

Lorenzo Calamai – 15 Ange Capuozzo, 14 Kurt-Lee Arendse, 13 Garry Ringrose, 12 Yoram Moefana, 11 Emiliano Boffelli, 10 Jonathan Sexton, 9 Antoine Dupont, 8 Greg Alldritt, 7 Josh van der Flier, 6 Juan Martin Gonzalez Samso, 5 Cameron Woki, 4 Eben Etzebeth, 3 Allan Alaalatoa, 2 Malcolm Marx, 1 Thomas Gallo.

Michele Cassano – 15 Ange Capuozzo, 14 Duhan van der Merwe, 13 Rieko Ioane, 12 Jordie Barrett, 11 Emiliano Boffelli, 10 Jonathan Sexton, 9 Antoine Dupont, 8 Ardie Savea, 7 Josh van der Flier, 6 Siya Kolisi, 5 Federico Ruzza, 4 Cameron Woki, 3 Tadhg Furlong, 2 Julien Marchand, 1 Andrew Porter

Guido Comisso – 15 Ange Capuozzo, 14 Damian Penaud, 13 Garry Ringrose, 12 Lukhanyo Am, 11 Emiliano Boffelli, 10 Jonathan Sexton, 9 Antoine Dupont, 8 Greg Alldritt, 7 Josh van der Flier, 6 Ardie Savea, 5 Federico Ruzza, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Dan Sheehan, 1 Andrew Porter

Matteo Floccari – 15 Ange Capuozzo, 14 Damian Penaud, 13 Garry Ringrose, 12 Lukhanyo Am, 11 Emiliano Boffelli, 10 Romain Ntamack, 9 Antoine Dupont, 8 Jasper Wiese, 7 Juan Martin Gonzalez Samso, 6 Greg Alldritt, 5 Federico Ruzza, 4 Cameron Woki, 3 Tadhg Furlong, 2 Malcolm Marx, 1 Cyril Baille

Francesco Palma – 15 Ange Capuozzo, 14 Damian Penaud, 13 Garry Ringrose, 12 Lukhanyo Am, 11 Emiliano Boffelli, 10 Jonathan Sexton, 9 Antoine Dupont, 8 Greg Alldritt, 7 Josh van der Flier, 6 Ardie Savea, 5 Federico Ruzza, 4 Eben Etzebeth, 3 Tadhg Furlong, 2 Malcolm Marx, 1 Andrew Porter

Sebastiano Pessina – 15 Ange Capuozzo, 14 Damian Penaud, 13 Garry Ringrose, 12 Lukhanyo Am, 11 Emiliano Boffelli, 10 Romain Ntamack, 9 Antoine Dupont, 8 Greg Alldritt, 7 Josh van der Flier, 6 Ardie Savea, 5 Tadhg Beirne, 4 Eben Etzebeth, 3 Tadhg Furlong, 2 Malcolm Marx, 1 Andrew Porter

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