Disciplina, cinismo, precisione e placcaggi: quando l’Europa batte il Sud

Alcune statistiche della serie Australia-Inghilterra permettono di leggere l’eterno confronto tra Emisferi

COMMENTI DEI LETTORI
  1. maxon 6 Luglio 2016, 09:33

    sono numeri, ma gli inglesi si ritrovano un pacchetto di avanti da far paura… sono carri armati con i cingoli ai piedi, Eddie ha solo posto in evidenza e fatto pesare un pack del genere…. poco gioco alla mano e tanto impatto e doppio play per far avanzare la batteria di tank.

    ad ogni modo chapeau a Eddie che rende facile (o fa sembrare tale) qualcosa di veramente difficile (come vincere il grande slam nel 6n e poi fare 3-0 con l’Australia vice-campione del mondo.

  2. frank 6 Luglio 2016, 10:34

    Grazie redazione è sempre un piacere leggere qualche articolo da nerd con statistiche del genere.

    😉

  3. boh 6 Luglio 2016, 11:33

    Quattro aspetti che non sappiamo dove stiano di casa.

  4. mistral 6 Luglio 2016, 11:35

    sono numeri che sfatano (apparentemente) un luogo comune: se hai territorio e possesso palla, difficilmente gli altri vincono… 3 su 3 è un verdetto senza appello, come dice @maxon la superiorità del pack inglese rispetto a quello australiano è stata evidente, ma non basta (secondo me) a giustificare il risultato… la doppia regia (personalmente mi ha ricordato la coppia Wilko/Giteau) è un’arma micidiale, se poi unisci a questa dei trequartisti tecnicamente bravi e potenti, calciatori che non sbagliano nienete o quasi, il risultato che ne consegue è un prodotto perfetto dal punto di vista spostivo, e anche bello dal punto di vista estetico… dopo la cocente delusione della RWC, il XV della rosa sta dando grandi soddisfazioni ai sostenitori inglesi, e questo è solo l’inizio… per quanto concerne invece il disorso di un riequilibrio tra emisfero nord e sud dopo la RWC stessa, si deve aspettare ulteririori prove prima di dichiararlo ufficialmente iniziato, non bastano gli episodi sudafricani o argentini… l’unico punto fermo è che comunque gli AB’s lassù erano e lassù rimangono…

  5. gasport 6 Luglio 2016, 12:10

    Scusate…Ma dato che le statistiche son statistiche…

    “Con una percentuale vicina al 100% di proprie mischie”…13 su 16 sono l’81,25%, ben lontano dal 100% e ben lontano da essere percentuale da corazzata…

    Tra l’altro non mi sembrano fenomenali nemmeno le % relative ai placcaggi… 81,8%, 85,4%, 80%…

    Non fraintendetemi…Ho sempre tifato Inghilterra anche in tempi non sospetti quando non si vinceva una mazza, quindi son solo felice dei risultati di questa gestione Eddie Jones..

    Da queste statistiche io più che altro interpreterei…Pochi possessi, precisione migliorabile in tutti i settori (soprattutto placcaggi) ma quei pochi palloni sanno benissimo come usarli e come farli fruttare…I risultati in confronto al possesso sono notevoli, questo si…

    Inoltre ricordo percentuali al placcaggio dell’Italia in alcune partite 6N (non quest’anno) vicine al 90% dove abbiamo perso e siamo stati criticati proprio per % di placcaggio che hanno permesso agli altri di segnare…

  6. sinistrapiave 6 Luglio 2016, 12:26

    Scusate l’ot :sapete dirmi dove e quando comprare i biglietti x Italia -All blacks di novembre? Grazie mille in anticipo !

