La prima intervista da Azzurro di Dino Lamb

I contatti con Kieran Crowley e le ragioni della sua eleggibilità

Dino Lamb – ph. Harlequins

Il seconda linea degli Harlequins Dino Lamb è stata una delle principali sorprese della lista dei convocati di Kieran Crowley in qualità di capo allenatore dell’Italia: il 25enne è stato incluso da esordiente nel gruppo che preparerà la prossima Rugby World Cup, ed ha a questo punto buone possibilità di prendere parte al mondiale francese.

Per la prima volta, il giocatore classe 1998, nato in Inghilterra e protagonista con la nazionale U20 del proprio paese natale del mondiale giovanile del 2017 in Georgia, ha raccontato quali sono i suoi legami con l’Italia e a quando risalgono i primi contatti con lo staff tecnico azzurro in una intervista del podcast Fratelli d’Rugby, che mira a raccontare il rugby italiano in lingua inglese.

“Il mio legame con l’Italia viene dal lato di mio padre – ha raccontato – Lui è nato in Italia, a Torino, e si è trasferito in Inghilterra all’età di sette anni. Il mio cognome è Lamb perché mia nonna, italiana pure lei, si separò dal suo primo marito e si è risposata, poi, qui in Inghilterra.”

Il nome completo del volto nuovo degli Azzurri, infatti, è Dino Luciano Lamb-Cona: “Mio padre si è riconciliato col proprio solo a quarant’anni e ha deciso di tornare ad aggiungere il cognome italiano di lui, Cona. Io, però, visto che la nostra parte della famiglia alla fine è cresciuta con il secondo marito di mia nonna, ho deciso di tornare a Lamb da qualche anno a questa parte.”

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“Ho firmato il mio primo contratto con gli Harlequins quando c’era ancora Conor O’Shea, sarà stato il 2017 – ha poi proseguito – Lui e Tony Diprose [ex numero 8 dell’Inghilterra anni Novanta], che guidava la Academy, sapevano che sono in parte italiano. Con Conor abbiamo poi ripreso i contatti quando lui era alla fine del suo periodo con la nazionale, quattro o cinque anni fa.”

“Conor avrebbe voluto che un ingresso nel movimento italiano venisse da parte mia. A quel tempo io ho detto chiaramente che volevo finire la U20 con l’Inghilterra e che ero concentrato su quello. Dopo di ciò, Kieran è entrato in contatto con me circa un anno e mezzo fa.”

“Inizialmente gli ho detto che ancora la cosa non rientrava nei miei piani, ma poi più recentemente gli ho fatto sapere che se mi avesse convocato, avrei risposto dando il 100% di me.”

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