Treviso sfoglia la margherita europea. E preferisce ancora la Challenge

Dopo Amerino Zatta anche Marius Goosen dice la sua: “Dobbiamo essere realisti: oggi è inutile andare in Champions”

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Giochiconleciglia 11 Aprile 2016, 09:12

    Giusto, bravo Marius

  2. berton gianni 11 Aprile 2016, 09:30

    Mario Oca e’ stato un gran bel giocatore; ma bello, bello, bello. 🙂
    Ad oggi, per me, e’ di gran lunga la piu’ grande delusione del Benetton.
    Batte persino QualaZatta…

    • San Isidro 12 Aprile 2016, 00:37

      mi spiace dover concordare con te, non capisco nemmeno il suo rinnovo come DoR la prossima stagione…

  3. mauro 11 Aprile 2016, 09:33

    quando si dice motivare il gruppo…
    “A Swansea, contro gli Ospreys, abbiamo sempre perso, a volte in modo pesante: faremo di tutto per cercare di cambiare questa tendenza, ma lo vedo un campo molto difficile da espugnare”. Anche questo è realismo Marieto?
    Un mini corso di psicologia, un training con qualche mental coach, anca na seduta spiritica, fai qualcosa per migliorarti nel rapporto con la motivazione nello sport, sennò una vignetta (piccola vigna) in SA che xe mejo…

  4. fracassosandona 11 Aprile 2016, 09:45

    Campione mondiale di tresète-chi-fa-manco (versione veneta del ciapanò)…

  5. Stefo 11 Aprile 2016, 09:49

    Ma al prossimo board del Pro 12 quindi si puo’ risolvere tutto molto velocemente.

    Rappresentante gallese “Fioi stat storia di una rappresentante per union xe na bueada…per far andar quei scorfani de Zebre o Treviso in Cempions dove che i ciapa 50 punti a partia, tenemo fora squadre piu’ forti…poi el Pro 12 no ga squadre ai quarti de final…faxemo e prime 7 echetasbxxx!”
    Rappresentante Italia”Mi voto a favor dea proposta!Che deto fra nialtri qua, Zebre e Treviso no vol gnanca xogar in Cempions…i preferise ndar xogar in Chaeng Cap co quei de Brive, poi quei inglese dea salsa…el Worster o come caxo se ciama…dai fioi nialtri ghe stemo, e prime 7 e nialtri ndemo in Cahenge cusi'”

    • Unforgiven79 11 Aprile 2016, 10:49

      Rappresentante scozzese: “Ho delle sentite riserve sulla meritocrazia del metodo di assegnazione. Ma sono pienamente d’accordo su quel “echetasbxxx!” e possiamo partire da lì.”

    • Mich 11 Aprile 2016, 12:25
    • Hullalla 11 Aprile 2016, 14:24

      Pero’ voemo i schei dea Cempions istesso… 😉

  6. Camoto 11 Aprile 2016, 10:07

    Per lo stesso ragionamento forse preferiscono l’Eccellenza al Pro12.
    Ma quella ora costa di più visto che i schei son 400 mila per le prime 4 e non 4 milioni sempre.

  7. gsp 11 Aprile 2016, 10:14

    Ha ragione Marione sulla Cheeempions. ed io aggiungerei che si potrebbe anche richiedere di giocare solo in casa e mai fuori casa in pro12, con la garanzia di avere sempre gli ultimi posti garantiti. e chiederei anche che la partita si ferma appena le italiane sono in svantaggio di 10 punti, tanto di fatto e’ gia’ cosi’. Cancellerei anche la parola “dignita’” dal dizionario.

  8. gsp 11 Aprile 2016, 10:20

    tornando seri. nel rugby italiano si perde, male e spesso di tanto. non e’ bello ne’ divertente per nessuno. Pero’ e’ cosi’. a Zatta, Goosen e molti dei giocatori non l’ha prescritto il dottore di giocare a rugby. se manca la volonta’ di confrontarsi e di lottare, e la capacita’ di migliorare possono tranquillamente lasciare perdere e dedicarsi ad altro. c’hanno provato, non ha funzionato si mettano l’anima in pace. lascino a chi ha voglia di lottare.

    se avessimo un presidente serio e vero, il telefono a treviso oggi squillerebbe senza sosta e rosso di rabbia.

    • carlo s 11 Aprile 2016, 10:25

      sottoscrivo!!!

    • Stefo 11 Aprile 2016, 10:37

      gsp volendo parlare seriamente, il punto che fa Goosen dell’essere in un momemto di transizione ed il prossimo anno con squadra con tencico e rosa molto cambiata da far crescere e quindi meglio partire un gradino sotto non e’ proprio una coglionata di per se stessa….il problema e’ che certe cose non el puoi dire pubblicamente cois’…dal lato motivazionale di cui aprla Mauro, al rispetto della competizione non puoi…al limite lo dici a tua moglie a casa.
      Il meglio pero’ e’ l’aspetto politico, ora se questa cosa viene tradotta con i Gallesi pronti a mettere sul tavolo la questione come pare come fa il rappresentante al board italiano a trattare quando il DoR di una delle due squadre dice “si meglio fuori dalla Champions”?

      • try 11 Aprile 2016, 10:43

        Concordo lo puoi pensare e dire a casa tua, ma non puoi dirlo pubblicamente.

