E’ successo in Nuova Zelanda durante una gara vicino a Auckland, la decisione forse già questa settimana
Placca alle spalle un arbitro: un 11enne rischia la squalifica a vita
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Squalifica a vita … Minimo !!!
Mi auguro tu sia sarcastico
Si è anche la fustigazione, ma dai per piacere. Un ragazzino di 11 anni che fa un gesto così forse ha qualche altro problema e credo che una squalifica a vita non sia la soluzione per far diventare un uomo questo ragazzino un po’ sopra le righe. Con il giusto insegnamento, e questa è un occasione, può diventare un giocatore e uomo modello. Se lo fa un 18enne è un altra questione.
un bambino di 11 anni!
Ah, ci risiamo. !!
Allora lo fanno apposta : quell’arbitro e’ un bastardo figlio di puttana !
Vogliamo capirlo, si o no ?
Stefo, basta, intervieni !!
🙂
ahahahaha grande Gianni!
mi son perso il post di quel tale, ho visto solo le repliche e commenti vari..
io invece son quello che si è beccato il giallo per “Benito Gavazzi”, scrissi in maniera ironica: “certo non ci si annoia mai con Benito”, dopo una delle innumerevoli sparate in conferenza stampa!
tornando all’ articolo una seconda possibilità si concede a chiunque, tantopiu se trattasi di un bambino di 11 anni!!! un bambino!!!
poi come detto da altri “quell’ arbitro è un bastardo e un figlio di puttana!”.. 🙂 😛 😉 (faccine ironiche!)..
ps Forza Dinamo! non molliamo ora!!! pesato parecchio l’ assenza di Lawal!
speriamo bene domani..
Ciao fratello Mez.
Poco da fare, sco-Reggio e’ in gran forma, molto carica e sicura di se.
Sinceri complimenti allo staff tecnico ed ai preparatori fisici.
Dinamo ?
Conferma quello che e’ il suo marchio di fabbrica : grandi talenti individuali, capaci di tutto o di…niente.
Certamente Lawall sposta gli equilibri sotto canestro, facendo reparto da se’ ; così come pesa l’assenza di Diener.
Del resto, gli assenti han sempre torto. ( mai come in questo caso, per quel che riguarda “el negher”.
Forza Dinamo !!
vero mancava anche il nostro Diener..
domani sara durissima, speriamo bene col ritorno a Sassari..
immaginati il classico buonismo italiota: “ha solo 11 anni… ‘so ragazzi!… ecche sarà mai, no spintone gli ha dato!… suvvia, una ramanzina e un buffetto (solo figurato beninteso, non sia mai che si inciti alla violenza su minori) sono sufficenti, non roviniamogli l’esistenza!…” squalifica a vita forse no, cinque anni dovrebbero bastargli per riflettere e capire se il rugby è il suo sport, o preferisce dedicarsi al calcio…
Tutti pedagoghi, spero non facciate gli educatori in generale e di rugby in specifico.
Quoto jet. ..
11 anni, prima media, U12, a questo devono ancora cominciare a spuntare i peli… e qui tutti pronti col crucifigetur.
Ecco un altro predicatore della razza pura del rugby.
A cosa serve squalificare un ragazzo di 11 anni per 5 anni? Il ragazzo va punito ed e` necessario che capisca il motivo della punizione, bandirlo dai campi non serve a nulla.
Se si vuole sfruttare il rugby anche per la sua funzione pedagogica ed educativa, metterlo alla porta non serve a nulla. Il ragazzo va seguito durante questo processo.
mistral è un bambino!!!
e credimi tutto posso essere tranne che buonista!
Uno che apostrofa Gavazzi col nome di Benito e’ tutt’altro che buonista…anzi e’ un po cattivello nonché villanzone… 🙂
ahahahaha anche un po “mafiosetto da forum” 🙂 🙂 🙂
#perdindirindina
Non credo sia una questione di buonismo e neppure di età, ma di valutare l’adeguatezza di una misura disciplinare (sono d’accordo che solo fino a un certo punto l’età sia un criterio di cui tenere conto). Lo scopo della disciplina non è di scatenare gli impulsi vendicativi di chi l’amministra, ma di creare sul reo la giusta pressione esterna per evitare il ripetersi di determinati episodi (un approccio completo prevede anche la rimozione delle cause che hanno spinto il reo a quegli episodi, ma qui entriamo un campo molto più vasto). Ora, la squalifica a vita è l’equivalente di un ergastolo sportivo senza appello e in primo grado.
