Semifinali di Heineken Cup: le contendenti sulla bilancia di Bortolami

Il seconda linea passa ai raggi X le due semifinali che si giocano nel fine settimana. E lancia una proposta interessante…

COMMENTI DEI LETTORI
  1. mistral 24 Aprile 2014, 08:29

    a prescindere dall’analisi delle semifinali, e di quella (forse un po’ interessata) sul comportamento arbitrale che secondo lui ha influito sulle composizioni delle semifinali stesse, non capisco bene la parte finale: un salary cap che sia concordemente definito ed accettato tra leghe professionistiche di club ad azionariato multiplo privato e federazioni statali azioniste uniche delle franchige? …

    • gsp 24 Aprile 2014, 09:42

      Beh, la parte in grassetto sugli arbitri per me è condivisibile.

      Come lo è la parte su NBA, NFL. non è attuabile, ma è vero che se vuoi tornei competitivi l’unitá d’analisi non possono essere le swuadre ma i tornei stessi.

  2. Katmandu 24 Aprile 2014, 08:58

    Se pur è interessante l’analisi di Bortolami penso sia impraticabile non solo perchè bisogna mettere d’accordo 3 campionati (di cui due aperti a retrocessioni) ma bisogna pure mettere assieme 6 nazioni differenti, insomma l’nba funziona perchè le squadre grandi che sforano finanziano indirettamente le squadre più piccole… Ma quanto sarebbero contenti i francesi di finanziare gli irlandesi o le gallesi? Non essendo una lega le coppe europee non possono essere soggette a questo tipo di manovre. Sarebbe molto più utile che si destinasse una parte (anche cospicua) per la formazione privata dei giocatori, magari mettendo regole che aumentano la % in campo dei giocatori fatti in casa, ma anche qua si ricade nel doscorso fatto sopra

    • mistral 24 Aprile 2014, 09:18

      più che corretto, bisognerebbe prima creare un quadro giuridico condiviso, una sola federazione “europea”, e poi si potrebbe cominciare a parlare di regole “europee”… fino ad allora (quando?) la situazione attuale è il miglior compromesso possibile, intendendo per possibile quanto si è raggiunto…

      • Katmandu 24 Aprile 2014, 09:25

        In verità secondo me non è da porsi la domanda quando? Ma bensì vogliamo farla? Secondo me la risposta è no, cioè magari ogni nazione vorrebbe regolamentare quello che succede in europa con un regolamento chiaro e definito, il problema è che questo porterebbe ad una serie di limitazioni sul modus operandi che non gli interessa nemmeno poi tanto farlo…

        • mistral 24 Aprile 2014, 09:34

          kat, il mio “quando?” è riferito ironicamente al fatto che in “europa” (quella del’euro, per capirci) non si riesce a creare un minimo di armonizzazione regolamentare su aspetti ben più importanti del rugby, (costo del lavoro, politiche sociali, etc etc), ipotizzare che nell’ovalia euro-britannica ci si riesca è più che utopia…

          • Katmandu 24 Aprile 2014, 09:44

            Hai ragione abbiamo fatto la stessa domanda con parole differenti
            Ha la semantica questa sconosciuta… (riferito a me naturalmente ) 😉

  3. giannino 24 Aprile 2014, 09:42

    Brock James

    • mezeena10 24 Aprile 2014, 21:26

      gia, nomen omen, il buon brock 🙂 !
      e quell’ altro è butch james, apertura sudafricana..

  4. Stefo 24 Aprile 2014, 10:23

    Condivido il pronostico sulle semifinali anche se spero nel colpaccio del Munster.

    Sugli arbitri non condivido ed onestamente ripeto una cosa: i giornalisti specializzati o chi scrive come Bortolami dovrebbe evitare di creare questo clima insopportabile di sospetto ormai…se Bortolami si fosse fermato nell’analisi del caso arnitrale a prima del neretto all’articolo non sarebbe mancato nulla invece cosi’ ha aggiunto la polemica gratuita ed inutile che pero’ foraggia il clima del sospetto osceno, insopportabile e degno di altri sport che fiorisce sempre piu’ proprio grazie ai commentatori-ds che tirano acqua al proprio mulino ed a commenti come questi di chi come Bortolami magai potrebbe evitare.

