Speciale Rugby World Cup 2015: le città – Birmingham

Da simbolo della Rivoluzione Industriale a icona della riconversione

©VisitBritain - Simon Winnall

©VisitBritain – Simon Winnall

L’Aeroporto, composto da due terminal, si trova a circa 10 km a sud della città. È servito da diverse compagne low cost. La Monarch Airlines allaccia Birmingham a Roma-Fiumicino e a Venezia, Flybe a Milano-Malpensa.

La Air-Rail Link, monorotaia gratuita che parte dal Terminal 1, congiunge l’aeroporto alla stazione, vi sono poi molti treni regionali e intercity che li uniscono.
La città è assai ben servita dall’efficiente rete ferroviaria. Gli autobus della National Express e quelli di compagnie locali collegano Birmingham a tutta la regione.

 

Siamo nelle Midlands Occidentali e nelle Marches caratterizzate da una campagna spettacolare, romantica e verdissima, costellata di piccoli villaggi e aristocratici manors. Qui, nel 1564, nasceva a Stratford-upon-Avon (a circa 60 km da Birmingham) un certo William Shakespeare. Le tante rovine di castelli fortificati (edificati per volere di Guglielmo il Conquistatore) disseminate nelle Marches, insieme al grande terrapieno costruito più anticamente, nel VIII secolo, dal re anglosassone Offa di Marcia, evocano l’antica memoria di aspre battaglie combattute per conquistare le terre del Galles. Ma non è tutto, in questa zona si trova Ironbridge (i cui mulini sono inseriti fra i siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO), luogo dove nel 1709 fu avviato un nuovo processo di fusione del ferro che successivamente impresse una forte spinta alla Rivoluzione Industriale.

Birmingham, confidenzialmente Brum per i suoi cittadini, è la seconda città più popolosa d’Inghilterra. È legata all’energia (al motore a vapore e all’elettricità), ai trasporti (qui si costruivano treni, navi e biciclette) e all’industria automobilistica. A Castle Bromwich si trova ancora lo storico stabilimento della Jaguar. In epoca vittoriana, era una città sovraffollata, povera e inquinatissima. Ma grazie all’impegno di avveduti amministratori locali furono avviate significative opere per migliorare le condizioni dei quartieri periferici e lo sviluppo del centro con l’edificazione di grandi opere pubbliche. Manco a dirlo, fu duramente colpita dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e un audace piano urbanistico (che mirava farla assurgere a “città dell’automobile”) cancellarono quasi ogni impronta di quel periodo d’oro. Per la sua fortissima vocazione industriale, dopo la Guerra fu oggetto di una grande immigrazione da tutto il mondo.

©VisitBritain - Pawel Libera

©VisitBritain – Pawel Libera

Tutto ciò indurrebbe a credere che Birmingham sia priva di attrattive, e certamente non è da annoverarsi fra le mete turistiche del Regno Unito, ma offre testimonianza di come la dinamica economia inglese sia stata capace di promuovere una profonda riconversione post industriale. La triste città operaia del dopo guerra si è riorganizzata. Oggi è vivace, costellata di modernissime architetture di vetro e cemento, piena di locali, teatri e di interessanti musei. In particolare la zona del Bullring (dove ha sede l’omonimo centro commerciale) offre un ottimo esempio di riqualificazione urbanistica.

Da visitare la locale sede di Selfridges, un’autentica icona della metamorfosi di Birmingham; la spettacolare facciata curva è realizzata con 15.000 dischi in alluminio anodizzato.

 

A far tempo dal XVI secolo, grazie all’estrazione del ferro e del carbone, la città divenne un polo della lavorazione dei metalli. All’epoca della Rivoluzione Industriale ospitava un gran numero di fonderie e fino al 2003 qui si coniavano (presso la Birmingham Mint, la più antica zecca indipendente del mondo) molte delle monete circolanti nel Regno Unito. Originariamente la produzione della città era costituita prevalentemente da officine e laboratori con una particolare specializzazione nella realizzazione di armi leggere (raccolte nell’area del Gun Quarter). A partire dal XVII secolo fiorì anche una fervente manifattura della gioielleria (realizza tutt’oggi il 40% dei preziosi della Gran Bretagna). Le numerosissime “botteghe” sono diffuse lungo le vie del Jewellery Quarter, a ovest del centro (la zona con la più grande densità di oreficerie d’Europa). A Birmingham aveva sede la Lunar Society, un’associazione culturale nata nella seconda metà del Settecento che radunava scienziati e intellettuali (ingegneri, chimici, geologi, botanici, filosofi…) destinata a incidere profondamente sul progresso e lo sviluppo di nuove tecnologie. Tanto che Birmingham a quell’epoca divenne il primo centro industrializzato del mondo. Fra il 1760 e il 1820 venne realizzato un complesso sistema di canali (che addirittura raggiunge uno sviluppo maggiore rispetto a quello di Venezia) adibiti al trasposto delle merci.

