Non basta la tripletta di Gesi a Pretoria nell’ultima giornata della stagione per le squadre in campo. Finisce 50-35
URC: le Zebre chiudono con la diciottesima sconfitta contro i Lions
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Spero solo che gesi possa essere inserito nella lista convocati per il mondiale.
Il primo tempo mi son divertito, mete a raffica con giocate e cappelle da ambo le parti da morir dal ridere, roba da Rugby spaziale.
Mi ha fatto morire il commento sulla somiglianza ai Globetrotters 😂
Contento per i progressi fatti dalla passata stagione.
Chiudiamo la classifica con ben 2 punti in più, piccoli passi che porteranno le Zebre a vincere il campionato tra circa 35 anni.
Proprio cosi’.
Si vede emergere limpidamente la programmazione. 😛
Ottimista 😀
Noto che contro le sudafricane si segna sempre tanto e non di rado si prende il bonus…ma, sempre non di rado, i sudafricani ne segnano di più. Comunque, la partita non l’ho vista, ma una tripletta di Gesi è notevole!
Sono contento di una cosa: peggio di così non può andare. Come sempre fiducia incondizionata e via andare!
Riuscire a perdere tutte le partite, compresa l’amichevole pre season, e ridurre al minimo storico i giocatori chiamati in nazionale è semplicemente…mmmhhh…non mi viene il termine…
Il cigno nero si è dimostrato una cugurra poco incisiva, ma tanto paga pantalone 🐜
Presidente
https://it.wikipedia.org/wiki/Michele_Dalai
DS
quello del Viadana con 21 stranieri su 22 e delle 0 vittorie degli Aironi
Chessivuoledipiudallavita?
Da tifoso neutro mi rendo conto che la stagione delle Zebre è stata fallimentare dal punto di vista dei risultati, qualche bella partita giocata a viso aperto e persa di un nulla, molte cose discrete e moltissime pessime. Però, a tutti I detrattori che ci sono qui (quasi tutti sponda Treviso dove mr. Benetton sgancia una cifra consistente pari, più o meno, al budget zebrato) domando: quali soluzioni? Ne suggerisco alcune io che sono state ventilate dai forumisti lungo tutto l’anno alle quali replicherò dal mio punto di vista: 1) chiudere definitivamente la franchigia e tenerne una sola. Così facendo, oltre a non testare un sacco di giocatori nell’alto livello, quando tutti i trevigiani sono chiamati in nazionale, chi gioca non sarà mai all’altezza perché avrà sempre fatto panca o tribuna. 2) Trasferimento della franchigia in un’altra realtà,es. Padova. Se fosse stata una strada percorribile penso che si sarebbero già gettati i presupposti perché ciò avvenisse, considerato che Innocenti viene anche dalla realtà padovana e quindi dovrebbe conoscerne bene meccanismi e possibilità. 3) Azzeramento dello staff tecnico. Per il budget che hanno le Zebre non è per niente facile trovare tecnici di livello che possano garantire un salto di qualità sicuro. 4) Attesa di vedere cosa succederà il prossimo anni se, come dicono i vertici delle Zebre, questo è un anno di transizione. Se non c’è una redistribuzione di giocatori tra Treviso, Zebre e i migliori del Top 10 il prossimo anno sarà un altro anno di totale sofferenza o insofferenza a seconda dei punti di vista. Bene, io ho detto la mia facendo un’analisi della situazione e dando una risposta al punto 4. Signori, altre soluzioni?
Chiudere tenendo una sola franchigia e dividere il budget fra Treviso, una squadra sempre di Treviso in top 10, e zebre in top 10.
Ovviamente non sono d’accordo e l’ho spiegato. Il 30-40% dei ragazzi che escono dall’under 20, ancorché promettenti, non troverebbero mai spazio in URC e quando questo avvenisse non avrebbero i ritmi e l’intensità richiesta. Bastano un paio di partite storte per bloccare una carriera su livelli più bassi rispetto alla potenzialità del giocatore
Unica franchigia significa:
– risparmio Fir (6 milioni risparmiati)
– maggiore contributo a Treviso (almeno 1 milione in più) significa aumentare la qualità esistente
– permettere a Treviso di avere una squadra di Top10 significa aumentare visibilità e qualità del
campionato
– le Zebre in Top10 anche no, non hanno sponsor e non hanno settore giovanile. Come al tempo sono state create dal nulla, nel nulla devono tornare se non sono più in Urc.