    Discorso salary, ondivido in pieno quello che dice Bortolami non condivido minimamente quello che dice mistral, se si e’ fatto nel calcio il fpf a livello europeo si poteva benissimo fare anche questo, e’ molto semplice mistral si mette la regola che quando consegni la lista dei giocatori della tua squadra ne alleghi il contratto o il valore di esso con un cap per il torneo di X…nulla di piu’ semplice visto che la lista degli atleti la devi comunque consegnare, trovare l’accorod?Se si voleva lo si trovava ma chiaro che ad aluni conviene non trovarlo.

    • mistral 24 Aprile 2014, 10:48

      stefo, non discuto se sia opportuno mettere o non una regola, il mio dubbio è su chi debba/possa decidere e in base a quale metodo si possa definire una regola condivisa tra parti sociali ed in situazioni amministrativo/politiche così diverse… non la vedo così semplice, e la realtà lo rispecchia…

      • Stefo 24 Aprile 2014, 10:54

        mistral in questa nuova realta’ si sono concordate tante cose, si e; fatto si che le TV si spartissero i diritti (tanto ci rimettimao noi al limite che dobbiamo farci due abbonamenti), si e’ fatto il meritocratico con la quota proporzionale ecc ecc…mettere un cap era abbastanza semplcie bastava accordarsi sulla cifra…ovvio che pero’ qualcuno non lo volesse.
        Si e’ fatto il financial fair play sul calcio…e prima o poi di questo passo lo si dovra’ fare anche nel rugby visto che anche alcuni club inglesi hanno preso la via dei club francesi di questi anni di farsi bei deficit di bilancio per essere competitivi…

        • mistral 24 Aprile 2014, 11:19

          si chiama libero mercato, può piacere o meno, e poi non è così certo che il dirigismo pubblico porti a risultati migliori, vedi galles e scozia… il discorso che fai tu vale (in europa) per la realtà irlandese, e fino a quando dura l’appeal delle realtà regionali maggiori… se nelle nuove coppe non ci saranno più come fino ad oggi quasi matematicamente almeno due irlandesi in semifinale, forse anche l’irlanda dovrà adeguarsi alla realtà, e ti ripeto non che io ne sia felice, ma illudersi è peggio che sbagliare… così come può anche essere che invece nel giro di pochi anni falliscano, in base alle tue previsioni, i maggiori club privati anglo-francesi… o che invece, come spesso accade, la realtà dei successivi compromessi trovi una soluzione sostenibile…

          • Stefo 24 Aprile 2014, 11:24

            mistral tu lo vedi come dirigismo io lo vedo come un modo per evitare i fallimenti in sequenza come si e’ visto in Francia in questi anni e si rischia di vedere altrove…come un calmierare le spese prima che il giocattolo si rompa perche’ alcuni si spingono troppo in la’…abbiamo il calcio come esempio di sistema in cui si e’ lasciata mano libera al libero mercato ed abbiamo visto che si e’ dovuti arrivare al financial fair play perche’ non era piu’ sostenibile…imparare dagli errori altrui?

          • gsp 24 Aprile 2014, 11:35

            Mistral stai confondendo sport, politica, preferenze personali. Che NBA e uefa soffrano di dirigismo finanziari, e le compari al sistema celtico è assolutamente fuorviante e per me non ha molto senso e non hanno niente a che fare. Anzi in questo caso libero Mercato e competitivitá viaggiano su binari diversi. Come dimostrato dalle leghe di cui sopra.

          • mistral 24 Aprile 2014, 11:50

            gsp, fose io confondo, ma mettere assieme la NBA (che vive in un sitema nazionale chiuso) la uefa (che accomuna organismni intra ed extra cee) e confrontarle con l’attuale pastrocchio del rugby vecchio.-continentale che cerca di gestire un sistema misto pubblico privato in un ambito regolamentare che non è ne’ carne ne’ pesce (e non può essere diverso, essendoci più nazioni e più regolamenti fiscal-social-economici) non è (a mio parere) ne’ possibile ne’ utile…

    • ginomonza 24 Aprile 2014, 11:00

      Stefo mi permetti di dissentire sulla tua critica sugli arbitri a Bortolami?
      Dobbiamo farla finita di considerare il rugby come un santuario dove tutto è perfetto.
      L’arbitraggio è parte del gioco e come tale può influire sul risultato.
      Chi non sbaglia? perfino il più grande fisico della storia ,almeno finora,ha sbagliato figurarsi se non può sbagliare l’arbitro anche quello di rugby.
      L’importante è non essere in malafede però anche loro, quelli del rugby, sono soggetti al compiacimento e affermarlo non mi sembra un’eresia.

