Lapasset e il rugby a XV che non cambia: servono nuovo sistema e nuove competizioni…

I nuovi successi delle nazionali Seven difficilmente si rifletteranno nel chiuso quindici. E se la strada fosse una divisione?

COMMENTI DEI LETTORI
  1. mistral 3 Luglio 2015, 08:43

    buona l’ultima, disciplina autonoma per proprio conto, la scelta olimpica va già in quella direzione… il 7 è molto più vicino al XIII che al XV, minori investimenti e maggiore spettacolo immediato senza troppe pause tecniche o di gioco statico… si dovrebbe ripensare il sistema professionistico del XV a livelo di club e franchige, o anche un torneo mondiale di nazionali sud/nord di cadenza biennale, la RWC così com’è appassiona tanto quanto la CL fino alla terzultima giornata, dopodichè è interessante per le solite quattro/cinque nazionali maggiori… e per chi non ha preferenze “nazionali” e si gode comunque il gioco a XV…

  2. western-province 3 Luglio 2015, 08:48

    solo per la cronaca: le prime 7 edizioni del mondiale di calcio sono state vinte solo da 4 squadre (italia,uruguay,brasile,germania)

    • mistral 3 Luglio 2015, 08:53

      è vero, e nelle rimanenti 15 se ne sono aggiunte solo altre 4, considerando la diffusione del calcio rispetto al rugby direi che non è comunque entusiasmante come crescita… ma il calcio ha altri momenti di competizione mondiale e continentale che suppliscono, la Grecia ha vinto gli europei, quando mai l’Italia vincerà il 6N?

      • sentenza 3 Luglio 2015, 13:56

        Te lo dico io quando lo vincerà: quando decideranno che invece che buttarla fuori per, come dicono nel baseball, “manifesta inferiorità”, è meglio fargli vincere il 6 n. Così, tanto per vedere l’effetto che fa sia in italia che fuori. Certamente devono fare la grande combine e “persuadere” tutti gli altri che devono perdere (e gli arbitri a fare la loro parte quando serve). Perchè secondo me l’alternativa che hanno è solo quella, downgrade o ennesimo (e finalmente ultimo) rilancio. Lascia o raddoppia.
        Se con la vittoria il seguito del rugby arrivasse l’anno dopo dai 700 mila spettatori tv ad almeno 2-3 (in francia come noto stanno sui 6-7 pur in tempo di magra di risultati) e la media spettatori dell’eccellenza a 2-3 mila (sempre se c’è la capienza, che a mogliano o fiamme oro dubito ci sia) ecco magicamente trovata la soluzione a tutti i problemi e il rugby italico andrebbe sopra la linea di galleggiamento. Altrimenti se nulla cambiasse nonostante la vittoria, continuerebbe ad affondare più o meno lentamente. Ma almento la combine (ma si potrebbe anche perfino chiamarlo “esperimento scientifico”) farebbe capire se c’è una soluzione o no.

        • sentenza 3 Luglio 2015, 13:59

          2-3 milioni di spettatori tv, se si potesse correggere i post sarebbe bello… questo blog ha bisogno di cambiare formato più del rugby…

    • Roberto Avesani 3 Luglio 2015, 09:12

      Vero, ma già alla seconda e alla terza edizione avevano esordito molti altri paesi, e ad oggi sono tantissime le squadre ad aver partecipato alla fase finale…

      • mistral 3 Luglio 2015, 09:14

        certo, anche perchè il sistema di qualificazione è aperto ed a volte le big inciampano lungo la strada… il 6N ed il 4N sono chiusi, (come la CL) sistema secondo me eredità di altri tempi e obsoleto…

      • ginomonza 3 Luglio 2015, 09:40

        Si certo però sia mei campionati domestici sia nei vari tornei o coppe internazionali vincono praticamente le stesse squadre.
        Non vedo differenze sostanziali da questo punto di vista.
        Non ho questi dati ma se facciamo un rapporto tra nazionali vincitrici di mondiali e paesi dove è sport diffuso il rugby penso abbia un coefficiente migliore,almeno finora.
        Come al solito chi vince vince sempre di più!