E le strutture?
Per quale arcana ragione Treviso dovrebbe avere una squadra in Top 10 senza passare dalle serie inferiori come hanno fatto tutte le squadre che finora hanno avuto accesso dalla serie A? Seconda cosa: se si permettesse una cosa simile con i giocatori non utilizzati in URC, ma di livello URC, la seconda squadra di Treviso probabilmente vincerebbe ogni anno il campionato falsando, di fatto, la competizione. Diverso sarebbe se i giocatori in eccedenza venissero distribuiti tra alcune squadre già esistenti con doppio tesseramento. Terzo, non hai mai fatto mistero di avere una repulsione nei confronti delle Zebre, che non so cosa ti abbiano fatto, visto che sembra che sia una tua missione personale la distruzione di questa franchigia. Hai pelato l’obiettivo “Distruggere le Zebre e un terzo continente a tua scelta?”
Treviso in Top10 ci starebbe per meriti sportivi. Sono scomparsi i 15 scudetti, le 4 Coppe Italia e le 2 Supercoppe? Poi se anche vincesse tutti gli anni che male ci sarebbe?
Con questo ragionamento se L’Aquila o Milano trovassero chi le finanzia potrebbero tornare immediatamente in Top 10. E anche la Partenope Napoli. E a quelli che salgono su dalla A cosa gli raccontiamo: ci dispiace, ma il posto è occupato?
Treviso può anche partire dalla serie C ma il tema è che non gli è mai stato permesso di avere una seconda squadra. Vuoi metterci dei paletti, bene, permetti a Treviso di giocare con giocatori Under20 e non più di 5 fuori quota in lista Urc, falserebbe il campionato così?
Riguardo le Zebre, sono un messaggio estremamente negativo del nostro rugby. Avere una squadra che arriva sempre penultima (poche volte) o ultima (quasi sempre) in Urc è deleterio.
Non ci sono scorciatoie, le Zebre fanno quello che possono ma tali risultati sono indifendibili. Se vinci, chi può dire qualcosa? Ma se perdi sempre…
Non producono giocatori, sono senza settore giovanile, sono senza soldi e prendono gli imprendibili o gli infortunati.
La prossima stagione? Peggio che peggio…
@Fabfab
Quando Treviso e’ andata in Celtic League, ha rinunciato al campionato (al quale partecipava di diritto).
Quando sono state create (dal nulla o quasi) le Zebre, non partecipavano di diritto a nessun campionato.
@maiunagioia
Noi non lo sappiamo se chi ha fatto le dichiarazioni all’epoca abbia detto la verita’ o no, ma da quello che hanno detto non e’ vero che a Treviso non e’ stato permesso avere una seconda squadra nel massimo campionato italiano. Gli sarebbe pero’ stato promesso ufficialmente che, rinunciando alla Celtic League. avrebbero potuto ritornarvici.
Unica franchigia significa anche la metà delle entrate tv se non di meno visto che ti saltano anche delle partite.. da quello che avevo sentito in giro(quindi prendetelo con le molle) il budget zebre dovrebbe corrispondere a poco di più di quello che la fir prende come entrate tv..
Comunque, per chiarirsi, a me non interessa né che le Zebre restino a Parma, né che mantengano l’attuale dirigenza o staff tecnico. Per me la seconda franchigia la possono fare anche a Macomer, a Frosinone o ad Aci Trezza. Quello che mi preme è che rimangano due franchigie e che abbiano due buone squadre, possibilmente dividendosi i migliori talenti italiani. Invece c’è qualcuno qui che vuole una sola franchigia e obbligatoriamente Treviso. Il che mi potrebbe anche stare bene a patto che sia esclusivamente privata e senza contributi Fir. Perché quello che non accetto è il discorso che venga chiusa la seconda franchigia per dirottare tutti i finanziamenti Fir per l’URC su Treviso.
@maiunagioia
Unica franchigia significa anche non rispettare il contratto che ci lega all’URC. Certo, i contratti si possono sempre rinegoziare, ma se gia’ la FIR conta poco nell’URC, quanto contera’ dopo?
