Il capitano ducale presenta all’Herald la sfida di sabato. E si parla anche di budget e finestre internazionali
Zebre, Biagi “lo scozzese” mette in guardia da Edimburgo
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Zebre Parma: arriva il rinnovo di Leonard Krumov
L'avanti continuerà la sua lunga carriera con la franchigia emiliana
Massimo Brunello verso la panchina delle Zebre
Con lui anche Mattia Dolcetto, suo assistente con gli Azzurrini
URC: gli highlights di Connacht-Zebre
I ducali giocano un buon primo tempo, ma nella ripresa subiscono i colpi degli irlandesi
URC: A Galway le Zebre cedono 54-16 contro il Connacht
Secondi 40 minuti da dimenticare per i ducali. Connacht rilancia le proprie ambizioni di playoff
United Rugby Championship: la preview di Connacht-Zebre
Per i ducali torna Geronimo Prisciantelli, 200esimo cap per Bealham. Arbitra il direttore di gara Aimee Barrett-Theron
URC: la formazione delle Zebre per sfidare Connacht
Linea arretrata inedita per i ducali, che però recuperano Geronimo Prisciantelli. Pronto al ritorno anche Enrico Lucchin
Il budget mi pareva limitato anche l’anno passato, o Sbaglio? Eppure la scorsa stagione mi pare han vinto 7 partite e han fatto anche molte altre buone prestazioni. A me da l’impressione che i problemi maggiori sian nella qualità e nella quantità di giocatori a disposizione nel reparto arretrato, poi magari sbaglierò ma mi pare così
Quest’anno (dichiarato anche da Guidi) il budget per la squadra era sulla carta inferiore del 15%, ma si ha l’impressione che cammin facendo si sia ulteriormente ridotto.
Si ma hullalla alla fine la maggior parte della squadra é stata riconfermata, se leggiamo le formazioni dell’anno passato e di questo direi che non trovo molte differenza, o sbaglio?
Le prime partite, maxime il primo tempo con Connacht, lasciavano presagire ben altro campionato. Comunque hai ragione le partite si vincono con i trequarti. In ogni caso un uomo vero il sig. Biagi. La buona creanza e il fair play non si comprano al pub.
Ma il vecchio detto “nel rugby sono gli avanti a decidere chi vince la partita, i trequarti determinano di quanto” che fine ha fatto?
Questa é bella!
Da quando i trequarti son diventati tutti grandi e grossi come Seconde e terze linee
Mah…questo detto ha innegabilmente un fondo di verità, ma non mi sembra che Wilkinson, Carter o O’Driscoll siano stati poco decisivi nelle loro carriere per le squadre in cui hanno giocato…
Da quando le ballerine con il tutù (o come si scrive) vicono le partite?? -.-
Un grande in bocca al lupo, amici di Parma. Fuarce e corag, fradis.
A parte le solite frasi di circostanza, nel tentativo di farsi coraggio, vorrei fare alcune domande.
Affermare sempre di avere un budget inferiore a molte squadre del PRO12, significa che, arrivando quasi sempre ultimi o penultimi, alcune squadre vanno meglio con budget uguali o inferiori.
Poi vorrei sapere con quale budget si potrebbe avere la possibilità di competere ad armi quasi pari.
Poi vorrei sapere se molti dei giocatori della rosa sono a conoscenza del fatto che non maggiori disponibilità finanziarie sarebbero tagliati.
Forse se le nostre squadre di PRO 12 avessero uno spirito più combattivo e fossero più tenaci anche con i limiti attuali sarebbe meglio ed avrebbero maggior seguito.
Troppo tecnicismo e tatticismo rendono le nostre franchigie perdenti e poco spettacolari, meglio perdenti e più spettacolari.
“Poi vorrei sapere con quale budget si potrebbe avere la possibilità di competere ad armi quasi pari.”
Panda, ti avanzano mica 3 milioni i euro? Così De Rossi ingaggia un paio di assistenti per Guidi, e 8-9 giocatori forti. Mi pare che a quel punto le armi sarebbero “pari”. Non contro Tolone, Leinster, Clermont, Racing o Wasps eh, che per essere al loro livello ce ne vorrebbero altri 15-20 di milioni.
Con tre milioni in più prima di tutto ingaggio tre adeguati almeno al Rugby Cecina (un head coach, un DS, un Team Manager).
Ma i 3 milioni o giù di lì non se ne vanno nella tassa celtica?
Comunque il budget è secondario, il problema vero che si fa ancora finta di non vedere è sempre quello: che si vuole stare nel pro12 presumendo che sia “l’unico modo per migliorare”, e invece non si è migliorati di un millimetro, anzi.