        • mistral 3 Luglio 2015, 09:42

          forse vincono sempre gli stessi, ma almeno nelle fasi finali un po’ di movimento c’é… nella RWC arrivi alle semifinali con sempre le stesse 4-5, nella CL idem…

          • ginomonza 3 Luglio 2015, 09:48

            Vediamoci tra vent’anni!

          • ginomonza 3 Luglio 2015, 09:54

            Tre paesi Brasile 5 Italia e Germania hanno vinto 13 edizioni.
            Poi due volte Italia battuta in finale dal Brasile Germania una.
            Tutte le altre messe insieme quanto fanno?
            E tutto è partito dagli anni 30 del secolo scorso.

          • mistral 3 Luglio 2015, 11:34

            hai ragione, ma nel rugby fa sensazione enorme se alle semifinali accede l’argentina o il galles, per il resto è sempre un tre+due fisso… credi veramente che tra vent’anni sarà diverso?… mah!… può essere…

        • fabrio13H 3 Luglio 2015, 11:14

          no @Gino. Nel soccer più volte in semifinale e finale ai mondiali nazioni come Svezia, Bulgaria, Cecoslovacchia, Ungheria, Sud Corea, Turchia, Cile, Jugoslavia e forse altre anora. Nel rugy union o league quando è successo qualcosa del genere o quando si puo’ solo pensare che succeda?
          Che poi ciò sia dovuto alla diversa diffusione nel mondo (storicamente forse non enormemente diversa dal punto di vista geografico ma molto diversa dal punto di vista dell'”intensità” e potremmo dire della qualità) dei due sport è proprio ciò di cui stiamo parlando. Uno dei modi per provare ad ovviare è proprio quello delle competizioni un po’ più aperte. Ovviamente non si tratta di far giocare NZ contro Finlandia ma l’apertura del 6N a promozioni e retrocessioni trasformandolo così in un vero Europeo ci sta ormai tutta e non mi dilungo sui vantaggi sportivi che darebbe secondo me anche all’Italia dal momento che in passato ho già tempestato il blog su questo argomento e anche tornei più aperti e ampi per ogni continente ci starebbero logicamente sempre con fasi in modo che in modo da evitare Giappone-India D)
          Devo anche dire che vedo nel football una tendenza ad andare verso una maggiore importanza alle competizioni di club rispetto a quelle di Nazionali cosa che sembra in parte contraddire i miei ragionamenti precedenti.

          • fabrio13H 3 Luglio 2015, 11:34

            …tuttavia il discorso delle competizioni più “aperte” si puo’ applicare anche a quelle di club e qualcosa si è cominciato a fare anche nel rugby ma occorrerebbe andare avanti.

          • ginomonza 3 Luglio 2015, 14:56

            Scusa fabio 13 H mica ho messo in dubbio niente.
            Ho detto che non vedoiente di strano nel problema esposto.
            Debbo comunque rammentare una cosa :
            1958,1962,1970 Brasile campione del mondo e sarebbe stato anche nel 1966 in Inghilterra se i medesimi inglesi assieme ai portoghesi che di fatto sono stati materialmente protagonisti di aver malmenato Pelé e compagni nel girone eliminatorio.
            E poi sappiamo come gli inglesi hanno vinto im finale
            altrimenti la triade avrebbe un titolo in più e gli altri in meno

      • Andrea B. 3 Luglio 2015, 16:28

        Beh…non possiamo mica scordarci che la palla tonda rotola via più facilmente ed il golletto può capitare che lo faccia Davide a Golia…questo per spiegare la maggiore variabilità delle squadre presenti nei quarti e nelle semifinali ai mondiali di calcio.
        Per la stessa natura del gioco del rugby invece è impossibile che una tier 2 o 3 battano una delle prime del ranking.
        Nelle dichiarazioni vedo solo la cupidigia di raccattare più denaro, anche a costo di smantellare tornei di tradizione storica o con tassi tecnici elevatissimi.
        P.S. Il calcio è nelle condizioni del rugby quanto a “solo mondiali ogni quattro anni”, perché la Confederations Cup é al momento un giocattolino. a volte nemmeno graditissimo per chi ci deve andare.

