I Reds fanno sapere che dopo il Mondiale il giocatore andrà nella Top League, senza però rivelare la destinazione finale
Australia, se ne va un altro pezzo: Scott Higginbotham sarà giapponese
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Questo nella foto non è Scott Higginbotham, ma Paul Harding.
vero, correggiamo. Grazie.
…. E se prima eravamo in 20 a giocare per l’Australia
Adesso siamo in 19 a giocare per l’Australia
Se prima eravamo in 19 a giocare per l’Australia
Adesso siaml in 18 a giocare per l’Australia….”
Cioè Scott torna a Queensland? Non lo sapevo e mi fa anche piacere… OConnor Higginbotham se torna anche Ioane e magari Genia e Cooper in forma eheheheh ci si diverte…
Dai che non si coglie l’ironia.
C’è un errore, Higginbotham gioca coi Rebels non coi Reds…
Scusate ma qualcuno mi può spiegare come fa il giappone ad avere tutti questi soldi da investire nel rugby??
Sta diventanto l’antagonista della Francia.
Sarebbe interessante capire ed una volta tanto copiare NOI il loro modello! 🙂
Bissa la risposta e’ nei nomi delle squadre:
Coca Cola West Red Sparks, Toshiba Red Lupus, Yamaha Jubilo….
Certo Stefo immaginavo, ma mi chiedevo come mai in Giapp ci siano degli investitori cosi importanti mentre da noi è una miseria.
Non stiamo parlando di un paese con tradizioni rugbistiche radicate nel tempo, ma perchè non vediamo il loro modello e proviamo a copiarlo?
hanno anche un background di arti marziali che forse qualcosa a che fare col rugby ce l’ha..forse. Quello che penso io è che semplicemente la maggioranza degli Italiani il rugby non lo capiscono e non ha senso x le grandi compagnie investirci (fiat, eni e così via)
@Bissa, c’è da considerare pure che in Giappone il campionato dei team industriali ha una sua tradizione, quelle che ha illustrato Stefo non sono semplici squadre con sponsor forti, ma sono proprio club dipendenti dalle grosse industrie che ci sono nel Paese nipponico che, con il passare del tempo, hanno investito sempre più nel rugby professionalizzando l’ambiente e portando parecchi campioni soprattutto dall’emisfero sud…in Giappone poi, oltre al campionato delle industrie, si giocano parallelamente anche il campionato delle univeristà e quello normale di club, che sono però di un livello più amatoriale, anche se fino a diversi anni fa, non so se si fa ancora, c’era l’All Japan League che metteva a confronto i migliori club industriali e universitari…
Sono un movimento in crescita in cui ci sono grossi budget e comunque hanno anche loro una certa tradizione ovale…
Corretto quello che dice San sul legame multinazionali-rugby , aggiungo una cosa il Giappone in termini di rugby a una tradizione lunga nel senso di sport praticato non vi e’ arrivato da poco ed in termini numerici-statistici sono anche una delle union con maggior numero di tesserati da tempo, non ricordo di preciso ma mi pare intorno alla quinta posizione.
Bel giocatore Higginbotham…