Mondiale per club: aperta la strada per una Rugby Club World Cup nel 2028

L’EPCR ha parlato anche della volontà di sviluppare a breve una Champions Cup femminile

COMMENTI DEI LETTORI
  1. davo 8 Novembre 2023, 17:58

    ed in Italia ci son sempre piu’ spinte per lasciare l’URC (follia allo stato puro)…speriamo almeno di avere una squadra Italian decente che potra’ farci parte…

    • mikefava 8 Novembre 2023, 18:58

      Ma chi spinge per uscire dall’URC?

      • davo 9 Novembre 2023, 08:09

        avevo letto da qualche parte, su un link che non trovo piu’ (tra i feed di FB) dove si diceva di una riunione avvenuta qualche mese fa in cui c’era un presidente di Top8 e qualche potenziale candidato in cui si esplicava il bisogno di togliere risorse per l’URC per dirottarle in Italia verso il TopX…..a me e’ sembrata forse un po’ estrapolata come notizia ma non mi stupirei se il sentore di molti sia questo….
        Ma “what if” succede davvero? “what if” il prossimo presidente federale e’ uno che vorra levare entrambi i team dall’URC? una pazzia secondo me, ma probabile purtroppo

        • Noname1994 9 Novembre 2023, 08:23

          Sarebbe la morte del rugby italiano, credo che nessuno sia così idiota o almeno spero

          • davo 9 Novembre 2023, 12:17

            mai dire mai purtroppo….

          • fracassosandona 9 Novembre 2023, 12:36

            se non ve ne siete accorti ve lo dico io: il rugby italiano è già morto, oserei dire ammazzato…
            viadana ha 21 argentini in rosa per giocare in Elite/eccellenza/Top10 chiamatelo come volete…
            le altre una media di 8-10 argentini…
            poi ci sono gli australiani a Mogliano, i sudafricani a reggio… più il resto dei disperati…

            stiamo buttando ogni anno metà bilancio federale tra URC e accademie, il tutto per essere costretti ad importare oltre metà dei giocatori delle franchige e persino della nostra massima serie, la FIR ha il modulo per poaching di passaportabili in home page, i nostri migliori prospetti sono Capuozzo Mey e Vintcent, tutti prefabbricati altrove…
            se la nazionale dovesse giocare solo con i giocatori di formazione italiana staremmo dietro al Portogallo…

            PS: i francesi hanno il concetto di JIFF (giocatore di formazione francese), in Top14 e ProD2 devi schierarne un tot…
            i nostri ragazzi, compresi molti ex accademici nazionali, a 21 anni smettono o vanno a giocare da amatori, dalla Serie A in giù, e francamente non so dar loro torto…

  2. kinky 8 Novembre 2023, 18:27

    Spero vivamente si riesca ad organizzarlo….vorrà dire che in quegli anni non ci sarà il tour estivo (o tour autunnale) delle nazionale che ne faccio volentieri a meno per un mondiale di club!
    Sto anche aspettando con ansia e curiosità il mondiale per club. di calcio del 2025!

  3. Noname1994 8 Novembre 2023, 21:01

    Ma basta! Fra un po’ non potranno nemmeno respirare! Fra mondiali di nazionali, Sei nazioni, campionati domestici ed europei…. si sta rischiando tanto, troppo

    • yes nine 9 Novembre 2023, 06:14

      NN94 buon giorno, sarebbe anche interessante un mondiale per club (forse) ma le varie sigle si dovrebbero coordinare sul da farsi. Tutte le “idee”, le proposte che vanno in direzione dell’ampliamento del rugby sono le benvenute ma non tutte sono realizzabili per ovvi motivi. Un mondiale per club non renderebbe più popolare la palla ovale bensì porterebbe benefici ancora a chi ne beneficia già. Sarebbero coinvolti gli otto migliori club, magari a invito?, e il resto del pianeta? Bisogna portare il rugby in Africa, in Asia, in America latina. I tedeschi e gli olandesi devono cominciare giocare più assiduamente, in Grecia o in India. Questo è promuovere il rugby e non inventarsi l’ennesima cassetta per raccogliere danari di pubblicità e diritti televisivi strizzando ulteriormente giocatori che avranno carriere sempre più intense ma corte

  4. Fabfab 9 Novembre 2023, 09:36

    Va detto che per affrontare tutti gli impegni tra nazionali e club per chi parteciperà a questa manifestazione ci vorranno rose chilometriche e quindi solo i club più ricchi potranno permetterselo

  5. davo 9 Novembre 2023, 16:40

    @Fracasso ma questo non e’ mica un problema di URC si/no. Uscire dalla URC sarebbe un suicidio. Per come la metti tu il rugby “semi-pro” e’ morto per colpa dei club di Top8. Se non hanno i soldi per fare club pro con staff Pro (mi dispiace per gli allenatori Italiani…) e con giocatori Italiani e stranieri di profilo (e quindi ogni squadra con budget di alemno 6/8 mil Euro) allora che facciano i club “professionali” cioe’ che formino davvero e faccino giocare giocatori Italiani che possano liberamente passare da Franchgie a club (senza le menate del “falsano il campionato”…come avviene in tutte le nazioni che hanno franchigie e nessuno accusa di falsare campionati).

