Difesa e confidenza nel possesso la chiave per battere Ulster. E quella frase sulle vere imprese delle ‘vecchie’ Zebre
La nuova identità delle Zebre: a immagine e somiglianza di coach Michael Bradley
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Rimane sempre uno degli artefici della crescita della Georgia in questi anni…un tecnico che sicuramente ha un grosso bagaglio professionale alle spalle e che può essere un ottimo modello di crescita per i coach italiani che lo stanno affiancando in quest esperienza alle Zebre. Uno dei casi in cui la mano dell allenatore ha il suo peso nell economia di una squadra
Certo, ma oggi ha trovato una squadra che a differenza della Georgia, ha già nelle sue corde la possibilità di battere le migliori. Poi, predicando pazienza, la storia è ancora da scrivere certo questo inizio di stagione non se lo aspettava nessuno.
Sicuramente anche la georgia, ma soprattutto COnnacht ed Edinburgo.
edimburgo che lui ha portato in semifinale di champions.
Bene soprattutto che si senta supportato nel suo lavoro anche dallo staff dirigenziale
E adesso speriamo di riempire un po’ di più lo stadio. Questi ragazzi meritano tutto il supporto degli appassionati di Parma e provincia e delle zone limitrofe.
La città, in particolare, deve rispondere positivamente. Punto.
Come non condividere!
Ciao a tutti,
io penso che il pubblico arriverà con le vittorie e poi non dimentichiamo mai che le Zebre non sono un club e quindi gli manca quel blocco di persone che amano fotemente il club e che se c’è da far pubblico chiamano anche la nonna ultracentenaria…..
quando Viadana, Calvisano, Brescai, Parma, Colorno, Milano, Torino, Genova, vedranno le Zebre come il “fratello maggiore” avremo più pubblico ora no…
Ciao Ciao
@cassina ti rispondo per esperienza personale. Se vuoi ch’io veda le Zebre come fratello maggiore puoi aspettare finchè campo. Lo sono come potrebbero esserlo le altre squadre del PRO 14. Anzi magari vedo più Treviso che Zebre, ma la politica non c’entra. Può essere che il territorio esprima la sua vicinanza, ma non sportiva, geografica. Può essere che i parmigiani, gli emiliani tutti magari esprimano vicinanza, o magari l’italia intera. Io continuerò a far prendere aria alle tonsille solo per i colori di milano, che siano ASR, CUS e compagnia bella.
Per il resto le Zebre secondo me sono una specie di Nazionale che gioca tutto l’anno. Nessun calore particolare, nessuna particolare avversione. P.S. Se l’Accademia gioca con il VII torino per chi devo tifare ? Se Dho segna due mete, ma no buono per Parma, e nemmeno per U20, per chi devo tifare ?
Tifa per chi vuoi con o senza fratelli..
Il sito del pro14 dice spettatori 3100, la prima 2800.
Ciao @Mal,
io c’ero ad essere obiettivi secondo me c’erano 2000 spettatoti scarsi.
Stadio capienza 5000
Curve 2000 erano vuote.
Tribuna grande mezza vuota.
Tribuna piccola piena per tre quarti.
Un po di gente a bordocampo.
2000 secondo me sono quelli reali.
Io purtroppo non c’ero ma mi hanno riportato più o meno ciò che hai scritto, ma basterebbe guardare le immagini della partita. Forse, ripeto forse, il sito del Pro14 riporta ciò che hanno comunicato dal Lanfrachi in base ai biglietti, oltre a quelli venduti, dati in omaggio, aggiungendo magari gli abbonati. E non vuol dire che questi ultimi due si sono recati allo stadio (abbonati ed omaggiati)
io non so a che numeri siate abituati ma mi accontenterei che ogni partita avessee tra i 2000 e i 3000..significa un bello zoccolo duro di tifo ( e sabato si sentiva eccome)
Ma per me ce ne possono stare anche 1000 non è quello il punto…se lo stadio tiene 5000 posti ed è vuoto per più della metà non ci possono essere 3100 presenti…tutto lì…
Sabato il tabellino di Viadana-Lazio perlava di “700 spettatori reali”…il tabellino del Pacifici di 291 paganti…mi fido più di sti numeri che di quelli che scrivono mille circa che poi sono sempre molto meno…poi vivaddio se i pochi o tanti presenti sono belli convinti e calorosi ci mancherebbe…
Sono peró i risultati di presenze allo stadio piú bassi (o tra i piú bassi) dell’Europa dei professionisti.