      • Stefo 24 Aprile 2014, 11:21

        @ gino leggi bene: “se Bortolami si fosse fermato nell’analisi del caso arnitrale a prima del neretto all’articolo non sarebbe mancato nulla” quindi quello che stona e’ il periodo in neretto che parte con “Purtroppo” mentre la parte in cui aprla dell’azione e conclude dicendo che secondo lui la chiamata e’ stata sbagliata va benissimo.

        Analizzare un errore e’ una cosa, aggiungere poi analisi che cercano di vedere qualche motivazione per l’errore che vada oltre il semplice errore di valutazione umano degli arbitri e’ quella fastidiosa…e’ proprio li’ Gino che non si accetta piu’ l’errore come tale ma ci si vuole vedere qualcosa di piu’.

        Io non so ma penso che tu avrai visto per il calcio “Match of the day” della BBC…quando ci sono casi dubbi si mostrano nell’analisi, 3 persone in studio: Lineker (il presentatore) + 2 ospiti piu o meno fissi che sono ex calciatori e/o allenatori, un paio di minuti ha sbagliato si/no finita li’ senza ex comici, finti giornalisti, soubrettes a urlare allo scandalto e senza tanto andare a cercare chissa’ che misteri o motivazioni per le decisioni, questo contesto, contesto il neretto che va a concimare (non uso questo termine a caso) la cultura del sospetto.

        Poteva parlare dell’errore, dare la sua valutazione del caso come ha fatto e fermarsi li’ senza andare oltre.

        • carlo s 24 Aprile 2014, 12:45

          Stefo, poteva ma non l’ha fatto, Marco parla a ragion veduta per esperienza vissuta sul campo. E pone un tema vero: il giudizio degli arbitri a volte risulta non lineare. Lo abbiamo visto chiaramente anche con Owens, che pure è un fuoriclasse, nella partita dell’Italia contro la tua Irlanda.
          Lo vediamo in italia spesso quando arrivano i vari Paterson &C nel pro12.
          Marco Bortolami lo rileva anche nelle semifinali di coppa.

          ciao stefo
          scusa mi se mi inserisco su una discussione che non è mia, ma l’idea che mi sono fatta che nel rugby gli arbitri sia una corporazione piuttosto chiusa, che prendenderebbe di non essere discussa mai e messa in discussione.
          In realtà non sono solo gli italiani a lamentarsi degli arbitri, si lamentano ben di più di noi francesi, inglesi, scozzesi, irlandesi.

          • Stefo 24 Aprile 2014, 12:53

            C’e’ l’analisi tecnica dll’errore che va benissimo (e che viene fatta visto che la IRB ha anche cambiato sistemi inserendo una maggior interscambiabilita’ in base alle prestazioni vedi Clancy fuori dai TM estivi di prima fascia lo scorso anno dopo i disastri nel 6N) e c’e’ l’analisi politca atta a cercare alibi nella maggior parte dei casi, a tirar acqua al propio mulino ed a fare del vittimismo e che di fatto va contro il principio dell’arbitro puo’ sbagliare perche’ umano ma cerca di dire l;’arbitro sbaglia perche’ vuole sbagliare.

            L’analisi tecnica delle prestazioni nessuno la mette in discussione ed e’ correttissima, cosi’ come giustamente Lam sottolinea che si dovrebbe centralizzare nel Pro12 la gestione arbitri come nel SR invece che lasciare gli arbitri venir valutati e gestiti dalle union di appartenenza.

            Tutto sta nel limite per quello ho fatto l’esempio del calcio con la BBC: analizzare e sottolineare l’errore ma nel rispetto della categoria e dell’errore umano, i circhi che si vedono altrove con la ricerca di che squadra l’arbiutro ha messo il “Mi piace” su facebook o fantasie di arbitraggi pilotati per questo o quel motifo e’ concime.

          • gsp 24 Aprile 2014, 13:18

            Stefo pero tu vedi alibi ovunque, esattamente come chi vede congiure ovunque.