      • Unforgiven79 11 Aprile 2016, 10:55

        Se le cose si discutono solo in riunioni interne, non va bene (“Che abbiano il coraggio di ammetterlo apertamente! Treviso preferisce la Challenge Cup per costruire fiducia attorno alla nuova squadra, non c’è nulla di male e sarebbe più onesto verso i tifosi ammetterlo!”), se le cose vengono dette con anglosassone schiettezza non va bene nemmeno (“Queste cose non dicono apertamente! Che professionalità è?!?”). A me quest’uscita pare un segnale di realismo e di strategia a lungo raggio su più stagioni, merce che a Treviso non si vedeva da un po’.

        • gsp 11 Aprile 2016, 11:02

          mah, non ho mai sentito o letto nessuna strategia che contempli l’arrivare ultimi ed abbia zero ambizioni.

          • tony 11 Aprile 2016, 15:29

            @gsp , l’ambiente si è ‘svaccato’ per dirlo alla trevisana , per cui già fai fatica a competere per i motivi noti …. ‘asemo perdar che se meio’ …..

        • Pif87 11 Aprile 2016, 11:18

          @Unforgiven79, quello che dici tu è verissimo, ma il punto è proprio che Marietto ha dato un colpo al cerchio e uno alla botte. Vincere si, ma champions cup no…arrivare ultimi no, ma manco davanti alle zebre…kebab si, ma senza cipolla. Per me non lo devi dire, non adesso per lo meno con ancora delle partite da giocare. Poi, a fine stagione fai tutto il tuo bel discorso, dici che è meglio stare in Challenge, che miri a creare una squadra adatta alla Champions in tot tempo ecc. ecc. Così dai un segnale di strategia a lungo raggio, chiaro e preciso. Invece così, la percezione che ho io è che al solito non ci saranno investimenti significativi e che se l’anno prossimo andrà bene saremo tutti contenti, se no si ripartirà da capo.

          • enricalvisano 11 Aprile 2016, 13:34

            Il kebab SEMPRE senza cipolla, altrimenti “muoro” 😀

          • gsp 11 Aprile 2016, 14:15

            no dai, un po’ di cipolla ci vuole. ed anche il leggero profumo d’aglio. agnello e pollo insieme per me.

          • Unforgiven79 11 Aprile 2016, 15:43

            Ha solo distinto tra ambizioni a breve ed ambizioni a medio periodo: ha probabilmente capito, e data l’esperienza di quest’anno ci voleva poco, che ora come ora la squadra ha più bisogno di conferme che di sfide. I benefici che una, meno improbabile, buona Challenge può portare sono al momento maggiori di quelli che pochi e saltuari lampi in una Champions’ probabilmente ricca di ceffoni… sia a livello di squadra che di tifosi allo stadio. Altrimenti il kebab ti va di traverso per largo.

        • Stefo 11 Aprile 2016, 11:44

          Unforgiven no un attimo una cosa e’ dire “siamo in ricostruzione spero i tifosi portino pazienza” piuttosto che “partenza lanciata,s quadra che nelle finestre internazionali fara’ bene”…altra cosa ancora e’ dire quello che ah detto Goosen.

          • Unforgiven79 11 Aprile 2016, 15:36

            Goosen ha solo detto ‘Per ora siamo da Challenge, non di più’.

          • Stefo 11 Aprile 2016, 16:21

            Io leggo diversamente…ognuno la vede coem preferisce.

      • gsp 11 Aprile 2016, 11:01

        non e’ una coglionata stefo. E’ un totale dato di fatto la rifondazione e transizione, a livello societario, di nazionale e movimento.

        Pero’ e’ la scomparsa dell’ambizione che non riesco proprio a capirla, sopratutto in ambito sportivo. ed a livello politico, pensaci ca..o.

        • Stefo 11 Aprile 2016, 11:46

          Io non credo sia una mancanza di ambizione a livello generale ma credo sia temporaneo in base a quanto dice Goosen…certo doveva stare attento e dosare bene le parole.

          • gsp 11 Aprile 2016, 12:16

            o anche spirito di combattimento.

          • tony 11 Aprile 2016, 15:31

            @Stefo passa per Treviso quì ‘ se nda tutto in vaca’ speriamo nei prossimi…..

        • CarloMartello 11 Aprile 2016, 13:36

          Completamente d’accordo … Va bene il realismo ma partire sconfitti è il miglior modo per perdere …Sono casi non la regola ma facendo un parallelo con il calcio pensiamo al Leicester in Inghilterra che ad inizio campionato era data come vittima sacrificale e ora si gioca il campionato. Lo sport è fatto per sognare suvvia !!

          • Unforgiven79 11 Aprile 2016, 15:33

            Il tifoso, sì, può sognare. Il dirigente sportivo deve pianificare.

          • Hullalla 12 Aprile 2016, 04:01

            Di fatti, una grandissima pianificazione in questi ultimi anni…

      • fr78it 12 Aprile 2016, 13:54

        Storia di Treviso in pro12:
        38pt
        36pt
        50pt
        30pt
        19pt
        …attualmente 16pt

        Come non sottoscrivere le parole di gsp ?
        Un atteggiamento sostanzialmente perdente da parte dei vertici non può essere da stimolo per i giocatori di una squadra.

  9. Thunderstruck 11 Aprile 2016, 10:37

    “Faremo DI TUTTO per vincere TUTTE le partite da qui alla fine e NON arrivare penultimi ma…NON vogliamo andare in Champions!” AHAHAHAHAHAH!
    Una gara a chi arriva ultimo. E secondo me le Zebre stan facendo da mesi lo stesso ragionamento, dopo aver dimostrato di valere qualcosa.
    “Prego, passi Lei” “No, no, ci mancherebbe, vada avanti Lei” “Ma che scherza, non mi permetterei mai, prego” “Ma le dico di no, si accomodi pure Lei…” Ahahah!
    Tanto realisti quanto penosi.

