Speciale Rugby World Cup: 10 domande a Jonny Wilkinson

Marco Bortolami intervista in esclusiva per OnRugby una delle più grandi aperture del rugby mondiale

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Pablo11 14 Aprile 2015, 08:07

    È come Maradona a Napoli!!!!

    • zappinbo 14 Aprile 2015, 09:41

      e non pippa come un cavallo! potrebbe avere una vita dopo lo sport:-)

      • Pablo11 14 Aprile 2015, 09:56

        Se vai a Tolone e lo nomini diventano matti. Oltretutto chi l’ha conosciuto dice che è una persona straordinaria.

      • gsp 14 Aprile 2015, 11:10

        immagina maradona giocatore senza coca.

  2. lupin 3 14 Aprile 2015, 09:01

    complimenti a Marco per questa intervista
    sono convinto che sarebbe un ottimo tecnico …
    quindi Marco che aspetti ? 😀

  3. william 14 Aprile 2015, 09:34

    Jonny. È stato per ragioni anagrafiche il mio giocatore preferito di sempre. Quel drop con il suo piede “debole” è l’emblema della fiducia nei suoi mezzi che ha sempre avuto.
    Uno dei pochi giocatori al mondo che riusciva ad avere un impatto devastante sulla partita e sulla sua squadra. Quando c’era, tutto girava a meraviglia. Quando non c’era, si sentiva tantissimo la sua mancanza.
    Grande Marco, bellissima intervista. I ragazzini delle accademie dovrebbero leggerla ogni giorno. C’è solo un modo per diventare jonny Wilkinso: lavoro, lavoro, lavoro, anche a trenta e passa anni, anche quando hai già alzato il trofeo più prestigioso; non fermarsi mai

  4. Stefo 14 Aprile 2015, 11:20

    Non c’e’ molto da dire su questo giocatore immenso se non che debba essere preso da esempio per chi si avvicina al rugby.

    Avevo gia’ postato mesi fa ma riposto la splendida pubblicita’ fatta dalla Guinness dedicata a Sir Johnny:

  5. vichingo 14 Aprile 2015, 13:54

    @Redazione. C’è modo di avere l’intervista originale, immagino in inglese?

    Grazie

  6. Henry VanDeRugby 14 Aprile 2015, 16:00

    Solo poche parole, lo ho promesso a me stesso.

    Ancora oggi mi viene Il Magone a sapere che ha smesso di giocare.

    Un grazie a Marco Bortolami, egregio lavoro 😉

    Forza Monsieur Jonny, accetta la proposta di Mr. B che qui a Roma stiamo organizzando il RCT Toulon Pilou Pilou Rome Club !!!

    Ovalicamente,

    HVDR

  7. pagliacciodighiaccio 14 Aprile 2015, 16:46

    uno dei Grandi – ovviamente dello sport in genere.

    trovo però fuori luogo l’accostamento con maradona.

    diego è stato l’unico praticante di uno sport di squadra in grado di cambiare le carte in tavola e cavare il sangue dalle rape.
    da solo

    il napoli non era affatto una squadra forte, tantomeno l’argentina del 1986.
    con lui diventarono tutti fortissimi.

    coca o non coca

    • mezeena10 14 Aprile 2015, 22:43

      leggenda..era un grande napoli: garella, pino taglialatela, ferrara, careca, bagni, marino, romano, renica, de napoli, carnevale, bruno giordano, ciro muro e bruscolotti..nell’ 87..
      nel 90 c’ era il grandissimo Gianfranco “magic box” Zola, Fusi, Alemao..
      una grande squadra!

      • mezeena10 14 Aprile 2015, 22:46

        Argentina: Passarella, Burruchaga, Cuciuffo, Jorge Valdano, Enrique, Giusti, Olarticoechea, Pasculli, Oscar Ruggeri, Brown, Claudio Borghi, Sergio Batista..
        grandissimi giocatori..
        neanche Maradona, el mas grande, vinceva da solo..

      • mezeena10 14 Aprile 2015, 22:53

        crippa mi son scordato..

        • pagliacciodighiaccio 15 Aprile 2015, 09:51

          scusa se mi permetto ma ho l’impressione che di calcio non te ne intenda moltissimo….tra nazionale argentina 1986 e napoli calcio, gli unici compagni di diego davvero al di sopra della media furono jorge valdano, bruno giordano e antonio careca. mentre gli avversari schieravano squadre infarcite di veri numeri uno.
          diego era, è e resterà unico nello sport di squadra.
          meglio di larry bird o earvin johnson saltando da uno sport all’altro.

          • valter 15 Aprile 2015, 11:47

            Scusa se mi permetto, ma ho l’impressione che di basket non te ne intenda moltissimo….

          • pagliacciodighiaccio 16 Aprile 2015, 17:12

            sicuro sicuro?
            guarda che l’ho praticato per anni….non dico di essere valerio bianchini o sandro gamba ma qualcosa mi ricordo…

      • Giovanni 14 Aprile 2015, 23:46

        Sir Gianfranco Zola MBE: un grande in campo e fuori…uno dei pochi calciatori che ammiro…

        • mezeena10 15 Aprile 2015, 08:45

          un grande veramente! ho avuto la fortuna di conoscerlo quando giocava alla Torres, reincontrato anni dopo sempre a Tempio per il ritiro del Cagliari, sempre lo stesso squisito ragazzo, allegro, disponibile, umile e molto simpatico..poi quando parla con la r tipica barbaricina, mi ricorda mia nonna!
          un eroe per noi Sardi!

