Ancora una volta ci si ricorda del rugby quando accade un episodio negativo, un po’ meno quando si ottengono i risultati
Quando un morso fa più notizia di una qualificazione ai quarti di finale della Coppa del Mondo
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Gianmarco Pozzecco “maledice” il rugby: “Sono inc… con il ct Quesada!”
Il CT della nazionale italiana di basket con la sua solita ironia se la prende con le vittorie degli Azzurri
European Onrugby Ranking: Northampton in vetta, risalita incredibile dei Lions
Perde leggermente terreno il Benetton Rugby, scivolone dei Chiefs
Siya Kolisi è nella lista delle 100 persone più influenti del 2024 di Time
La nota rivista ha inserito il capitano del Sudafrica nel suo prestigioso elenco di personalità
European OnRugby Ranking: il Benetton guadagna tre posizioni, Tolosa sul podio
I Trevigiani salgono ancora dopo la vittoria nei quarti di Challenge, Bordeaux fuori dalla Top10
European OnRugby Ranking: balzo in avanti del Benetton, Bordeaux entra nella Top 10
I biancoverdi trevigiani salgono ancora dopo la vittoria con i Lions. Le Zebre scendono di una posizione
European OnRugby Ranking: il Benetton vince e risale, Northampton si avvicina alla vetta
I biancoverdi risalgono la nostra classifica dopo aver battuto Connacht. Le Zebre pagano la sconfitta coi Dragons
Francamente di questo grande fratello – video che fa annullare mete perchè c’è stato un in avanti non rilevato venti minuti prima e che fa squalificare per 3 mesi per una quisquilia simile (non mi pare che la giapponesina sia in ospedale….) non se ne può più.
Quando fanno i conciliaboli a da mezz’ora – arbitro guardalineee ed omino del video + quarto uomo eventuale – tutti a misurare se il placcaggio è stato di un centimetro e mezzo sopra la linea delle spalle, ecco che spengo il video e guardo un concerto o un film.
Il peggio del peggio è quando l’omino del video vede qualcosa di strano e fa la spia con l’arbitro.
Allora fermi tutti a guardarsi mezz’ora di ralenti. Perchè anche l’infame non è sicuro ed ha bisogno di riguardare tutto con la sua calma.
Morale guardo sempre meno rugby.
paoloc a parte che il tema dell’articolo non è questo, ci domandiamo se sia necessario definire infame qualcuno che svolge il proprio compito.
Si sa che è sinonimo “forte” per spia. Lo si dice anche al compagno di banco.
L’ accento viene posto sul fatto che l’omino del video (che secondo me dovrebbe parlare solo se interrogato) ha visto una porcheria, ne è sicuro, la segnala all’arbitro che non l’ha vista perché non si può vedere tutto (ho arbitrato tanti anni in gioventù).
Ed invece no, tira il sasso e nasconde il braccio e fa il ponzio pilato (vale a dire tutti a vedere i soliti stucchevoli video dove alla fine la decisione viene presa “a maggioranza”. Ridicolo).
La chiediamo cortesemente, se vuole commentare su OnRugby, di evitare giudizi tranchant e sinonimi “forti” (infame, omino del video, fa il ponzio pilato).
…perdonami l’intrusione, Paoloc, ma riguardati bene il significato di “infame” nella lingua nostrana: non è sinonimo peggiorativo di “spia”, è ben altro…per semplificare, rileggiti (o leggiti per la prima volta se mai lo hai fatto) la definizione treccaniana o quella molto più semplicistica proposta da repubblica:infame
[in-fà-me] (pl. -mi)
A agg.
1 Che ha una pessima fama: un nome i.; frequenta una casa i.
|| estens. Turpe, scellerato, malvagio: un i. traditore
|| gerg. Nel gergo della malavita, spia, delatore
2 Che reca infamia: hai commesso un’azione i.; i. tradimento; un’i. menzogna
|| Colonna infame, gogna
3 Molto sgradevole o molesto: un pranzo i.; fa un lavoro i.; tempaccio i.
B s.m. e f.
Persona infame: sei un i.!
‖ accr. infamóne
|| pegg. infamàccio
…l’unico punto in cui fa riferimento a “spia” è nel gergo malavitoso, direi anche mafioso e brigatesco rosso e nero) logica da cui discende che anche chi fa osservare le regole (le leggi) è un “infame”… dopo di chè, cautela nell’utilizzo delle parole, sono come pietre, a volte feriscono anche peggio…
Sì, hai ragione, mi sono lasciato trasportare dall’irritazione che queste situazioni – sempre più frequenti – mi provocano.