  3. Turch 3 Luglio 2015, 09:31

    Per quale motivo una nazione che raggiunge successi nel 7s dovrebbe poi cercare di crescere anche nel XV?
    Io non credo sia un’evoluzione cosi’ scontata, potrebbero anche continuare a concentrarsi nel 7s avendo dei risultati buoni in termini sportivi, di pubblico e di soldi

    • mistral 3 Luglio 2015, 09:36
    • Alberto da Giussano 3 Luglio 2015, 09:40

      Ciò che dici è verissimo. I due sport progrediscono nel momento in cui vengono considerati diversi. Tecnicamente e organizzativamente. Non vedo, allo stato attuale, elementi per cui si possa dire che uno trascina l’altro.

    • fabrio13H 3 Luglio 2015, 11:29

      Concordo anch’io, c’è però da tenere presente che, per quel po’ che mi sono informato, se è vero che molte nazioni hanno da tempo una rosa di giocatori specializzati nel 7s che utilizzano per la Nazionale è anche vero che un’attività a livello di club e relativi campionati manca quasi ovunque (o addirittura ovunque?) soprattutto se si parla di attività paragonabili a quelle di Union e League.
      Se mi si confermasse che così stanno le cose, mi verrebbe da dire agli amici del 7s in modo bonariamente polemico: “Ma quando vi fate i vostri campionati che così vi fate anche le Federazioni in ogni Paese e la Federazione Mondiale e tanti saluti” 😀
      Quel po’ che ho giocato l’ho fatto da 3/4 ma per me il vero rugby è lo Union o al massimo il League 😀

      • mistral 3 Luglio 2015, 12:23

        hai ragione, ma la scelta mediatico-sportiva di far entrare il 7s ai giochi olimpici, unitamente ai vari tornei che a 7 si giocano in giro per il mondo (sud-est ed est asiatico in particolare) secondo me rischia di essere un freno ulteriore allo sviluppo del XV (il XIII è già ora “competenza” di aree geografiche talmente ristrette che non potrà esserne negativamente influenzato più di tanto)

  4. soa 3 Luglio 2015, 09:41

    Allora, più che alle vincitrici bisognerebbe guardare alle finaliste (meglio sarebbe alle semifinaliste). Tranne l’Argentina, le semifinaliste sono state sempre nazionali del vecchio 5 nazioni o le tre big australi. E’ vero che la differenza è molta, ma bisogna tener conto che il numero di praticanti – rispetto ad altri sport – è molto esiguo e che il rugby, per sue proprie caratteristiche, non permette quei ribaltoni tipici del calcio (che, per inciso, ribaltoni non sono: se io mi difendo e tu non riesci a segnare e io riesco a fare un gol in contropiede vuol dire che il mio piano di gioco ha funzionato bene ed era il tuo che non ha reso; tutta la manfrina del possesso, passaggi, tiri, ecc.., tutte stupidaggini perché alla fine contano i gol e l’aver giocato bene si misura solamente in base alla rispondenza tra piano di gioco pensato e piano di gioco attuato).
    Ciò detto, un aumento dei partecipanti non serve a niente. Bisogna solamente avere pazienza e sperare che più gente si appassioni al rugby. Bisogna anche dire che le potenze conclamate sono contente così, vincono sempre. sarà divertente quando la NZ si prenderà un’asfaltata dalla Germania, o il Sudafrica dal Brasile (l’Inghilterra, nel calcio, dopo non aver partecipato ai primi mondiali perché si considerava manifestamente superiore, non prese benissimo le prime sconfitte).
    Una gestione più autonoma, magari sempre interna a World Rugby, del rugby a 7 ci sta.
    Quanto a un aumento delle partite per creare più interesse circa l’attività delle nazionali, sono contrario visto il già elevato numero di partite.
    Infine, sono favorevole ad un sistema a promozione-retrocessione del 6 Nazioni con spareggio con la prima classificata della Nations Cup. Toccherebbe spesso a noi o alla Scozia, ma un paio d’anni fa sarebbe toccato alla Francia. Così non ci sarebbero polemiche su chi è dentro e chi è fuori.

