Ranking mondiale: Australia al terzo posto, le Fiji sorpassano l’Argentina

L’Italia perde punti, ma non posizioni. Aumenta il distacco rispetto a Georgia e Giappone

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Dusty 11 Giugno 2018, 15:17

    Si è vero che non perdiamo posizioni ma fino a quando mi chiedo? E se gli USA si danno una mossa la vedo dura anche nei loro confronti. Mamma mia che desolazione.

  2. LiukMarc 11 Giugno 2018, 15:17

    Be, direi che dovremo iniziare a pensare che in fondo sto ranking non ha tutti i torti… Georgia e Fiji a parte, abbiamo perso contro tutte le squadre che ci precedono considerando l’ultimo scontro diretto (a volte anche gli ultimi 10, ma vabbè, siamo positivi)

  3. Rabbidaniel 11 Giugno 2018, 16:08

    USA nel fine settimana troveranno la Scozia, e punti non ne faranno. Da tenere d’occhio la Pacific Nations Cup che potrebbe spostare punti tra Georgia, Tonga e Samoa.

  4. gioviale 11 Giugno 2018, 16:58

    Comunque, fattama eccezione per il 2013, non abbiamo mai raggiunto il 10 posto. Complici forse quell’anno una Scozia ed, un Galles non proprio brillanti. Abbiamo assistito anche ad un calo dell’Irlanda. Poi tutte e 3 Galles, Irlanda e Scozia si sono riprese. Il Giappone e la Georgia sono cresciuti tantissimo negli ultimi 15 anni. I giapponesi hanno avuto un certo eddie jones.. ora hanno un certo joseph…. hanno scelto dei novellini. I georgiani non so cosa abbiano fatto per scalare il ranking. Però il loro vero problema non è raggiungere o superare l’Italia, ma entrare e restare in top ten/ tier 1. Li cambia musica

    • gioviale 11 Giugno 2018, 17:01

      Aggiungo: per entrare in tier 1 non bisogna certo superare la prova di battere l’Italia. Noi per entrare al 6 nazioni non abbiamo battuto la Georgia. Ora il problema di tutti è arrivare ma soprattutto restare al top..

      • Jager 11 Giugno 2018, 17:28

        Aggiungo anche io che per entrare nel 6N bisogna essere ” invitati” dal board , non bastano i risultati sportivi serve anche un mercato , cosa che in questo momento la Georgia non è in grado di offrire . È più probabile , che l’ Italia venga estromessa e si torni ad un 5N , più che la sostituzione dell’ Italia con la Georgia . Non credo neanche ad un allargamento 7 nazioni . Abbastanza fantasiosa anche L’ ipotesi di promozioni-retrocessioni , se al momento l’ ipotesi di una retrocessione di una home nations o della Francia è assolutamente impossibile , non credo comunque che queste vogliano in futuro rischiare di dover essere loro a retrocedere , oggi la Scozia e una ottima squadra ma 5-10 avrebbe rischiato con un sistema del genere . Poi il torneo lo hanno inventato loro perché dovrebbero modificarlo per far piacere all’ Italia o alla Georgia se non hanno un loro interesse ? WR si deve occupare dello sviluppo del rugby , non il board del 6N .

        • Giovanni 11 Giugno 2018, 19:40

          Dimentichi un particolare: per uscire dal 6N ci vuole il voto unanime di tutte le nazioni che ne fanno parte. Quindi anche dell’Italia.

    • Jager 11 Giugno 2018, 17:10

      Il fatto che non siamo mai stati stabilmente nelle prime 10 dice già molto . Come hanno fatto i Georgiani ad arrivare a questi livelli non lo so , ma la logica mi dice che abbiano lavorato in maniera seria altre strade non ne vedo . La Georgia alla fine del tour estivo potrebbe anche scavalcare il Giappone . Se a novembre l’ Italia dovesse perdere con i caucasici , ipotesi più che reale a questo punto , sono convinto che indipendentemente dagli impegni già presi la posizione nei confronti dell’Italia cambierà . Il 2019 potrebbe essere L’ ultimo 6N.