Non incensiamo troppe le persone per poi criticarle alla prima sconfitta.
Intanto lo ringrazio per aver eliminato (almeno fino adesso) la tattica dei calcioni per aria. Secondo voi è rugby ? Speriamo che sparisca del tutto e che anche O’Shea smetta di perseguirla. E patetico vedere rimbalzare la palla da un estremo all’altro, anche se si chiamano all blacks. In questo modo si sgonfiano solo i palloni e la gente non va più allo stadio. Sarà una deformazione personale avendo giocato sempre in terza, ma per me il rugby è contatto e far girare la palla.
Non ci servono allenatori così, ci serve giocare. Altrimenti i nostri ragazzi fanno bene a giocare a calcio, visto che il rugby moderno sta facendo di tutto per assomigliargli con la tattica che supera l’ingegno, la forza, l’astuzia e non per ultimo il divertimento !
Mah.. magari avrai ragione tu…mah. sempre mah..
Si gioca anche con i calci, boggia can.
Le partite le vince chi è più forte e chi è in grado di gestire la partita come si deve, anche con i calci se serve. Certe volte è inutile fare a craniate e ti posso assicurare che i ciccioni della mischia si leccano le dita quando hanno un buon gioco di calci che fanno guadagnare metri, fiato e salute.
Se è fatto male addio bisi, ma se è fatto bene, dal box, o a cercare spazio, toglie le castagne dal fuoco e ti dà la possibilità di riprendere la palla, pensa a quei due calci lungolinea, seguiti dai placcaggi di Venditti e Licata… bisogna sapersi adattare ed avere la capacità di farlo.
Se poi il tuo allenatore legge bene la partita e i tuoi calciatori sono dei chirurghi hai fatto un bel passo avanti.
Tra l’altro i placcaggi che ho citato sono quelle azioni che ti rimangono negli occhi e che fanno alzare il pubblico con i pugni stretti, spettacolo puro.
bravo sono d’accordo!
Boggia can e buondì, o bondì, bisi sono pura classe. Denotano appartenenza allo spritz col bitter. Notevole, senza degnazione, se posso.
Io peró sono di quelli dello spritz con l’aperol.
Va bene lo stesso; non è la perfezione, ma va bene lo stesso. A me è toccata in sorte una moglie che beve solo quello.
Padovana anche lei?
Mi avevi detto AL bitter e non COL bitter…. eheheheh
🙂
@Jock…
Caro @tia, ti chiedo scusa, ma mi pare ti sbagli. A meno che io non abbia scritto una sciocchezza l’altra volta. Rigorosamente “col”, mai “al”, anche se da me si usa moltissimo questo ultimo sistema. Ma sono vecchio e gli altri tutti più giovani. Ciao.
Lo spritz è al bitter! Un mio compare di “social rugby”, che mi manca molto, diceva che se un giorno avesse vinto la lotteria, prima cosa avrebbe comprato la fabbrica dell’Aperol, ma solo per chiuderla immediatamente …
Il grande Nane Longega/Zorrykid…
con oshea l’italia ha perso piu’ della meta’ delle partite per calo fisico nel secondo tempo,neanche a me come a interza piace l uso esasperato dei calci ma ormai la direzione e’ quella,con un 15 bravo sulle palle alte e con un buon piede.io preferisco vedere una squadra come la francia che gioca alla mano ma se poi vedi come applica i calci di spostamento l’irlanda….