  5. mezeena10 3 Luglio 2015, 11:50

    un bel minestrone!
    comunque il seven non è propedeutico al xv..
    e non puo esserlo neanche come “traino” di un movimento union..
    sul fatto che sia un altro sport non si puo che concordare!

  6. Hullalla 3 Luglio 2015, 12:51

    Alla fin fine parla sempre e slo di soldi…:-/

  7. And 3 Luglio 2015, 14:43

    dal punto di vista regolamentare il rugby union rimane uno sport troppo difficile x il neofita e difficile da esportare.

  8. Rabbidaniel 3 Luglio 2015, 14:56

    È un discorso giusto, ma non so dove possa portare. Ossia: Romania e Georgia, per restare in Europa, che margini di crescita hanno col sistema attuale, ovvero senza che qualcuno ci metta tanti tanti soldi? La Georgia, inoltre, ha dimensioni ridotte: escluse Abkhazija e Ossetia del Sud siamo sotto i 4 milioni e una situazione politico-economica tutt’altro che stabile.
    Nel pacifico, per far crescere le isolane servirebbero soldi, tanti. Chi ce li mette? Per una popolazione totale di meno di 2 milioni di persone. Negli USA la competizione e l’organizzazione degli altri sport è dura da scalfire.
    Non so, vedo difficile un cambiamento consistente di rotta.

    • soa 3 Luglio 2015, 15:11

      Spagna e Germania?

      • Rabbidaniel 3 Luglio 2015, 15:17

        In Germania penso puntino molto sul VII. Anche in Spagna, mi pare. Spagna e Portogallo sono, nel XV, in una orta di limbo da anni. In ogni caso ora come ora Romania e Georgia sono le più concrete candidate a un ipotetico allargamento.

  9. Andrea B. 3 Luglio 2015, 16:36

    Pensate un po’….un “europeo” di rugby ed un mondiale ogni quattro anni e negli anni in cui non c’è niente le qualificazioni ai suddetti tornei? Invece di un Sei Nazioni e di un Championship OGNI anno? ( più sempre i mondiali…) Ma stiamo scherzando, vero? 🙂

    • mistral 3 Luglio 2015, 16:47

      perchè “invece”?… messa così è un po’ troppo radicale, il 6N ed il 4N ci sono anche quando c’è la coppa del mondo… ed in più ogni anno 5 o 6 test-match…

      • mistral 3 Luglio 2015, 17:12

        chiarisco: se invece di test-match a volte un po’ scontati ci fosse, a scadenza quadriennale sfalsata rispetto alla RWC, un europeo a squadre con teste di serie che evitano la prima fase (e continuano a farsi i test-match con il sud) e le altre che invece si giocano la qualificazione… più noioso di certi test-match non sarebbe, e si darebbe la possibilità (frequente) a Romania, Georgia, Russia etc di confrontarsi con le “peggiori” del 6N, magari buttrle fuori dall’europeo e poi ammaccare un po’ le teste di serie classiche della vecchia europa… a me non dispiacerebbe un po’ più frequentemente vedere un Georgia-Italia o Romania-Scozia, che non Italia-Samoa o Tonga, e poi la classica asfaltata Italia/chiunque altro delle sudiste…

  10. Bombarolo 3 Luglio 2015, 19:38

    Non ho l’ambizione di trovare ricette per migliorare il rugby, ma ci sono delle questioni che proprio non riesco a farmi andare bene. In primo luogo il regolamento cambia troppo spesso, magari i motivi sono giustissimi (vedi la tutela della salute dei giocatori, anche se quest’anno il Super Rugby è stato il festival del placcaggio assassino), ma non si può sempre andare per tentativi, anche perchè le Nazioni più svantaggiate in questo caso sono quelle più deboli(che sono tra l’altro quelle verso cui ci si vorrebbe aprire), perchè ci mettono più tempo ad adattarsi,con il rischio che una volta cambiato nuovamente il regolamento si debba ripartire da capo. In secondo luogo ci vorrebbe almeno un accenno ad una politica antidoping seria, che al momento mi sembra completamente assente, perchè è fin troppo evidente la differenza fisica ed atletica che c’è tra giocatori di prima fascia (diciamo professionisti) e i giocatori che non appartengono a quel mondo; insomma per “costruire” giocatori del genere occorrono saperi che travalicano la semplice conoscenza di questo sport, e questi saperi costano. Ultimo punto, ci vuole più uniformità negli arbitraggi perchè mi sembra che nelle decisioni più difficili si tende sempre a favorire la squadra più forte (non in termini assoluti, ma nel momento del gioco), perchè l’arbitro è uno e deve valutare una quantità troppo grande di situazioni di gioco che avvengono simultaneamente, quindi per buon senso si suppone che sia la squadra che arranca a “smaialare” per tenersi attaccata al punteggio, ma insomma non è che Mccaw (e cito il più forte) sia sempre dalla parte della ragione.