      • gioviale 11 Giugno 2018, 17:58

        Ma dalla presenza dell’Italia hanno un sacco di introiti: inglesi, gallesi ecc vengono molto volentieri a Roma!! Non rinunciano volentieri a tutti quei biglietti! Fate voi il conto di quanti soldi possano essere…
        Certo che se continuiamo così avranno difficoltà a spiegare la nostra presenza sul piano sportivo e del divertimento: il torneo ne risente. Anche se ho la sensazione che inglesi, Gallesi ecc si divertano: visitano Roma, Vittoria assicurata, ecc sono sorridenti e tutti soddisfatti come bambini o almeno dalla faccia sembrano

      • gioviale 11 Giugno 2018, 20:01

        I georgiani sono cresciuti tanto è vero ma la top ten è sempre sostanzialmente la stessa da 15 anni. Arrivarvi a ridosso non è così tanto difficile. Superare lo scoglio di Argentina, Scozia ecc mi pare altra cosa. Rimanere di la dalla barriera altra cosa ancora. L’entusiasmo che poi si genera salendo sempre, incontrando tier 2, giocherà la sua parte. Al contrario noi ci affossiamo sempre più incontrando montagne invalicabili: NZ, Irlanda ecc. Già con Scozia e Francia abbiamo visto un’altra italia talvolta…
        Il Giappone prova definitiva che il ranking dica il vero? Be forse il Giappone di oggi non è lo stesso del 2006: ha vinto già con SA ai mondiali nel 2015 e poi con Scozia e Galles… poi tante altre sfide con avversari meno quotati, ma io credo che alla fine meriti davvero 11esimo posto.
        Noi a mio parere avremmo le qualità per stare li vicino, ma il fattore psicologico ci penalizza parecchio. Abbiamo tanta pressione, tipo il Sud Africa a novembre 2016: ci collochiamo al di sotto del potenziale. Poi il SA merita un posto nella top 5 se tira fuori quanto sa fare. Noi certamente dovremmo stare nella topo 12… con molta concentrazione potremmo battere Giappone, certamente la Georgia. In giornata l’Argentina non è così insormontabile: a Firenze ho visto bene la partita…
        Con la Scozia ce la siamo giocata al 6nazioni ci si poteva vincere!!!
        Oltre è pura follia immaginare di arrivare.
        Dico solo ragazzi tirate fuori gli attributi metteteci la testa e andate a prendere quello che è giusto vi spetti!!!!

        • Jager 11 Giugno 2018, 21:00

          Secondo me sei troppo ottimista . Il discorso che fai sul fatto che incontrare sempre tier2 genera entusiasmo è vero solo in parte , nel senso che sei vuoi essere una tiet1 ti toccano certi impegni , se quasi constantemente non tieni botta è perché non sei di quel livello . Il mio punto di vista è che l’ Italia può facendo bene i compiti valere al massimo 10-11 posto nel ranking mondiale riducendo nel contempo il gap che ci separa dal gruppo 6n . Di più non credo per un paese che storicamente non ha traduzione e radicazione rugbistica , se il rugby in Italia non è mai “esploso” in 80 anni mi viene difficile pensare che lo faccia improvvisamente ora . Parliamoci chiaro : il rugby non ha grosso appeal sull’ italiano medio , e credo che questo abbia una certa rilevanza sul valore che storicamente abbiamo espresso , poco appeal si riflette su base ristretta , poco appeal scarsa capacità di attirare investimenti ecc, ecc . Sono molto pessimista ( o forse realista ) , ma per tornare ad un livello accettabile ci vorra molto tempo . Chiudo dicendo che magari cospargersi il capo di cenere e pensare di fare un passo indietro può favorire il percorso .

