Intervista a Angus McNab di Opta che spiega come raccogliere e utilizzare al meglio i dati statistici
Tecnologia e numeri: misurare le performance ed essere vincenti
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Nell’ ” Arte della guerra ” viene sottolineato : – non combattere contro un nemico che non conosci. –
Per cui, niente di nuovo all’ orizzonte ; come in tutte le vicende della vita quotidiana, il Conoscere e’ basilare.
Ma tutta questa spasmodica ricerca dei minimi particolari, di dati su dati statistici, mi fanno veramente paura.
Si va sempre più’ verso la spersonalizzazione del giocatore e, peggio ancora, dell’uomo-atleta, che diventa sempre più un robot.
Una frase di Mc Nab mi ha colpito : ” BOMBARDANO i propri giocatori con un incredibile numero di dati…”-
Berton concordo con te ma ci sono anche allenatori che riescono a vedere nel futuro fino a due/ tre azioni a seconda di come si schiera l’avversario e pescano subito il giocatore che sbaglia senza avere bisogno di dati e statistiche
Ora però che ci sia una spersonalizzazione non saprei perchè puoi pure avere sotto mano tutte le classifiche di rendimento del mondo ma se non hanno ancora trovato il modo di fermare gente come BOD o SBW ci sarà un motivo? Penso che i campioni faranno sempre la differenza nel bene e nel male per quanto ci sforziamo di studiarli poi fanno sempre le giocate sul campo (magari sempre le stesse) che fregano l’avversario
Katmandu,
hai detto, con altre parole, quello che ho cercato di esprimere.
Non è questione di schemi, di tatticismi esasperati ecc., e come dici anche tu, il campione, BOD SBW…il Messi del Barca, non lo annulli.
È proprio questo e’ il bello dello sport ; parola che è’ sinonimo di selettività e meritocrazia.
Il fanatismo di esasperanti ricerche dati li lascio volentieri ai coaches che non hanno qualità tecniche e soprattutto umane.
Tipo : chi sa fare fa. Chi non sa fare, insegna ! 🙂 🙂