    • Dan 11 Aprile 2016, 10:43

      La versione rugbystica di Luigi Malabrocca 😀

      • Thunderstruck 11 Aprile 2016, 11:54

        Ahah! A sto punto, credo che sarà un gioco di pretattica come i ciclisti di velocità quando stanno in surplace. All’ultima partita di Pro12, la penultima in classifica schiererà un atleta non convocato. Partita persa, penalizzazione e finalmente l’insperato ultimo posto!

      • enricalvisano 11 Aprile 2016, 13:36

        L’uomo che arrivò così ultimo da non trovare più nessuno al traguardo, mitico Malabrocca

    • San Isidro 12 Aprile 2016, 00:44

      “Tanto realisti quanto penosi”, esatto @Thunder…

  10. ginomonza 11 Aprile 2016, 10:38

    Allora :
    1) svelato l’arcano : ecco perchè perdono sempre le nostre due,nessuno vuole fare la champions e Guidi se ne è accorto tardi ! che piccione (con gran rispetto di questi bei volatili) 🙂 🙂
    2) vadano dal board della Cheempions e comunichino che non frega niente questa coppa.
    3) Imparino a lottare da Ranieri e i suoi uomini.

    • tony 11 Aprile 2016, 15:34

      @gino non so in nazionale, non conosco l’ambiente ma in pro12 e nei club e andato tutto a ‘puttane’……

  11. fracassosandona 11 Aprile 2016, 11:04

    a parte le dignitose tre vittorie delle zebre in challenge (competizione a cui worcester e la Rochelle hanno partecipato svogliatamente), il rugby italiano non ha onorato alcuna manifestazione quest’anno: non il 6N (maggiore e under20), non la champions, non il pro12 e nemmeno la Qualification Cup…
    per fortuna che a restituire credibilità al movimento c’è il Presidente che saprà far valere il proprio peso diplomatico presso gli amici scozzesi…

    • mauro 11 Aprile 2016, 11:46

      c’è qualcuno che ha onorato la maglia con impegno e serietà: le donne…

    • enricalvisano 11 Aprile 2016, 13:39

      Calvisano ha onorato la Challenge, peccato che si sia trovato in girone due squadre da Champions (che probabilmente finiranno in finale) contro cui non poteva fare meglio di come ha fatto.

  12. jeekelemental 11 Aprile 2016, 11:18

    Troppe ciacole! Fuori soldi e palle e mettere in piedi un progetto pluriennale altrimenti si passi la mano.

  13. frank 11 Aprile 2016, 11:29

    Ridicoli. Vergogna sportiva.

  14. Rabbidaniel 11 Aprile 2016, 11:48

    Dopo anni di 6N, di Pro12 e di Coppe il nostro rugby è ridotto a questo. Siamo in un clima di rifondazione continua, sembra che i cicli precedenti siano stati inutili o, peggio, dannosi. Al di là delle colpe, o dei meriti, dei protagonisti degli ultimi anni, probabilmente c’è stato un errore sostanziale all’inizio.

    • gsp 11 Aprile 2016, 12:14

      rabbi, il problema principale per me e’ lo stesso da 15 anni. il non sapersi adattare al rugby professionistico. ed e’ un problema che si sarebbe posto per qualsiasi scelta fatta o non fatta in passato.

      per chiarire, anche senza celtic, o senza eccellenza, il problema della nazionale di confrontarsi col pro rugbystico ci sarebbe stata comunque.

      • Rabbidaniel 11 Aprile 2016, 12:24

        Dici poco, equivale a una cecità assoluta nella lettura della tendenza generale!
        Per me il problema è che si è voluto ampliare una casa insistendo su una struttura che non poteva reggere il peso delle aggiunte così com’era, ma si è proceduto badando più alle questioni politiche che a quelle tecniche.

        • gsp 11 Aprile 2016, 16:19

          totalmente daccordo caro rabbi. ma quella casa collassavva lo stesso, anche senza allargarla. anche rimpicciolendola.

      • Stefo 11 Aprile 2016, 12:36

        gsp, ni, si e’ deciso di provare a fare in qualsiasi maniera il professionismo senza avere:
        – un sistema di sport di base e sviluppo in grado di reggere il sistema pro;
        – imprenditori/investitori che ci investissero;
        – un seguito di pubblico iniziale che giustificasse l’avventurarsi nel rugby di un imprenditore/investitore;
        – un interesse mediatico che giustificasse l’avventurarsi nel rugby di un imprenditore/investitore ed aiutasse nella crescita del seguito;

        Si e’ vissuto nel DOGMA che l’unica via fosse il professionismo anche se raffazzonato com’era ed e’, mai ci si e’ fermati a pensare se ci fossero (o ci siano) percorsi alternativi piu’ adatti. Si e’ andato avanti a scopiazzare altri modelli ma solo nell’alto livello senza capire che quei sistemi di alto livello reggono perche’ sotto c’e’ qualcosa, senza valutare i costi anche non puiramente finanziari che tali modelli di alto livello comportano sul movimento.

        • gsp 11 Aprile 2016, 13:25

          pienamente daccordo stefo. pero’ se anche non si fosse fatta la CL, si fossa tagliato l’eccellenza e speso tutto su formzione il problema per me sarebbe rimasto. ovvero formazione funzionale ad un futuro pro e giocare pro almeno a livello di nazionale.

        • Hullalla 11 Aprile 2016, 14:30

          che fenomeni di dirigenti!

      • tony 11 Aprile 2016, 15:37

        @gsp pensa Te capito da Te che manco vivi in Italia.

