Italia, gli obiettivi di Gonzalo Quesada per le Summer Series: “Aumentare la profondità del gruppo e sviluppare la nostra identità di squadra”

Il CT degli Azzurri ha spiegato i criteri di selezione utilizzati nella convocazione dei 33 giocatori impegnati a preparare il tour estivo

Gonzalo Quesada -ph. S.pessina

Venerdì 5 luglio inizia ufficialmente il tour estivo della nazionale italiana. Dopo un Sei Nazioni 2024 molto positivo, gli Azzurri sono chiamati a confermare i progressi contro Samoa, Tonga e Giappone.

Tre impegni difficili e stimolanti, che serviranno per accumulare esperienza, ma anche per proseguire una striscia positiva di risultati che dura dal match di marzo con la Francia.

Un’impresa che si preannuncia impegnativa anche se non impossibile. Lo sa bene il coach dell’Italia Gonzalo Quesada che sui canali della Federazione Italiana Rugby ha analizzato le sue scelte in una lunga intervista.

La squadra capitanata da Michele Lamaro sarà impegnata per tre fine settimana di fila. Prima l’esordio ad Apia, poi il match di Nuku’Alofa e infine la sfida di Sapporo.

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Italia, Gonzalo Quesada: “Dobbiamo già preparare dei giocatori che potranno essere con noi a novembre o il prossimo anno”

Nella selezione dei giocatori per le Summer Series, Gonzalo Quesada ha utilizzato dei criteri precisi, tenendo conto anche di fattori non solo attinenti all’aspetto tecnico.

“Abbiamo dovuto fare delle valutazioni diverse rispetto al Sei Nazioni, dove in caso di necessità potevamo richiamare dei giocatori il giorno stesso. Stavolta non sarà possibile perché siamo davvero lontani e dobbiamo avere la massima copertura in tutti i ruoli, con giocatori in grado di occupare più posizioni in modo da poter rispondere ad ogni eventualità. Tra i fattori che abbiamo considerato c’è anche l’esperienza, perché sarà un tour molto duro e pieno di avversità, ma allo stesso tempo – come abbiamo fatto al Sei Nazioni – ogni raduno e ogni incontro sarà una possibilità di crescita per i più giovani. Dobbiamo già preparare dei giocatori che potranno essere con noi a novembre o il prossimo anno”.

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Tra i giocatori che non si sono visti al raduno dell’Aquila c’è Ange Capuozzo, coinvolto nelle fasi finali del Top 14. La sua presenza però è assicurata, come ha spiegato lo stesso Gonzalo Quesada. In ogni caso la linea dei trequarti può contare su alcuni volti nuovi e su giocatori alla ricerca di minutaggio. Tra le novità più rilevanti c’è l’ex azzurrino François Mey, ufficialmente estremo ma inserito tra i centri.

“A Clermont quest’anno ha giocato in entrambi i ruoli, ma lo abbiamo convocato soprattutto per coprire la posizione di 13 (secondo centro). Per la maglia numero 12 (primo centro) pensiamo possano giocare Menoncello e Zanon, anche se Tommaso può fare entrambe le cose, mentre Brex e Mey saranno i due 13. Ho parlato con François e lui è consapevole che avrà più opportunità come secondo centro che come estremo e pensiamo che abbia le qualità per farlo”.

La scelta di escludere Gesi e il ruolo di Leonardo Marin

Un altro nome gettonato della linea veloce è Simone Gesi, escluso però dai convocati. Una decisione che secondo Gonzalo Quesada è stata tutt’altro che facile.

“Lo abbiamo seguito tanto quest’anno e siamo molto contenti della sua stagione, ma Ioane e Lynagh sono stati davanti a lui come rendimento. Alla fine abbiamo deciso di convocare 2 ali, completando poi il gruppo con Trulla e Gallagher. Inoltre Gallagher ci permette di avere un altro mancino in squadra, una cosa importante per una squadra come la nostra che ha una buona alternanza nel gioco al piede”.

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Per la maglia numero 10 scatta l’opzione Leonardo Marin. Il giovane talento del Benetton Rugby ha dimostrato la sua polivalenza occupando anche lo spot di ala. A luglio invece sulla sua posizione in campo non dovrebbero esserci sorprese.

