Debutto internazionale per Marco Riccioni. In panchina, oltre a Minozzi, si rivede Zani e ci sarà Braley. Il capitano è Budd
L’ultima uscita azzurra all’Aviva Stadium segnò il primo grande squillo internazionale di Matteo Minozzi. Era il febbraio 2018, e il ‘diablo’, reduce da sei mesi superbi con le Zebre e da un debutto notevole nel Sei Nazioni contro l’Inghilterra, salì in cattedra nella ripresa, quando a punteggio già archiviato in favore dei verdi, illuminò la scena con diverse fiammate spettacolari. Il grave infortunio patito a fine agosto ne ha interrotto l’ascesa, ma per l’estremo dei Wasps si vede – almeno per lui – la luce in fondo al tunnel.
Il lungo stop si interromperà sabato, con l’ex trequarti patavino che, come annunciato da Conor O’Shea nei giorni scorsi, sarà in panchina il primo Test Match di preparazione alla Rugby World Cup 2019 dell’Italia contro l’Irlanda, e potrebbe fare il suo ritorno sul terreno verde in uno degli stadi del suo destino. Per un ritorno molto atteso, per quanto già annunciato dal CT Irlandese, inoltre, ci sono anche un debutto certo e uno potenziale pronti ad essere consumati.
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Prime volte
A Dublino, infatti, sarà la prima volta con la selezione maggiore per Marco Riccioni (in prima linea al fianco di Oliviero Fabiani e Nicola Quaglio), giovane pilone destro del Benetton Rugby, reduce da un’ottima stagione con i Leoni. Medesimo destino potrebbe toccare a Callum Braley, con il mediano di mischia di Gloucester pronto a dare il cambio a Guglielmo Palazzani in cabina di regia nel corso del match.
A caccia di un biglietto aereo per il Giappone
Corsi e ricorsi storici anche per Carlo Canna, che torna ad indossare la numero 10 azzurra a distanza di nove mesi dall’ultima volta, quando affrontò l’Irlanda da titolare a Chicago lo scorso novembre.
Il capitanato sarà affidato per la prima volta a Dean Budd, il secondo capitano equiparato nella storia della nazionale azzurra dopo Geldenhuys. La terza linea è esclusiva delle Zebre Rugby, con Giovanni Licata, Maxime Mbandà e Jimmy Tuivaiti (più Renato Giammarioli in panchina), tutti chiamati ad una performance di spessore per convincere Conor O’Shea a portarli in Giappone, con il reparto delle terze che è verosimilmente quello più completo, per qualità e quantità.
Rispetto all’ultima sfida giocata dall’Italia, all’Olimpico con la Francia, pur con ruoli diversi mantengono la maglia da titolare tra i trequarti tre elementi: Marco Zanon, al secondo cap, che va a primo centro al fianco di Tommaso Benvenuti; Edoardo Padovani schierato ad estremo e Angelo Esposito all’ala destra. A completare il reparto ci sarà Giulio Bisegni come ala sinistra: anche lui, come le terze linee, i piloni e alcuni trequarti, cercherà di convincere lo staff tecnico a portarlo al Mondiale.
In panchina si rivede Federico Zani, che per l’occasione rivestirà il ruolo di tallonatore di riserva. Il prima linea classe 1989, come Minozzi, non scende in campo dalla prima giornata dello scorso Pro14, contro i Dragons, quando giocò solo 13 minuti prima di uscire per infortunio.
Kick-off dell’incontro previsto per le ore 15 italiane di sabato 10, diretta TV su Rai 2.
La formazione dell’Italia
15 Edoardo Padovani
14 Angelo Esposito
13 Tommaso Benvenuti
12 Marco Zanon
11 Giulio Bisegni
10 Carlo Canna
9 Guglielmo Palazzani
8 Jimmy Tuivaiti
7 Maxime Mbandà
6 Giovanni Licata
5 Dean Budd – capitano
4 Alessandro Zanni
3 Marco Riccioni
2 Oliviero Fabiani
1 Nicola Quaglio
A disposizione:
16 Federico Zani
17 Andrea Lovotti
18 Simone Ferrari
19 Marco Lazzaroni
20 Renato Giammarioli
21 Callum Braley
22 Ian McKinley
23 Matteo Minozzi
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