Una sola franchigia, a Parma: città più grande, più nota ed importante di Treviso, geograficamente più baricentrica. Oltretutto c’è anche lo stadio più adatto e moderno, con tutte le tribune. Treviso si paga da sola e si fa l’Urc a spese proprie, mentre le Zebre si cuccano anche il finanziamento finora previsto per Treviso. Due anni fa Treviso perse tutte le partite di campionato esattamente come le zebre… e nessuno si scandalizzò più di tanto chiedendone la chiusura o altro…
se scendiamo a una franchigia non saprei se i denari CVC sarebbero gli stessi.
c’era un ottimo allenatore, Bradley, ma come Aboud fatto fuori da non colpevole.
In merito al budget scarso per gli allenatori propongo di eliminare stranieri di dubbia utilità e di investire le risorse per migliorare lo staff. A preoccuparmi delle Zebre è la tara che le l’abitudine alla sconfitta può lasciare nei giocatori più giovani. Da fuori le Zebre sembrano rassegnate alla sconfitta e pare che a nessuno sembri importare nulla.
Questo è un punto su cui ragionare. D’altronde se appena si intravede un giocatore forte e promettente o uno che si sta facendo notare particolarmente arriva Treviso con un contratto più remunerativo e se lo accaparra, è difficile anche migliorare la qualità dell’altra franchigia, vedi Iachizzi e Gallorini. Per questo ho detto che ci dovrebbe essere una redistribuzione dei giocatori, un po’ come fanno in Irlanda dove, quando hanno sovrabbondanza di giocatori in un ruolo in una delle franchigie, la federazione fa in modo che qualcuno si sposti nelle altre
il punto stranieri è anche questo. Se le Zebre diventano una vetrina per giocatori italiani, magari anche quelli passati sotto i radar di Treviso ma che si meritano una chance, automaticamente aumenterà la loro attrattiva per chi vuole mettersi in mostra e strappare in futuro un contratto migliore. “Vado alle Zebre gioco tanto, mi faccio notare, ottengo un contratto migliore all’estero o a Treviso”. Penso che in molti accetterebbero un contratto inferiore per fare i protagonisti alle Zebre anziché i rimpiazzi a Treviso. Ma certo le Zebre dovrebbero dotarsi di uno staff tale da permettere a questi ragazzi di crescere costantemente e togliersi qualche soddisfazione ogni tanto
È proprio quello che dico io. Se fossi un giocatore che il campo non lo vede mai perché ci sono sia italiani che stranieri più forti in squadra, ma sono consapevole di avere dei numeri e grandi margini di miglioramento sceglierei una squadra dove magari non si lotta per i playoff (almeno per i primi tempi), ma che mi consente sia di crescere che di mettermi in mostra. Però questo non può essere lasciato esclusivamente alla volontà del giocatore, ma anche la Fir e le due franchigie dovrebbero lavorare in sinergia perché questo avvenga
Sono convinto che se sulle tribune del Plebiscito ci fossero stati regolarmente almeno 5000 spettatori (che non sarebbe stato un numero peregrino qualche anno / decennio fa) adesso la sede della franchigia non sarebbe piu’ Parma, ma Padova.
Peccato che sulle tribune del Plebiscito in questa stagione non si arriva nemmeno a 500 spettatori… 🙁
Aggiungo per chi chiede Gesi in nazionale ai mondiali: Gesi e Bruno, molto probabilmente, a Treviso farebbero panchina a favore di Watson e Ratave o Padovani
Non ne sono così sicuro.
E anche se fosse che si fa? Convochiamo Watson o Ratave?
No, intendevo che un giocatore, giocando, se ha dei numeri li mette in mostra. Se invece hai 60 giocatori in rosa e molti stranieri di alto livello, le possibilità di dimostrare il tuo valore diminuiscono di parecchio. Quindi, per me, meglio due franchigie bene assortite (un po’ come succede tra Glasgow e Edimburgo) piuttosto che una con una pletora di giocatori validi di cui molti vedono poche volte il campo e un’altra con giocatori inesperti e stranieri poco validi per il livello.
Gli anni di transizione sono diventati quanti 14 ? 🤔
…staccare la spina?… troppo semplice…
Le Zebre sono la barzelletta del rugby professionistico europeo. Dopo uno 0-18 credo qualcuno debba rivedere il posto delle Zebre nello URC. Il minimo sindacale.