“Se consideriamo le aperture a disposizione abbiamo Paolo Garbisi, che ha già grande esperienza nonostante la giovane età, ma abbiamo bisogno di altri giocatori che possano occupare il ruolo: Marin è giovane, ha bisogno di giocare e di svilupparsi in questo ruolo, così come anche Montemauri ha un potenziale importante. Per lui vale lo stesso discorso di Mey: in questa tournee lavorerà solo in posizione di numero 10, così come François lavorerà in posizione di 13. Questo permetterà loro di migliorare le loro capacità e alla Nazionale di avere più opzioni in questi ruoli: abbiamo bisogno di sviluppare un giocatore che possa arrivare allo stesso livello di Paolo Garbisi, per non ritrovarci con una sola opzione in un ruolo”.

Le valutazioni alle base delle scelte nel pacchetto di mischia

Nella lista ufficializzata dallo staff tecnico italiano figura anche David Odiase, uno dei profili più interessanti della nazionale Under 20 in luce nel Sei Nazioni 2023, capace di battere anche il Sudafrica nel mondiale di categoria dello scorso anno. Sul flanker di Oyonnax come su altri giocatori emergenti il CT auspica un impiego sempre maggiore.

“Giocatori come Odiase e Mey hanno un grande potenziale anche se purtroppo non giocano ancora a un livello più elevato. Dobbiamo accompagnarli, vederli e farli lavorare con noi e speriamo possano fare più esperienza con il loro club. Abbiamo deciso di chiamarli, anche in luogo di giocatori con maggiore esperienza, perché è importantissimo avere dei giovani con noi. Allo stesso modo tra i pre-convocati c’era Marini, che ha giocato quest’anno a Mogliano e sono sicuro che giocherà molto di più con il Benetton la prossima stagione.

Gonzalo Quesada ha svelato anche come Loris Zarantonello sia entrato nei radar della Federazione Italiana Rugby.

“Dopo essere stato annunciato come nuovo capo allenatore Loris ha voluto farmi sapere tramite il suo procuratore che era eleggibile per l’Italia ed era molto motivato a vestire la maglia Azzurra. Ho trovato subito interessante il fatto che fosse stata una sua iniziativa: ho seguito la sua stagione a Castres e ha fatto molto bene. La mia priorità era completare il gruppo con Manfredi o Bigi, che però si sono infortunati, e a quel punto abbiamo scelto tra due esordienti: Zarantonello e Ribaldi. Il secondo lo conosciamo bene anche perché ha lavorato con Richard Hodges e Andrea Moretti alle Zebre, lo seguiamo e ha un bel potenziale, ma alla fine abbiamo scelto Loris per conoscerlo un po’ di più e per ricompensare la tua buonissima stagione in Francia, che è stata meritevole della convocazione”.

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Anche Muhamed Hasa come Simone Gesi non sarà presente durante le Summer Series. La sua esclusione secondo Quesada non comprometterà il suo avvenire in maglia azzurra.

“È stata la decisione più lunga e difficile da prendere. Hasa è uno di quei giocatori che volevamo davvero avere con noi, ha avuto una crescita incredibile e ha una grande umiltà e dedizione al lavoro: esattamente il tipo di carattere di cui abbiamo bisogno. Abbiamo dovuto fare delle valutazioni: la nostra prima linea è molto forte e al Sei Nazioni ci sono stati dei ragazzi che non hanno mai avuto l’opportunità di giocare: chiamare 3 prime linee complete per sole 3 partite sarebbe stato un po’ troppo, quindi abbiamo preso 3 piloni destri con Simone Ferrari che può giocare anche a sinistra. Ho parlato con Hasa così come ho parlato con tutti i giocatori della lista che sono rimasti fuori, spiegando loro le motivazioni e la situazione. Credo che la chiarezza con i giocatori sia molto importante e so che la apprezzano, ‘Momo’ sa che è davvero parte di questo gruppo e sarà un pilone che vedremo con la Nazionale la prossima stagione”.

Italia, Gonzalo Quesada: “Migliorare l’efficacia in ogni nostro settore di gioco”

Il tour estivo è un banco di prova significativo e alla domanda sulla possibile rotazione di tutti i 33 giocatori a disposizione, Gonzalo Quesada risponde così:

“Noi abbiamo 3 obiettivi chiari: il primo è sviluppare la nostra identità di squadra e questo tour è un’opportunità per continuare a farlo; il secondo è migliorare l’efficacia di ogni settore del nostro gioco, dopo aver analizzato nel dettaglio il nostro Sei Nazioni sappiamo di poter migliorare ancora in attacco, in difesa e nella conquista; il terzo obiettivo è avere un gruppo il più ricco e profondo possibile, ma sappiamo che forse non tutti e 33 potranno giocare, perché la priorità sarà sempre avere la squadra più competitiva possibile per ogni partita”.

 

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