Il ricco contratto appena firmato con i Bulldogs è saltato, si parla di salto di codice. L’ARU avverte: se è per soldi diremo di no
Dalla NRL al rugby a 15: è Andrew Fifita la “next big thing”?
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E la AUR è gia passata alle maniere forti: lanciare serpenti velenosi in campo durante la partita, un classico australiano 🙂
http://www.foxsports.com.au/nrl/video-snakes-alive-nrls-lethal-field-invader-causes-stir-on-the-gold-coast/story-e6frf3ou-1226870217799?from=public_rss
club snake hahahahahahaha 😀
a proposito di cambi di codice
https://www.youtube.com/watch?v=0r4jXw-tzP8
mi immagino cosa gli avranno intonato i compagni di squadra nello spogliatoio diciamo che non è abituato a segnare e basta deve andare sotto i pali 😀
Fifita è un gran giocatore, la scorsa stagione era in una forma strepitosa. Non so se le dichiarazioni siano per far alzare le ptoposte, leggendole a me sembrava una genuina volontà di tornare al codice con ci ha iniziato. Comunque il vero colpo dello union per la ptossima stagione è stato Sam Burgess da parte di Bath e Inghilterra.
Da segnalare le ottime statistiche di James Tedesco nella NRL dopo le prime 4 giornate: secondo a pari merito cone numero di mete e assist nonché primo per tackle busts. Il ragazzo è tornato alla forma di due anni fa prima del brutto infortunio. Sarebbe un sogno che la FIR ce le portasse in azzurro (a 15, in azzurro a 13 ci ha giocato alla World Cup dello scorso anno).
Guarda, io sono un big fan dei cambi di codice, e anche a me piacerebbe vedere qualcuno dei nostri nazionali (italo-australiani) a 13 provati in nazionale a 15, ma JB ha già detto che lui non è d’accordo (almeno non lo era l’anno scorso). Quindi direi di mettersela via…
scusa ma il 13 è un altro sport completamente….prima cambiano codice e poi eventualmente si portano in nazionale o sbaglio?
Kat per i 3/4, sopratutto se giovani, il cambio di codice da certezze quasi assolute di successo. In più di giocatori con le sue doti offensive tra le nostre ali ed estremi non ce ne sono. Questo può fare l’estremo che ci maca per rispondere ai vari Brown, Kearney, Halfpenny o Dagg. In più secondo me potrebbe essere u ottimo utility back, a parte come ala può venirne fuori un secondo centro di prim’ordine
si se presi in tempo si può guarire dal League 😀
il problema è un altro li fai giocare a 15 e li porti in nazionale o li fai giocare a 13 e comunque li convochi? no perchè in tal caso sarebbe il primo giocatore nella storia a giocare un codice con il club e un altro con la nazionale
No beh deve chiaramente giocare a union con continuità come prima cosa. Comunque la velocità di transizione tra o due codici dipende molto anche dall’allenatore di club: se ha una conoscenza di base del league e sa su cosa focalizzare il lavoro la transazione è più rapida. Non a caso alle prime voci di un cambio di codice di Sam Burgess pareva certo che sarebbe andato a Leicester, poi alla fine ha firmato a Bath, e qua secondo me c’è lo zampino di RFU (Lancaster e Farrell in primis), visto che a Bath allena Mike Ford che è stato giocatore e allenatore di league prima di cominciare ad allenare union e quindi conosce la materia meglio di Cockerill.
Shane è quello che dico io prima vieni a giocare nell’union e poi probabilmente ne riparleremo 😉
Quello che dico io è che non abbiamo la possibilità di scegliere in un bacino paragonabile a Inghilterra o Galles, se passa allo union uno coi suoi numeri è certo che gioca con l’Italia
Nel rugby league australiano ci sono alcuni fuoriclasse e tanti buoni giocatori che potrebbero potenzialmente giocare per l’Italia a 15. I fuoriclasse non hanno niente da invidiare ai più forti trequarti del Sei Nazioni, anzi qualcuno è proprio meglio. Se ai mondiali si vuole fare strada metterne sotto contratto un paio non sarebbe una brutta idea.
Tutto interessante quello che scrivete, non voglio creare una polemica ma non vi pare che sarebbe tentare di prendere l’ennesima scorciatoia invece che lavorare sullo sviluppo vero e proprio?
Stefo, sullo sviluppo vero e proprio si dovrebbe lavorare comunque. Però se al comtempo riesci a sfruttare l’occasione di “portare a casa” giocatori come questo meglio. Non dico che una cosa debba escludere l’altra. Lo fa l’Inghilterra, che ha la base di giocatori più grande che ci sia, perché non farlo anche noi? Burgess è stato espressamente voluto da Farrell senior e Lancaster, quindi non è un giocatore che ha deciso di provare il cambio di codice di sua iniziativa personale, sono stati gli allenatori dell’Inghilterra in prima persona a volerlo
Shane inizio dicendo che quando si parla di queste cose bisognerebbe smettere di dire “se lo fanno gli altri perche’ noi no”…estremizzando questo concetto ti domando se i tuoi vicini evadono le tasse lo fai anche tu per non passare da pirla?