            Un problema arbitrale c’è. Lo sport è diventato pro e si è passato dall’osservare lo spirito della regola, ad aggirarlo usandone la lettera. Ed il peso delle interepretazioni non è univoco, come in tutti gli sport pro i grandi sono più bravi e scaltri dei piccoli. In questo contesto purtroppo non può trovare posto la sacralitá dell’arbitro.

            E non cercare di farmi dire che c’è un complotto, antipatia e simili, perché non lo penso e non è vero nei fatti. I vincitori nel 90% dei casi avrebbero vinto cmq. Ma le interpretazioni variano e si vede. Il fatto che non sia caso di malafede non significa che non esistano le asimmetrie.

          • gsp 24 Aprile 2014, 13:24

            Ad esempio, negli ultimi mesi, dopo aver cambiato la regola s’è tornata a vincere la mischia con l’impatto e spinta pre-introduzione. Che c…o l’abbiamo cambiata a fare la regola?

          • Stefo 24 Aprile 2014, 13:27

            E di nuovo gsp: differenza tra analisi tecnica ed analisi politica, parlare di errore in maniera tecnica e parlare di errore dicendo che c’e’ stato per motivi non tecnici ma politici o di convenienza…inosmma mi pare di essere stato abbastanza chiaro nel discorso.
            E si gsp chi fa l’analisi politica lo fa quasi sempre per suo vantaggio (anche perche’ spesso sorvola sugli errori a favore), il commentatore-ds che crea il clima di sospetto quando fa il commentatore e basta per poi quando e’ in abito di ds dire che gli errori contro sono dovuti a quelle circostanze…non mi sembra cosi’ difficile da capire il giochino…

          • gsp 24 Aprile 2014, 13:53

            Il giochino. Stefo sei tu che in questo caso vedi manipolazione e malafede ovunque, ogni Volta che in DG o giocatore parla. E che in realtá vogliono dire che avrebbero vinto se non fosse per l’arbitro. Ovviamente qualcuno lo fa.

            Ed è normale che ne parli chi perde. Sarebbe bene farlo quando si vince, ma poi anche li ti becchi le critiche perchè non sai vincere e sei parvenu. Ogni riferimento a MB (ma non alla partita contro Leinster),è puramente voluto.

          • Stefo 24 Aprile 2014, 15:27

            No gsp ti becchi le critiche se vinci e dici e ma l’arbitro ci ha penalizzato, se frigni sempre, sarebbe bello se uno dicesse abbiamo vinto ed abbiamo beneficiato di qualche decisione dubbia a nostro favore…li’ sta tranquillo che nessuno lo criticherebbe.
            gsp se tu non riesci a vedere come uno in veste di commentatore-ds possa influenzare l’opinione pubblica tirando acqua al proprio mulino amen, io penso sia una bella paramulata…

        • gsp 24 Aprile 2014, 12:50

          Sono daccordo stefo. in Ing a differenza dell’italia non è stato certificate che campionato, trasmissioni televisive ed arbitraggi erano telecomandati. E la cosa più da brividi è che lo è anche la moviola, ancora oggi.

          • Stefo 24 Aprile 2014, 13:29

            Eh un attimo in Inghilterra c’e’ chi fa dietrologia-spazzatura…sono i tabloid…la differenza e’ questa c’e’ chi mantiene un certo decoro e spirito perche’ rispetta le situazion e perche’ e’ servizio pubblico e non insegue le caciare del tabloid…

          • fabiogenova 24 Aprile 2014, 15:08

            Si può dire che Nigel Owens ha fatto una marchetta vera e propria per l’ultima nel 6Nazioni di BOD? Tra l’altro lo aveva anche detto, prima della partita, che era fiero di arbitrare l’ultima di BOD. E siccome c’eravamo noi, il sospetto è che la cosa poteva essere fatta senza avere troppi fastidi. Non è dietrologia, a me sembrano evidenti alcuni atteggiamenti. Io non sono andato a Dublino, ma un mio amico sì e a lui non si poteva parlare di normali errori arbitrale e finita lì. Era incazzato come una biscia e mi ha detto che non andrà mai più a vedere una partita con Owens arbitro. Forse esagera, ma non è umanamente possibile che Owens non abbia visto tutta quella roba lì. Ha visto e ha chiuso un occhio, perché c’era da festeggiare O’Driscoll e perché tanto sappiamo tutti che l’Italia non se la sarebbe giocata comunque contro una squadra molto più forte. non gliene voglio, a Owens. Ecco, sono d’accordo con Stefo quando dice che in Inghilterra sono i tabloid a spararle grosse, mentre i commentatori della BBC, oltre ad essere competenti, dedicano giustamente meno chiacchiere possibili alle questioni arbitrali. Ciò detto qualche volta è bene cercare di andare al di là del dato bruto, se questo serve ad acquisire uno sguardo più alto su dove sta andando il movimento rugbystico nella sua generalità. Il rischio è che parlare dell’atteggiamento generale degli arbitri in un delicato momento storico possa generare polemiche. Se si usa il buon senso, si parla dell’atteggiamento degli arbitri e dell’interpretazione della partita senza vittimismi e senza vedere particolari dietrologie.

