I vertici di World Rugby non chiudono le porte alle nazionali del Pacifico per la World League

Brett Gosper smentisce una esclusione a loro priori, mentre Bill Beaumont convoca anche le Fiji in un meeting a Dublino

COMMENTI DEI LETTORI
  1. fabrio13H 4 Marzo 2019, 16:25

    Non lo conosco, ma stando a queste dichiarazioni mi sembra che Beaumont abbia piu’ testa di molti…in giro (diciamo anche in Nazioni dove nove persone su dieci sanno si e no che il rugby si gioca con una palla ovale ma dove parecchi pensano di essere in grande progesso rugbystico) 😀

  2. wolframius 4 Marzo 2019, 20:06

    Se ci si basa sul ranking l’Italia resterebbe (giustamente?) fuori.

    • Jager 4 Marzo 2019, 21:21

      Infatti giustamente .

      • wolframius 4 Marzo 2019, 23:49

        E sportivamente parlando ci farebbe anche bene, 6 test match con squadre di tier 2, le vinciamo tutte, schizziamo in alto nel ranking e l’anno dopo partecipiamo alla seconda world league in un clima più disteso. Il problema sono i soldi che perderemmo rimanendo fuori il primo anno.

        • narodnik 5 Marzo 2019, 10:19

          forse tutte no ma si raddopierebbe la media vincite annuali.

      • Hrothepert 4 Marzo 2019, 23:56

        @Jager, allora secondo te sarebbe giusto che, per via della posizione nel ranking, ci partecipasse quella modesta Georgia che abbiamo battuto tranquillamente (il risultato non troppo ampio infatti non rappresenta assolutamente la differenza di cilindrata che intercorre tra la nostra squadra e la loro e che, dal vivo, fidati io ero allo stadio, è più che palese!!!) a Firenze lo scorso Novembre?!?!?!?

        • Jager 5 Marzo 2019, 07:31

          Si al momento si . In questo momento l’ unico sistema “democratico” per selezionare è il ranking . Se la Georgia non riesce a tenere il passo retrocede e subentra qualcun’ altro . Nel giro di pochi anni la situazione si equilibra su valori reali .

  3. Parvus 5 Marzo 2019, 10:06

    vorrei esprimere dei concetti forse estremi, ma senza modalità rissa. sempre per il mio modestissimo modo di pensare, per le mie competenze tecniche, penso che world rugby, non stia cercando in nessun modo di aiutare e di creare delle nazionali forti zona pacifico…, tonga ecc….
    questo perché nazionali forti economicamente possano acquistare giocatori stratosferici. in quei luoghi, dove c’é bisogno di lavorare per portare a casa la pagnotta.
    in ordine casuale, francia, inghilterra, nuova zelanda, irlanda, australia, ecc…., possono pascolare (scusate il termine), e costruirsi con giocatori scelti con garnde acume, squadre spaventose….
    sarebbe importante che la filosofia argentina si imposessasse dei vertici mondiali del rugby, e che ogni nazione compresa la nostra, avesse giocatori stranieri nelle franchigie e nel nostro domestic, ma non nella nazionale.
    forse utopico, ma mi sembra che sia necessario dirlo, e puntare i riflettori sulla non capacità economica che hanno le fiji o delle tonga ecc….di tenersi i loro superbi atleti…..,

    un cordiale saluto a tutti.

    • narodnik 5 Marzo 2019, 10:21

      purtroppo anche in top12 si ricorre troppo a stranieri.

    • Jager 5 Marzo 2019, 12:33

      Sulle equiparazioni ho espresso più volte il mio personale parere , fine delle equiparazioni ! Giochi per una nazionale se sei cittadino di quel paese , se in passato hai rappresentato un altra nazioni in qualsiasi sport e livello quella deve rimanere la tua nazionalità sportiva . In oltre penso che l’ equiparazione fatta a filosofia di vita , come abbiamo fatto noi in Italia , subito è una scorciatoia pragmatica , ma sul lungo termine si rivela una politica perdente .

    • maxsavo 6 Marzo 2019, 12:13

      sono pienamente d’accordo con te Parvus.. purtroppo le nazionali di vertice a cominciare dalla Nuova Zelanda, la Scozia ecc (e quelle emergenti come Italia e Giappone) non vogliono fare a meno di poter equiparare questi giocatori per rimanere (raggiungere) al livello più competitivo possibile e la partecipazione ai maggiori tornei professionistici.. La disputa sulla world league è in qualche modo legata pure a questa politica nei confronti delle nazionali del pacifico.

  4. Parvus 5 Marzo 2019, 13:39

    io non volevo puntare il discorso sulle equiparazioni, bensì volevo puntare il doscorso sul fatto, che abbiamo delle nazioni che sono al vertice che non fanno crescere le nazioni che più danno giocatori in giro per il mondo….
    e qui si parla di dare autonomia economica a federazioni come tonga o samoa o fiji che se avessero tutti i loro giocatori disponibili, potrebbero essere stabilmnete dentro le prime 10 nazioni al mondo…..

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