Esce in Italia “Gli All Blacks non piangono”, in cui Sir JK ripercorre gli anni della depressione. Lo abbiamo intervistato
John Kirwan: la depressione mi ha reso un uomo e un coach migliore
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Di sera mi mettevo nel letto con il pallone da rugby di fianco al cuscino sognando John Kirwan e David Campese. Miti incontrastati di questo magnifico Sport.
Grazie John per aver condiviso la tua esperienza contro il male del secolo, che non fa sconti a nessuno. Neanche ad un mito come te!
Straordinaria la testimonianza umana di quest’uomo-mito. Questo video è da usare anche in contesto educativo per parlare degli insuccessi, della paura di non essere all’altezza delle aspettative degli altri e di noi stessi, del dolce terrore del naufragio.
Thanks a lot.
..testimoniare le proprie esperienze, il proprio vissuto, quando sono state così intimamente “aggroviglianti” per la propria vita non può che far bene a te e a chi si ritrova in situazioni analoghe. un altro modo di essere sportivi, campioni, uomini. un bellissimo modo di esserlo.
ho avuto il piacere di conoscerti, anche se per pochi minuti, e ancora adesso mi sento di ringraziarti per la tua attenzione…
grande John !!
Ho l’enorme fortuna e privilegio di conoscerlo da 25 anni, di aver condiviso tanti momenti importanti. Della Sua carriera sportiva sappiamo tutto, del Suo immenso cuore e della Sua attenzione verso le persone meno fortunate molti ancora non sanno.
JK mi permetto di dirti che la parte sportiva che pur è stata immensa non è la parte più bella di Te. Grazie JK che anche da lontano in silenzio e nell’anonimato ci aiuti a realizzare i sogni di chi il “rugby ha tolto tutto” mentre a noi ” ha dato tutto”.
Ho letto il suo libro 2 anni fa,e vivendo l’esperienza della depressione in prima persona mi sono rivisto in lui,anche se le nostre esperienze sono dovute a cause diverse
Come hanno tradotto ”Harden Up” nella versione italiana?
una persona stimata come giocatore e come uomo da tutti…non ho mai sentito qualcuno che ne parlasse male
disponibile e con una sensibilita’ da latino
grandissimo….anche se nella meta che ha fatto a noi nell’87 mi ha fatto tanto male..mi ero alzato alle4 di notte per vederci asfaltare in quel modo ahahhahahahahha
L’AQUILA – Il mondo rugbistico aquilano e italiano è in lutto per la scomparsa di Angelo Autore, uno dei pilastri dell’Aquila Rugby degli anni ’60 e ’70, con 12 presenze in nazionale.
“Se ne va un uomo straordinario – il commento della società neroverde – non soltanto un giocatore straordinario. Autore rimarrà per sempre nella storia del rugby italiano e aquilano e nei cuori di tutti gli appassionati e della città intera”.
E’ già a correre nei campi elisi con la maglia n. 15, e pochi riescono ad intuirne i contrattacchi
Un abbraccio, Argolino
RIP
forza l’aquila
a proposito dei bei tempi andati…
http://venetoblog.corrieredelveneto.corriere.it/2014/11/20/villepreux-a-treviso-stransky-a-san-dona-che-ritorni/
grande fracasso!
scusate ot: @gino che ti avevo detto?! ne so una piu del diavolo 😉