L’allenatore degli Harlequins non le manda a dire dopo la cocente eliminazione
“Il nuovo format della Champions Cup? E’ una farsa…” parola di Tabai Matson
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non mi sento di dargli torto, non si capisce perchè chi nel girone si è posizionato meglio non debba giocare una unica gara in casa. andata e ritorno toglie qualsiasi merito acquisito precedentemente.
Che banda di poveracci: perdono la sfida diretta con la settima qualificata e hanno pure da ridire. Di fronte ad un format che apre a tutti i contendenti la possibilità di giocarsela, questi vogliono le guarentigie per essere stati bravi nella fase a gironi: anglosassoni ridicoli, come sempre, di fronte alle sconfitte.
Di solito chi arriva primo evita di scontrarsi con chi si classifica immediatamente dopo e va ad affrontare chi passa il turno con meno punti; questo, in teoria, avrebbe permesso ai Londinesi di affrontare un squadra, sempre in teoria, più debole o, quantomeno, dimostratasi inferiore nei gironi di qualificazione.
C’est la vie! … però non ho sentito sue lamentele prima dell’eliminazione
Si ma con andata e ritorno passa la più forte, che sia settima o prima del girone. Perchè allora potremmo dire che loro sono arrivati secondi perchè avevano un girone più facile.
E’ sempre cos’, chi vince festeggia, chi perde spiega…
La sconfitta (specie per come è arrivata) brucia parecchio evidentemente. Ci sta, cosi come ci sta che a vincere sia stata Montpellier che ha meritato – evidentemente – nei due scontri diretti.
Diciamo che si, Montpellier si è qualificata con una vittoria (a tavolino) e due imbarcate pazzesche, ma tant’è. Il vantaggio per i Quins era scontrarsi appunto con qualcuno che aveva fatto una prima fase ben peggiore della loro, quindi era, sulla carta, sfavorito. E i Quins avevano il ritorno in casa, cosa che di solito è pensata come un vantaggio.
è insensato fare solo gli ottavi di finale con andata e ritorno. Che senso ha? Qualcuno ha capito la ratio?
…é stata una “soluzione” forse un po’ improvvisata causa Covid, logica o meno non so, certo nel caso specifico Montpellier è stato favorito da una vittoria a tavolino e poco sforzo nel passaggio agli ottavi, gli arlecchini hanno fatto un ottimo girone e poi si sono trovati una corazzata relativamente riposata nel doppio turno… un punto di differenza brucia molto, significa anche perdere un introito significativo… lo stesso avviene spesso nelle fasi finali del top14, a volte la sesta in classifica ha vinto il brennus, ma nessuno ne ha mai fatto un dramma, come si dice “dura lex, sed lex”…
E’ lo stesso concetto applicato da secoli ai tornei di tutti gli sport di tutto il mondo nelle fasi a eliminazione diretta: le prime classificate dei gironi affrontano quelle arrivate più sotto, punto. Nessun vantaggio? Non direi visto che la gara decisiva si gioca in casa della meglio classificata. Poi è chiaro come il sole che in queste competizioni, soprattutto per uno sport di usura come il rugby, si facciano calcoli mirati a gestire al meglio le energie nel corso della stagione; ed è altrettanto chiaro che in tutte le partite di playoff occorre dare il massimo in qualsiasi momento, visto che a questi livelli le differenze tra le squadre sono ridotte al minimo.
Se gli Harlequins non avessero letteralmente buttato la prima ora della gara di andata, a quest’ora per Tabai Matson il format della competizione sarebbe sicuramente il migliore possibile.
E se fossero passati i Quins di un punto? Sarebbe stato il più bel format mai inventato…