  11. delipe 3 Luglio 2015, 20:23

    Buonasera,
    Non e una novità che il rugby mondiale è ancora per poche squadre vincenti.
    Il divario e ancora tanto tra le prime 15-20 del mondo.
    Ed e ancora molto profondo il divario tra Sud e Nord del mondo. In un ipotetico campionato congiunto 6 nazioni+championship (ex tri nations) credo che le europee vincerebbero ogni 5-6 anni o forse neppure quello !
    Mi piacerebbero due piccole strade
    1 aumentare i test match con le squadre minori autunnali od estivi
    2 prevedere delle vere e proprie qualificazioni mondiali limitando il diritto di partecipare automaticamente alla vincente e alla squadra organuzzatrice

    Non due grandi rimedi…ma almeno qualcosa si muove…
    Cordialità

    • Rabbidaniel 3 Luglio 2015, 23:14

      Non credo cambierebbe tanto, in entrambi i casi. Prendiamo le ultime qualificazioni che hanno coinvolto l’Italia
      https://en.wikipedia.org/wiki/2007_Rugby_World_Cup_–_Europe_qualification
      La differenza era comunque considerevole e anche se l’Italia si giocasse un posto con la Romania o la Georgia, allo stato delle cose non cambierebbe nulla. Il divario economico e tecnico, dovuto alla partecipazione al 6n e alle coppe in modo consistente, si farebbe sentire eccome. Il sistema è difficilmente riformabile. Nell’emisfero sud ci provano con una franchigia asiatica nel SR, ma staremo a vedere chi scenderà in campo e se avrà rifrazioni positive sul Giappone.

      • Jager 4 Luglio 2015, 13:16

        L’ organizzazione e la programmazione giapponese sono proverbiali , ma non credo che da sole basteranno ! Con l’ ingresso nel SR arriveranno sicuramente le scoppole . Ribadisco tradizione e passione sono cose che non si possono programmare , sicuramente cresceranno , magari anche più di noi , ma non credo che nei prossimi 20 anni possano mai raggiungere livelli tali da poter impensierire ad ogni gara le corazzate mondiali . Anche l’ Italia del calcio a perso con nazioni di tradizione e levatura tecnica inferiore , ma poi alla fine della fiera abbiamo vinto 4 mondiali e i nomi che girano come favoriti a tuue le edizioni sono sempre gli stessi . È così in tutti gli sport e sempre così sarà

  12. Jager 3 Luglio 2015, 21:27

    Come è stato fatto notare con l’ esempio mondiali di calcio e così in tutti gli sport . Non credo nella crescita ” forzata ” per ragioni di business , sicuramente è doveroso investire nella crescita di interesse a livello globale , ma inventarsi strane alchimie per creare un turn over di vincitori in ragioni dell’ interesse economico non sembra una soluzione sensata . Secondo me tra 20 anni la situazione sarà sostanzialmente la stessa : le soliti nazioni favorite alla vittoria finale con inserimenti sporadici di altre in cui il gioco a tradizioni consolidate

  13. the judge 3 Luglio 2015, 22:47

    Visto che è tardi, posso folleggiare: per dare una bella scossa ed avvicinare 15 e 7, basta eliminare le mischia chiusa dopo in avanti e touche storte. Sarebbe da sperimentare ( tanto ci si arriva…). Meno competenza e meno elefanti in campo consentirebbero alle piccole di avvicinarsi

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