Slow Motion #59: il canto libero di Finn Russell

Talento formidabile, ma il video stesso spiega un po’ di cose che stemperano di molto l’entusiasmo. I due terzi finali mostrano ben più di un’indecisione risolte con pedate nei 22 avversari, e altrettante “cappellate” che potevano costare caro. Il prezzo da pagare all’imprevedibilità, alla voglia di uscire dagli schemi; questo è Finn Russell, va preso così com’è; chiedergli di evitare quegli errori vorrebbe dire togliergli la possibilità di fare quelle magie che gli riescono bene