Rugby Championship: super Australia, Sudafrica steso ancora una volta

Quattro mete e Campioni del Mondo annichiliti: grande partita degli Aussies guidati da un Hooper in formato gigante

Rugby Championship: super Australia, Sudafrica steso ancora una volta ph. Sebastiano Pessina

Rugby Championship: super Australia, Sudafrica steso ancora una volta ph. Sebastiano Pessina

La quarta giornata del Rugby Championship si apre con Australia-Sudafrica, squadre obbligate per motivi diversi a vincere. I padroni di casa per uscire definitivamente da quella spirale negativa vissuta dopo le tre nette sconfitte con gli All Blacks, gli ospiti per tenere vive le speranze di successo nel torneo e per cancellare lo stop di domenica scorsa, una sconfitta che pesa sul conto dei Campioni del Mondo in carica.

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Sin dalle prime battute il match trova un buon ritmo a livello fisico, meno per quanto riguarda il gioco fermato per qualche fallo o avanti di troppo. Al decimo arriva un’occasione per gli ospiti visto il lancio in touche sui 5, ma Etzebeth va a terra e continua il movimento perdendo il possesso: appare chiaro come la rimessa laterale possa essere uno dei temi chiave del match, match che al 12esimo vede il clamoroso errore di De Klerk. Australia nei 22, vantaggio già segnalato in ruck e il mediano sudafricano colpisce il pallone dalle mani di White, prendendosi un giallo banale e scontato. Aussies che vanno all’incasso passando dalla touche nei 22, muovono subito il pallone e Ikitau trova il corridoio (e la complicità della difesa, soprattutto Pollard) per marcare la prima meta dei suoi per il 5-0. Pollard si fa perdonare poco dopo trovando un grande piazzato dalla distanza, in una sfida che continua a vedere il suo gioco continuamente inframezzato dai fischi dell’arbitro Carley. L’Australia comunque sembra molto più sul pezzo e al 20esimo trova già il bis, sempre con Ikitau: questa volta l’azione alla mano parte da uno sfondamento di Tupou e finisce con la volata in bandierina del centro, tutto con una difesa sudafricana che sembra sempre in ritardo e poco efficace. A muovere il punteggio per i Boks è sempre Pollard dalla piazzola, con la partita che arriva alla mezz’ora su un 15-6 (primo calcio di Cooper) indicativo di quanto visto in campo. Al 32esimo, sul restart dopo il terzo piazzato di Pollard, Swinton rischia il rosso per un placcaggio alto su Vermuelen ma se la cava col giallo, lasciando comunque i suoi in inferiorità fino al termine del primo tempo. Un tempo che si chiude col quarto piazzato di Pollard (fuorigioco di Hooper sui 22) che manda le squadre negli spogliatoi con gli ospiti sul -3 al termine di 40 minuti oggettivamente bruttini e inframezzati da tanti errori.

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Il secondo tempo si apre subito con una svolta: ancora in vantaggio di un uomo, i sudafricani giocano velocemente un calcio di punizione sui 22 e, dopo aver messo sotto pressione la difesa di casa, trovano la loro prima meta con Am. L’ala vola a schiacciare un perfetto calcio a seguire di De Klerk, che mette il compagno nelle migliori condizioni per firmare il sorpasso sul 15 a 17. Di colpo il match cambia frequenze, con gli Springboks che salgono in cattedra schiacciando un’Australia che resta a lungo senza possesso. Alla prima occasione però i Wallabies colpiscono, con una touche nei 22 da cui nasce un fallo ospite: la punizione è tramutata nel piazzato del nuovo sorpasso sul +1. Come nel primo tempo di colpo De Klerk e compagni tornano a pasticciare e l’Australia respira, facendosi anche vedere in attacco seppur senza trovare l’affondo. L’ultimo quarto di partita si apre con una serie di azioni senza regole da una o dall’altra parte, con due squadre che paiono confuse col pallone in mano. Anzi no, a smentire l’andazzo della partita ci pensa il solito Tupou, che per l’ennesima volta si conferma di essere un pilone e trova uno splendido sottomano sulla fascia per liberare Koroibete, il quale al 61esimo deve solo volare oltre la linea di meta per il nuovo allungo Wallabies sul 25-17. La furiosa risposta degli africani? Non esiste, a dominare è solo la confusione e allora i padroni di casa chiudono i giochi: ripartenza veloce sull’asse Kerevi-Samu, break fatto e palla a Koroibete che segna in bandierina la sua devastante doppietta che in sei minuti certifica la grande prova australiana. Tre minuti dopo ennesima dimostrazione di che razza di partita sia per il Sudafrica: touche sui 5 a favore (da dove una settimana fa avevano segnato tre volte), palla vinta ma spinta portata fuori dal campo dalla difesa e possesso perso. Due giri di lancette dopo, sempre nei 22 australiani, Hooper per due volte costringe gli avversari al tenuto, e al Suncorp Stadium si può già fare festa con discreto anticipo. Nel finale gli ultimi disperati tentativi degli Springboks non passano contro la micidiale difesa di serata australiana, e al 78esimo arriva anche un giallo per Jasper Wiese che sottolinea la giornata assolutamente no degli ospiti. Finisce 30 a 17 e per l’Australia, oltre alla soddisfazione della seconda vittoria consecutiva, c’è anche la soddisfazione del punto di bonus ottenuto contro quella che fino a poche settimane fa veniva giustamente considerata come la miglior difesa del mondo del rugby.

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Il tabellino di Australia-Sudafrica 30-17, quarta giornata del Rugby Championship:

Australia: 15 Tom Banks, 14 Andrew Kellaway, 13 Len Ikitau, 12 Samu Kerevi, 11 Marika Koroibete, 10 Quade Cooper, 9 Nic White, 8 Rob Valetini, 7 Michael Hooper (c), 6 Lachlan Swinton, 5 Matt Philip, 4 Izack Rodda, 3 Taniela Tupou, 2 Folau Fainga’a, 1 James Slipper
A disposizione: 16 Feleti Kaitu’u, 17 Angus Bell, 18 Tom Robertson, 19 Darcy Swain, 20 Pete Samu, 21 Tate McDermott, 22 Reece Hodge, 23 Jordan Petaia

Marcatori Australia:

Mete: Ikitau (13’, 20’), Koroibete (61’, 67’)

Trasformazioni: Cooper (22’, 63’)

Calci piazzati: Cooper (28’, 50’)

Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Sbu Nkosi, 13 Lukhanyo Am, 12 Damian de Allende, 11 Makazole Mapimpi, 10 Handré Pollard, 9 Faf de Klerk, 8 Duane Vermeulen, 7 Franco Mostert, 6 Siya Kolisi (c), 5 Marvin Orie, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Bongi Mbonambi, 1 Trevor Nyakane
A disposizione: 16 Malcolm Marx, 17 Steven Kitshoff, 18 Vincent Koch, 19 Marco van Staden, 20 Kwagga Smith, 21 Jasper Wiese, 22 Herschel Jantjies, 23 Damian Willemse

Marcatori Sudafrica:

Mete: Am (42’)

Trasformazioni:

Calci piazzati: Pollard (17’, 26’, 31’, 37’)

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