  15. mauro 11 Aprile 2016, 12:06

    certo è che la foto con “quello là” sullo sfondo è, già da sola, tutto un programma…

    • Rabbidaniel 11 Aprile 2016, 12:25

      Pare che sia il prossimo coach del lancio in touche.

      • mauro 11 Aprile 2016, 12:53

        per me lo è già, o comunque è il personal coach di Giazzon (Mojan tuti do, uno partio quealtro rivà…)

  16. Jock 11 Aprile 2016, 12:19

    @ gianniberton, non riposto abbiamo già sputato veleno in privato. Certo che tra Guidi che insulta i suoi giocatori, Goosen e Zatta (noto come la penso, su quei due), belle tempre di combattenti, di persone rette, intransigenti, serie, di saldi principi; anche intellettualmente liberi. Mi è difficile aggiungere altro.

  17. Jock 11 Aprile 2016, 12:30

    OT per @gianniberton: avvisa @mauro che non siamo dei vecchi sporcaccioni, ma giovanotti ancora presenti a se stessi. 🙂

    • berton gianni 11 Aprile 2016, 12:33

      E’ “quel se stessi” che mi frega !!

      • Jock 11 Aprile 2016, 12:36

        Di roba che ti frega, ne avrei un lista lunga dalla Piazza al Monigo. 🙂

        • berton gianni 11 Aprile 2016, 13:04

          Precisa meglio : dalla piazza al Monigo, passando per Biban di Carbonera… 🙁

          • Rabbidaniel 11 Aprile 2016, 13:10

            Bei posti ciò, ‘ndavo sempre mi a sparaxine…

          • berton gianni 11 Aprile 2016, 13:15

            😀
            Occhio, fratello, da quelle parti ci abita l’Ebete…

    • mauro 11 Aprile 2016, 12:50

      e’ @Giovanni che lo disse 🙂

  18. Katmandu 11 Aprile 2016, 12:57

    Ho troppo rispetto per Goosen per pensare che sia stato lui a dire ste cose, io ho capito essere realisti ma l’allenatore di TV che gli va bene arrivare dietro tutti (perchè le zebre non arriveranno certo terzultime) ha sbagliato indirizzo

  19. parega 11 Aprile 2016, 13:10

    direi che abbiamo toccato il fondo, e forse stiamo scavando ancora
    livello tecnico mai visto cosi’ basso da decenni e adesso anche interviste con una negativita’ che ti fa’ dire…ma allora perche’ ci siamo ?
    roba da mat….
    grazie a tutti i primattori di questa farsa in 15 atti

  20. berton gianni 11 Aprile 2016, 13:14

    E’ una questione che proprio stamane si stava elucubrando con Jock : piu’ che giusto che anche agli ex giocatori sia concesso di intraprendere l’attività di allenatore. ( sottintendo per l’età dell’inizio )
    E reputo corretto anche una eventuale corsia preferenziale per chi, anche se non un campione, abbia vestito la maglia azzurra.
    Però il giudice supremo resta sempre e solo il campo.
    Tu, coach o player, va in campo e dimostra.
    Non deve essere considerata un’onta l’eventuale risposta negativa.
    Uno, però, deve saperne prendere atto. Viceserva, entra a far parte dei parassiti/leccaculi che si imboscano quasi sempre sotto l’egida della propria federazione d’appartenenza. ( …chi non sa fare, insegna…).
    Mario Oca, Castoro Troncon e altri ancora, personalmente non mi fa piacere vederli…incamminarsi verso questa direzione.

    • parega 11 Aprile 2016, 13:18

      riassumendoti
      mancanza di meritocrazia

    • gsp 11 Aprile 2016, 13:22

      tu e jock che vi elucubrate a vicenda. mi affascina e spaventa allo stesso tempo.

      • Jock 11 Aprile 2016, 13:28

        @ gsp: vergogna, tu ciurli nel manico. 🙂

        • berton gianni 11 Aprile 2016, 14:30

          Ciao Gsp.
          Più precisamente, Jock et io elucubriamo a vicenda, ma a Vicensa, con Mauro.
          Altro che il trio Lescano !!

          • Giovanni 11 Aprile 2016, 16:10

            Il trio Loscano! 😀

        • Giovanni 11 Aprile 2016, 16:09

          Spezzo una lancia a favore di @gsp: sabato era tra i manifestanti fuori l’albergo dove si svolgeva il congresso dei tories, ad urlare “Chum go!”, col naso da porky a fare il verso oink-oink. 🙂

    • San Isidro 12 Aprile 2016, 00:51

      dell’arrivo di Troncon a Treviso, per fortuna, non se ne parla più…

  21. Jager 11 Aprile 2016, 13:27

    Io non credo cghe si tratti di mancanza di voglio di lottare , trattasi semplicemente di guardare in faccia la realta per quello che è . Non credo che sia serio , ne utile andare a prendere 50 punti a partita , meglio confrontarsi con chi è alla tua portata . Visto che si parla di mental cohacing , giocare sempre con chi è fuori dalla tua portata , e perdere il 90% delle partite che giochi , non credo infonda fiducia nei propi mezzi e neanche sia così formativo come si pensa

    • ginomonza 11 Aprile 2016, 14:15

      Con questo criterio sinesce dal PRO 12 visto che non è che ne prendiamo di meno!