©VisitBritain- Britain on View

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La zona di Gas St Basin a Broad Street (a pochi minuti dalla stazione di New Street e dall’omonima via dello shopping) è vivacissima e pittoresca. Lungo i moli sorgono avveniristici e vistosi complessi edilizi. Intorno a Brindley Place si sviluppa un elegante quartiere ricco di uffici, ristoranti alla moda dal moderno design. Non lontano dalla piazza si trova lo spettacolare National See Life Center (progettato da Norman Foster), è il più grande acquario dell’entroterra britannico. Ospitata in un magnifico edificio neo-gotico (prima adibito a scuola) c’è la Ikon Gallery. Un museo d’arte contemporanea e moderna (a ingresso gratuito). Dal 1960, anno della sua fondazione, contribuisce al dibattito sulla storia dell’arte britannica del dopoguerra. Poco più a nord sorge la National Indoor Arena (ora conosciuta come Barclaycard Arena). Aperta nel 1991, è una delle più grandi arene coperte polifunzionali del Regno Unito (oltre 15.000 spettatori) che accoglie eventi sportivi, grandi concerti e diversi spettacoli (solo per citarne uno: qui a dicembre arriverà Madonna!). Sull’altra sponda del canale, in Centenary Sq, si erge il monumento ai caduti (Hall of Memory War Memorial) in stile art déco, l’International Convention Center, la Symphony Hall e la statua intitolata a tre illustri lunarticks (così venivano chiamati i membri della Lunar Society): Boulton, Watt e Murdoch. Non lontano ha sede anche la Birmingham Repertory Theatre, più nota come REP. Nata nel 2013 fa parte della nuova Biblioteca di Birmingham, la sua missione è produrre e presentare opere teatrali capaci di coinvolgere il pubblico e, per quanto possibile, di riflettere le peculiarità della città e della regione. Arriviamo in Victoria Sq (rifatta nel 1993 con l’aggiunta di sfingi moderniste e una grande fontana caratterizzata da una scultura di nudo femminile) dominata da una statua della Regina Vittoria; sul lato occidentale troviamo la Town Hall. Ex sala delle corporazioni, edificata nel 1834 in stile neoclassico, oggi vi si svolgono concerti di musica classica e rappresentazioni teatrali. Sulla piazza affaccia la Council House, di epoca vittoriana. Alle sue spalle si trova il Birmingham Museum and Art Gallery, aperto alla fine del 2012, accoglie più di 40 gallerie: arte applicata, etnografia e archeologia, accoglie importanti dipinti preraffaelliti. È una delle sedi dello Staffordshire Hoard (preziosi reperti d’oro ritrovati in un campo nei pressi di Lichfield nel 2009). Proseguiamo verso sud lungo Hill St, che poi diventa Hurst St, qui troviamo Birmingham Back to Backs un interessante agglomerato di casette a schiera (perfettamente ristrutturate) edificate intorno a una corte. Un affascinante tour guidato ci fa ripercorre la storia di chi ci ha vissuto fra il 1840 e gli anni ’70 del Novecento. Ricordate che la prenotazione è obbligatoria. Torniamo verso nord est. Superato Bullring e New St (la via dello shopping), incontriamo la Birmingham Cathedral intitolata a St. Philip, oggi l’edificio più antico della città costruito nel 1715, è un ottimo esempio di architettura barocca inglese. Più a ovest si trova il Thinktank, un interessante museo (soprattutto per i bambini) che svela i segreti della scienza in modo semplice e avvincente, qui ci sono anche il planetario digitale e quattro piani di mostre e collezioni storiche.

Ancora due segnalazioni per gli epicurei. Birmingham è famosa anche per l’industria dolciaria. Nel sobborgo di Bournville, a circa 4 km dalla città si trova Cadbury World. Avete presente la fabbrica del cioccolato di Willy Wonka? Ecco cosa vi aspetta! Questo storico e divertente sito industriale racconta la storia del cacao e mostra gli impianti produttivi per la sua lavorazione. Attenzione: non lasciatevi sfuggire nessuna delle golosità che vi verranno offerte.
Il Balti è un piatto ricco di curry a base di carne e verdure creato dagli immigrati pachistani negli anni ‘70. Secondo l’ipotesi più accreditata prende nome dalla padella di ferro o acciaio in cui viene cucinato. Le zone di Sparkhill e Moseley (a sud del centro), che comprendono Ladypool Road, Stoney Lane e Stratford Road, sono note come “Triangolo del Balti”. Qui si trovano molte e storiche Balti houses di Birmingham (note per essere particolarmente economiche).

 

In ogni città toccata dal Torneo (oltre che in quella di Rugby) saranno allestite delle Fanzones, aree super attrezzate per accogliere al meglio appassionati e tifosi. Ogni Fanzone avrà le sue peculiarità, secondo le tipicità del territorio. Vi si svolgeranno eventi e attività di animazione (musica e giochi), si potrà acquistare il merchandising ufficiale, mangiare e, c’è da scommetterci, scorreranno fiumi di birra. Per saperne di più.

 

Ultimissima notazione, se avete voglia di visitare la città dove nacque il nostro sport e da cui mutua il suo nome, questa potrebbe essere l’occasione giusta. Infatti, i luoghi, in cui la leggenda narra che nel 1823 William Webb Ellis afferrò inopinatamente la palla con le mani per correre all’impazzata nel campo avversario, distano poco più di 55 km. In auto: M6 (direzione sud). In treno: Virgin Trains effettua un collegamento diretto.

 

Per saperne di più visitbritain.com

 

Francesca Lupoli

 

Scopri le altre mete della RWC 2015: Londra, parte 1 – Londra, parte 2 – Londra, parte 3 – Leeds – Exeter – Cardiff – Manchester – Newcastle – Gloucester – Leicester – Milton Keynes – Brighton

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