    Il rugby di base e’ una cosa diversa. Potremmo, per assurdo, cancellare le societa’ di Top8 puntando solo su rugby di base e 2 franchigie e penso che la differenza non la si noterebbe…..

    Quindi da un lato abbiamo bisogno di far giocare i nostri in contesti altamente competitivi. Competitivi in termini di Staff (e qui le Zebre peccano un po’…) e di giocatori. Cosa che il nostro domestico non potra’ mai e poi mai fare. A meno che 10/12 imprenditori con i denari investono in 10/12 squadre Italiane in termini di budget e si fa’ uin campionato “pro” Italiano.

    Quindi questa tensione e semi-guerra FIR vs. club rovina un po’ tutto. Perche’ i nostri ragazzi fino all’U20 sono competitivi e dopo si perdono per strada? perche’ non fanno il salto dovuto?
    D’altronde se i Top8 investono in tanti stranieri, e lo fanno con i soldi loro, la FIR puo’ imporrse delle ristrettezze? forse si…

    Comunque io considero i club di Top8 come i club di prima divisione Scozzese, o quelle del NSW o QLD PRemierships in Australia, o come le squadre di Currie Cup etc… ossia quello e’ il livello e l’organizzazione che i nostri club locali debbono aspirare. Pensare di essere “pro” o pretendere di essere tale e’ un po’ troppo

    • fracassosandona 9 Novembre 2023, 17:32

      quando avevamo un campionato semiamatoriale ed i nostri migliori emigravano in Francia ed Inghilterra la nazionale era sistematicamente tra le prime 10 al mondo…

      abbiamo fatto un esperimento, dopo 13 anni si potrà prendere atto che sia fallito?
      volevamo tutelare i nazionali dalla spremitura loro riservata dai club esteri, che li mettevano in campo nelle pause del 6N… ma se paragono i minutaggi di un Bergamasco allo Stade 15 anni fa con quelli di un Negri sotto controllo federale a Treviso capirai chi stava meglio…

      gli argentini si sono tirati fuori dal super rugby e vanno comunque in semifinale mondiale…
      il giappone si è tirato fuori dal super rugby e ha fatto un mondiale analogo al nostro e i due precedenti molto meglio di noi…
      la georgia, senza mai avere avuto un solo club pro, se la gioca con noi serenamente e senza naturalizzare nessuno… giocassimo ad armi pari le prenderemmo sistematicamente…

      senza obbligo di schierare giocatori di formazione italiana la filiera si interrompe a 18 anni…

      • davo 9 Novembre 2023, 20:46

        si ma erano ere geologica fa’…da allora ad oggi la barra del pro si e’ alzata molto. D’altronde anche in Premiership han problemi quindi…saremmo rimasti con quei club semiamatoriali…..
        No, l’esperimento non e’ fallito…non e’ mai partito perche’ si e’ remato in direzioni opposte e non nella stessa direzione…vorrei vedere tutti andare nella stessa direzione…. a me sembra che i club di top vorrebbero fare i “pro” con i soldi federali. Per quanto riguarda gli argentini, erano comunque un ossatura dei Jaguar….Nel lungo periodo la vedo dura per loro replicare quei risultati. Piuttosto andranno ad “annate” come al solito.

        Il giappone ha tanti soldi che infatti non aveva senso averli ne SR.
        Mettiamo le cose nel contesto giusto pero’. Non possiamo paragonarci a Giappone, tantomeno ad Argentina, I nostri Under sono decenti segno che qualcosa funziona. Il problema e’ dopo, quindi il binomio club “amatori di top8” e franchigie. E se non si solve questo problema non andiamo da nessuna parte.
        Non posso credere che alcune delle nostre U20 che son arrivate 8ave al mondiale, han vinto tante partite nel 6N di categoria poi non riescano a competere agli stessi livelli quando diventano senior….immagino se avessimmo avuto solo il campionato nostro….forse nemmeno l’U20 avrebbe ottenuto certi risultati…meno ancora la senior,,,…
        Tornare indietro e’ un suicidio. Il problema e’ nei campanilismi e nel guardarsi sempre indietro…D’altronde come trascritte le parole di Mascioletti nel libro “Il Fango e l’Orgoglio” c’e’ davvero il succo di tutto: Quando Berlusconi prese il Milan cvi furono molte critiche perche’ il rugby bla bla bla vecchio stampo bla bla bla. Quando l’Aqulia batte’ il Milan furono tutti contenti perche’ il vecchio rugby “pane e puparuolo” aveva battuta il rugby professionista. Con il risultato di tenere lontano imprenditori con danari… Tra le righe si legge che Mascioletti non e’ d’accordo con questo modo di pensare,.
        A me sembra che il rugby Italiano continui a guardarsi indietro ed a volere quel “pane e puparuolo” tipo di rugby. D’altronde lo sport e’ come la vita politica. Se non abbiamo una visione di come vogliamo l’Italia nel future (ma ci guardiamo sempre indietro…) come possiamo prenderlo nello sport?
        Ma va bene, torniamo ai club semiamatori che tantissimi campioni produrranno…poi si’ che potremmo competere con le nazioni tier 1 perche’ avremo un campionato iper competitivo. Fatti di allenatori preparatissimi, allenatori per le skills con un CV invidiabile. Stranieri top…… oppure…..

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