La Federazione Internazionale esce allo scoperto spiegando in che direzione sta lavorando
World Rugby: “Sulla questione concussion non siamo fermi, ma occorre fare chiarezza”
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@redazione – pignoleria, ma si scrive “ad hoc” dal latino, non “a doc” 😁
Ricorda le multinazionali del tabacco quando continuavano a chiedere evidenza scientifiche sul fatto che il fumo uccidesse…
Insomma, parlare di tutto per non parlare di niente, ma soprattutto eludere il punto principale:
L’aumento dei fisici dei giocatori + incremento intensità di gioco (il feticcio del gioco effettivo che tanto piace alle televisioni che pagano tutto e tutti….)
Nell’era pre professionistica, giocatori di 80/90 kg che facevano 10/12 punti d’incontro per 15/16 partite all’anno.
Adesso fisici sempre e comunque sopra il quintale (o poco sotto i mediani) che fanno anche 25/30 punti d’incontro da settembre a maggio.
Personalmente questo rugby ipocrita dove si afferma che il benessere dei giocatori viene per primo (salvo spremerli come limoni) comincia un po’ a scocciarmi, (oltre all’invadenza del TMO, che sembra più quello che fa la spia alla maestra, e si perdono 4/5 minuti spesso per emerite quisquilie).
Secondo me è sbagliato prendersela tutti con WR. Hanno fatto errori, anche grossi, ma in primis i giocatori facevano di tutto per non dichiarare commozioni e continuare a giocare. Poi certo, la WR non può mettere un limite al peso dei giocatori, non siamo ridicoli, ma può ridurre il numero di partite massime per giocatore
Che i giocatori siano più pesanti e più potenti di 25 anni fa è un dato di fatto. Ed i contatti di conseguenza molto più pericolosi. E non si può far finta di niente, non è questione di “essere ridicoli”.
Io non la seguo perchè mi annoia a morte, ma mi pare che in formula 1 non muoiano più come le mosche come trent’anni fa o sbaglio ?
Secondo me è sbagliato prendersela tutti con WR. Hanno fatto errori, anche grossi, ma in primis i giocatori facevano di tutto per non dichiarare commozioni e continuare a giocare. Poi certo, la WR non può mettere un limite al peso dei giocatori, non siamo ridicoli, ma può ridurre il numero di partite massime per giocatore
Un giocatore, qualsiasi giocatore che si rispetti, scenderebbe in campo anche con una gamba rotta e andrebbe a sbattere contro un muro. Sono ragazzi, sotto pressione da parte di allenatori e staff che potrebbero essere i loro genitori. Sono gli adulti a dover intervenire per proteggere i ragazzi.