Una franchigia georgiana farebbe peggio. Anzi che mettere CINQUE Saffas nel XV, mandare la U20 no?
La under 20 dovrebbe avere una sede che, verosimilmente, anche in considerazione di investimenti e strutture, sarebbe ancora Parma. Poi la mission delle Zebre è un po’ quella di franchigia di sviluppo, quindi una under 20 allargata. Però la under 20 in URC, presumibilmente, le perderebbe quasi tutte esattamente come avviene adesso, in considerazione anche del fatto che i migliori under 20 vanno all’estero o a Treviso. E si ritorna al discorso che faccio sempre e che il solo Parvus approva (quindi evidentemente sbaglierò io), vale a dire, una redistribuzione a tavolino dei giocatori in modo da formare due franchigie di circa 30 giocatori italiani di valore con una predisposizione per le Zebre considerando che Benetton ha un budget per comprare stranieri competitivi in virtù del diverso target che hanno: play off e coppe
Siccome le Zebre sono un progetto fallimentare, faccio qualcosa per creare un danno a Treviso che sta facendo bene?
Redistribuzione di giocatori, cosa vuol dire?
Che quelli che Treviso ha reso giocatori forti, devono migrare a Parma?
Diglielo tu ai fratelli Cannone, a Menoncello o a Lamaro di fare le valigie per andare a Parma per perdere tutte le partite davanti a pochi spettatori?
Le Zebre hanno vissuto dei momenti abbastanza decenti in passato e ciò è avvenuto quando sono stati presi giocatori stranieri di una certa qualità, penso a Leonard su tutti. Oggi non è così.
Non avendo soldi, zero settore giovanile e nessuna società satellite (come Mogliano per Treviso) le Zebre devono andare costantemente sul mercato ma in questa situazione sono molti i giocatori del
top10 che preferiscono Colorno o Valorugby che pagano meglio e giocano per vincere. Se esci dai confini nazionali, va ancora peggio.
Non ho detto assolutamente questo. Hai capito male quello che ho scritto. Ho parlato dei giocatori di Treviso che fanno sempre tribuna o al massimo panchina e quelli addirittura ceduti al Mogliano per poterli far giocare (vedi Piantella e Meggiato). È ovvio che i Cannone, i Lamaro e i Menoncello resterebbero a Treviso (e comunque i Cannone si sono formati a Firenze, non a Treviso per la cronaca). Ma, per esempio, Passarella, o lo stesso Drago, non vedono praticamente mai il campo più quelli che ho menzionato sopra. Logicamente se i ragazzi sono d’accordo. E riguardo alle formazioni giovanili, Treviso ce l’ha perché è un club strutturato che poi ha fatto il salto in URC. Le 4 franchigie irlandesi, per quanto ne so io, hanno solo l’Academy, ma non le giovanili, andando ad attingere ai club e ai college per il reclutamento e sono al numero 1 del ranking mondiale. Che le Zebre le abbiano perse tutte è un dato oggettivo sul quale non si discute, ma mi dà l’idea (pronto a scusarmi se mi sbaglio) che anche se avesse vinto un po’ di partite non ti andrebbe bene lo stesso perché vedi solo ed esclusivamente Treviso. In tutto ciò ti vorrei ricordare le tante sconfitte che ha subito la Benetton prima di arrivare a giocarsi la qualificazione ai play off (quante volte è successo? Una?) o arrivare in semifinale di Challenge. E, a differenza tua, io faccio un gran tifo anche per Treviso perché è una squadra italiana.
Notavo che hanno perso due palloni da trenino del calcio alla base per la giocata alla “Etzebeth” (non sei legato se la spalla non è a contatto) che ha fatto letteralmente il giro del mondo ma forse loro non guardano twitter…e comunque non l’ha capita neanche munari.
Ho sempre pensato che fosse una regola del piffero. Secondo me se c’è contatto (spalla o braccio che siano) dovrebbe essere comunque considerata ruck e quello ingresso laterale. Talvolta ho l’impressione che World rugby si diverta a complicare e rendere cervellotiche le regole.
C’è un altro posto in Italia che potrebbe ospitare una franchigia, una piazza che vive esclusivamente di rugby, con tradizione da vendere ma meglio non nominarla che a qualcuno ghe vien mae.
A Rovigo no me intrigo