Il fatto è che il rugby non può essere uno sport “a tolleranza zero”. Prova a pensare se venisse sistematicamente sanzionato tutto ciò che non è perfettamente conforme alle regole. O non si gioca o le partite durano 4 ore. Ed invece c’è questa pretesa di onnipresenza che il video assicura, con veri e propri processi in diretta per situazioni che il più delle volte sono accidentali e futili e nemmeno sarebbero state notate anni fa.
…su questo concordo, ed in linea di principio anche con la (a volte) bivalenza con cui vengono esaminati e sanzionati diversamente fatti simili… sabato scorso, top14, RCT/Castres: nel primo episodio giocatore tolonese che “colpisce” con la spalla il volto del giocatore avversario: nessuna sanzione, gioco ripreso senza neanche una minima protesta… secondo episodio, esattamente uguale ma a ruoi inversi: giocatore del Castres che colpisce il tolonese: cartellino rosso!… decisione incomprensibile, e te lo dice un sostenitore del Tolone… che la sanzione verso l’azzurra (quand’anche l’episodio risponda a verità) paia decisamente eccessiva credo troverà riscontro in sede di appello (se decidono di proporlo), e altra cosa ancora è il sensazionalismo giornalistico imperversante (non solo nei riguardi del rugby, maschile o femminile)… cordialmente…
12 settimane e non 12 partite. Inoltre va ricordata la prima regola del giornalismo: se un cane morde un uomo non è una notizia, se un uomo morde un cane è una notizia.
No, dice 12 matches, quindi 12 partite
Non sono per niente d’accordo col contenuto né con la morale dell’articolo (per quanto non abbia letto altre testate riportare la notizia quindi non ho un metro di paragone). La squalifica fa notizia perché 18 match (ridotti a 12) sono una di quelle cose che succede sì e no una volta l’anno, la qualificazione ai quarti non fa notizia perché la femminile negli ultimi anni è diventata un faro del movimento e ci ha abituati a risultati che per il corrispettivo maschile ce li sognamo. Giusto discutere su come e se siano messe al meglio per fare il loro lavoro, ma che non sia una notizia è un riconoscimento (e in effetti l’accesso ai quarti era stato dichiarato sin dall’inizio come obiettivo minimo del mondiale)
Ok, squalifica di 12 settimane unz volta sull’anno = notizia!! Ma, qualificazione ai quarti di finale del mondiale MAi PRIMA e chissà quando lo faranno i maschietti…
Qual’e’ la notiziona? 😉
Allucinante,semplicemente allucinante.
date le caratteristiche del PRESUNTO fatto contestato, come fa la Tounesi a difendersi da una simile assurda esposizione mediatica? l’unico sentimento che riesco a provare è di schifo profondo verso chi gestisce l’ambito di turno ( in questo caso il mondo rugbistico) manipolandolo a proprio uso e consumo in modo deliberatamente parziale. ognuno tragga le proprie conclusioni sed , nihil novi sub sole
ps totale e incondizionato sostegno affetto stima abbraccio a Sara
Da che mondo e mondo, il giornalismo “vero” (ovvero becero) non si basa sul riferire notizie ma sul sensazionalismo, più o meno dissimulato. La cosa che importa è avere lettori, punto. Il *come* è per il giornalista medio un aspetto totalmente secondario. Pertanto, chi scrive l’articolo non dovrebbe stupirsi più di tanto dell’importanza alterata, ovvero del can can suscitato da un PRESUNTO morso rispetto al ben più importante EFFETTIVO traguardo raggiunto dalle ragazze. Tornando invece sull’episodio, non capisco come si possano comminare 12 settimane per una presunta infrazione. Le commissioni disciplinari in questo modo perdono ogni credibilità.
Mi allineo a chi si stupisce dello stupore. Francamente restai negativamente stupito anche quando la vittoria contro il Galles all’ultimo 6N passò inosservata. Bene le ragazze, ma come altri dicono, ci avevano abituato bene.
Secondo me si tratta di un giustizionalismo nel giustizionalismo nel giustizionalismo.
1) Si punisce pesantemente una infrazione in merito alla quale nessuno ha certezza, giusto per dare un segnale. Morsi, sputi e dita negli occhi sono odiosi anche all’asilo, figurarsi se li tollero su un campo da rugby. Ma per essere puniti, devono verificarsi.
2) Si spara ad alzo 0 sulla vicenda per evidenziare il carnefice di turno e giustiziarlo in pubblica piazza. Alla folla piace, non importa se l’Inquisizione sia cessata secoli fa, la natura umana non cambia.
