L’All-in di Farrell, le parole di sfida di Kolisi: la preview del primo Sudafrica-Irlanda

L’allenatore dei verdi rischia tutto schierando ad estremo un centro al primo cap assoluto, il capitano sudafricano non fa pretattica e parla chiaro: “Non è una partita come le altre. Sono gli unici che non battiamo da un po’”

L'All-in di Farrell, le parole di sfida di Kolisi: la preview del primo Sudafrica-Irlanda (ph. AFP)

L’All-in di Farrell, le parole di sfida di Kolisi: la preview del primo Sudafrica-Irlanda (Photo by Miguel MEDINA / AFP)

Il giorno è arrivato: a Pretoria si affrontano Sudafrica e Irlanda in quella che dal mondo intero è considerata “la” partita. La vincitrice del Sei Nazioni e i campioni del mondo si contendono il trono del rugby mondiale in una sfida che di fatto è già iniziata un mese fra, tra le provocazioni su Twitter/X del solito Rassie Erasmus e i media che hanno provocatoriamente considerando l’Irlanda come la miglior squadra del mondo, nonostante il ranking e l’ultima Rugby World Cup abbiano premiato gli Springboks. Calcio d’inizio di Sudafrica-Irlanda alle 17, diretta tv su Sky Sport Max (canale 205) e streaming su NOW.

Che non è una sfida come le altre lo ha detto anche capitan Siya Kolisi: “Non vinciamo contro di loro dal 2016 e poi giocare in casa è da sempre molto speciale. Il ranking? Non ci pensiamo, per noi si tratta di andare in campo e provare a vincere la partita, e l’Irlanda è l’unica squadra che non riusciamo a battere da un po’. Non si può dire che sia un normale test match: è una partita importante e so che lo è anche per loro”. Nella sfida del girone B dell’ultimo Mondiale, infatti, furono gli irlandesi a spuntarla 13-8, anche se poi tutti sappiamo com’è andata a finire.

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Insomma, tanta carne al fuoco già fuori dal campo, e dentro è ancora meglio. Entrambi gli allenatori schierano la miglior formazione possibile: il XV irlandese è rodatissimo ma ha una grande novità, l’estremo del Leinster Jamie Osborne, all’esordio assoluto. Certo, è un titolare di Leinster e non dovrebbe sorprendere che arrivi in Nazionale, ma la sorpresa sta nel ruolo, perché Jamie Osborne è un centro e ha giocato centro in tutte le 17 partite disputate quest’anno in quel ruolo, compresa la finale di Champions Cup. Farrell si è giocato un all-in, tenendo in panchina il più quotato Frawley. L’altro cambio rispetto alla formazione tipo è obbligato, con Casey al posto dell’infortunato Gibson Park a formare una mediana tutta di marca Munster insieme a Jack Crowley.

A proposito di mediana, dall’altra parte Rassie Erasmus ritrova Handré Pollard, reduce da una stagione particolare: ha vinto il Mondiale arrivando in corsa dopo l’infortunio che lo aveva tenuto fuori dai 33 iniziali e soffiando il posto a Manie Libbok il girono prima della finalissima, poi con Leicester un’annata avara di soddisfazioni, chiusa agli ottavi di Champions e fuori dai playoff di Premiership. Sarà lui a guidare la manovra sudafricana accanto al solito Faf de Klerk. In panchina, Erasmus ha a disposizione Sacha Mngomezulu, 22enne apertura-centro che ha esordito alla grande contro il Galles e sul quale Erasmus punta tantissimo, al punto da aver tagliato dai 23 sia Jordan Hendrikse (titolare con i gallesi) sia Siya Masuku, reduce da una grande annata con gli Sharks.

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Chiaramente, tanto di questa partita si deciderà avanti, visti gli interpreti: in prima linea tutti i piloni titolari vengono da stagioni terribilmente usuranti. Porter, Furlong e Nche hanno superato i 1000 minuti di impiego, mentre Malherbe ne ha giocati 812 pur essendo stato fermo ben 5 mesi per infortunio. Basterà una goccia di energia residua in più per spostare l’equilibrio della mischia da una parte all’altra. In rimessa laterale Joe McCarthy, dopo essere esploso all’ultimo Sei Nazioni, avrà forse il cliente più duro al mondo da affrontare: Etzebeth. In terza lo scontro sarà brutale, basta citare i nomi: Kolisi-Du Toit-Smith da una parte, O’Mahony-Van der Flier-Doris dall’altra.

Rassie Erasmus e Andy Farrell hanno optato due soluzioni diverse: 6+2 per gli Springboks, 5+3 per gli irlandesi, ma entrambi pieni di giocatori di esperienza davanti. Da RG Snyman a James Ryan, gli ultimi 30 minuti vedranno un’ulteriore ondata di talento invadere il campo. Attenzione anche i più giovani, detto di Mgomezulu, il Sudafrica schiera come mediano di mischia di riserva l’elettrico Grant Williams, mentre dall’altra parte Frawley vorrà sicuramente sfruttare ogni minuto a disposizione per riprendersi la maglia da titolare.

Francesco Palma

Le formazioni di Sudafrica-Irlanda

Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Cheslin Kolbe, 13 Jesse Kriel, 12 Damian de Allende, 11 Kurt-Lee Arendse, 10 Handré Pollard, 9 Faf de Klerk, 8 Kwagga Smith, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Siya Kolisi (c), 5 Franco Mostert, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Bongi Mbonambi, 1 Ox Nche

A disposizione: 16 Malcolm Marx, 17 Gerhard Steenekamp, 18 Vincent Koch, 19 Salmaan Moerat, 20 RG Snyman, 21 Marco van Staden, 22 Grant Williams, 23 Sacha Feinberg-Mngomezulu

Irlanda: 15 Jamie Osborne, 14 Calvin Nash, 13 Robbie Henshaw, 12 Bundee Aki, 11 James Lowe, 10 Jack Crowley, 9 Craig Casey, 8 Caelan Doris, 7 Josh van der Flier, 6 Peter O’Mahony (c), 5 Tadhg Beirne, 4 Joe McCarthy, 3 Tadhg Furlong, 2 Dan Sheehan, 1 Andrew Porter

A disposizione: 16 Ronan Kelleher, 17 Cian Healy, 18 Finlay Bealham, 19 James Ryan, 20 Ryan Baird, 21 Conor Murray, 22 Ciaran Frawley, 23 Garry Ringrose

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