Il capitano degli Springboks si è aggiunto al dibattito che sta tenendo banco a livello globale, portando la sua preziosa esperienza
Siya Kolisi per Black Lives Matter: “E’ il momento di cambiare atteggiamento nei confronti dei neri”
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Gianmarco Pozzecco “maledice” il rugby: “Sono inc… con il ct Quesada!”
Il CT della nazionale italiana di basket con la sua solita ironia se la prende con le vittorie degli Azzurri
European Onrugby Ranking: Northampton in vetta, risalita incredibile dei Lions
Perde leggermente terreno il Benetton Rugby, scivolone dei Chiefs
Siya Kolisi è nella lista delle 100 persone più influenti del 2024 di Time
La nota rivista ha inserito il capitano del Sudafrica nel suo prestigioso elenco di personalità
European OnRugby Ranking: il Benetton guadagna tre posizioni, Tolosa sul podio
I Trevigiani salgono ancora dopo la vittoria nei quarti di Challenge, Bordeaux fuori dalla Top10
European OnRugby Ranking: balzo in avanti del Benetton, Bordeaux entra nella Top 10
I biancoverdi trevigiani salgono ancora dopo la vittoria con i Lions. Le Zebre scendono di una posizione
European OnRugby Ranking: il Benetton vince e risale, Northampton si avvicina alla vetta
I biancoverdi risalgono la nostra classifica dopo aver battuto Connacht. Le Zebre pagano la sconfitta coi Dragons
eh no, caro campione del mondo, da sudafricano non te lo puoi proprio permettere, state costringendo le popolazioni bianche a scappare dalla vostra terra, i massacri nelle farm non si contano più…prima di voler saltare sullo sgangherato e posticcio carrozzone mondiale faresti bene a guardarti in casa!!
Ci sei o ci fai ? Non mi risulta di massacri di bianchi nelle farms sudafricane. Forse faremmo meglio tutti a non dimenticare la storia del Sudafrica
Ora, lui ne saprà molto di più di me di Sud Africa, ma l’afrikaans non è esattamente LA lingua dei bianchi laggiù.
La maggior parte dei rugbisti è storicamente afrikaan (di qui il plotone di alti, biondi e con gli occhi azzurri), ma ci sono anche quelli bianchi non nativi del Transvaal, come quelli di Città del Capo, che sono di discendenza e lingua inglese (tipo Percy Montgomery).
Ops… controllando un po’ le liste, sembra che i neri, in confronto a questi, abbondino fra i Bokka…
W Kolisi. Grande capitano!
Ovviamente parlo senza conoscere la situazione, ma se e’ stato fatto capitano della nazionale, non mi sembra che si possa dire che la situazione e’ particolarmente brutta per i giocatori di colore… poi magari non conosco il contesto…
Due maroni hanno fatto venire con sto Black Lives Matter
Intervenire su un campo minato come questo è un rischio. Un’osservazione però vorrei farla: il problema della questione razziale è concreto e tangibile, naturalmente. Con tante iniziative e regolamenti per bilanciare però, si rischia di andare nella direzione opposta. Un pò come quando non si riesce a montare a cavallo e poi, con uno spintone decisivo, si finisce per cadere dall’altra parte.
Io vivo in Italia, non so nulla di ciò che davvero succede in Sudafrica, però a guardare la nazionale di rugby e ad ascoltare certe asserzioni, fra poco bisognerà chiedere scusa per essere bianchi.
Se mi permetto di parlare è perchè a me davvero non importa nulla dell’integrazione, e non mi importa nel senso buono. Non c’è integrazione perchè non c’è nulla da integrare, per quanto mi riguarda. Bianchi, neri, asiatici, nord, sud, sono distinzioni superate. Mi si perdoni il fatto di essere scontato. Se mi dichiaro a favore dell’integrazione comodamente seduto in Italia significa che ammetto l’esistenza di una distinzione razziale.
Rischio ancora un pò, nella speranza di non essere frainteso: per aver spinto tanto su questioni come omosessualità ed eguaglianza dei sessi (quote rosa e cappellate simili), oggi sembra che sia un difetto non essere gay o donna.
Stessa cosa per le religioni (io sono ateo).
In breve, secondo il mio assolutamente trascurabile parere, l’integrazione razziale la si raggiunge semplicemente negandola. Oggi se ne parla fin troppo, e c’è chi naturalmente a pronto alla strumentalizzazione.
Non si può bilanciare un’ingiustizia con un’ingiustizia.