3) Ci si indigna di quanto si tralasci il risultato delle ragazze e si evidenzi, piuttosto, l’episodio giusto per ricordare che anche le ragazze giocano a rugby (ci giocherei anch’io se fossi capace) e che fanno sacrifici (li fanno un sacco di persone per attività meno nobilitanti e in cambio prendono altro che morsi) e che sono meglio dei ragazzi e che il sesso debole non esiste e che siamo tutti uguali e che la A o la O alla fine di un sostantivo dovrebbero essere abolite.
solo testimonianza se quella foto e una prova …. Siamo messi veramente male se basta che un atleta dica ahi sono 12 settimane , andate a chiedere a Tupaea cosa ne pensa .
@redazione mi scuso, ma non capisco il senso dell’articolo. A cosa vi riferite con “fa più notizia”.
Forse colpa mia che non leggo molto i giornali, ma nell’articolo non sono citate delle fonti esterne che hanno dato più risalto al morso che al passaggio ai quarti.
Forse vi riferite ai commenti dei lettori, in caso potete spiegarvi meglio?
Grazie
La notizia della squalifica ha avuto un risalto nettamente maggiore sia come numero di testate sia come spazio (parliamo di numero battute) rispetto a quella della qualificazione ai quarti. Pubblicazioni che non avevano dedicato neanche una riga alla Coppa del Mondo femminile (neanche dopo la vittoria con il Giappone) hanno invece scritto della squalifica. Testate che avevano fatto una “breve” per qualificazione hanno fatto un pezzo con foto (alcuni per di più usando quella di un’altra Azzurra o dicendo, come citato nel nostro articolo, che le immagini tv mostravano il morso, cosa che non è esatta). Questo solo per citare i media nazionali, perché anche quelli online internazionali ci hanno dato dentro parecchio.
Grazie mille per la spiegazione.
Concordo pienamente col senso dell’articolo allora
Oggi, sapendo della mia passione per il rugby, mi hanno inondato di messaggini wapp riguardanti il morso, letto solo il primo, estratto da non so quale testata online o social pattume, anche io mi sono meravigliato e ho risposto chiedendo come mai nessuno mi avesse mandato messaggi per la vittoria e la storica qualificazione la domenica mattina… Ho mandato, tra le righe, tutti a cag…
Allora caro @aries sappi che questo è il tuo posto sicuro 🙂 :]
Maledetto mondo calciofilo
Buon giorno @aries, mi permetto solo di sottolineare che nel nostro sport non c’è, da sempre, gesto peggiore del morso. Qui in Francia ti mancavano a vita, anche i compagni e i tuoi tifosi, se durante una partita mordevi anche una sola volta, anche se l”avversario ti aveva afferrato gli attributi… sicuramente meglio una testata. Il morso non fa parte del nostro sport.
Credo che ci si riferisca più ai commenti sui social. Non so se ogni tanto vi “divertite” a leggere i commenti sulla pagina Facebook della FIR dove una canea di commenti sono fatti da persone che pensano che il pallone sia ovale perché qualcuno si è seduto sopra ad un pallone da calcio. E che non hanno idea di cosa succeda a ragazzi e ragazze nel corso dell’anno. Ogni tanto c’è chi si meraviglia che non venga convocato in nazionale il tizio o caio che magari è infortunato da un anno, o è fuori dal giro da una vita se non ha addirittura smesso di giocare. E questo vale per qualsiasi notizia. Scrivo per apparire, ma non ne so una beata cippa di cosa si sta parlando. Al di là di quello, tornando al discorso della Tounesi, non credo che la giapponese si sia inventato il morso per screditare l’azzurra, magari nella concitazione può darsi benissimo che un dito sia finito nella bocca e che, più che per istinto che razionalmente ci sia stata una “strizzatina”. Ma le mie sono solo ipotesi come ipotetica è la tesi della Commissione che si basa su foto riprese con un teleobiettivo che, come ho scritto ieri, quando zumma schiaccia le immagini e quindi il dito e la bocca potrebbero essere a 10-15 cm di distanza l’una dall’altra. Sul dito non c’è evidenza del morso. Quindi è come se la palla sotto una ruck rimanga sepolta dai giocatori, l’arbitro non lo vede, il giocatore in attacco dichiara che l’ha schiacciata a terra e il TMO e l’arbitro dicano che “non può essere andata diversamente” da come la descrive l’attaccante. Eppure mi pare che quando non c’è chiarezza di immagini finisca tutto con un nulla di fatto. O così dovrebbe essere. Con questo non voglio assolutamente fare il tifoso, direi esattamente la stessa cosa se fosse accaduta al contrario
Cioa @fabfab
No non ho letto commenti su Facebook, riesco ancora a farne a meno per non farmi venire i bruciori di stomaco 🙂
Comunque mi fido di quello che riporti
@Redazione, non avevo ancora letto il vostro commento e quindi il mio lo considero come integrazione