FIR e franchigie: novità importanti sui giocatori non eleggibili per l’Italia

FIR, Benetton e Zebre mettono un limite ai giocatori non eleggibili in lista gara

Italia: aggiornamento delle convocazioni verso l'Australia e degli infortuni. PH Sebastiano Pessina

FIR e franchigie fissano un limite di non eleggibili in lista gara. PH Sebastiano Pessina

Importanti novità nel rapporto tra Federazione e franchigie. I vertici di FIR, Zebre Parma e Benetton Rugby si sono ritrovati a Treviso, nella settimana che si chiuderà con il primo dei due derby tra le squadre italiane che partecipano allo United Rugby Championship. Al confronto hanno partecipato anche le varie figure operative delle tre organizzazioni, per raggiungere un allineamento complessivo tra gli obiettivi della Nazionale maschile e quelli dei due club.

La novità più importante riguarda l’impiego dei giocatori non eleggibili per la Nazionale italiana. È stato definito che Zebre Parma e Benetton Rugby non potranno inserire a lista gara più di sette giocatori non eleggibili, fatto salvo per i periodi concomitanti con finestre internazionali World Rugby. Inoltre, viene specificato che sarà riservata una particolare attenzione al bilanciamento nelle rose delle due Franchigie tra atleti eleggibili e non eleggibili in ruoli strategici per la Squadra Nazionale.

Applicando la regola 8.1 di World Rugby ll’Italia, sono eleggibili i giocatori che non hanno giocato per altre Nazionali e che:

  • sono nati in Italia; o
  • hanno almeno un genitore o un nonno nato in Italia; o
  • hanno completato 60 mesi consecutivi di residenza nel Paese; o
  • hanno completato 10 anni di residenza cumulata nel Paese.

Inoltre, secondo le novità introdotte un anno fa, i giocatori che hanno giocato per un’altra Nazionale possono cambiare casacca dopo aver osservato un periodo di fermo di attività internazionale lungo tre anni, qualora presentino uno dei primi due requisiti sopra riportati.

Leggi anche: World Rugby cambia la regola sull’eleggibilità nel rugby internazionale

Un altro accordo è stato raggiunto per quanto riguarda i giocatori provenienti dal percorso tecnico federale ed in forza alle due Accademie U20/U23. A partire dalla prossima stagione, si lavorerà per garantire ad ogni atleta il miglior percorso di sviluppo ed il miglior minutaggio possibile, attraverso una ripartizione coerente degli stessi giocatori.

Si tratta di novità di rilievo per le franchigie italiane, che finora non avevano avuto limiti al numero di stranieri in lista gara. Tali limiti esistono in diversi campionati, anche se assumono forme e modalità specifiche. Ad esempio, in Top14 e ProD2 le squadre sono obbligate ad avere una media di minimo 16 JIFF (giocatori formati in Francia) in lista gara al termine della stagione, pena la sottrazione di punti dalla classifica finale.

Il limite di sette giocatori non eleggibili in lista gara non è un obiettivo semplice da raggiungere, se si vanno ad analizzare le formazioni schierate dalle due franchigie in questa stagione. Sia Benetton che Zebre Parma lo avrebbero rispettato in meno di metà delle partite, con il numero di giocatori non eleggibili che è stato particolarmente elevato nelle ultime tre gare delle Zebre.

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Benetton, Louis Lynagh: “Bath davvero forte, avremo bisogno di un Monigo bello pieno per impensierirli”

Dopo quasi cinque anni la Champions Cup torna a Treviso: la sfida è contro i primi della classe in Premiership

item-thumbnail

Benetton, Marco Bortolami: “Frustrante non essere riusciti a segnare nonostante le occasioni”

Duro il ritorno in Champions Cup con Clermont. E sugli errori in touche il tecnico dei biancoverdi fa mea culpa

item-thumbnail

Il calvario di Lewis-Hughes dopo un infortunio: “8 anni di dolore, mi faccio amputare il dito”

La scelta del terza linea dei Dragons: "È come avere una coltello piantato nel dito, non riuscivo nemmeno a vestirmi"

item-thumbnail

Benetton, Marco Bortolami: “Arrabbiato dopo Edimburgo, in Champions Cup ci sarà da lottare all’ultimo sangue”

Il tecnico è consapevole che in Coppa non si potrà replicare quanto visto in Scozia, men che meno contro il primo avversario, il Clermont