Jacopo Trulla lancia le Zebre verso Cardiff: “Meno la palla rimane a terra e meglio sarà per noi”

Il trequarti dei ducali riflette sulla vittoria contro gli Sharks e guarda al match della quinta giornata con i gallesi

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Atley73 15 Novembre 2023, 16:24

    Jacopo, 23 anni… ancora in tempo per diventare un giocatore internazionale…

    • Bala Sporca 15 Novembre 2023, 16:29

      bhe credo lo sappia anche lui che quella convocazione in nations cup in maggiore fosse prematura.. in questo avvio sta giocando bene

    • Camoto 15 Novembre 2023, 16:32

      Concordo
      Secondo me farà un grande campionato.

    • Parvus 15 Novembre 2023, 16:39

      Concordo atlei.

      • Parvus 15 Novembre 2023, 16:41

        Negli anni passati trulla è stato massacrato, spero si rifaccia e con gli interessi, questo favorirà parma e la nazionale.

        • Fabfab 15 Novembre 2023, 18:12

          Buona ala con un bel calcio. Non mi piace molto come estremo

  2. fido 15 Novembre 2023, 16:45

    spesso ho la sensazione che nel rugby italico si sia avuto fretta di lanciare i giovani.
    Menoncello è uno, non puoi avere la pretesa che dopo anni che non sfornavi niente adesso ogni anno hai 10/15 ragazzi pronti per le franchigie e per la nazionale.
    I Trulla, i Pani, i Rizzi a mio modesto parere sono stati mandati allo sbaraglio pensando che giovane è bello, più gioca e più migliora.
    A mio giudizio i ragazzi sarebbero migliorati, sia tecnicamente ma soprattutto di testa, facendo 2 anni di gavetta contro vecchi volponi ma di un livello più basso dell’URC, invece gli abbiamo bruciati.
    Rizzi sparito (anche per problemi fisici), Pani e Trulla criticati x due anni (anche da me) per errori madornali.
    Fortunatamente gli ultimi 2 si stanno ora riprendendo.
    Se quello che voglio dire vale per i 3/4 figuriamoci per i piloni: Rizzoli, Neculai, Gallorini, e altri che non ricordo non possono giocare a 20/21 anni titolari contro vecchi volponi sudafricani o celtici, devono salire gradualmente.
    Tutto ciò per dire che va ricostituita una accademia FIR che giochi in un campionato italiano o questi ragazzi vengano prestati per due anni alle squadre del top 10 e al bisogno convocati con Zebre e Benetton.
    Non seguo il top 10 ma penso che nell’immediato potrebbero ben figurare piloni con più esperienza nelle franchigie liberando spazio per i giovani nel Top 10.
    I giovani fanno fatti crescere con calma, aspettando la loro maturità fisica e mentale, accettando gli sbagli e non bruciandoli, quindi per me devono giocare per 2-3 anni in un livello più basso con continuità.
    Ovviamente poi i Menoncello devono fare subito il salto ma non pretendiamo di avere 10 Menoncello ogni anno, non siamo l’Irlanda o la Francia.

    • bobeto 15 Novembre 2023, 19:46

      Concordo ampiamente.

      Gesi e lontano d’essere un giocatore completo, ma ha bisogno di giocare al livello URC per migliorare la sua difesa, e al mio parere non avrebbe imparato molto giocando un anno di piu in Top10… Per i centri credo che i sistema di attaco nel Serie A Elite devono essere piu avanzato per migliorare il decision making di un Drago (per esempio) piu che allenare con un Brex (anche senza giocare molto). Sara interessante cosa puo imparare quest’anno Mazza adesso che Sig. Morisi e al suo fianco.

      Per un Rizzi direi che giocare in Serie A elite non e assolutamente necessario per ragioni tecniche, ma ha tanta bisogna di ritrovare la sua confianza che 6 mesi o anche un anno puo essere molto utile. E quando parliamo degli avanti y sopratutto i piloni hai tutta la ragione. Hasa l’anno scorso e Spagnolo quest’anno hanno mostrato cosa puo dare ai giovani uno o due giocando contro i trentenne.

      • mikefava 15 Novembre 2023, 20:33

        Spagnolo per me è un’altra eccezione tipo Menoncello, presto può essere pronto ad essere il secondo di Fischetti in nazionale…e poi chissà. Ma sono, appunto, poche eccezioni. Sento spessissimo nominare Gallorini, ma gli va dato tempo, arare tutti in U20 non significa nulla, se lo mettessero ora contro Genge, Baille, Porter, per non parlare di Kitshoff, Nchè o De Groot…le piglia sicuro. Inoltre deve crescere anche come gioco, non si vive di sola mischia. Ma lo stesso vale per i tre quarti.

    • ChrisRosso 15 Novembre 2023, 21:46

      Credo che il dubbio sia sulla effettiva qualità del campionato italiano, che a detta di molti non raggiunge nemmeno la proD2, forse gli farebbe bene un salto in Francia,non saprei. Sicuramente non bisogna bruciare le tappe e perdere anni su anni di gioventù ove non si gioca o si prendono solo imbarcate.

  3. kinky 15 Novembre 2023, 21:10

    Avete tutti quanti le vostre ragioni ma bisogna andare per ruolo! Un pilone se sta uno o anche due anni in Élite va benissimo anzi lo ritengo quasi necessario! Un trequarti assolutamente no, se ha le potenzilità (vere) dentro subito!

  4. gian 16 Novembre 2023, 08:05

    Dipende da ruolo e squadra, i primi 8 uno, due o tre anni in Elite possono essere fondamentali, per crescita fisica, mentale e, almeno nelle fasi statiche, tecnica (vedi Neculai e Hasa, il primo più forte in U20, va alle zebre e soffre tantissimo facendo fatica a crescere, l’altro sta’ 3 anni in Elite e adesso tiene il campo molto meglio di tanti altri, con ancora molti margini di crescita), mediani può servire uno, max due anni, per crescere fisicamente e fare un primo step nell’intensità, centri come i mediani, meglio giocare un anno sempre in Elite e capire cosa vuol dire prender botte, che fare la muffa in tribuna in URC, per poi entrare direttamente nelle rotazioni, altrimenti rischi di perdere tanto tempo, per triangolo allargato serve a poco, al massimo per una maturazione fisica.
    Poi dipende dalla squadra, i topteam ti danno delle esperienze positive di crescita, altri club molto meno, anche se sei “prestato”

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