Purtroppo sai benissimo come funzionano le cose in casa Fir da decenni, la ricerca continua della scorciatoia, ce ne lamentiamo sempre poi pero’ la si propone come solzuione ogni volta che si vede qualche possibile scorciatoia…alllora visto che i buchi sono in tanti ruoli andiamo a prenderene e travasarne una decina pagandoli centralmente, 4-5 alle Zebre, 4-5 a Treviso con buona pace di quei pochi giovani che si prova a sviluppare.
Su Burgess puoi dimostrarmi che sono stati gli allenatori della Nazionale o e’ una voce che hai sentito o opinione personale?
Eve tasse e assicurarsi un fortissimo utiluty back per la nazionale in maniera diversa dalla formazione a casa sono due concetti ben diversi. Ripeto, per me la formaziome è fondamentale ma a volte per qualche campione si può fare qualcosa in più.
Su Burgess è dalla RLWC che si parla di Lancaster che ha avuto colloqui con il giocatore ed entrambi e la stessa RFU hanno confermato. Almeno io ho letto così sia in siti di league che di union
Shane scusa ma un movimento e’ un insieme non si muove per compartimenti stagni…e l’esempio se vuoi l’abbiamo proprio nel league italico e le due federazioni con quella affiliata alla federazione italiana che se ne frega di sviluppo e formazione ma si interessa a fare una NAzionale competitiva e basta e va in Australia alla ricerca di passaportati e la seconda che invece nasce contestando questa politica miope e che pensa solo ai risultati internazionale che cerca di allargare il bacino del rugby league in Italia con campionati nazionali ecc.
Scusa ma se l’Italia agli ultimi mondiali di league fosse arrivata ai quarti tu l’avresti reputato un ottimo indicatore dello sviluppo del League in Italia?Assolutamente no.
Fare seriamente sviluppo e puntare alla crescita del movimento veramente significa anche fare sacrifici ed accettare di dover soffrire per far crescere cio che si cerca di sviluppare senza in continuazione cercare la scorciatoia per tappare un buco.
Io sono strafelice che Brunel abbia bloccato sul nascere ogni discorso di travaso, per fortuna che ‘ha fatto prendendo il coraggio di puntare su cio’ che il sistema union internamente cerca di produre.
Stefo l’esempio delle due federazioni di league italiane è un caso limite. Dando per appurato che quella affiliata alla federazione internazionale e che ha portato la nazionale ai mondiali non si impegna allo sviluppo del league in Italia chi ti dice che l’altra, che pur facendo sforzi per creare un movimento, se avesse potuto avere una squadra che si gioca le qualificazioni ai mondiali non avrebbe usato alcuni australiani? Non potendo far giocare la nazionale perchè di fatto non riconosciuta non c’è stato modo di vedere il tipo di convocazioni che avrebbe fatto questa nazionale rispetto all’altra. A me è piaciuto vedere una nazionale con così tanti talenti alla RLWC anche se “tifo” per l’altra federazione, che lavora con un obbiettivo più a lungo termine e che può far crescere un movimento di league con basi più solide.
Tornando al discorso giocatori di formazione o giocatori importati: per me le due cose possono andare di pari passo. Priorità alla formazione ma se ti capita la possibilità di portarti a casa il giovane campione di turno dal league, che si chiami Tedesco o Guerra o qualche anno fa poteva essere Minichiello non vedo perchè non farlo. Non la vedo come una scorciatoia ma come la possibilità di avere un forte giocatore di rugby in più che fa da valore aggiunto, visto che il bacino da cui pescare non è molto ampio e che si va a giocare ogni anno il 6N e con le migliori squadre al mondo.
Del problema della formazione in italia se ne parla spesso e il motivo è che non si fanno sforzi consistenti e ne sono d’accordo. Non credo però abbia senso dire che si debba scegliere tra migliorare gli sforzi della FIR sulla formazione o portare a giocare per nazionale un giocatore eligibile dal rugby league. Non dico di riempire eccellenza e squadre celtiche di tutti gli italo-australiani che giocano a league, ma ora qua abbiamo James Tedesco che è uno con numeri di tutto rispetto e che viene definito come un campione del prossimo futuro, parliamone almeno!
Un movimento ha diverse componenti, una di queste è la squadra nazionale. Il movimento deve fare il possibile per rendere il migliore possibile tutte le componenti, siano nazionale maggiore, nazionale 7’s, nazionale emergenti, campionati nazionali, campionati regionali, squadre celtiche e campionati per i ragazzini dove possano formarsi. Poi in nazionale giocano i migliori, chiunque riesca a arrivare a quel livello deve essere preso in considerazione. Se uno è migliore pur non essendosi formato all’interno del movimento ed è eligibile per me va convocato. Almeno io la vedo così.
Agree to disagree…io son contento Brunel abbia subito stoppato ogni idea al riguardo.