OT.
scusate, mi sono perso un passaggio nelle classifiche del Pro14, perchè sono stati fatti due gironi, conference A e B, e poi giocano comunque partite incrociando i due gironi?
i gironi sono dispari e una per parte starebbe a riposo azzoppando calendario e classifiche…
così ogni squadra incontra in casa e fuori le altre 6 del proprio girone ed una sola volta (o a casa o fuori) le sette dell’altro… più due giornate di derby che per chi come Irlanda e Galles ha 4 squadra vuol dire garantire due derby AR per tutti, per chi ne ha due come SCO SAF e ITA vuole dire che le due squadre si incontrano 3 volte in un anno pur giocando in due gironi separati (il che garantisce qualche incasso in più e qualche spesa di trasferta in meno)…
12+7+2=21 giornate di stagione regolare + 3 di play off: barrage seconda/terza, semifinale, finale…
è complicato ed iniquo ma meno cervellotico del superrugby…
Il rapporto delle Zebre con un pubblico possibile è uno dei temi dello sviluppo della società. Come già scritto nel post precedente, al momento, alternativa a Parma non ne esistono. Principalmente per motivi di location. L’unica location alternativa fruibile è Calvisano, il cui spostamento ,però, non risolverebbe nemmeno mezzo dei problemi di affluenza. Piuttosto comincerei con il giocare le coppe a Genova, Torino, Calvisano Monza.
Anche perché, come dimostrato ormai ampiamente, anche sul piano economico ( sponsor) Parma da sola è insufficiente.
Giusto…
Mi ricordo gli aironi a monxa in champions
No mi raccomando niente monza.:) 😉
Si potrebbe organizzare un “Rugby Day”, sullo stile di quello che fanno a Cardiff, con la terza partita Zebre-Benetton e magari Petrarca-Rovigo, magari al Bentegodi, la domenica del Vinitaly… Due piccioni… 🙂
Mentre mi godevo questa bella partita e la ancor più bella vittoria pensavo che le Zebre hanno un problema di mediana non indifferente con l’assenza di una vera alternativa a Canna (sempre che Bordoli non ci sorprenda a breve) e a Violi poiché Palazzani lo vedo abbastanza involuto nel ruolo di mdm.
Pensavo anche altre due cose: come sarebbe stato bello avere adesso Leonard e Muliaina e che alla fine le partenze di alcuni giocatori stranieri ci hanno permesso di apprezzare i nostri autoctoni Bellini, Gianmarioli, Licata ecc ecc.
Su Leonard son d’accordo al 100%, su Muliaina proprio no.
Guarda sono discorsi inutili, ci mancherebbe però sono dell’idea che con queste Zebre che giocano sempre la palla, che hanno dinamismo e che hanno una preparazione atletica ben condotta uno che ha nelle gambe e nella testa 100 caps con gli AB avrebbe dato un bel contributo. Però sono solo chiacchere e quindi godiamoci l’attualità e sorridiamo.
Purtroppo il Mils visto a Parma non era quello dei 100 caps.
muliaina non si e’ ritirato??
Per tutti i detrattori del rugby italiano, tra le varie critiche, c’è sempre quella secondo la quale insegnamo un rugby troppo fisico. Gli altri ci superano perché ai bambini non insegnano il contatto ma lo spazio aperto.
Può darsi non dico di no in assoluto. Intanto la meta zebre dell 11 a 13 nasce dacplaccaggi devastanti e molto fisici nei quali i nostri non si risparmiano..n alla Favaro.
Anche l’intercetto nasce da pressione data con placcaggi devastanti, si nel gioco aperto ma che per farli bisogna avere dentro la voglia di rugby che per me è tipica della scuola italiana: noi non giochiamo a ruba bandiera!!
L’una non esclude l’altra.
terze e seconde hanno fatto un lavoro devastante ma i tre quarti hanno fatto un lavoro superbo sugli spazi aperti,bellini minozzi in particolare
Col vecchio “progetto statura” uno come Minozzi sarebbe stato scartato.
