I contatti con Kieran Crowley e le ragioni della sua eleggibilità
La prima intervista da Azzurro di Dino Lamb
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se vedessimo il passato…., anche no, ma ora vuole dare il 100% e quindi siamo qua a braccia aperte.
a breve cresceranno anche le nuove leve, come piantella ecc….. dai che tra non molto, avremo almeno un paio di giocatori per ruolo.
Era tutto molto più chiaro prima di questo articolo, però va bene così! Dino Luciano Lamb Cona, avrei già il soprannome… vediamo come gioca e quanto rende, poi si guarda!
“Dopo che ho visto che non con l’Inghiltera non c’era trippa peggatti…”…no, dai, scherzi a parte, ci sta che un ragazzo giovane non sia deciso su che strada intraprendere e molti hanno fatto come lui, la U20 da una parte e la maggiore da un’altra (lo stesso Allan lo fece). Alla fine non ci sta arrivando un cavallo imbolsito ma un ragazzone nel pieno delle sue capacità e anche già avanti nella conoscenza del gioco. Pazzesco che lo seguissero da così tanto tempo, però le qualità ci sono tutte e le statistiche dicono che Lamb è un formidabile placcatore. Ero effettivamente curioso di conoscere la sua storia, certo è italiano per metà, di fatto, ma penso che i suoi contatti con il nostro paese fossero piuttosto scarsi fino a questo momento e, anzi, li vivesse soprattutto attraverso la nonna ma non fossero forti (tanto da decidere di togliere “Cona” dal suo cognome, che poi sarebbe stato quello reale del padre).
Dai va bene così… che parenti italiani hanno Ioane e Faiva? 😉
Almeno loro hanno giocato in Italia 😀 gli auguro di fare tanto bene in nazionale ma vederci lui ai mondiali da parvenu e non vedere Parisse non mi va🙁
Ma io non mi sono mai opposto a queste operazioni, d’altronde lo fanno tutti…anche la Francia, che scoppia di salute, sta facendo carte false per assicurarsi Meafou, non esattamente francese…però ci tengo sempre a sottolineare che è ben diverso essere in parte italiani, che non esserlo affatto: un po’ perché si è eleggibili da subito e un po’ perché lo trovo anche più corretto…Ioane e Faiva non hanno nulla di italiano e infatti non dovrebbero giocare per l’Italia, a mio avviso. Poi c’è un regolamento che lo permette loro e lo fanno, però penso sempre che magari uno che ha un genitore italiano possa essere un orgoglio per quel genitore, se gioca per la sua nazione. So di essere romantico, ma Halafihi disse che la sua famiglia fu stranita dalla sua decisione di mettersi l’azzurro, salvo poi comunque accettarla bene.
Ma seeee…. che paranoie…. gli scotti e gli irlandesi non se ne fanno…. emancipiamoci dalľipocrisia autarchica
Ma se leggi bene quello che ho scritto, Scarso, ho detto di avere una visione romantica ma di non essere ipocrita e dire che comunque fa comodo avere giocatori preparati anche dall’estero. Il discorso è solo che te te li formi in casa è tutto molto più semplice e non bisogna giocare su cavilli e portarsi via gente le une con le altre nazionali. Il “grande modello irlandese” alla fine chi ha alle ali? Un neozelandese e un australiano. Chi ha come mediano di mischia? Un neozelandese. Quindi, certo, ben venga Dino Lamb!
Beh, a dirla tutta, seguendo il tuo ragionamento, guarda che Mack Hansen è eleggibile perché la madre è irlandese.
Sì, è vero, Ovale, infatti ha la madre irlandese e c’entra indubbiamente più lui con l’Irlanda che Lowe, Gibson-Park o Aki. O in passato Stander. Era per dire che pure la grande Irlanda non è esente da operazioni di reclutamento all’estero, poiché anche Hansen, pur essendo un oriundo, è born and raised (and formed) in Australia.
Maik, sia paolino che dino non hanno le carte giuste per essere selezionati per la rosa, e quindi giustamente dicono almeno vanto do skei…, quanti argentini e non solo loro lo hanno fatto…., con l’italia??!!!!
Però aggiungo, cerchiamo che l’ossatura, della nazionale sia nostrana…
Ma guarda, Parvus, co i ciari de luna che ghe xe in Inghilterra desso, secondo me si pentiranno di non aver puntato su Lamb e Odogwu…certo è che loro ne producono molti più di noi, però se economicamente la situazione non è sostenibile, rischiano la fine del Galles o giù di lì…il nostro vantaggio è che siamo piccoli.
Il nostro vantaggio è che l’Italia avrebbe un potenziale enorme di cui investire e lavorare, loro invece sono già arrivati al massimo delle loro capacità
Sì, giusto, Flavio,a secondo me stanno anche implodendo…
Si concirdo
io direi più di cercare che la nazionale sia forte
Non serve tanto interpretare , non ero interessato , ma il mondiale lo prendo così o niente.
Mi pare onesto ,sotto questo aspetto.
Questo non sapendo altro me lo fa ( un po’ ) apprezzare.
Auguri.
Per fortuna che abbiamo nel mirino queste esplosioni di entusiasmo! 🙂
Io, giuro che della saga familiare di Dino non ho capito una mazzafionda. Detto questo, credo che Paolo e Dino abbiano accettato di giocare per l’italia perchè la nazionale ha riconquistato credibilità internazionale, perchè c’è Kiran e perchè avendo origini italiane hanno approfittqto di una buona scorciatoia per giocarsi i mondiali… e poi perchè, diciamodelo, l’inghilterra di borthwick non fa di certo sognare.