      • Hullalla 11 Aprile 2016, 14:37

        esatto – non provarci nemmeno, ma pur sempre dissanguando il movimento non mi sembra il massimo…

      • Jager 11 Aprile 2016, 21:33

        @ginomonza
        Uscire dal pro12 è un opzione da valutare , forse non la migliore , ma appunto da valutare . Del resto in quasi 6 anni di partecipazione si è speso molto ( troppo ) senza i ritorni preventivati , sicuramente andare avanti così non serve . Probabilmente , come già scritto da altri utenti del blog , ridurre ad una le franchigie e creare più sinergia tra questa e l’eccellenza ( e più in generale tutti i tornei domestic ) , investire sulla formazione di base potrebbe essere un modo più vantaggioso di spendere i soldi federali . Concludo ribadendo il concetto che giocare sempre contro chi è di un livello superiore al tuo , rimediando spesso delle asfaltate , non ti fa migliorare per il fatto che non riesci ad avere una corretta percezione del tuo livello , ed in oltre demoralizza : se non vinci mai non puoi sviluppare una mentalità vincente , infatti la nazionale offre spesso le migliori prestazioni contro avversari in cui la scofitta è scontata , mentre dove bisognerebbe vincere offre prestazioni spesso opache per il fatto che non sa ” imporsi” su un avverrsario più debole …. In una parola sola manca la mentalità vincente

    • gsp 11 Aprile 2016, 14:30

      e’ anche questione di motivazioni. abbiamo visto rovigo in casa contro i russi. e questi sono assolutamente alla portata.

      • bersagliere_rossoblu 11 Aprile 2016, 17:03

        sulle motivazioni pari a zero concordo pienamente, basta vedere chi aveva rovigo in campo e chi era in tribuna seduto accanto a me…
        in merito al fatto che i russi fossero alla portata siamo ben lontani dalla realtà.
        2 dati veloci:
        – questi hanno un budget quasi 3 volte superiore al rovigo e di conseguenza di tutte le squadre di eccellenza
        – questi hanno battuto brive e newcastle mettendo in difficoltà la capolista connacht
        vi assicuro che per come li ho visti giocare, un rugby elementare ma efficacie, manco benetton e zebre passavano sabato, fidatevi.

  22. Danthegun 11 Aprile 2016, 13:36

    Credo che il concetto sia del tutto onesto e condivisibile.
    Ad oggi, e per qualche anno ancora, le nostre celtiche non saranno mail al livello della Champions. Ci si può stare per onore, per politica, visibilità. Ci sono mille motivi per non abbandonare la Champions; mille motivi ma nessuno sportivo.
    Visto che si parla continuamente di riformulare campionati e coppe allora credo che non sia per nulla un errore ragionare della possibilità di partecipare solo alla Challenge con le due Celtiche.
    Allo stesso modo ha poco senso la partecipazione delle squadre di Eccellenza alla Challenge. Il mio parere è che sarebbe molto più utile a tutto il movimento che a partecipare alla Challenge fosse una selezione dei migliori giocatori italiani dell’eccellenza. Una sorta di Italia Emergenti dove i giocatori giocano con la loro squadra il campionato interno e poi vengono selezionati e allenati la settimana prima per i match di Challenge.

  23. Mr Ian 11 Aprile 2016, 14:30

    Se si arriva a questi ragionamenti è solamente l inizio della fine. Siamo per il momento inferiori? bene, sarà compito dello staff studiare una gameplan che possa cogliere il meglio dalle nostre caratteristiche, considerando che la difesa avrà la massima priorità.
    Un allenatore che mette già le mani avanti farebbe meglio a dare le dimissioni, vuol dire che non è motivato abbastanza nello svolgere il proprio compito…
    Allora da adesso in poi le perderanno tutte per non arrivare penultimi?
    Allora lo stesso potrebbe fare il pubblico, me ne rimango a casa perché tanto so che la squadra le perde tutte…ma dico io come si fa a rilasciare certe dichiarazioni alla stampa?!?!

  24. HumptyDumpty 11 Aprile 2016, 14:49

    Attenzione che chi ha messo li’ Goosen la pensa alla stesso modo …ambizioni zero. E la motivazione per Goosen dovrebbe essere perdere il posto se non si fanno risultati positivi. Lui mi sembra ultra protetto.

  25. tifoso ignorante 11 Aprile 2016, 14:55

    In una intervista alla TV nell’intervallo di (mi pare) Treviso-Glasgow Minto disse, più o meno, “siamo avanti nel punteggio è quindi i nostri avversari adesso torneranno in campo supermotivati e ci daranno una bella ripassata”… Rimasi esterrefatto quando ascoltai queste parole.
    Adesso la conferma: I giocatori di Treviso non credono alla possibilità di battere gli avversari, e non potrebbe essere diversamente, visto che non ci credono nemmeno quelli che dovrebbero motivarli…
    Goosen si ricordi che un suo maestro e predecessore, con materiale appena migliore, riusciva a mettere paura a Leicester, Perpignan, i migliori Ospreys….
    E dopo faccia le valige, e con lui Zatta!

  26. gsp 11 Aprile 2016, 15:00

    quanto possiamo a dare Franco per tornare? dove mando i miei 15 euri?

    • Giovanni 11 Aprile 2016, 16:13

      A me, grazie 🙂

      • gsp 11 Aprile 2016, 16:54

        se, se, manco 50 centesimi, non m’hai mandato neanche il casatiello a pasquetta. sarebbe bastato anche un buon danubio ed invece niente. e ti pare normale?