C’é mancato poco.
ciao gioviale…
criticare un sistema non significa esserne detrattori…
insegnare l’impatto non significa dover insegnare solo quello e trascurare completamente altre skilss…
in veneto ci sono un sacco di bambini che si avvicinano al rugby, molti smettono perché le loro doti di agilità vengono frustrate a vantaggio di dare la palla a quello grosso (che poi il più delle volte è grasso)…
Io credo che non dobbiamo credere alla favola di una nostra abissale inferiorità. Certo il dritto per dritto da rinoceronti è anacronistico. Insegnare ai bambini ad usare lo spazio ad usarlo senza palla è fondamentale. L’ho visto con le under inglesi che, confrontate con le nostre, sono più abili a nascondere la palla ed a nulla vale la forza fisica. Però quando i nostri ragazzi imparano ad occupare lo spazio ( e poi ci arrivano) dopo non li fermi più. Credo che il contatto fisico vada insegnato prima: perché dopo una certa età non lo impari più. Sullo spazio sei in tempo a recuperare.
Se noi italiani non ci facciamo prendere dal senso di inferiorità possiamo dire la nostra più che dignitosamente!!!
Credo che nelle prestazioni e sopratutto nelle vittorie delle Zebre e di Benetton si rispecchi quello che O’Shea ha detto dall’inizio. Il gap tra noi e il resto delle nazioni non è così profondo come sembra e non è incolmabile. Con la giusta preparazione fisica e mentale e la giusta guida tecnica, giocatori ai quali non avremmo dato speranze stanno facendo un inizio di stagione incredibile. Questo è il cammino che con pazienza e coraggio va perseguito.
Giocatori come Giammaroli, Minozzi, Licata sono la dimostrazione che si deve dare fiducia ai giovani nell’ottica di una seria programmazione di crescita. Non si deve aver paura di lasciare andare giocatori come VS o Padovani se puoi contare su giocatori di questo livello che possono sostituirli. Forse è stata fortuna o tutto si spegnerà come un fuoco di paglia ma ora i numeri dicono che non è così.
La soddisfazione è poi vedere squadre quasi completamente composte da giocatori italiani (o nazionalizzabili) battere squadre distanti anni luce solo la stagione scorsa.
Avanti tutto e godiamoci il momento
“Non si deve aver paura di lasciare andare giocatori come VS o Padovani”
Specialmente se sono loro a volersene andare. Vuol dire che non hanno le motivazioni per restare.
come tutti quelli che lasciano un club per andarsene in un altro.
ma le vittorie di zebre e benetton sono state ottenute con modi di giocare diversi,non ce lo vedo oshea a impostare l’italia come le zebre di bradley.per vs e padovani direi che la fir ha fatto di tutto per trattenerli,la verita’ e’ che gli exploit delle giovani zebre sono venuti per una situazione di emergenza,senza il fuggi fuggi generale credo che alcuni di loro avrebbero fatto la stagione in eccellenza con qualche apparizione al periodo del 6 nazioni.speriamo che questa bellissima serie di coincidenze porti bene anche alla nazionale.
Troppo facile oggi dire che le partenze di VS Koghè e Padovani hanno aiutato.
Ed è troppo facile oggi costruire statue in bronzo da 9 metri e bruciare incenso.
E mettetevi i post di questi giorni nei “preferiti” e confrontateli a dicembre-febbraio, quando si farà sentire la stanchezza, verranno al pettine i nodi di una rosa ristretta e ci saranno gli effetti del 6N.
Certo. …. Mike “SANTO SUBITO” Bradley ha fatto la grazia. ….. ma questo mi fa solo incazzare per quella fottutissima decisione dei tecnici italiani…….
4 anni e 30 milioni persi !!!!!!!!
E mi spiace non leggere 6nazioni, spero che stia bene, era uno dei pochi che l’ha sempre scritto.
E adesso vediamo cosa si scriverà quando Licata e Giamma (solo a titolo di esempio), passeranno un momento di appannamento, che arriverà. ….state tranquilli che arriverà.
.
“…….La struttura societaria, insomma, è importante: “Ora è forte e definita, con Andrea Dalledonne c’è chiarezza……….”
Per essere una società forte,il pagare regolarmente gli stipendi è una condizione necessaria ma non sufficiente.
Dal curriculum di 1000 miglia leggo che è un commercialista,sicuramente ottimo, ma chi fa la campagna acquisti?
De Rossi? Mr X?
De Rossi è factotum,DS,DG,GM …….?
Del marketing chi se ne occupa ? Se avessi voglia di far conoscere i miei prodotti vado da chi non ha nemmeno un sito internet?
