Brexit e burocrazia francese: una nuova minaccia per il Sei Nazioni 2021?

A 10 giorni dal kick-off, non sarebbero ancora arrivate alcune autorizzazioni del governo transalpino

Sei Nazioni 2021: l'ombra della brexit sul torneo

Sei Nazioni 2021: l’ombra della Brexit sul torneo ph. Sebastiano Pessina

Schivata, almeno per ora, la minaccia meramente sanitaria – grazie all’istituzione di “bolle” rigide e protocolli nel complesso abbastanza severi -, con il torneo seniores (rinviati invece femminile e Under 20) confermato nelle date originariamente previste, un’altra scure, indirettamente legata all’attuale contesto sanitario, potrebbe abbattersi sul (regolare) svolgimento della competizione, il cui kick-off è fissato per il prossimo 6 febbraio 2021.

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Si tratta delle nuove disposizioni del governo transalpino riguardanti i viaggi oltre confine: il direttivo francese, infatti, ha imposto una quarantena di 7 giorni per tutti coloro che entrino in Francia – che siano cittadini francesi o meno non fa differenza – provenendo da paesi al di fuori della UE, una casistica in cui rientrano ben 3 delle Union coinvolte nel torneo delle Sei Nazioni: Galles, Inghilterra e Scozia.

La necessità di esenzioni ad hoc

Queste condizioni, se confermate, renderebbero impossibile lo svolgimento di alcune partite della competizione nelle date e nei luoghi previsti (ad esempio, Francia-Galles del 20 marzo, dopo la trasferte inglese dei galletti il 13 dello stesso mese), portando così alla necessità, nel caso, di riadattare il torneo, per il quale comunque non ci dovrebbero essere cancellazioni di match – sia per ragioni sanitarie, che eventualmente per questo nuovo, potenziale intoppo -, bensì rinvii, anche per cercare di salvaguardare il valore sportivo del Sei Nazioni.

Gli organizzatori del torneo, però, per voce di Benjamin Morel, CEO del torneo, sono fiduciosi di ottenere le esenzioni del caso, per un evento di sport professionistico, i cui protagonisti sottostanno a rigidi protocolli sanitari.

“Tutti i nostri protocolli sono stati considerati forti e consistenti: stiamo cercando di ottenere chiarimenti sulle regole specifiche delle esenzioni dalla quarantena, per i team in arrivo in Francia dal Regno Unito, e sul rientro in patria, sempre dal Regno Unito, per la squadra francese. Siamo fiduciosi di riuscire ad ottenere le giuste autorizzazioni”, ha spiegato, come riportato dal Guardian, Morel.

Il governo francese, tuttavia, non avrebbe ancora dato un ok ufficiale in tal senso, perché vorrebbe rassicurazioni maggiori rispetto ai protocolli attuali, prima di concedere le autorizzazioni del caso.

Questa situazione impatterebbe sull’Italia?

No, perché gli azzurri affronteranno la Francia, peraltro in casa, al debutto del torneo. Avrebbero potuto invece avere problemi in caso di partita in Francia, alla seconda o alla quinta giornata (le due che si giocano nel weekend immediatamente successivo a quello della sfida precedente), dopo eventuali trasferte in UK nei turni precedenti (in programma 7 giorni prima).

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