        • Giovanni 11 Aprile 2016, 17:04

          Beh, il Signore è resuscitato il giorno di Pasqua, ma prima di ascendere al regno dei cieli ha deciso di fermarsi a cena da me…non è avanzato nulla! 🙂

  27. mamo 11 Aprile 2016, 15:12

    A mio parere Goosen, questa volta, non dice una stronzata e, sempre sta volta, non sbaglia neppure il modo di esternare la sua idea.
    Credo che siamo tutti più o meno d’accordo sul fatto che anche la Nazionale patisce, psicologicamente, l’assoluta disabitudine a vincere dei nostri giocatori, al punto che mi viene il dubbio che le prestazioni dei nostri emigrati, a parte l’oggettiva crescita, siano migliori rispetto ai “fermi” anche perché sono abituati nei loro Club a giocarsi le partite fino alla fine.
    Non credo neppure sia vero che la Champions dia prestigio se lì vai a fare la figura del San Marino di turno.
    Se vogliamo crescere immagino sia giusto andare per gradi, in Challenge – con una squadra effettivamente rinforzata – c’è l’oggettiva possibilità di andare ai quarti; ci sarebbe un obbiettivo, realistico e tutt’altro che poco ambizioso.
    E’ vero che anni fa mettevamo paura a tanti ma in questi anni i “tanti”, avendo budget adeguati, sono cresciuti a dismisura rispetto a noi che, ridotti all’osso economicamente, siamo “indietreggiati” come accade alle mischie perdenti.
    Così la penso.

    • ginomonza 11 Aprile 2016, 15:24

      La soluzione mamo ! Quale è?
      Eccellenza?

    • mauro 11 Aprile 2016, 15:26

      Luciano e fratelli partirono da un negozietto a fianco del Teatro Comunale per poi espandersi nel mondo, oggi a Treviso vendono nella vecchia sede della Banca dell’Agricoltura.
      Se avessero ragionato come Goosen oggi sarebbero col carretto a vendere al mercato del martedì, neanche al sabato perchè costa troppo…

    • mamo 11 Aprile 2016, 15:51

      Ciao Gino e Mauro, rispondo a entrambi.
      L’Eccellenza ? Non necessariamente, anzi. Visto che alla Challenge possono partecipare di diritto le non classificate alla Champions (Top14, Pro12, Aviva) basta riformulare la modalità di partecipazione.
      Ti dirò di più: se Rovigo e le altre italiane avessero fatto a meno di giocare in Challenge c’avremmo tutti guadagnato in dignità e credibilità.
      L’idea che le italiane restino fuori dalla Champions è dei francesi e degli inglesi (soprattutto dei primi) e allora che ci riformulino la Challenge in modo che ce la andiamo a giocare.

      Benetton e le ambizioni.
      Sono d’accordissimo che nella vita bisogna avere delle ambizioni ma ho imparato che in ogni caso bisogna vivere con i piedi per terra: se non si mangia non si ha la forza nemmeno di sognare.
      A mio parere proporsi come obbiettivo 2016/2017 arrivare nelle prime 8, magari pure nelle prime 4, di Challenge è essere, oggi come oggi, ambiziosi ma con i piedi per terra.

      • ginomonza 11 Aprile 2016, 16:17

        mamo per ora le cose stanno così come sono!
        Probabilmente TV giocherà la Challenge e vediamo come si comporta.
        Il problema però è che per TV sarà la terza stagione che ricomincia non la terza stagione del progetto.
        Quasi quasi mi sembra una scusa fatta apposta!

        • mamo 11 Aprile 2016, 16:29

          Spero non sia una scusa, sarebbe gravissimo.
          Però, @Gino, ti immagini andarsi a giocare un quarto alla pari con gli Harlequins ? … alla pari … beh, son io adesso che non ho i piedi per terra 😉

    • Hullalla 12 Aprile 2016, 04:12

      Da come la metti sembra che i budget altrui siano crsciuti per miracolo e i nostri siano calati per sfortuna.
      Palle.

      Tanto piu’ che nei nostri budget ci sono i contributi Cempions che evidentemente ci hanno sempre fatto comodo, pur non avendo mai preso sul serio la competizione (e oggi, a quel che leggo, men che meno).

      Vogliamo auto-retrocederci? Bene, ma allora dobbiamo rinunciare anche alla fetta di torta che finora abbiamo mangiato a sbafo, con buona pace del budget.
      Un alibi in piu’.

  28. ginomonza 11 Aprile 2016, 15:21

    Ragazzi, ma tra zatta guidi e goosen mi vien voglia di riabilitare totalmente JB.
    Almeno lui provava a fare un certo tipo di gioco;
    che poi non riuscisse forse non era tutta colpa sua 🙂 🙂

  29. fracassosandona 11 Aprile 2016, 15:32

    è su questi presupposti che perdiamo giocatori come Campagnaro e Favaro…
    se fossi in Zanusso Morisi Ragusi e compagnia giovane me ne andrei più volentieri a giocare in una squadra di seconda serie in francia o in inghilterra piuttosto che rimanere in una squadra senza ambizioni in pro12…

    è su questi presupposti che sono un ex abbonato e che ormai vengo allo stadio saltuarimanete più per incontrare gli amici che per vedere la partita…

    ps: il 29 sarò lì a salutare nitoglia e tutti i non rinnovati che, alla luce di quanto sopra, ci rimettono molto poco…

    • tony 11 Aprile 2016, 15:49

      @fra vatti a rileggere quanto dissi due anni fa sul disimpegno… adesso siamo al dunque….. non posso che condividere. non c’è un minimo di ambizione e di orgoglio per crescere…..

