Il torneo iridato del rugby league slitta almeno di 12 mesi a causa dei ritiri di Australia e Nuova Zelanda, ma non solo…
Una coppa del mondo ovale (con l’Italia) rinviata di un anno al 2022
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Quale sarebbe l’idea dietro questa coppa del mondo? Che senso ha fare una competizione dove meta’ (o piu’) delle squadre e’ composta da australiani che non sono abbastanza forti da essere selezionati dalla nazionale australiana? Fuori dai pochi paesi dove il league ha un seguito, a chi dovrebbe importare di questo torneo? Il league in Italia quasi non esiste, chi rappresenta questa nazionale?
Ma il League in Italia è un a disciplina che fa parte della FIR o cosa?
No, come in tutto il mondo, il league ha una sua federazione. Addirittura ricordo che alcuni anni fa c’erano due federazioni separate in lotta tra loro. Un guerra tra poveri deprimente
“Fuori dai pochi paesi dove il league ha un seguito, a chi dovrebbe importare di questo torneo?”
È esattamente quello che mi hanno sempre detto i miei amici calciatori quando parliamo di rugby. Come sempre, è tutto relativo 😉
Con tutti i suoi (enormi) difetti, la nazionale italiani di rugby union, rappresenta il movimento. Con l’aggiunta di un certo numero di equiparati e oriundi, ma pur sempre il movimento.
Ripeto la domanda di base: l’attuale nazionale “italiana” di rugby league, formata dagli scarti della nazionale australiana, chi rappresenta? Che legame hanno con l’Italia e il movimento del league italiano i giocatori che la formano? Ma soprattutto, a cosa serve? Sta perlomeno aumentando l’interesse verso questo sport o no? Perche’ in quest’ultimo caso avrebbe (forse) un senso, ma la mia sensazione e’ che no. Mi da l’idea di essere la porta sul retro che permette l’accesso ai mondiali a tutti quei giocatori australiani che non sono abbastanza bravi da far parte dei Kangaroos.
La federazione è una sola, la FIRL, ha sede in Veneto e gestisce le attività ufficiali del League in Italia.
Lo so che adesso e’ una sola, ma 5 o 6 anni fa non era cosi’. Mi ricordo bene le due federazioni, quella attuale e l’altra che si opponeva all’uso massiccio di italo-australiani in nazionale perche’ non rappresentavano il movimento e non avrebbero portato a nessuna crescita di numeri e/o interesse. Non so se avessero ragione o meno, fatto sta che fu un momento tra il triste e il ridicolo
Sì, posso essere d’accordo, anche se la successiva acquisizione della lega “ufficiosa” da parte della FIR, autoproclamatasi responsabile dello sviluppo del League in Italia con conseguente parapiglia internazionale, è sicuramente il punto più basso di tutta la vicenda.