E quindi cosa succederà nel 2019? (seconda parte)

tanti temi anche oggi, intanto @redazione, c’è un refuso “…Polledri, Violi, Bellini, Minozzi…

Dovrebbero essere dei nomi presenti in ogni XV dell’Italia, invece sono cinque nomi…” i nomi indicati sono 4 e, anche nell’esposizione si fa riferimento a questi quattro, quindi o vi è scappato qualcosa in pubblicazione o è sbagliato il riferimento “cinque”:
i quattro + un assente: verissimo, con questi ragazzi la squadra è un’altra cosa, come individualità, ma l’unico che lascia una voragine è violi, che ricopre un ruolo dove non riusciamo ad avere profondità e/o continuità dagli interpreti, e anche violi non è che sia una macchina da guerra, polledri è piazzato nel reparto con il più alto grado di qualità media che esprime l’italia, ad oggi lui e parisse (che potrebbe essere il quinto rotto da recuperare), potrebbero essere sostituiti perdendo gran poco potenziale sia offensivo che difensivo, sicuramente si perderebbe il talento, ma sul macinato non così tanto (poi dovrebbe essere lo staff a sfruttare al meglio le capacità dei sostituti con un piano adeguato, non considerando i cambi fotocopie dei mancanti), minozzi e bellini (e sarto, altro candidato ad essere il +1) hanno le loro peculiarità che servono alla nazionale come il pane, ma anche l’ hayward ed un recuperato padovani possono supplire abbastanza alla loro assenza, ma vale il discorso fatto per polledri e parisse, devi sapere che giochi con loro e non con un minozzi e bellini 2, e ci perdi un po’ in certi talenti (ci guadagni in altri, comunque), certo che una linea di tre quarti degna, non riusciamo mai a metterla giù intera, oggi il mio sogno è:
violi
allan/canna/McK (nell’ordine di preferenza e a seconda della forma e della partita)
morisi/castello (vedi sopra)
campagnaro
bellini, sarto, minozzi (hayward e padovani da alternare tra estremo e ala insieme a minozzi a seconda del game plan)
e li vorrei vedere guidati bene;
nello specifico minozzi sarà alla sua sfida più difficile, tornare ad avere la faccia tosta che aveva, dopo un infortunio così lungo, ancor prima della forma, potrebbe essere la cosa più difficile, e senza quella follia, potrebbe perdere tanta qualità;
ragazze, come da discorso del capo, sono forti perché sono partite con le altre (non perché siamo quasi tutti a livello amatoriale e lì ancora, la voglia e la passione possono fare la differenza, mentre nel pro o sei un professionista vero, circondato da professionisti e misurato da professionisti, o prendi sberloni), il problema è che gli altri si stanno attrezzando e crescendo, nonché qualcuno è già pro, mentre da noi, appena si supera il livello amatoriale, la barca comincia a fare acqua perché il nocchiero non sa tenerla dritta, intravedo, non subito, tempi foschi anche per le nostre ragazze, e il campionato organizzato stile torneo parrocchiale e squadre che fanno fatica a mettere in campo numeri giusti, sono solo la prima avvisaglia;
giovanotti di belle speranze: allora, intanto speriamo che non sia una semplice nidiata, ma che la qualità continui, detto ciò, finalmente i ragazzi stanno provandosi a buon livello, checchè se ne dica, in top12, adesso serve la capacità nel domestico a farli continuare a crescere tecnicamente e fisicamente, alle celtiche, il coraggio e la capacità di prenderseli sotto l’ala e in rosa, per dargli tutte le possibilità. lamaro è certamente il fenomeno già pronto, ma in un paio di anni, tutti i nominati, a cui aggiungerei altri due o tre elementi non nominati, devono avere la possibilità di fare non meno di tre o quattro uscite con le celtiche, anzi fossi la fed, metterei una regola per cui su una lista annuale di X ragazzi U21 o 23, siano obbligati ad averli come PP e che abbiano un minutaggio minimo non minore ai 300 min. rizzi sono curioso di rivederlo durante il 6N e capire come se lo sono tirati su, mi aspettavo qualche panca in più dopo l’inizio, ma vedremo l’anno prossimo i suoi veri progressi;
cooper: genio e sregolatezza, mi piace da morire come mi piacque tantissimo spencer, ma purtroppo sono i giocatori che ti fanno sì vincere le partite, ma spesso anche perderle, dei geni del genere, nel rugby scientifico di oggi, sono sempre un rischio enorme per la loro sregolatezza sempre e cmunque, gli auguro i migliori risultati, ma non ci conto troppo;
le fiji: bella domanda, la squadra isolana più costante e con la qualità migliore, mediamente, che ho sempre considerato poco sotto alle altre australi, ai mondiali potrebbe fare male, ha il solo limite di essere, per quanto abbia migliorato clamorosamente nell’aspetto mentale e disciplinare, umorale ed avere giocatori che se le cose non funzionano, vogliono risolvere da soli la partita, troppi punti di domanda per capire dove può arrivare, certamente, d’ora in poi, per affrontarla, bisognerà avere un piano di gioco ben preciso per colpirne i punti deboli, non basterà più tenerla in mano, principalmente in mischia, ed aspettare che loro combinino i vari patatrack;
televisioni: io spero tanto che il mondiale lo facciano in TV ed in chiaro, quello è uno spot vero per il rugby, troppo importante per limitarlo al satellite o allo streaming più o meno a pagamento (o almeno si trovi un accordo per trasmettere in chiaro un serio programma di partite, tipo italia + un’altro incontro di cartello delle fasi preliminari, almeno un quarto di finale, meglio due, una semifinale e la finale, lasciando il resto del programma a pagamento, ed evitando di mettere solo gli ABs)