Sei Nazioni 2020: la nostra preview di Galles-Scozia

Pronostico impossibile a Llanelli, dove si sfidano i Dragoni dell’eterno Jones e il cardo del rientrante Russell

Sei Nazioni 2020: Alun Wyn-Jones scriverà la storia ovale col suo Galles ph. Sebastiano Pessina

Sei Nazioni 2020: Alun Wyn-Jones scriverà la storia ovale col suo Galles ph. Sebastiano Pessina

Il Super Saturday del Sei Nazioni 2020 si apre nell’inconsueto scenario di Llanelli, dove di fronte alle tribune vuote del Parc Y Scarlets Galles e Scozia si daranno battaglia nell’ultima giornata del Torneo. Un match che, a livello di classifica generale, può solo smuovere la quarta e la quinta posizione, col Galles attualmente a -3 (10 a 7 punti) e in ottica sorpasso in casa di vittoria. Partita senza interesse dunque? Tutt’altro, contando che in campo si trovano due rivali storiche che per motivi diversi necessitano assolutamente di una vittoria.

Galles-Scozia (sabato 31 ottobre, ore 15.15) e le altre due sfide di giornata del Sei Nazioni 2020, oltre che su DMAX e DPlay saranno visibili anche in diretta streaming su OnRugby. Quindici minuti prima del calcio d’inizio troverete in homepage la notizia contente il player per poter vedere le dirette.

Leggi anche: Warren Gatland celebra Alun Wyn Jones nel giorno del 149esimo cap

Onorare la storia

Partendo dal Galles, non si può evitare di parlare dello storico record che si appresta a battere Alun Wyn Jones, che scenderà in campo a livello internazionale per la 149esima volta (141 coi Dragoni, 8 coi Lions), superando di una lunghezza Richie McCaw. 14 anni dopo l’esordio contro l’Argentina nella sconosciuta Puerto Madryn nell’insolito ruolo di flanker, l’attuale capitano gallese si appresta a scrivere la storia. Nel mondo britannico questo traguardo viene celebrato come la vittoria in un grande trofeo, e darà un boost straordinario ai suoi compagni per vincere. Il turbo servirà anche per dare un po’ di benzina al morale di Wayne Pivac, che nelle sei partite da capo allenatore ne ha vinte solo due (Barbarians e purtroppo Italia), incassando 15 mete nelle quattro sconfitte concesse contro Francia (due volte), Irlanda e Inghilterra. Troppe per una squadra che arriva dal quarto posto dello scorso Mondiale, è in fase di rinnovamento, ma porta pur sempre addosso un’aurea semplicemente magica. Serve un ulteriore motivo per fare bene? Non si può non pensare ad una vittoria per onorare al meglio la scomparsa di JJ Williams, uno degli storici protagonisti del grande Galles degli anni ‘70 scomparso giovedì a 72 anni.

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Scozia a caccia di un tris di successi di prestigio

Se c’è una squadra scomoda in questo momento questa è però la Scozia, ringalluzzita dalla netta vittoria contro la Georgia, e rinforzata dal ritorno in squadra dell’ex esule Finn Russell. Il fortissimo mediano del Racing ha sfiorato il successo in Champions Cup, dimostrandosi pronto per giocare ad altissimi livelli, e cercherà ora di portare il suo talento e la sua poesia anche nella squadra del cardo. Scozia che, oltre alla vittoria contro l’Italia, ha battuto anche la Francia nella parte “invernale” del Sei Nazioni 2020, dunque ha un background vero e molto molto solido. Come potrebbe essere altrimenti per una squadra che può contare sul talento sconfinato di Hogg (che sarà capitano di giornata), e su una mischia ruvida e solida come piace ai tifosi delle highlands?

Leggi anche: Il XV degli scozzesi per il match di Llanelli

Insomma, Galles-Scozia sembra essere una partita dal pronostico impossibile. Entrambe le formazioni hanno enormi motivazioni per vincere, ma ancor più importante le armi per fare male all’avversaria. Peccato solo per l’assenza del pubblico, che avrebbe reso questo derby “celtico” semplicemente superbo.

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