  5. Rabbidaniel 11 Giugno 2018, 17:54

    Anche se l’Italia finisse al 20° posto del ranking, non credo che il Board del 6N penserebbe a invitarci a uscire. La questione si porrebbe solo in un drastico – e insostenibile – calo del mercato italiano, e questo non è totalmente da escludere nel medio periodo, considerata la natura sempre più periferica del rugby nei media italiani.

  6. QUEO MAGRO 11 Giugno 2018, 17:57

    non dimentichiamo che per essere buttato fuori dal 6N dovremmo votare anche noi la nostra espulsione, inoltre oggi il rugby ha bisogno di soldi e un inglese a Roma ci va per vedere la città sapendo che in campo la sua nazionale vincerà sicuramente ma magari in Georgia non ci va perché non ha nulla da vedere ne in campo ne in città. Resto comunque poco ottimista nei confronti della nostra nazionale e del movimento.

  7. Jager 11 Giugno 2018, 18:27

    @ gioviale , rabbidaniel , QueMagro
    Non so fino a che punto il gioco valga la candela . Ok che magari gli inglesi si possano anche divertire con una gita a Roma a cui possono affiancare una seduta di allenamento della loro nazionale . Tuttavia c’è secondo me da prendere in cosiderazione il fatto che i club ( soprattutto quelli Francesi ) storcono sempre di più il naso sul fatto di dover concedere i loro “stipendiati” per giocare una parita di fatto dal risultato quasi scontato col rischio che questi vadano incontro ad infortuni. Si dice sempre che si gioca troppo , quale miglior occasione per tagliare una partita inutile , ed accorciare la durata del torneo ? Anche io sono abbastanza convinto che al momento quello che ci tenga dentro sia il mercato , speriamo che duri . E se dovessimo essere esclusi ? Quale strategia ? Se mi consentite un po’ di fanta-rugby del tipo : la sesta nazione del torneo viene decisa tra uno spareggio di andata e ritorno ( giugno-novembre) tra la vincente del torneo rugby Europe e la nazione non home nations e Francia , dopo un periodo di valutazione ( 5-10 anni ? ) il board decide che strada prendere . Detto questo io spero che l’ Italia rimanga a lungo nel torneo , certo che se i risultati continuano a essere questi ….. rischiamo secondo me l’ esclusione .

    • Jager 11 Giugno 2018, 18:29

      Intendevo la Francia e le home nations sono escluse dallo spareggio , da come lo scritto non si capiva molto

    • Rabbidaniel 11 Giugno 2018, 23:50

      Non saprei che dire, nel senso che sono scenari difficile da prevedere. Di sicuro c’è che un decadimento di risultati e di “mercato” del rugby in Italia bene non fanno. D’altra parte il rugby è, per nostra fortuna, una disciplina ancora tanto marginale nei paesi emergenti, oppure i suddetti paesi sono poco attrattivi sia economicamente sia per la collocazione geografica (non è che una trasferta a Tbilisi sia proprio comodissima).

  8. Giovanni 11 Giugno 2018, 19:44

    Agli inglesi piace vedere la propria nazionale vincere, ma dopo aver lottato contro avversari competitivi, non grazie ad un comodo allenamento. Lo stesso vale per le altre. Non attribuiamo ai britannici la nostra mentalità.

    • gioviale 11 Giugno 2018, 19:48

      Io parlo per quel che vedo a roma al 6 nazioni: sembrano molto contenti e soddisfatti. Non sembrano recitare.

    • Jager 11 Giugno 2018, 19:50

      Infatti , non sopravalutismoci snche in questo caso

  9. fabrio13H 12 Giugno 2018, 00:46

    Vedo che piano piano, la realtà si sta facendo strada anche nelle menti e nelle emozioni, ma ancora troppo poco. Un giorno forse ci si deciderà a ripartire dal 1980-85, senza nessuna nostalgia per il rugby pane-salame, e piano- piano si ricomincerà, se si sarà in grado, a fare strada.

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