          • Stefo 24 Aprile 2014, 15:29

            Parlare di semplice partita sbagliata dall’arbitro no, e’ impossibile?Bisogna dire che ha fatto la marchetta o altro…questo e’ l’atteggiamento che trovo intollerabile ormai…

      • ginomonza 24 Aprile 2014, 17:01

        Stefo il mio era un semplice dissenso su alcune cose che hai detto.
        Però io ho un dubbio che mi assilla fin dal momento che N.O.
        ha detto quella cosa a Botes se ben ricordo : this is not soccer.
        Bene a parte che Botes aveva molte ragioni a protestare io non ho mai sentito da nessun arbitro dire una cosa del genere anche a gente che protestava molto più animatamente di quanto abbia fatto Botes.
        Ora ho due considerazioni :
        1)se Botes avesse giocato in una squadra inglese, per esempio, l’avrebbe detto lo stesso?
        2)E poi dire a un professionista che questo non è il calcio lo trovo un po’ offensivo/sarcastico verso il giocatore e la squadra per la quale gioca e non degno di un arbitro.
        Detto questo, NO è un ottimo arbitro ma che sbaglia molto di più di quanto non si creda.

        • Stefo 24 Aprile 2014, 17:13

          E di nuovo NO ha detto ad Allen giocatore Nord Irlandese dell’Uslter un paio di mesi fa “The soccer stadium is 500 meters down the road”, a giocatori uk-ire ne ha dette di anni di ben peggiori avevo postato una serie di video delle sue uscite negli anni qualche settimana fa…da dare degli immaturi che devono iniziare a comportarsi da adulti o li sbatte fuori al se non vi piace la mischia avete sbagliato ruolo di un paio di settimane fa…lo si vuole accusare di gigioneggiare e fare uscite perche’ fa parte del personaggio sono il primo a pensarlo ormai ma dire che ha fatto l’uscita perche’ squadra italiana e’ fantasia perche’ di uscite ne fa da anni.

    • Hullalla 24 Aprile 2014, 16:52

      @Stefo
      Ci sono problemi di metro arbitrale inconsistente tra diversi arbitri e anche dello stsso arbitro tra aspetti diversi del gioco (p.es. gioco arereo arbitrato in modo restrittivo e gioco a terra in modo “comprensivo”, ecc.)?
      Si, questi problemi ci sono.
      Il sospetto non c’entra nulla: e’ meglio sedersi tutti attorno allo stesso tavolo e vedere cosa si puo’ fare. O no?

      • Stefo 24 Aprile 2014, 17:10

        @ Hullala e di nuovo per l’ennesima volta: analisi tecnica che ci sta anzi si deve fare ed analisi politica che cerca di motivare gli errori al di la’ del semplice errore umano di valutazione…sono due cose diverse, non ho MAI detto che l’analisi se tecnica, equa e con onsesta’ intellettuale (che vuol dire che gli errori a te favorevoli li devi sottolineare con stessa enfasi) non si debba fare anzi concordo con Lam di centralizzare la gestione degli arbitri Pro12 perche’ sia’ piu’ professionale e trasparente.

