Brunel mette l’Italia sotto esame: cambiano le gerarchie azzurre?

Una frase sibillina che lascia presagire cambiamenti nel gruppo al Sei Nazioni. Con l’obiettivo grosso che si chiama RWC 2015

ph. Sebastiano Pessina

Dopo Italia-Argentina Jacques Brunel ha detto un po’ di cose. Che non era soddisfatto, che il mese di novembre è da considerarsi in termini negativi anche se è comunque un passo avanti rispetto al tour di giugno in Sudafrica, che questa squadra azzurra è ancora troppo poco continua anche all’interno di una stessa gara, che a volte manca di concretezza e altro ancora.
Jacques Brunel però ha pure detto un’altra cosa. Ai microfoni di Sky, nell’immediato post-partita dell’Olimpico si è lasciato sfuggire un “ora faremo un bilancio della squadra e del gioco espresso e vedremo le modifiche da apportare”.
Una frase elegante che lascia presagire cambiamenti di un qualche peso nella rosa, non un semplice avvicendamento tra chi magari bazzica da un po’ il gruppo azzurro vedendo poco il campo.
La sensazione è che ad essere “bocciato” possa essere qualche senatore e magari un paio di giovani dai quali il ct si aspettava qualcosa di più. O forse le parole di Brunel servono per mettere “solo” un po’ di pepe a un gruppo che forse si sente troppo sicuro del posto conquistato. Ma come dice il coach francese ormai al Mondiale mancano una ventina di partite e ha capito che forse è venuto il tempo di mettere mano a qualche gerarchia consolidata da troppo tempo. Una cosa che ovviamente scopriremo solo nel momento in cui nella seconda metà di gennaio verranno diramate le convocazioni per il prossimo Sei Nazioni.
Noi al momento possiamo fare solo supposizioni. E fare una domanda a voi lettori: chi lascereste a casa in vista del Sei Nazioni 2014? E chi invece portereste tra i giocatori che oggi sono fuori dal giro della nazionale?

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