“Speciale Serie A”, quinta puntata: il Cus Torino

Dodici squadre, più di 500 tesserati e un club a forma di studenti

cus torino

Il viaggio alla scoperta delle società che militano quest’anno in Serie A prosegue con la squadra del capoluogo piemontese.

 

Un po’ di storia
Tutto iniziò nel 1951, quando l’allora presidente, il grande Primo Nebiolo, dimostrando attaccamento a questo sport, fece confluire nella struttura cussina la squadra dei Tacu Boys dell’ingegner Andrea Ardissone, che era in difficoltà finanziarie e aveva bisogno d’iniezioni di risorse ed energie.
Si partì dunque dalla serie B ereditata dai Tacu e nel giro di poco arrivò la promozione. Nel ’55-’56, grazie anche all’innesto degli atleti della Ginnastica Torino, che erano stati campioni d’Italia nel ’46-’47 (fu l’unico tricolore della storia approdato nel capoluogo subalpino), avvenne il salto in serie A.
La matricola iniziò subito a farsi rispettare e alla sua prima esperienza nel gotha della palla ovale si piazzò al secondo posto. Raggiunse la finale e cedette nel doppio confronto al Parma, che si reinsediò sul trono su cui era stato nel ’54-’55, fermando a quota quattro la serie di scudetti consecutivi del Rovigo, e nel ’49-’50.
Seguirono altre tre stagioni nella massima serie. In quel periodo si segnalarono il tre quarti Natale Molari, che giocò anche in Nazionale, e Carlo Guglielmino e Carlo Falletti, anche loro convocati in azzurro. La migliore linea dei tre quarti d’Italia di quei tempi era proprio quella cussina. Nel ’59-’60 gli universitari retrocessero nella serie cadetta, che era chiamata serie A, essendo la categoria maggiore denominata Eccellenza, dove rimasero comunque al vertice e proiettarono in Nazionale Walter Rista. Nel ’64-’65 arrivò la discesa in serie B, che non frenò le ambizioni cussine, come dimostrò la finale di Coppa Italia raggiunta nel ’66-’67, dopo aver eliminato il Bologna a tavolino e il Petrarca, il Rovigo e l’Amatori Milano sul campo. Nel’atto conclusivo, che si svolse nella capitale, il CUS Roma si affermò per 15-3.
Negli anni ’70 molti giocatori andarono a rinforzare l’Ambrosetti e nel ’72-’73 il Cus scese in serie C. Sarebbe risalito in B nel ’74-’75, per poi retrocedere nuovamente in C due anni dopo e rimanervi. Nel 2000-2001 si realizzò la fusione con il San Mauro e il club universitario perse la prima squadra, che ritrovò nel 2004-2005, con l’accordo con il Valledora. Nel 2006-2007 venne firmata anche un’intesa con il Volvera.
Nel frattempo, nel ’98-’99, era partito un progetto sul settore giovanile, che fu sostenuto con forza dal presidente Riccardo D’Elicio e affidato alla cura tecnica di Benedetto Pasqua e Mattia Basile. Si cominciò dalla compagine Under 12 e furono proprio quei ragazzi, che si inserirono alla perfezione nel gruppo preesistente del Volvera, che propiziarono la scalata del più recente passato.
Sotto la guida del responsabile di sezione Paolo Sacco il CUS Torino ha vissuto uno dei periodi più esaltanti della sua storia. Dalla serie C regionale, con tre salti di fila, l’ultimo dei quali nel 2009-2010, la squadra allenata dal coach neozelandese Regan Sue si è proiettata in serie B, dove cinque anni fa da matricola ha sfiorato i playoff, piazzandosi al quarto posto.
All’insegna del miglioramento continuo, quattro stagioni fa gli universitari si sono qualificati per gli spareggi promozione, piazzandosi secondi al termine della regular season, alle spalle del CUS Genova. Pur sconfitti di misura nel doppio confronto contro il CUS Padova, sono risultati il migliore team fra quelli eliminati e hanno così ottenuto il meritato ripescaggio.
La presenza nel girone B della serie A è stata onorata con il massimo impegno da un gruppo molto giovane, che stringendosi a pugno ha saputo superare le difficoltà connesse con la mancanza di esperienza e i molti infortuni. Il settimo posto finale all’esordio, a soli quattro punti dalla terza posizione, e il secondo due stagioni fa hanno posto le basi per progredire ancora, come ha confermato l’agevole salvezza conquistata qualche mese fa nel campionato di A unificato, sotto la guida del sudafricano Andre Bester.
L’estate ha portato cambiamenti in casa CUS. Il nuovo direttore tecnico è Lucas D’Angelo, italo-argentino già al CUS per quattro stagioni in veste di atleta, contribuendo alla salita dalla serie C alla A. Suo vice e responsabile del settore giovanile è il lombardo Massimo Mamo, artefice della crescita del Parabiago, condotto a un soffio dalla promozione in A.