        Ben altra cosa e’ cercare di trovare motivazioni politiche dietro gli errori.Mi sembra sia abbastanza chiara la differenza tra le due cose…hullala dai non neghiamo le cose sentite e lette negli anni, il clima del sospetto e’ stato ben sparso con le sparate degli arbitri che arbitrano favorendo questo o quello per far carriera, che non fischiano a quel giocatore alcune cose perche’ e’ di una federazione “forte”, che fischiano contro altri perche’ federazioni “deboli” ecc ecc

        • Hullalla 24 Aprile 2014, 20:56

          Non ho citato nessuna malafede e nessuna interpretazione politica, ma il fatto che il regolamento potrebbe essere applicator in modo piu’ uniforme tra I vari arbitri.
          Il problema e’ di come e’ scritto? Il problema e’ di come e’ interpretato dagli arbitri? Il problema e’ nei giocatori che le studiano tutte (professionalmente) per non mettere l’arbitro nella migliore posizione per giudicare?
          un po’ tutte, ma sarebbe il caso di mettersi tutti intorno ad un tavolo e discuterne, perche’ ci sono differenze interpretative veramente importanti tra arbitri e anche per lo stesso arbitro a seconda dell’area di gioco.
          il problema c’e’ e non e’ ignorandolo che sparira’.

          • Stefo 24 Aprile 2014, 21:08

            Io non ho MAI detto che non ci sia un problema, non ho MAI detto che bisogna ignorare il problema e di non affrontarlo, non ho MAI detto che non ci siano errori, non ho MAI detto che non sia giusto valutare le prestazioni…ho detto e dico qualcosa di diverso.

    • mezeena10 24 Aprile 2014, 21:27

      stefo pienamente in sintonia sul discorso arbitri..
      polemica sterile e gratuita!

  5. Giovanni 24 Aprile 2014, 11:01

    Quoto @Stefo: sono assolutamente d’accordo sulla necessità di introdurre un salary-cap che favorisca una maggiore “competitività diffusa” a livello europeo.
    Non condivido invece il commento espresso su Clermont-Leicester: mi aspettavo di più dai padroni di casa che, nel II tempo, sono stati avvicinati parecchio nel punteggio dagli ospiti e mi hanno dato la sensazione di aver terminato l’incontro col fiato corto. A mio avviso, il primo tempo di Tolone-Leinster è stato più interessante.

  6. Emanuele 24 Aprile 2014, 11:15

    Un plauso alla redazione ed a M. Bortolami per questa bellissima rubrica!

  7. Katmandu 24 Aprile 2014, 12:39

    @ stefo il FP finanziario son 3 belle parole che le roi Platinì ha usato per prendere i voti delle piccole federazioni, ma che nello specifico non avranno seguito se non per qualche piccola squadretta, se una delle più grandi squadre verrà pizzicata le cose verrebbero rigirate per far vedere che loro son bravi.
    Faccio un esempio che non centra con il FPF il barça è stato condannato a non fare mercato per 2 sessioni, in pratica un anno senza scambi, ma alla fine han fatto ricorso e intanto la pena è stata sospesa… Ma che sorpresone!
    Inoltre le differenti tassazioni sui redditi fa si che la 1 euro di i vestimento spagnolo non è uguale a uno speso in Francia o Italia, per cui se non c’è un armonizzazione tra le parti le cose non si fanno. Insomma siam ancora lontani

    • Stefo 24 Aprile 2014, 13:13

      Siamo lontani ma e’ un passo kat, il ffp e’ messo per evitare sforamenti ridicoli di budget che portano poi a fallimenti o rischi di essi e per cercare di limitare la corsa al rialzo eccessiva vista.
      La situazione del barca poco ha a che fare col discorso li’ si parla di regole diverse quindi non mischiamo le cose…di esempi inerenti al budget e trattamenti diversi ne abbiamo gia’ nel rugby francese vedi SF…

      • Katmandu 24 Aprile 2014, 13:47

        la situazione bel barca non centra nulla col FPF e lo so ma sai è facile a dire se non rispettate questi parametri fuori dalle scatole, lo puoi fare con il Malaga nel calcio e con il Montauban nel rugby ma se inizi a parlare del Barca o di altre realtà è molto più complicato…

        • Giovanni 24 Aprile 2014, 15:05

          @Kat: dipende anche dal fatto che in Europa (specialmente da noi) si trova sempre il cavillo che permette di creare l’eccezione alla regola o il ricorso che consente la sospensione della pena, ecc. Negli States sono molto più rigidi sull’applicazione delle regole. Anni fà i Minnesota Timberwolves commisero un’infrazione al salary-cap e per 3 anni di fila non poterono esercitare alcuna scelta al draft!

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