(anche senza i tre milioni)
Meglio perdenti e più spettacolari. Con il primo assunto già ci siamo. Direi che per i PO manca veramente poco. Quanto al budget é circa la metà dell’ultima gallese e dell ‘ ultima irlandese.
Quanto allo sparare sulla croce rossa o rubare le caramelle ai bambini é un esercizio che non mi piace.
Le mie erano solo domande per conoscenza, senza nessuna volontà polemica.
Da quello che dici, e ti reputo persona bene informata, l’ articolo è sbagliato in quanto parla di avere un budget inferiore a Molte squadre e non la metà dell’ ultima squadra Gallese o Irlandese.
E’ chiaro che competere con queste differenze è impossibile, ben diverso sarebbe avere un bilancio pari o poco inferiore alle squadre più povere del PRO12.
Quanto allo spirito ed alla vis agonistica mi voglio spiegare meglio.
Penso che molte squadre Italiane affrontino partite giudicate perse o di poco interesse con lo spirito sbagliato.
Per esempio se hai seguito alcune partite della coppa di qualificazione avrai visto squadre Belghe e Spagnole combattere fino all’ ultimo a dispetto di capacità fisico tecnico e tattico molto dilettantistiche contro squadre italiane semiprofessionistiche molto più organizzate che giocavano con sufficienza non avendo molto interesse in questo torneo.
Questa per me è una brutta abitudine che più o meno colpisce molte squadre italiane compresa a volte anche la Nazionale.
Non penso di aver voluto sparare sulla croce rossa.
Scusa , la croce rossa non era riferita a te.
Qualche anno fa ci si poteva confrontare come budget con le piu’ “povere” degli altri paesi, ora nemmeno quello perche’ le piu’ povere degli altri paesi si sono organizzate in modo piu’ professionale e hanno speso molto meglio i pochi soldi che avevano (pensa a Connacht, tanto per dirne una).
Le solite parole. Basta
Anche perché sono tutte e solo balle. Newport arriva sì e no (compresi i soldi federali che fanno venire il sangue al naso alle altre tre) a 3,5 milioni di sterle, e mettici pure quel po’ di double contract. Ah, il salary cap per i gallesi è 4,5 milioni di sterle. I link ve li andate a cercare, che è più facile rispetto a trovare gli asini volanti.
Trovare gli asini che volano è sempre un impresa difficile, le frettolose ricerche in internet sono altrettanto pericolose per la serietà di chi le scrive.
Il “salary cap” della Benetton ai tempi eroici di Franco Smith era più o meno la metà del budget totale ed è il motivo per il quale il giocattolo è stato smontato. In generale il salary cup è pari al 45/55 % del budget totale.
Il salary cap non è una chiacchiera o il conto della serva, ma una regola federale gallese.
*peraltro decisa in autonomia dalle Provincie. E fino all’anno scorso era di 3,5 milioni di sterline. Per la precisione.
Salary cup, significa “tetto dei salari” in Galles, in Inghilterra e nella NBA. Significa cifra massima spendibile per gli stipendi lordi dei giocatori. E qui sta il primo problema, quello della tassazione per cui è difficile equiparare i paesi se non se ne conosce il livello di tassazione.
La cifra del salary cup è una delle componenti del budget, in Galles, in Inghilterra e negli Stati Uniti.
Nel salary cup non sono previsti gli stipendi degli staff.
Nel salary cup non sono (ovviamente) previsti i costi dell’attività giovanile ( accademia)
Nel salary cup non sono (ovviamente) previsti i costi di gestione degli impianti
Ecc., ecc. ecc,
Il costo lordo dei giocatori di Parma arriva forse a 2,5 mil circa la metà di quelli dei Dragons. ( salari cup a 4,5 mil)
Il budget totale di Newport è 3,5 milioni di sterline. Punto.
Traduzione in calvinish per il “Leader for exemple”:
The total budget of Newport is 3,5 mill. of pounds. Point.
Diciamo che almeno una frase è di circostanza.
Non conosco i budget delle squadre, ma durante i TM di novembre l’unica partita in programma non si è giocata e quella prima dei TM la si è persa in malo modo con i titolari contro gli accademici del Leinster.
Di vero c’è la mancanza di sicurezza per il futuro, quella si che influisce, tutto sta a farlo in modo positivo. Lo sport è uno di quei casi dove è lampante che se i dipendenti danno il massimo possono esserci speranze di un ritorno economico, soprattutto se la visibilità è internazionale.