    • frank 6 Luglio 2016, 12:59

      Al Fernet Stadium Galvisano

      • fracassosandona 6 Luglio 2016, 15:29

        la federazione non ha ancora capito se la farà a Milano o a Roma… prestino per comprare biglietti…
        in compenso puoi già prendere quelli per Tonga a Padova (prima che vadano bruciati tutti!)
        non sono in grado di organizzare decentemente una serie di tre partite ma vorrebbero l’assegnazione del mondiale…

        • sinistrapiave 6 Luglio 2016, 15:54

          Eheheh…a Padova c’ero pure io per il Sudafrica. Potrebbe essere il nostro stadio di riferimento x il nordest , è il più facile da raggiungere.
          Grazie x le info ,ma in generale sapete se è listicket a gestire ?

  7. Giorgio Brera 6 Luglio 2016, 13:38

    La cosa più interessante che rilevo dall’ottimo articolo è la questione della exit strategy messa in atto col doppio play. E’ vero che, oltre alla difesa mostruosa, in particolare con Haskell, e a una mischia titanica, gli inglesi riuscivano sempre a uscire dalle peste della pressione australiana con grande tranquillità (nei limiti del possibile, ovvio). Mi aveva colpito vedendo le partite, ora ne ho anche capito un po’ la dinamica e le motivazioni tecniche.

  8. gian 6 Luglio 2016, 19:30

    partendo dal presupposto che al mondiale le australi arrivarono in buone condizioni e le boreali chi ai minimi termini, chi rappezzata e rattoppata, e che, per quanto la storia non si faccia con i se e con i ma, è giusto ricordare che l’irlanda regalò una palla sanguinosa con conseguente meta a 10 min dalla fine quando era pienamente in partita anche se in svantaggio, il SA vinse con un numero da circo del suo 8 forse irripetibile con il galles che ci mise il carico sbagliando difesa a 5 min dalla fine e che la scozia fu vittima di un errore arbitrale, altrimenti saremmo qui a parlare di equilibrio se non di un vantaggio dell’emisfero nord, i dogmi di
    1- per prima cosa non prenderle
    2- dominare il più possibile le fonti di gioco
    3- cercar far punti in tutte le occasioni che ti capitano, non importa come
    4- mai andare a giocare in bocca all’avversario
    non è che siano delle finezze tattiche di nuova generazione mai viste e sentite prima, forse c’è semplicemente stata la dimostrazione che un gioco più tradizionale può competere con il gioco ipercinetico dell’emisfero sud e che questo tipo di gioco basato sulla corsa ed il movimento a tutti i costi non è per forza superiore, bisogna però dire che poi la partita la fa la squadra, nel senso che sfido chiunque a vincere con statistiche simili a quelle inglesi senza essere l’inghilterra, come sfido chiunque a vincere una partita contro gli ABs lasciandogli palla e campo come ha fatto l’inghilterra con l’australia.
    non esiste il game plan perfetto o il modus vincente, esistono strateghi ed esecutori, quando entrambe queste parti fanno un buon lavoro si è sulla buona strada per vincere, quando lo fai meglio dell’altro vinci

    • San Isidro 6 Luglio 2016, 22:23

      gian, vado OT, te l’ho scritto l’altro giorno, non so se hai visto, facci sapere se la tua coalizione “Estrema Ignoranza” con le sue liste annesse si ripresenta quest’anno alle elezioni, sabato e domenica si vota!

      • gian 7 Luglio 2016, 16:01

        DATI il mio attuale lavoro che mi rende molto meno social, come avrai notato, la situazione internazionale, la brexit, il rigore di zaza, che ormai è colpa anche dell’estinzione dei dinosauri, VISTE le nuove scelte tecniche in seno al rugby nazionale, la faccia di tola di eddy jones, la produzione del film su mcmucca (che avrei intitolato “hands off seven!”), i tentativi di cambiare il punteggio parificandolo a quello dell’U6, della probabile dismissione del 6N per un campionato di superclub nazionali con serie A, B, C etc etc, IN ATTESA delle elezioni federali e di un eventuale cambio di direzione nella gestione della stessa e, conseguentemente, di tracciare una nuova linea politica del nostro movimento, NONOSTANTE si sia riusciti ad ottenere un articolo sul mercato dell’eccellenza che per primi avevamo invocato, e che poi molti hanno mutuato, dimostrando così che noi nel nostro piccolo il nostro lo facciamo, DICHIARIAMO che si prenderemo un anno sabbatico (o sabbiatico nelle mutande), in attesa di capire che ne sarà del rugby e di noi
        grazie (applausi)