Siamo così barboni da aver bisogno di “quei” 5/6000 euro ?
L’anno scorso vedevo sempre una ventina di persone col vestitino blu ……non so esattamente cosa facevano, ma io sabato, ad esempio, non ho visto l’ambulanza. …. che sarebbe d’obbligo in un raduno della banda di paese.
( poi magari è colpa mia…..troppo lambrusco e culaccia offuscano la vista )
Non chiedo neanche un direttore marketing da Los Angeles da 250.000 euro/annuo,ma una decina di laureati in giornalismo isef marketing tecniche di vendita psicologia con un rimborso spese.
Invece chi ha potuto se n’è andato a basket city. … nello staff della virtus. …. non era mica così pirla evidentemente.
Max, molte delle cose che dici sono giuste.
pero’ fammi dire sui tecnici stranieri. Anche le zebre l’hanno avuti e penso a Gajan. Quindi che siano italiani o stranieri conta poco. Conta che siano validi e che abbiano l’esperienza giusta.
su questo e’ interessante la differenza di opinioni tra casellato e guidi,il primo dice che non era pronto per il pro12 guidi invece che il percorso era completo per quel ruolo.secondo me han fatto bene a prendere tecnici stranieri.
massuel, hai ragione ma non è su questo sito che si sta celebrando la sagra del rutto…
la gestione delle zebre negli ultimi anni è stata scandalosa e chi aveva il potere di fare i miracoli di quest’anno ce l’aveva anche cinque anni fa quando ereditò il baraccone da Dondi…
nel corso del tempo ha fatto tutt’altro genere di scelte, da Cavinato e Guidi alla privatizzazione e la rinazionalizzazione con i giocatori lasciati allo sbando…
per me una società che affronta pro14 e challenge con una rosa di 30 giocatori molti dei quali con impegni in nazionale non è gestita bene, una società che non mette sotto contratto Licata perché tanto prende già uno stipendio da poliziotto e sono già 5 giornate che glielo prestano non sta programmando un bel niente, continua a vivere alla giornata… trovo aberrante affrontare un campionato pro con un terzo dei giocatori in prestito da squadre dilettanti, peraltri è esempio di grande managerialità… opinioni….
è arrivato Bradley, che riesce a vincere nonostante abbia Troncon tra i piedi, pensa te quant’è bravo quest’uomo… dice di essere amico di Ascione, ciononostante mi sta simpatico, in ogni caso il Sig. Statura ha 20 anni di carestia da giustificare e non se la può cavare con un allenatore…
alle zebre sta andando tutto bene, non si rompe nessuno e ne sono gran felice come sono stracontento dei risultati che stanno portando a casa… giocano in maniera divertente e ti fa voglia di rivedere le loro partite…
ricordo che qualche tempo fa se si parlava bene di Bradley e dei risultati che otteneva con la Georgia si era considerati traditori della patria ed accusati di volere i caucasici nel 6N al posto nostro, il fine conoscitore di rugby però è chi lo ha scoperto quest’estate…
‘sciamo perdere…
Concordo Frac! 🙂
Raccontata in maniera esatta; i fatti erano e sono questi. E questa le Zebre revisited, provvisoria, con un orizzonte probabilmente limitato a due anni per scelta federale e forse solo uno a Parma, e povera, ma in piedi, rispetto allo scandalo della precedente. E in bocca al lupo e ancora grazie a Omar N. e ai ragazzi, che vengano trattati meglio dei loro predecessori dell’ anno scorso. Vi aspettiamo in azzurro, già a novembre, e ci speriamo tanto. Ciao, @fracasso.
Penso che il lavoro intrapreso da COS & C., visto l’ampio coinvolgimento del sistema rugby italiano che va ben oltre la Nazionale, ha bisogno di un periodo di tempo maggiore di un quadriennio.
Quindi sebbene la tappa del 2019 rappresenti un momento di verifica sul lavoro svolto, proporrei da subito il prolungamento del contratto per altri quattro anni evitando che qualcuno con offerte di lavoro interessanti ce lo soffi da sotto il naso.