Fermo restando che bisognerebbe avere tutti i dati alla mano (l’articolo fornisce solo una descrizione sommaria degli eventi), mi pare una misura esagerata.
Buongiorno,
Innanzitutto occorre verificare la notizia e l effettivo svolgimento, perche spesso lenotizie arrivano, seppur in buona fede, smussate e sintetizzate malino.
Secondo, troppo facile squalificare a vita un ragazzino e risolvere il problema
La cosa piu difficile e prevedere una sanzione che preveda un “fare” e non un negare definitivo.
Vuoi giocare a rugby ? Dimostra che hai capito la scemenza del tuo comportamento e forse giochi in futuro.
Sono sicuro che quel paese civile che e la Nuova Zelanda trovera una punizioneadeguata. Se poi il giocatore/ragazzino ci tiene davvero lavora per questo, ottemperando alla sanzione giorno dopo giorno….altrimenti ciccia, niente piu scorrerie nei bei prati nobili degli all blacks 🙂
Piuttosto, se la notizia fosse del tutto confermata nella sua dinamica, una verifica ai suoi formatori sportivi sarebbe piu che opportuna. Fanno bene il loro lavoro ?
Cordialità
sono bambini…
Ok son bambini ma cio’ non significa che si debba far finta di nulla…la squalifica a vita vista l’eta’ sarebbe sicuramente un eccesso ma non si puo’ neanche lasciar passare…il difficile e’ trovare una decisione che bilanci la gravita’ della cosa ed il voler insegnare qualcosa con il tener da conto l’eta’ del bambino!
Tacconargli madre e sorella ??…
dipende anche da quale contesto sociale viene il bambino, da quale famiglia, se è recidivo o è solo molto vivace..
chiaro che deve imparare la lezione, ma deve essere educato non punito! deve capire dove e perche ha sbagliato..
sospenderlo per qualche settimana al massimo..
come detto una seconda possibilita si concede a chiunque, fiuguriamoci a un bambino di 11 anni!
Mez ripeto bisogna trovare una punizione equilibrata..e si deve anche essere una punizione…colgo invece una cosa che dice mauro che avevo pensato ma aveno dimenticato di aggiungere, che andrebbe anche verificato chi lo forma nel club che insegmaenti gli da, se certi valori vengono spiegati ed insegnati.
Assurda una squalifica del genere infatti. E’ un bambino, magari male educato a casa, che ha fatto una gran cavolata. L’obiettivo di una sanzione è che sia educativa, così gli si insegna a stare al mondo.
Anzi, a dirla tutta l’obiettivo primario della pratica sportiva a quell’età, non è la prestazione, ma è proprio quello educativo; una squalifica a vita è solo punitiva, cosa ci azzecca?
Più che altro un bambino vigliacco… alle spalle. Fossi suo padre gli farei passare io la voglia
è bello a volte vedere le reazioni dei forumisti, ex rugbisti e non, su questioni di etica ed educazione.
A un bambino (sottolineo bambino) male educato, e non solo dalla famiglia ma anche dal suo club: la squalifica a vita.
A quelli che, nello stesso emisfero ma anche nel nostro, si imbottiscono di birra e ne fanno di tutte un po’, compreso il tacconare madri e sorelle non consenzienti o demolire il bar e i connotati di qualche poliziotto, a questi personaggi che magari hanno vestito le gloriose maglie degli AB o dei Wallabies, un buffetto di qualche settimana di squalifica e avanti dai!
Ecco, scusate sarà per l’anzianità, ma fatico a capirvi.
Poi considerato che quell’arbitro è un bastardo e un figlio di puttana! [cit.], capisco ancora meno… 🙂
Bravo Mauro !
Hai capito anche tu che tutto ruota attorno a quella figura di arbitro bastardo e figlio di puttana.
😉
ihihihih 🙂