Io avevo già ascoltato l’intervista prima dell’uscita dell’articolo, perché seguo Ottavio Arenella su YouTube (RugbyCoach8), e diceva che il padre di Dino è nato a Torino nel 1964 ma già nel 1971 se ne era ito in Inghilterra con la madre ma senza il padre (il cui cognome è evidentemente Cona), poiché si erano lasciati. La madre si risposò con tale Lamb ed ecco perché Dino ha ora quel cognome. Lamb senior si riconciliò poi con suo padre e riaggiunse il suo cognome a Lamb, diventando Lamb-Cona. In tempi recenti Dino ha poi voluto togliere di nuovo “Cona” (a quanto pare non ha avuto granfi rapporti con suo nonno).
capito. grazie!
A me sono venuti in mente o cognomi dei mega direttori dei film di Fantozzi 😁
È lo stesso che commenta su un altro forum? Mo mi iscrivo al canale.
Non so in quale forum, ma di Otto che si interessano di rugby non so quanti ce ne siano 😂 Il canale è molto interessante e anche interattivo, fai bene ad iscriverti!
Enzo Forletta, Louis Mauro, Alexandre De Nardi, Vincent Guidicelli, Fabio Bertuzzo, Lucas Berti tutti al Montpellier solo quelli con cognomi chiaramente italiani… Paolo parlaci please!
Giudicelli andrà a Bayonne con Mori tra poco, quindi magari ci parlerà lui 😂 Forletta invece è già cappato con la Francia. Più che altro forse potrebbe essere convocabile Geraci, ma ci dovrebbe fare da tramite il novello Page-Relo a Lione!
Giudicelli non è di origine italiana. E’ nato a Montpellier ed originario della Corsica, che è Francia da quasi 3 secoli e comunque non è mai stata Italia. E’ linguisticamente italiana ma così come la Svizzera Italiana, ma non è Italia.
Sì, formalmente la Corsica non è mai stata Italia, perché l’Italia come la consideriamo oggi esiste dal 1861, che poi abbia tutt’oggi parecchio di italiano, a partire dalla lingua locale, è palese…certo che uno che di cognome fa Giudicelli, indubbiamente è di origine italiana (puoi pronunciarlo “judiselì” ma cambia poco), quasi certamente però non così vicine da renderlo eleggibile per la nazionale italiana.
Forletta ha cap con la nazionale francese, fino al 2025 è out sicuro
Se ben ricordo anche il papà di Lorenzo “Lawrence “ Dallaglio era di origine piemontese, come quello di Dino Cona “Agnello” , che come cognome piemontese , al plurale , sarà un po’ in ribasso ma una certa storia c’è l’ha
vorrei ri-agganciarmi al post di atley, proprio sul passaggio di kieran.
kieran ci sta dando una forma di gioco, l’italia no buona per rugby è una frase lontana, ora sappaimo abbastanza bene gestire i calci per l’occupazione del territrio altrui, palla in mano siamo abbastanza capaci, l’avvenuta adesione di polledri e di capuozzo ci ha garantito quel plus che non avevamo e che oggi vedi articolo di cui sopra, ci arrivino paolino il magretto e lamb-cona, pagerello e chissà chi altro….
la nazionale è cambiata, e quindi VIVA LA NAZIONALE ITALIANA DI RUGBY.
dino lamb, page relo e odogwu “c’è li siamo guadagnati” con le prestazioni al 6 nazioni e dopo aver battuto l’australia.
non penso che abbiano accettato di venire a giocare per l’italia solo per il mondiale, ma perchè hanno visto che la squadra è diventata almeno competitiva
se l’italia fosse rimasta quella del 2021 avrebbero declinato sicuramente
Scusami Nergal, ma declinando, esattamente, dove si sarebbero riciclati? Io leggo solo l’aver colto un’opportunità di giocare a livello internazionale in ogni caso. Il che mi sta benissimo, ma queste storie su alberi genealogici, e intricate vicende familiari a suffragio di una “scelta” (che tale non è) vorrei non leggerle sinceramente.
Sono personalmente stanco di leggere tutte queste vicende familiari, raccontate solo per mascherare i veri motivi di una scelta, ovvero che di scelta non si tratta.
Ma sul serio siete disposti a credere che, allo stato attuale dei rispettivi panorami rugbistici e sociali, qualcuno possa mettere in discussione se giocare per l’Inghilterra o per l’Italia? A me possono raccontare tutte le favole stucchevoli che vogliono, ma nessuno mi toglierà dalla testa che, per ora, la nostra nazionale purtroppo costituisce ambiente di riciclo per coloro che vengono scartati dalle nazioni di origine. Queste storie, forzatamente esposte all’opinione pubblica nel tentativo di far digerire (e vedo che più o meno ci riescono) mi hanno davvero stancato.
Che si dica semplicemente “Felice di questa opportunità, cercherò di fare del mio meglio per onorare questo movimento in crescita.”
Vediamo quante squadre rimarranno a giocare in Premiership a partire dal 2024/2025. È ovvio che in Inghilterra vengano formati molti più rugbisti ma se sono alla canna del gas economicamente (e mi sembra sotto gli occhi di tutti che Worcester Warriors, i Wasps e molto presto i London Irish, sono stati messi al bando), non durerà questa “appetibilità” della nazionale inglese. Io posso crederci o no, però i fatti dicono che l’Italia è rugbisticamente piccola ma proprio per questo non rischia il collasso. L’Inghilterra invece è un gigante ma sta mostrandi dei piedi argillosi…è un caso secondo te che Odogwu e Lamb si siano convinti proprio in questo momento a cambiare casacca?