Si gioca a Wellington. Kick-off alle 5, diretta su Sky Sport Uno
Sette mesi (e tre giorni) dopo quel sorprendente Scozia v Francia del Sei Nazioni 2020 – che scompaginò i piani di titolo dei transalpini -, torna finalmente il grande rugby internazionale, con Nuova Zelanda-Australia, il miglior Test Match che, in questo momento, con i movimenti alla base di All Blacks e Wallabies reduci da due lunghi ed interessanti campionati interni, possa esserci su piazza.
Lo fa in Nuova Zelanda – alla tortiera di Wellington -, laddove, in giugno, il mondo del rugby e dello sport diede i primi segnali di risveglio dopo la pandemia – il Super Rugby Aotearoa, inedito torneo con le cinque franchigie kiwi impegnate, è stato uno dei primi eventi al mondo post pausa -, con la prima sfida di Bledisloe Cup 2020, trofeo detenuto dagli All Blacks ormai dal lontano 2003.
Coppa che quest’anno tornerà ad essere assegnata, per la prima volta dal 2010, al termine di una serie di quattro partite: le prime due in Nuova Zelanda, questo ed il prossimo weekend – gara2 domenica 18 ottobre ad Auckland -, le ultime due, invece, inserite nel Rugby Championship, in Australia, a cavallo tra fine mese ed inizio novembre.
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Prime volte
Non sarà solo la prima partita internazionale, quella tra la seconda (All Blacks) e la settima (Wallabies) del World Rugby Ranking (qui la classifica mondiale completa), ma anche la prima sfida sulle rispettive panchine dei due capo allenatori Ian Foster, ex assistente di Steve Hansen, promosso alla guida della selezione tuttanera lo scorso dicembre, e Dave Rennie, neozelandese ex Glasgow Warriors, che, invece, ha preso il posto di Michael Cheika. E a proposito di ‘esordi’, grandi emozioni da gestire pure per Sam Cane e Micheal Hooper, che hanno già indossato la ‘fascia’ da capitano in carriera, ma che affronteranno la prima uscita da capitani ufficiali delle loro nazionali, non senza pressioni, anche alla luce delle critiche dei media locali relativamente ad entrambe le scelte, in tal senso, dei due allenatori.
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Tanti, su entrambi i fronti, poi, i debuttanti. Tre in campo sin da subito per l’Australia, con Rennie che lancia nella mischia dal 1′ alcuni dei talenti emersi con forza nel corso del Super Rugby AU, come l’elettrica ala 25enne dei Reds Filipo Daugunu, il solidissimo centro 22enne dei Rebels Hunter Paisami, e l’attesissima terza linea 21enne dei Reds Harry Wilson, che al fianco di capitan Hooper e Peter Samu dovrà combattere una battaglia su livelli spaziali con i dirimpettai Sam Cane, Ardie Savea e Shannon Frizzel, su uno dei punti focali dell’incontro. Partirà invece dalla panchina, sul fronte Wallabies, la talentuosa apertura dei Brumbies Noah Lolesio, futuro della mediana australiana, composta per l’occasione da Nic White e soprattutto James O’Connor, che ritrova la 10 della selezione dopo 7 anni, con Matt Toomua che agirà da secondo playmaker a numero 12.
Per quanto concerne gli All Blacks, invece, detto della terza linea supersonica, Ian Foster, che aveva puntato inizialmente sulla struttura già vista al mondiale, con Aaron Smith e Richie Mo’unga in cabina di regia, e Beauden Barrett a numero 15, ha dovuto rinunciare in extremis al fuoriclasse dei Blues, inserendo McKenzie al suo posto, con il fratello Jordie che è rimasto all’ala. La mossa forse più sorprendente, tra i tuttineri, è la scelta di Rieko Ioane a 13 – vicino a Goodhue, ruolo dove ha fatto benissimo con la franchigia dei Blues, in stagione, ma che di fatto non ha mai ricoperto a livello internazionale. Fari puntati, poi, sui possibili debutti dalla panchina di tre talenti superbi, come l’ala dei Blues Clarke, il terza linea dello stesso team di Auckland Sotutu ed il seconda linea dei Chiefs Tupou Vaa’.
Le dichiarazioni della vigilia
Dave Rennie, head coach dell’Australia
“Puntiamo ad avere una mentalità offensiva, ma non dobbiamo dimenticarci che solo difendendo alla grande potremo vincere. Le scelte di questa partita sono state fatte pensando anche al futuro, e non solo a domenica. La nostra sfida sarà quella di tenere gli All Blacks sotto i 20 punti, come hanno fatto le ultime squadre che sono riuscite a batterli”.
Ian Foster, head coach degli All Blacks
“In questo gruppo c’è molto talento, ed abbiamo giocatori che non stanno nella pelle: vogliono mettersi alla prova, con in testa la forte volontà di provare a sfruttare la loro opportunità. È stato fantastico ritrovarci e sapere che nel weekend ci sarebbe stato un test match. Abbiamo fatto un duro lavoro, ma la voglia e l’entusiasmo di giocare una partita internazionale sono emersi prepotentemente, sopra qualsiasi cosa”.
Kick-off del match in programma per le 5 di mattina italiane. Diretta tv su Sky Sport Uno.
Le formazioni di Nuova Zelanda v Australia – Bledisloe Cup
Nuova Zelanda: 15 Damian McKenzie, 14 Jordie Barrett, 13 Rieko Ioane, 12 Jack Goodhue, 11 George Bridge, 10 Richie Mo’unga, 9 Aaron Smith, 8 Ardie Savea, 7 Sam Cane (c), 6 Shannon Frizell, 5 Sam Whitelock, 4 Patrick Tuipulotu, 3 Ofa Tu’ungafasi, 2 Codie Taylor, 1 Joe Moody
A disposizione: 16 Dane Coles, 17 Karl Tu’inukuafe, 18 Nepo Laulala, 19 Tupou Vaai, 20 Hoskins Sotutu, 21 TJ Perenara, 22 Anton Lienert-Brown, 23 Caleb Clarke
Australia: 15 Tom Banks, 14 Filipo Daugunu, 13 Hunter Paisami, 12 Matt Toomua, 11 Marika Koroibete, 10 James O’Connor, 9 Nic White, 8 Pete Samu, 7 Michael Hooper (c), 6 Harry Wilson, 5 Matt Philip, 4 Lukhan Salakaia-Loto, 3 Taniela Tupou, 2 Folau Fainga’a, 1 James Slipper
A disposizione: 16 Jordan Uelese, 17 Scott Sio, 18 Allan Alaalatoa, 19 Rob Simmons, 20 Rob Valetini, 21 Jake Gordon, 22 Noah Lolesio, 23 Reece Hodge
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