Nuovo stop (di 4 mesi) per il terza linea. “Così ci consumeremo”
Billy Vunipola, gigante fragile: due operazioni l’anno non può essere la norma
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Il rugby ormai è acclarato che è un lavoro usurante e quindi, ancorché lodevole, l’idea di ridursi l’ingaggio non può essere minimamente accettata, anzi…
188 cm,126 kili.usato tutte le partite come ariete.si sarebbe infortunato spesso anche fosse fatto di ghisa.
La ghisa è notoriamente “fragile”.
Hai ragione, visto l’intensità di gioco che di solito mantiene Vunipola, era impossibile non si infortunasse…
Fisicamente è un pilone che fa tutti quei metri da terza mette troppo lavoro a quello che non sono i muscoli con cuore polmoni c’è la può fare il resto cede per forza..
vabbè ma a lui piace tanto giocare all’autoscontro in campo perchè poi si lamenta??
Va beh buonanotte come al solito rispetto 0
perchè scusa?
è una considerazione…il suo è un gioco molto duro e fisico, un ball carrier che punta sempre a scardinare le difese mediante gli impatti violenti…è normale che si consumi presto.
ovviamente non mi fa piacere che stia fermo…
Più che il modo di giocare di Vunipola, l’attenzione va posta sull’intensità del gioco moderno, che ha raggiunto livelli quasi non più sopportabili per i giocatori. Troppa fisicità, troppe partite e ahimè troppi interessi. Ormai le rose devono essere composte da 50 giocatori se si vuole mantenere una costanza di rendimento; ad esempio Treviso dopo un quarto d’ora di inizio stagione aveva già 18 giocatori in infermeria, ma gli esempi nel rugby internazionale si sprecano. Una deriva che con il tempo rischia di distruggere il giocattolo; uno sport di contatto non può prevedere una partita a settimana da agosto a giugno.