 

Bacino di riferimento
Il bacino di riferimento è prevalentemente torinese e universitario, essendo quasi tutti i giocatori studenti o neolaureati.
C’è poi il Progetto Agon, che coinvolge, oltre al CUS Torino, il CUSI (Centro Universitario Sportivo Italiano), l’Edisu (Ente per il Diritto allo Studio Universitario), il Politecnico e l’Università di Torino e assegna agli elementi più meritevoli, per i risultati scolastici e sportivi ottenuti, delle borse di studio, che garantiscono agevolazioni, quali iscrizione gratuita ai corsi di laurea, accesso agevolato alle residenze e ai ristoranti universitari e altro ancora.
Il progetto ha permesso di portare a Torino, per motivi di studio, giovani provenienti da Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Sicilia e Sardegna, che sono entrati a far parte della nostra squadra.

 

Palmares
Indicati nella storia i traguardi raggiunti a livello Seniores, di seguito i successi delle squadre giovanili.
Quattro stagioni fa l’Under 16 Elite, per la prima volta nella storia del club, ha raggiunto la Final 8 nazionale per l’assegnazione dello scudetto.
Tre anni fa l’Under 18 si è aggiudicato il girone piemontese e nei playoff ha conquistato la promozione in Elite, vincendo poi anche il Trofeo delle Alpi e laureandosi migliore squadra del Nord Ovest. Percorso netto per i biancoblù, che hanno ottenuto solo vittorie e un pareggio.
Nel 2014 l’Under 14 si è aggiudicata il Trofeo Coni a Santa Maria Capua Vetere e quest’anno, nella seconda edizione che si è svolta a Lignano Sabbiadoro, si è classificata terza, nonostante fosse composta integralmente da atleti nati nel 2002.

 

Allenatori e giocatori celebri
Prodotto del CUS Torino è il terza linea Filippo Cristiano, che ha militato nel Calvisano, nei Cavalieri Prato e nel Rovigo e attualmente è in forza alle Zebre in Guinness Pro 12.
Il pilone George Iacob gioca dalla scorsa stagione nel Petrarca Padova in Eccellenza.
Quest’estate i trequarti Dennis Perju ed Edward Reeves sono passati rispettivamente all’Aquila e al San Donà, sempre nella massima serie.
Hanno lasciato tutti degli ottimi ricordi e tornano a far visita al club, compatibilmente con gli impegni con le rispettive società.

 

Obiettivi Prima Squadra stagione 2015/16
Obiettivi della prima squadra per la stagione in corso sono la salvezza in serie A e la crescita dei giovani.

 

Rosa squadra serie A
Avanti: Federico Friggeri, Vittorio Lo Faro, Paolo Martina , Roberto Modonutto, Lorenzo Novello, Mattia Racca, Nevio Racca, Edoardo Bandieri, Stefano Fatica, Alberto Falcetta, Davide Malvagna, Gianmarco Perrone, Alessandro Alparone, Andrea Merlino (c), Alexander Mariut, Giorgio Polla, Piergaspare Spinelli, Sergiu Ursache, Edoardo Toresi.
Trequarti: Luca Bombonati ,Fabio Bellora, Elia Mantelli, Matteo Cremonini, Alberto Dezzani , Cristian Iacono, Emanuele Fumanti, Salvatore Fusco, Alessio Lozzi , Francesco Messina, Enrico Monfrino, Marco Monfrino, Manuel Musso, Umberto Spaliviero.

 

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