    • mamo 11 Aprile 2016, 17:02

      Secondo me, @Fracasso, una cosa è il Pro12 e una cosa la Champions.
      Il prossimo anno, se ci si rafforza – ovviamente -, si potrebbe benissimo cercare di raggiungere dei traguardi in Pro12 che so, nelle prime 8; al pari della Challenge. In Chamnpions, oggettivamente, cosa mai vuoi raggiungere con il gap che abbiamo rispetto alle francesi e alle inglesi.
      Piuttosto il problema, come dici tu, è quello dell’emigrazione, sacrosanta libertà ma dovremmo trovare il modo di arginarla (Japan docet).

      • mauro 11 Aprile 2016, 18:01

        @mamo, ti prego di prendere nota del virgolettato nel mio commento delle 9.33, è tutta farina del sacco delle dichiarazioni di Goosen. Non è interessato (lui come i suoi capi) alla Champion e nemmeno a provare a vincere in Pro12 o almeno a provarci, perchè se parti con questi programmi hai già perso e tanto vale risparmiare le spese di trasferta e ‘ndar tuti a Cendon a magnar el pesseto.
        Oramai solo la Benetton di Zatta può contornarsi di persone così, senza ambizioni. Mi auguro che Crowley sia di una pasta diversa.

        • mamo 11 Aprile 2016, 18:27

          l’ho letto, se sono parole sue è avvilente, lo ammetto.
          Però @Mauro quando leggevo i proclami pre-partita di Casellato (o quelli di Marius) su vittorie che si sarebbero andate a conquistare in giro per l’Europa un pochino mi piaceva credergli ma, dentro di me, lo mandavo a cagare.
          Non difendo Goosen, tant’è che nel mio post iniziale ho specificato che “sta volta” non gli davo torto.
          Quanto a Crowley, sono sicuro che sarà di una pasta diversa e vorrei proprio vedere il contrario.
          Son sicuro che lotterà (contro l’apatia generale) e poi confido sul fatto che giocava Estremo e, quindi, di natura è un contrattaccante.

      • fracassosandona 11 Aprile 2016, 18:30

        mamo la salvezza è un obiettivo nei campionati in cui sono previste le retrocessioni…
        partecipare ad un campionato chiuso per non puntare nemmeno alla prima metà della classifica (sto parlando del sesto posto) non ha nulla di sportivo…
        in questo modo manchi di rispetto al pubblico pagante (che giustamente ha cominciato a starsene a casa) ed agli sponsor, ai giocatori che ci rimettono la salute (hai visto come è uscito Fuser dal campo l’altro giorno?) per poi sentirsi dire che bisognava arrivare ultimi…
        se un giocatore avesse fatto un’affermazione come quella di Goosen o di Zatta sarebbe stato licenziato per alto tradimento…
        se il Presidente e il DOR di un club auspicano a mezzo stampa e a campionato in corso che la squadra non ottenga il massimo obiettivo possibile siamo ai limiti dell’illecito sportivo…

        dirò una cosa che potrà sembrare forte, ma se la sagacia manageriale di Zatta è quella che si è palesata in questi ultimi due anni, dobbiamo quasi quasi considerare Gavazzi il male minore…

        • mamo 11 Aprile 2016, 19:00

          OK, @Fracasso non posso darti torto, tantomeno te lo voglio dare sullo spessore manageriale (e non) di Zatta e Goosen ma mi attengo alla realtà che, nel nostro caso, si traduce in budget: quanto mette Benetton ? O meglio Luciano quanto arriva a scucire ad Alessandro ?
          Perché tutto sta lì.
          Se sul piatto ci saranno soldi, fatte le scarpe a Zatta e Marius, potremo tornare, oltre che al Monigo, pure ambiziosi.
          Per ora:
          – arriverà McKinley il che ci garantisce almeno 6/9 punti in più oltre a un gioco vero d’attacco.
          – arriverà Haimona il che, oltre a essere un’alternativa a Ian, ci garantirà un sicuro ottimo II° centro con potenziali punti pure lui.
          Manca il resto, manca tanto.
          Io aspetto e mi illudo fino a giugno e così, almeno per tre mesi non mi vien la bile.
          In ultimo: Gavazzi no, ma mica perchè tu abbia torto nel definirlo un male minore rispetto al duo, ma solo per principio: Gavazzi non può esser meglio di nessuno 😉

          • mamo 11 Aprile 2016, 19:12

            Mi correggo: Gavazzi è sicuramente meglio di Ascione.

          • mamo 11 Aprile 2016, 19:12

            .. e forse anche di Checchinato

          • ginomonza 11 Aprile 2016, 20:33

            Chiaroscuri prima ! 🙂 🙂

          • ginomonza 11 Aprile 2016, 20:34

            Chiarisciti non chiaroscuri 🙁

          • mamo 11 Aprile 2016, 20:38

            Non cimposso far niente Gino, al peggio non c’é mai fine ! 😉

          • Hullalla 12 Aprile 2016, 04:24

            Ancora con le palle del budget!

            1) La dirigenza ha avuto anni e anni per trovare alternative a Benetton, ma finora ha solo tirato fuori i soldi parastatali della FIR. In altri paesi li avrebbero mandati via.

            2) Ci sono pochi soldi? spendiamoli bene, soprattutto creando un buono staff che permetta ai giocatori di esprimersi al meglio. Invece abbiamo visto quali fenomeni sono arrivati o sono rimasti, mentre lo staff numericamente e’ lo stesso di una squadra di serie A italiana.