      • San Isidro 15 Aprile 2015, 03:54

        due personaggi ebbero la cittadinanza onoraria di Napoli: Maradona per meriti sportivi e Gadamer per la costante attività presso il prestigioso Istituto di Studi Filosofici…

  8. stefano nicoletti 14 Aprile 2015, 21:14

    “Comunque, credo che l’aspetto più rilevante di un atleta sia la sua personalità, il suo carattere.”

    Grazie per questa intervista.

  9. RigolettoMSC 14 Aprile 2015, 21:16

    Ma che c’entra Maradona, altro sport, altra personalità e non mi fate dire altro…

    Wilkinson è un vero esempio, alquanto difficile da seguire ma fuori e dentro un campo sportivo ed è stato e sarà un fuoriclasse della vita. La fortuna del nostro amato sport è che abbia deciso di giocare a Rugby.

    • RigolettoMSC 14 Aprile 2015, 21:18

      …. ma fuori e dentro un campo sportivo è stato e sarà….

    • mezeena10 14 Aprile 2015, 22:54

      olè olè olè olè Diegooo Diegooo.. 🙂

  10. Sergio Martin 14 Aprile 2015, 21:59

    “E senti, verresti in Italia a fare il coach dei calciatori e trequarti?”

  11. delipe 14 Aprile 2015, 22:21

    Buonasera,
    Parto da Marco Bortolami che è un grande giocatore e si sta dimostrando un ottimo comunicatore.
    Ho avuto modo di dirglielo a voce a Reggio Emilia durante uns partita della nazionale.
    Scriveva su la Meta e dava delle ottime e lucide analisi tecniche.
    Bravo Marco, sono sicuro che tu darai un ottimo contributo al rugby italiano ancora per molti anni!

    Su Jonny nom vorrei scrivere banalita, ma che rappresenta una grandissima persona aldilà del giocatore e pura verità.
    Mi e capitato di vederlo giocare a Padova con il Tolone in coppa qualche anno fa.
    Disponibile con tutti fuori dal campo e un professionista che si e allenato ore ed ore sui calci, nonostante la partita fosse “semplice” per le differenze in campo.
    Ricordo anche chr al Plebiscito ad attendere il pulmann eravamo quattro gatti ed Pasquale Presutti, allenatore del Petrarca di allora,usci dagli spogliatoi e mi disse “da dove vieni?….nom e piu il rugby dei miei tempi…qui dovrebbe essere pieno di persone per Wilkinson…e invece ad aspettare il pulmann ci siamo io e te”
    Poi una sua pacca sulle spalle e tutti e due a salutare il pulmann…

    Scusate la digressione ed anche lo sviamento dall argomento dell artucolo…ma Marco, Pasquale e Wilkinson…sono tre esempi di uno splendido mondo che sono orgoglioso di aver conosciuto e di continuare a vivere.

  12. frank 14 Aprile 2015, 22:37

    #wilkonelcuore

  13. Sergio Martin 14 Aprile 2015, 23:24

    Le cose dette da Wilkinson in questa intervista sono molto interessanti. Mi piace citare qui la frase che, per come ho sempre visto Wilko, mi pare la “Summa” del suo modo di essere rugbysta e sportivo: “Il talento è importante, ma la maggior parte del talento è il risultato di un duro e intelligente lavoro. Quando ero un giovane giocatore c’erano centinaia di ragazzini con tanto talento quanto il mio, se non superiore… quello che conta però è come sviluppi e accresci le tue abilità”. Questo non è solo un insegnamento per i giovani rugbysti, ma è un insegnamento di vita per tutti. Bravo, Wilko! Lo Zen e l’arte del drop e del calcio piazzato… E bravo anche il nostro Marcone a porgergli le domande giuste! Bravo, come giornalista, quasi quanto @San Isidro…
    Scherzo… @San Isidro è più bravo 😀

    • Giovanni 14 Aprile 2015, 23:44

      Wilkinson: “I always read San Isidro: why does he write so late in the night…?” 🙂

      • Sergio Martin 15 Aprile 2015, 00:19

        “Hey @San, but you never sleep, at night??” 🙂

      • San Isidro 15 Aprile 2015, 03:51

        ecchime, tacci vostra…
        oh, cavolo, l’ora è tarda, domani devo pure andà all’università…

    • San Isidro 15 Aprile 2015, 03:55

      visto che canzonate, mò ve faccio un’intervista alla Bortolami a voi due, anzi intervista doppia, come le Iene…

  14. sabrina mccaw 15 Aprile 2015, 10:58

    Grandissimo giocatore, senza tutti quegli infortuni avrebbe di sicuro infranto decine di record, è anche un esempio fuori dal campo, sempre educato, intelligente, parla poco e non dice mai cose scontate, in più, come donna, non posso non notare che è anche un bel ragazzo!

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