Dal Pro Rugby alla Major League Rugby. Cosa bolle in pentola negli Stati Uniti?

Nella primavera 2018 dovrebbe prendere il via un nuovo torneo. Ma in Texas si guarda altrove…

COMMENTI DEI LETTORI
  1. fabiogenova 30 Luglio 2017, 10:17

    Francamente non credo che il Rugby Usa possa andare molto al di là di quel che ha fatto vedere finora, nonostante i movimenti che vengono segnalati in questo articolo.
    Gli sport a cui si appassionano gli americani in genere hanno un format che tende ad allungarsi e a far passare il pomeriggio intero al campo, com’è il Baseball. Durante la partita escono dagli spalti, rimanendo dentro lo stadio, si mangiano coca cola e patatine, discutono di affari. Più o meno funziona così, al netto di qualche forzatura. Il Rugby continuerà a non interessare quasi nessuno.
    Se qualcuno ha visto M.A.S.H. di Robert Altman, dovrebbe ricordarsi che a un certo punto la compagnia dei militari organizza una partita che chiamano di rugby e invece è di football americano. Per un appassionato di rugby è un colpo al cuore.

    • Stefo 30 Luglio 2017, 10:32

      Fabio non ricrdo l’episodio ma sei sicuro che il problema non foesse di traduzione in italiano nel doppiaggio? Che un telefilm americano chiami rugby una partita di football americano mi sembra alquanto strano

      • Stefo 30 Luglio 2017, 10:36

        Scusa intendevo film, concetto resta o stesso, penso sia un refuso nel doppiaggio

        • fracassosandona 30 Luglio 2017, 15:18

          facevano lo stesso errore i doppiatori dei Jefferson nei primi anni ’80…
          che poi non è un errore, è che “football” richiama più il calcio di quanto rugby non richiami una palla ovale…
          mettetevi nei panni dei doppiatori DELL’EPOCA, fatevi due conti e capireste che qui da noi non si sapeva neanche cosa fosse il football americano…

          • Stefo 30 Luglio 2017, 15:47

            Concordo fracasso, calcolando che mash era anni 70, il football americano non credo fosse ancora arrivato in Italia, tra “calcio americano” e rugby che era comunque di nicchia era piu’ facile “tradurre” col secondo…ma allora e’ una questione italiana non americana, che di sicuro sapevano cos’era il loro football 🙂

          • Stefo 30 Luglio 2017, 15:48

            Quando dico “arrivato” in Italia intendo nelle TV e quindi un sapere di cosa si tratti.

          • Gio Cavo 31 Luglio 2017, 07:14

            Forse, più che un errore vero e proprio nella traduzione, era una questione di numero di sillabe nel doppiaggio. Football americano è molto più lungo da pronunciare di rugby e magari non ci stava bene. Azzardo una ipotesi, eh.

    • xnebiax 30 Luglio 2017, 13:26

      Per me, Fabio, ti sbagli. Il Rugby certo non supererà football, basket, baseball e nemmeno soccer e hockey. Ma potrebbe riuscire a diventare professionistico. Che è quanto basta per crescere moltissimo. Vedi Giappone.
      I giocatori li avranno. A noi nel ranking già stanno alle calcagna.

  2. Stefo 30 Luglio 2017, 13:20

    Schoninger ha provato a speculare col Pro Rugby. Pensava di giocare in anticipo, mettendo su una lega a spese sue, pensando che dopo una stagione sarebbero arrivati sponsor, TV, partner commerciali. Non e’ andata cosi’, i tempi non eran maturi per questo tipo di interesse, e finita la prima stagione in disavanzo ha chiuso i rubinetti sperando pero’ in un buyout da parte della Federazione…non gli e’ andata bene, perche’ la federazione puo’ aspettare la fine dell’accordo per poi provare qualcosa di suo (MLR) o di diverso (Pro 15 con quelli della CL?).

    Si e’ molto parlato in questi anni di quanto velocemente si stesse sviluppando il rugby in USA, il problema che la “versione” che si sta sviluppando bene e’ il Sevens, che sta anche togliendo forza al XV femminile che aveva raggiunto risultati piu’ che soddisfacenti in passato. I programmi di talent transfer sono una grande idea ma la sensazione e’ che peschino gli atelti un po’ troppo tardi, per cui si ritrovano giocatori di primissimo livello in termini atletici (cosa ovvia con le strutture che le universita’ con buoni programmi sportivi hanno) ma con problemi di skill e sopratutto poco “acume tattico”. La strada del talent transfer e’ sicuramente valida, calcolando che c’e’ una abse di atelti enorme, ma la svolta la potranno fare solo se riusciranno a crescere la base giovanile e la qualita’ con cui vengono formati, affiancare gia’a livello high school il rugby agli altri sport…ovvio e’ piu’ facile dirlo che farlo, ma aspettare i 21-22 anni lo scarto di altro sport e’ tardivo.

  3. Jager 30 Luglio 2017, 17:02

    9 formazioni giusto ? Non 12 ? Strano un paese per un paese molto più grande dell’ Italia , perché non fanno un campionato a 12 ? È poi questa mania di attrarre sponsor ed investimenti importanti , rischiano di fare un campionato veramente professionistico , ma nulla rispetto alla nostra eccelllenza !

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