Finalmente ho visto il GPS della telemetria cucito sulla maglia!!!!
Aldilà dei giudizi sbagliati di agosto, oggi le Zebre, come qualcuno ha già osservato, sono la prova provata che esiste un progetto per la gestione dell’alto livello di cui O’Shea è saldamente alla guida. Può forse dar fastidio a qualcuno, ma questo è un successo che Gavazzi può legittimamente annoverare fra i suoi.
Conviene farsene una ragione e sperare che tutta la Fir sia permeata di questa ondata di professionalità.
Molti legittimamente pensano che si è perso qualche annetto, ma come dice il vecchio adagio “meglio tardi che mai”.
Ora le Zebre hanno bisogno di pubblico e sostegno, di supporto e benevolenza, non certo dai “tifosi” di Treviso ma dai “suoi tifosi”, Parma, Brescia, Mantova, Piacenza, Reggio, Milano, Genova.
pinuccio…
questo è il programma di gavazzi:
http://www.rugbyfuturo.it/Brochure_candidatura_presidenza_FIR_Gavazzi.pdf
lui e i suoi sostenitori che lo hanno votato per portare avanti quel programma potranno venirmi a parlare di successo quando avremo 3 franchige in pro14, 20 accademie, 50 milioni di budget nel 2016 (purtroppo sono stati solo 46) o 58 nel 2020, la nazionale nei primi 10…
parlare di “prova provata che esiste un progetto per la gestione dell’alto livello” quando a febbraio eravamo tutti ad aspettare notizie da Parma che sono arrivate a fine agosto mi sembra un’argomentazione talmente maldestra da appartenere ad un ex commentatore…
scusa fracasso ma perchè sei così incazzato?
Non è che il rugby Italiano venga da un passato di risultati così eclatanti tali da farci scoprire di essere sprofondati nel nulla.
Speriamo invece che nonostante i tanti errori commessi dalla FIR/D/G qualcosa, anzi molto, stia cambiando e vada nel verso giusto.
da buon veneto io sono serenissimo…
mi incazzo con chi viene a raccontarmi cazzate come se non dovessi ricordarmi cos’è successo o cos’è stato detto ieri…
il fatto che finalmente stia cambiando qualcosa mi rallegra, non chiedermi di darne merito a chi è stato eletto proponendo di fare tutto il contrario di quello che si sta facendo ora…
proprio perché non abbiamo un passato glorioso o un patrimonio di competenze non potevamo permetterci vent’anni di arretramenti e tentennamenti…
Lo sai benissimo anche tu, @Fracasso, c’è chi non solo non ha fatto tesoro di esperienze disastrose ma anzi, ha perseverato “sino a ieri” lasciando buchi a destra e a manca. Gavazzi ha almeno ha capito che le redini del carrozzone devono essere messe nelle mani di chi i Cavalli li sa governare.
I giudizi sbagliati di agosto sono le puttanate di mettere assieme squadra e società, vecchia e nuova delle Zebre.
Vede @fracasso Lei è rivolto al passato. Ognuno sceglie i suoi punti di vista e tutti sono rispettabili in egual misura. Preferisco pensare che i successi delle Zebre ( e di Treviso) siano l’inizio di una nuova fase in cui le scelte tecniche siano in grado di condizionare tutto il resto.
Chi non conosce la storia è condannato a ripeterne gli errori.
Se guida deve guardare anche nello specchietto retrovisore, se guarda solo avanti potrà guidare in qualche tratturo di campagna ma non potrà avventurarsi in autostrada…
la verita’ e’ che alle zebre se fosse andata come voleva la fir molti giocatori sarebbero rimasti e qualche altro non avrebbe esordito nel pro14,non possiamo sapere se fossero rimasti i vari vs padovani etc la squadra avrebbe giocato meglio o peggio di certo le scelte della rosa sono state parecchio forzate….
in realtà le vere perdite sono solo 2:
Padovani e VS
Per il resto Minozzi,Gianmarioli etc.etc. erano già previste in entrata da un bel pò.
Che poi fossero così forti e che pochi se lo aspettassero è anche vero.