    • Sergio Martin 11 Aprile 2016, 20:42

      Salutami Nitoglia, e digli che per la prossima stagione lo voglio alla Capitolina…

      • San Isidro 12 Aprile 2016, 01:02

        Nitoglia alla Capitolina??? Da ex Lazio non credo ci andrà mai, io spero di vederlo in biancoceleste al fianco del fratello la prossima stagione di Eccellenza…

        • Sergio Martin 12 Aprile 2016, 08:49

          Penso anch’io che andra’ cosi’, ma spero che ci stupisca…In ogni caso, anche l’accoppiata dei Nitoglia all’Acqua Acetosa non sarebbe male. Farei fare loro ben piu’ di un’altra stagione…

  30. malpensante 11 Aprile 2016, 17:38

    Vuoi mettere? Essere eliminato al girone in Challenge anziché in Champions, sai che figata?

  31. And 11 Aprile 2016, 19:16

    soluzione: una franchigia col “meglio di” Treviso e Zebre in Champions Cip

  32. And 11 Aprile 2016, 19:16
  33. San Isidro 12 Aprile 2016, 00:33

    “Inutile andare in Champions Cup e prendere regolarmente ceffoni”…complimenti al grande spirito competitivo di Goosen e della società, mah…voglio poi vedere se in Challenge Cup la Benetton passa il turno, la coppa per Treviso in queste ultime stagioni ha rappresentato più che altro un peso, al di là del gap qualitativo con gli altri club, qualunque sia il torneo che andranno ad affrontare lo facciano con il massimo dell’impegno senza stare a rilasciare certe dichiarazioni che, per me, non stanno nè in cielo nè in terra…
    “Forse fra qualche anno sarà diverso”, se vabbè…
    Ad ogni modo anch’io propendo per far giocare in Champions le prime 6 del Pro 12 a prescindere dalla nazionalità, fosse per me modificherei i criteri di accesso già dalla prossima edizione (e non tra due come si vociferava), ma intanto chi vi si qualifica deve onorare l’impegno invece di arrendersi in partenza…

  34. poros 12 Aprile 2016, 08:30

    L’animus pugnandi talvolta fa a pugni con l’ira suscitata dal narcisismo ferito.
    A me pare che le dichiarazioni di Goosen non vadano interpretate come il discorso motivazionale di inizio stagione, ma come un giudizio, suppongo ponderato, di fine stagione. Insomma, un punto da cui procedere per nuovi obiettivi, realistici, credibili. Non deve fare questo un manager?
    Il progetto “Benetton 1” (quello di Zatta, Munari, Smith) è stato interrotto dalla FIR. Il Benetton aveva chiesto garanzie sulla partecipazione al Pro12 e sulla durata: non sono state date. Di fronte a un orizzonte di massimo 4 anni la società ha pensato che non ci fossero le condizioni per impegnarsi nella costruzione una costosa struttura professionistica di medio alto livello (come poteva diventare il Benetton dell’edizione 2013, se perseguita e proseguita).
    In seguito, non c’è stato un progetto “Benetton 2”. Mi pare di capire che si sta cercando affannosamente e confusamente di capire come andare avanti. Forse mi è sfuggito, ma non ho trovato un commento che abbia messo in evidenza quanto dev’essere costato a questa società fare una dichiarazione come quella in discussione. Fino a prova contraria questa società è stata la prima a chiedere con decisione, e con risultati credibili, di partecipare a una competizione di livello europeo.
    La situazione mi pare priva di prospettive: la FIR non ha saputo capitalizzare la grande visibilità e la buona immagine che il rugby ha avuto negli ultimi vent’anni. Non ha saputo dirigere un movimento in espansione di denaro e immagine, di eventi e partecipazione. Per un certo verso è stata vittima e ostaggio di antichi difetti del movimento rugbystico italiano, lo “slegame endogeno”, ma non solo. Purtroppo, gran parte del movimento non si muove neppure a livello provinciale, ma a livello campanilistico. Non ha il coraggio di affrontare sfide agonistiche internazionali a livello di club (a parte quelle del terzo tempo). Spesso le usa in modo opportunistico, senza onorarle.
    Una prova? L’incapacità di dare solide fondamenta e certezze a 2 franchigie o società che desiderano competere al massimo livello europeo (E’ credibile una società profesisionistica di Pro 12 con un capitale sociale di 4 soldi?).
    Un’altra prova? L’incredibile incapacità del movimento di proiettarsi in una prospettiva di sistema: livello domestico > livello internazionale in grado di giocarsela, non a parole, per entrare a far parte del Tier 1 (ormai vacilliamo sulla soglie del Tier 3).
    In estrema sintesi, abbiamo dirigenti appassionati certo, ma poco competenti e professionali. E’ una questione di uomini e di regole, quindi, di obiettivi.
    Intendo dire che questi non sono credibili per se stessi, dipendono da chi e da come vengono detti. Un po’ di realismo e senso storico aiuta a rendersi conto che stiamo perdendo un’occasione forse irripetibile per il nostro movimento.

    • Mr Ian 12 Aprile 2016, 08:40

      bel commento, quoto e approvo

    • ginomonza 12 Aprile 2016, 10:02

      Mah,visto che non è certo la prima volta che si sente quel commento, io direi che non gli costa niente!
      Inoltre non sono sicuro che Smith sia andato via per colpa FIR e questo fatto rimane un mistero come mistero fu, piu o meno nella stessa stagione, il problema Minto!

      • San Isidro 12 Aprile 2016, 16:55

        è vero che magari l’indecisione sulla permanenza nel toreno celtico possa aver influito sulle scelte della Benetton, ma con Smith stava finendo un ciclo e le vicende tra lui e Munari in effetti non furono del tutto chiare, soprattutto quando Vittorio iniziò a collaborare con lo staff per la mischia ordinata visto che erano appena cambiate le regole…

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