        • San Isidro 7 Luglio 2016, 16:39

          ok gian, allora mi aspetto un tuo voto alla LOV…

  9. Giovanni 7 Luglio 2016, 02:32

    L’articolo attacca parlando di confronto tra emisferi, partendo dall’esito degli scontri diretti alla RWC2015. Poi però si finisce celebrando l’enplain dell’Inghilterra contro i wallabies. Intanto non dimenticherei che gli Aussie erano stati presi in mano da Cheika un anno e mezzo fa, dopo un Rugby Championships negativo ed una situazione di spogliatoio sull’orlo di una crisi di nervi ed anche peggio. In meno di un anno, e con l’aiuto di Ledesma, li ha portati ad una finale mondiale con le brillanti affermazioni su Inghilterra e Galles. Adesso è come se si stesse registrando il contraccolpo a distanza di mesi, io però aspetterei l’esito del prossimo Championship, prima di certificare la crisi dei canguri. Gli AB hanno triturato, specie nella terza partita, i dragoni e lo hanno fatto, come evidenziato nell’articolo, alla prima uscita del nuovo corso, senza veterani come McCaw, Carter, Nonu, C.Smith che hanno fatto la storia e qualcun altro che comincia ad avere le sue primavere sul groppone. Nonostante ciò, hanno fatto il pieno, hanno messo in mostra dei B.Smith, Dagg e Barrett in gran spolvero e messo in luce un pacchetto di mischia molto efficace: c’è una continuità di uomini e mezzi che fa davvero impressione. Chi, a questo giro, ha deluso di più è il Sud Africa eppure, nonostante una squadra che ha sicuramente problemi (non ultimo di certo la sempre più spinosa questione-quote), alla fine hanno portato a casa la serie. Certo al Championship ci vorrà ben altro e la sconfitta nella I gara, pur giocando in vantaggio numerico per oltre un’ora, ha creato imbarazzo, con tutto il rispetto per la straordinaria abnegazione degli irlandesi. L’Argentina appare al momento delle quattro la più imperscrutabile: ho visto solo la prova con gli azzurri, ma la sensazione di una squadra che giocasse a nascondersi è stata forte. Ripensando a quel quarto di finale della RWC ed in particolare ai primi 20 minuti di travolgente intensità, la differenza è apparsa stridente. Non dimentichiamo che molti giocatori sono alla prima esperienza nel SuperRugby, non è escluso che una necessità di gestione dell’impegno prolungato sia affiorata. Come per gli aussie, le risposte ai quesiti sui Pumas arriveranno di qui ad un mese e mezzo-due mesi.

    • mistral 7 Luglio 2016, 12:21

      ciao Giovanni, a me non è parso una lettura di “denigrazione” delle squadre dell’emisfero sud… è evidente che il momento “oggettivo” di lettura dei valori non può che essere la RWC, ed è evidente che le quattro semifinaliste erano tutte australi, e che l’Inghilterra era la grande “delusione”… dopo sei mesi la stessa (o quasi) Inghilterra fa l’en plein in Australia, mentre per le altre vale quanto hai anche detto tu, gli AB’s sono comunque sul tetto del mondo e per SAF e Argentina si aspettano gli esiti (maggiormente probanti) dell’ormai prossimo Cahmpioship… che poi si faccia l’elogio-elegia della squadra della rosa è quasi scontato, è l’unica boreale ad aver vinto una coppa del mondo (per di più in Australia), ha recentemente fatto lo slam nel 6N, nel toru estivo ha strapazzato l’Australia vice-campione del mondo con un tre su tre che non ammette repliche di sorta… a meno che non si sia ferocemente anti-inglesi (e ci sta) non si deve che riconoscerne il valore, sperando che calino di giri in vista del prossimo 6N! 😉

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