Gino, giusto per essere chiari, qui trovi il comunicato con cui le zebre salutano e ringraziano 9 giocatori alla fine della scorsa stagione…
http://www.sportfair.it/2017/05/rugby-e-tempo-di-saluti-in-casa-zebre-i-bianconeri-ringraziano-gli-atleti-in-procinto-di-lasciare-il-club/542529/
Dion Berryman (ala, 63)
Carlo Engelbrecht (mediano di mischia, 14)
Joshua Furno (seconda linea, 18)
Lloyd Greeff (ala, 15)
Bruno Postiglioni (pilone sinistro, 33)
Guillermo Roan (pilone destro, 30)
Federico Ruzza (seconda linea, 46)
Sidney Tobias (tallonatore, 4)
Kayle Van Zyl (ala, 36)
giusto non entrare nel merito delle scelte tecniche ma considero che quelli che non sono in quella lista e se ne sono andati via comunque tu li debba calcolare come “perdite”: con chi me la devo prendere per le partenze di Ceccarelli, Koegelenberg, Baker, Padovani e VS e che non mi sia dimenticato qualcun altro? è frutto della programmazione? la prova provata della gestione dell’alto livello in mano a COS, è colpa sua? io non credo che abbia scelto lui di far espatriare tre nazionali e due project players…
Senza polemica fracasso.
Io ho parlato di vere perdite.
pinuccio il buon Manzi diceva che non è mai troppo tardi! 😉 🙂
E qualcun altro diceva: chi ha avuto ha avuto chi ha dato ha dato….
Ma il passato è difficile da scordare, specie quando si è fatto di tutto per attirarsi le maledizioni di buona parte del mondo ovale.
COS ha le idee chiare, spero sia saldamente in sella ed il fatto di vederlo così presente ed attento non può che far piacere, ma tra i commentatori di questo forum c’è gente che il rugby lo mastica e lo conosce, ed è da un pezzo che reclama una guida autorevole e libera, insieme alla fine di certe menate, che sono state il marchio degli ultimi anni di gestione.
Se alla fine ci è arrivato anche gavazzi (ammesso e non concesso che non sia il frutto di una botta di culo) non è detto che il fallimento precedente vada in prescrizione…
Franzele,
ho visto diversa gente andare in fallimento e poi risorgere,onestamente,dopo aver pagato tutti i suoi debiti.
E se alla fine anche G ci è arrivato, posteriore o meno, a me sta pure bene.
Però guardare troppo al passato può non far vedere il futuro.
Sì, non fa una piega. E un po’ di misericordia ci può stare, malgrado le innumerevoli magagne e la manifesta con inadeguatezza.
Ma io ai miei studenti dico sempre di stare all’occhio, perché è vero che il futuro è davanti, ma certe volte arriva da dietro…..
“Meglio tardi che mai” sperperando milionate ad ogni anno perso direi proprio di no.
Fosse stato gratis, magari…
secondo me le zebre a parma non ci saranno piu’ gia’ dall anno prossimo indipendentemente dai risultati,penso che lo spostamento verra’ giustificato con qualche sponsor,troppe cose stanno andando tutte verso una direzione geografica precisa….
far firmare i contratti ai giocatori a campionato gia’ iniziato fa parte dell’ondata di professionalita’?
Tutto pianificato nei minimi dettagli… 😉
http://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/it/news/primopiano/Tutte_notizie/turismo_sport_tempolibero/crespi_nuovo_tempio_rugby
Qui vedo fare giustamente diversi nomi…ma sono io l’unico ad aver notato in Bisegni un’evoluzione incredibile? Ha messo su uno scatto che unito alla struttura compatta fanno di lui un giocatore molto più imprevedibile del passato…guardate le ultime partite e le mete fatte
bisegni per me era in forma anche l anno scorso e anche in nazionale ha giocato bene
Per come la vedo io, dopo tanti anni che seguo il rugby, soffriamo e molto quando calciamo facendo partire gli altri dalla loro metà campo. Forse facciamo fatica nel riposizionamento, meglio un gioco alla mano. I nostri hanno talento, non meno degli altri,forse anche di piu. E perlomeno se si perde possiamo dire che ce la siamo giocata.